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Sogni comuni privi della consapevolezza di sognare.
Condividi la tua raccolta dei sogni più belli e particolari per trasmettere ai lettori le stesse emozioni che hai vissuto.

Sogni comuni di FCM19

Messaggioda fcm19 » 10/08/2015, 13:42

Finalmente apro un diario qui sul forum! : Yahooo :

Premetto che la maggior parte dei sogni che faccio hanno ambientazioni e trame piuttosto ripetitive e banali, per cui pubblicherò soltanto quelli un po' più originali, assurdi e fantasiosi.
Prima di iniziare vi propongo una lista riassuntiva dei miei dreamsigns più frequenti, in modo da far capire meglio le differenze tra sogno e realtà. :)

SCUOLA: molto spesso nei miei sogni mi capita di trovarmi a scuola; già questa è una grande stranezza, perché ho concluso il liceo l'anno scorso. Nella maggior parte dei casi la scena si svolge al liceo, anche se più di rado può capitare di trovarmi nelle scuole che ho frequentato precedentemente (medie, elementari e addirittura asilo). I miei compagni di classe sono quasi sempre un mix di compagni che erano effettivamente in classe con me al liceo, provenienti da altre classi e scuole e addirittura perfetti sconosciuti. Nei casi in cui sono consapevole che la scuola è finita, mi viene una forte avversione contro di essa e non ci voglio più andare. Certe volte mi tocca rifare l'esame di maturità pur essendo consapevole di averlo già fatto (e non è una bella sensazione!). Quando al risveglio scopro che è tutto un sogno provo un bel sollievo.
GEOGRAFIA LOCALE: se nella realtà conosco nel dettaglio la zona in cui vivo nel raggio di almeno 50 km, la mia "carta geografica" onirica è molto limitata: compaiono sempre le stesse quattro o cinque località e l'ordine delle strade e delle vie è quasi sempre stravolto e assurdo. Certe volte i paesi hanno persino le sembianze di edifici, dove le strade sono sostituite da scale e corridoi, mentre le piazze sono delle stanze.
MIO NONNO: essendo trapassato qualche anno fa, la sua frequente presenza nei miei sogni è un ottimo dreamsign. Pur essendo nei sogni, avverto comunque la sua presenza come qualcosa di strano, ma di solito giustifico ciò pensando che sia ritornato a casa dopo molto tempo.
FATICA NEI MOVIMENTI: spesso nei sogni i miei movimenti sono estremamente pesanti e faticosi, soprattutto quando cammino e sono in ritardo (magari per prendere un pullman); il mio passo risulta rallentato e faticoso. Stessa cosa accade quando devo sferrare dei pugni (a volte ce n'è bisogno). Anche la voce risente di tale impedimento, infatti mi capita spesso si dover urlare, ma mi esce soltanto un flebile filo di voce.
GALLEGGIAMENTO IN ARIA - Dreamsign molto comune a tutti i sognatori: se provo a saltare, mi alzo in aria di qualche metro e prima di riscendere a terra galleggio per qualche secondo sospeso nel vuoto, come se avessi un propulsore; raramente mi è capitato di rimanere in volo a lungo. Lo stesso fenomeno si verifica durante la discesa dalle scale, che avviene "fluttuando" molto velocemente sugli scalini senza quasi sfiorarli.
GUIDA SPERICOLATA: pur non avendo la patente nella realtà, nei sogni sono spesso alla guida di un'automobile; data la mia incapacità a governare il mezzo, la guida è molto incerta e spericolata, infatti rischio spesso di scontrarmi con le altre macchine o di finire fuori strada (scena molto adrenalinica : CoolGun : ).
CASA MIA: in genere questa ambientazione non si discosta molto dalla realtà, anche se in certi sogni scopro con grande sorpresa delle stanze nascoste mai viste prima, tipo mansarde o passaggi sotterranei. Per quando riguarda l'esterno della casa, gli alberi del giardino certe volte appaiono spogli e piantati in un posto diverso da quello reale, infatti a volte, con un certo dispiacere, devo provvedere personalmente all'abbattimento.
SFOGHI VERBALI: quando nei sogni qualcuno mi fa innervosire, non attendo un attimo a ricoprirlo con una raffica di insulti e parolacce talmente pesanti che non si riescono nemmeno ad immaginare :angry: :censored: , ma non ho ancora capito perché il tizio che subisce la mia furia (chiunque esso sia) rimane sempre impassibile. È un dreamsign molto strano, perché solitamente nella realtà sono molto tranquillo e gentile con tutti.
Poi ovviamente ci sono tutti quei dreamsigns minori che compaiono più di rado che non sto qui a scrivere per non dilungarmi troppo.

Questo link rimanda al mio diario dei sogni lucidi: viewtopic.php?f=10&t=8597

A breve riporterò i miei sogni migliori! :)
Ultima modifica di fcm19 il 11/08/2015, 23:29, modificato 2 volte in totale.
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 10/08/2015, 17:34

Come sempre il numero prima del titolo indica il conteggio dei sogni nel mio diario cartaceo.

Visto che si parlava di guida spericolata, ecco un sogno un po' vecchiotto in cui compare questo dreamsign

Sabato 29 novembre 2014

28) GUIDA SPERICOLATA - Sto tornando a casa in macchina da Alessandria. È sera e il cielo inizia ad imbrunire. Sta guidando mia madre. La prima parte di viaggio, quella da Alessandria a V. è abbastanza tranquilla, anche se lei sta guidando ad una velocità sostenuta. Superata V. inizia ad andare fortissimo e a fare dei sorpassi pericolosi, rischia più volte di andare a schiantarsi contro le macchine che arrivano nell'altra corsia. Io sono letteralmente terrorizzato, infatti le dico più e più volte di rallentare, ma niente. Lei continua con questa guida spericolata e io sono sempre più terrorizzato. Sono veramente disperato, tanto che incomincio a insultare mia madre pesantemente (anche con minacce), a urlare e a piangere a causa della paura che mi sta facendo passare. Il passaggio sul ponte e il rettilineo fino alla curva è il più tragico: imbocca il ponte ad una velocità elevatissima, contromano a causa dei sorpassi che sta facendo. Nell'ultimo tratto di strada prima della curva, riesce addirittura a sorpassare una colonna di macchine, mentre dall'altra corsia ne arrivavano altre, sfiorandole di pochi millimetri ma senza toccarle. Io perdo la speranza che lei comprenda il pericolo che stiamo correndo, infatti smetto di insultarla. Superata la curva (mancano 4 km a casa) lei mi dice: «Dai, il peggio è passato». E giungiamo tranquillamente a casa. : Yahooo :

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: guida mia madre, guida spericolata, la insulto molto pesantemente, improvvisamente alla fine la scena si calma e tutto torna alla normalità.
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 10/08/2015, 18:54

Giovedì 25 giugno 2015

256) LE PRIME LUCI DELL'ALBA - È notte fonda e dalla via di casa mi incammino verso la rotonda del campo sportivo del mio paese (a 300 metri da casa mia), insieme ad un'altra persona che non conosco. Fermo alla rotonda c'è un furgone blu che vedo spesso in giro nella zona; io e quella persona decidiamo di salire nel vano posteriore, per fuggire da qualcosa o qualcuno. Ci nascondiamo in mezzo agli scatoloni che ci sono lì dentro e subito il furgone si mette in moto. A quel punto voglio vedere chi sia il guidatore, così scosto leggermente una tendina, che mi permette di vedere davanti; scopro che guida un agente, e questo ci lascia un po' con l'amaro in bocca, visto che avrebbe potuto vederci e farci arrestare. Qui la scena cambia, perché mi ritrovo in macchina insieme a mio padre e mia madre, seduto sul sedile posteriore; ci stiamo dirigendo verso S. (un paese a 5 km dal mio) e siamo partiti forse dalla rotonda di prima. Appena superato il paese in cui abito, vediamo davanti a noi una macchina che improvvisamente sbanda e rischia di andare fuori strada; per fortuna finisce soltanto sull'erba al bordo della strada e riesce subito a recuperare l'asfalto; vista la somiglianza di questa macchina a quella di una mia vicina di casa, penso che sia lei, ma quando leggo che la targa è differente, tale idea viene smentita. Da qui in poi cala il buio più totale, tanto che non riusciamo più a vedere la strada di fronte a noi; il buio è talmente fitto che le luci della macchina sembrano venire assorbite da quella oscurità. In ogni caso riusciamo a proseguire lo stesso e dopo poco un po' di luce ritorna. Arrivato all'incirca a metà dalla strada per S., vediamo che c'è un enorme stabilimento appena costruito, composto da vari silos e da un lussuoso palazzo di vetro, sede degli uffici; la strada ci gira intorno; io dico che era da parecchio che non percorrevo quella strada, per cui non ero al corrente dei nuovi lavori. Quando passiamo in questa zona, nel cielo si apre per un istante un piccolo spiraglio, dal quale fuoriesce un bagliore di luce, che illumina per un attimo tutto l'ambiente. Dopo questa strana manifestazione, in cielo rimane un po' di luce, che scaccia via il buio di prima; a quanto pare la notte è finita e quelle sono le prime luci dell'alba. Proseguiamo poi sempre in macchina su larghissime strade nuove mai viste prima; sembra proprio l'alba di una fredda mattina invernale; mi ricorda moltissimo lo scenario che vedevo quando guardavo fuori dal finestrino del pullman mentre andavo a scuola nell'inverno della quinta (soprattutto nel novembre 2013, un periodo molto particolare della mia vita che per vari motivi mi è rimasto molto impresso), quando faceva freddo ma c'era il cielo limpido. Alla fine abbasso il finestrino perché devo buttare il cewingum (o come si scrive), solo che mi resta attaccato alle dita e mi fa perdere molto tempo, così entra il freddo che c'è fuori, infatti mio padre mi dice che ho disperso il caldo, così è costretto ad alzare il riscaldamento.

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: esco da casa di notte, salgo sul furgone, sono ricercato, strane manifestazioni del cielo (prima buio e poi bagliore), stabilimento inesistente nella realtà, strada segue percorso strano, è inverno ma il sogno è stato fatto in estate.
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 10/08/2015, 21:26

Questo è il sogno più lungo che ho fatto finora.

Domenica 8 marzo 2015

154) LA LUNGA STRADA PER IL PULLMAN - (Sogno molto complesso e particolareggiato nei dettagli; è stato fatto prima delle 6) - Il tutto inizia nel momento in cui mi trovo a scuola nella mia classe, seduto in un banco a metà dell'aula, nella bancata verso il muro interno. Alla mia sinistra c'è S., una mia compagna di classe; vista la stranezza della situazione, riesco a capire in qualche modo che sono in un sogno o per lo meno che tutto ciò non può essere reale, anche se non sono completamente lucido e non lo divento mai. Qui c'è una parte del sogno che è meglio tagliare per non finire troppo in basso... :wyn: […]. Alla mia destra c’è R., nel banco attaccato al muro interno alla classe. Iniziamo subito a parlare di musica ed in particolare di alcune canzoni dei Pantera, di cui ci scambiamo i titoli. Tra una parola e l'altra, l'ora in corso finisce ed inizia quella dopo, dove a spiegare è la prof di matematica. Ci fa subito andare nell'aula video; questa volta alla mia sinistra c'è M.; la prof ci fa fare un esercizio che consiste nella rilettura di alcune pagine del nostro diario scolastico (forse è quello dell'anno scorso), da cui noi dobbiamo poi trarre delle conclusioni (adesso non ricordo la finalità esatta di quel compito); anche a M. gli cito le stesse canzoni di cui ho parlato prima con R., anche se lui non sembra molto interessato. Tra una cosa e l'altra anche questa ora giunge al termine, e così anche la mattinata. La prof ci dice che chi ha finito di fare quell'esercizio può ritirare la sua roba ed andare a casa; prima, però, dobbiamo passare uno per volta in una stanza molto ampia, che si trova nel piano superiore rispetto alla mia classe e all'aula video; in un angolo di questo stanzone si trova una specie di segreteria, che è delimitata da alcuni pannelli trasparenti alti poco più di un metro. È lì che dobbiamo consegnare il nostro lavoro svolto, uno alla volta ed in ordine alfabetico. Dopo che ho consegnato, la mia attenzione viene attirata da tre persone, che sono tre componenti dei Sex Pistols (famoso gruppo rock degli anni 70) :shock: ; non so cosa ci facciano nella mia scuola, ma ovviamente nei sogni tutto è possibile. Si dirigono verso uno stanzino il cui accesso è sempre in quel salone, dopo aver percorso un breve corridoio; decido di seguirli. Essendo personaggi famosi, sono esaltato dalla loro presenza e voglio a tutti i costi fare una foto in cui vengo ritratto insieme a loro; anche loro sembrano contenti di vedermi, anche se non mi conoscono. Scambiamo qualche parola e poi entriamo tutti dentro questo stanzino; il loro atteggiamento è abbastanza particolare, ridono e scherzano tra di loro, ma questa è una caratteristica tipica degli artisti; all'inizio ho un leggero timore che possano farmi qualcosa di strano, vista la loro attitudine sul palco, ma poi mi tranquillizzo quasi subito, dopo aver visto che sembrano innocui. Hanno una macchina fotografica ed incominciano a scattare molte foto, a me, a loro, fuori dalla finestra, ecc.... Alla fine li saluto; non ricordo se riesco ad ottenere la foto insieme a loro che volevo, anche se penso di sì. In ogni caso sono le 13 ed è ora di andare a casa. Ma qui iniziano i problemi. Innanzitutto vedo davanti a me E. e C. (due compagni che abitano nel mio stesso paese) che stanno aumentando il passo per "scappare" da me, in quanto non vogliono darmi il passaggio in macchina (non si sa per quale motivo). Il mio passo inizia fin da adesso ad essere faticoso, quindi nel giro di poco tempo il mio distacco con loro aumenta fino a perderli di vista tra la folla. Per uscire da scuola devo attraversare moltissimi ambienti, sempre con la solita pesantezza nei movimenti. Scendo normalmente al piano terra e poi sono costretto ad attraversare l'aula magna (passo al centro, dall'entrata verso il “palco”); qui dentro ci sono molti banchi, seduti ai quali si trovano i ragazzi di prima superiore; quella è la loro aula dove fanno lezione normalmente. Arrivato in prima fila, che si trova sotto il palco, giro a sinistra, ma urto inavvertitamente il banco ad angolo, da cui cadono alcune cose che ci sono sopra; le raccolgo subito, ma il proprietario inizia ad insultarmi; la mia risposta non si fa però attendere e lo insulto ancora più pesantemente di come aveva fatto lui […] :censored: . Il ragazzino ribatte ancora con qualche parola, ma io non gli do più retta ed esco dall'aula magna. Ma la mia odissea per uscire da scuola non è ancora finita, anzi, è solo all'inizio. Mi ritrovo in una serie di stanze che fanno parte di un edificio religioso (lo riconosco dai simboli e dalle scritte affissi ai muri). Qui mi perdo e non so più come uscire, così inizio a girare tra una stanza e l'altra per qualche minuto, cercando qualche cartello che indicasse l'uscita; nel frattempo sto pensando che potrei già essere in ritardo per il pullman, che sono costretto a prendere, visto che i miei due amici non ne volevano sapere di portarmi a casa in auto. Finalmente riesco a vedere sul muro delle frecce con scritto USCITA, le seguo e finalmente mi ritrovo fuori all'aria aperta. L'uscita mi ricorda quella di un’altra scuola, anche se secondo la logica del sogno, quella uscita è molto distante da quella principale della scuola e quindi dalla fermata del pullman, è come se fosse in un'altra zona della città. Lì fuori incrocio M. e Y.; il primo non mi vede perché è già passato, mentre con Y. ci salutiamo. Ora inizia una lunga e faticosissima camminata verso la fermata del pullman. Attraverso varie vie di V., mentre il mio passo si fa sempre più pesante; guardo l'ora del mio orologio da polso: sono le 13:07; dentro di me viene il sospetto che il pullman possa già essere arrivato alla fermata, poiché so che da quando è iniziato il nuovo anno scolastico (forse la sesta liceo), l'autista passa qualche minuto prima rispetto agli altri anni, quindi sto già prendendo in considerazione l'idea di prendere il pullman dopo, quello delle 14, nel caso in cui avessi perso questo; nel frattempo tiro fuori dalla tasca il mio telefono per vedere se ci sono delle novità, ma dopo aver visto che non c'è nessuna notifica, lo rimetto via per non perdere altro tempo. Sfido la fatica e cerco di accelerare ulteriormente il mio passo, ma i limiti si notano e la cosa è piuttosto angosciante. Arrivo ad una specie incrocio con un'altra strada, ma so che per arrivare a destinazione devo attraversare quest'ultima e proseguire diritto di fronte a me, dove c'è un muro con un grande portone ad arco; qui la strada si stringe, diventa sterrata (per terra dovrebbe esserci della sabbia) e passa sotto l'arco. Quello avrebbe dovuto essere l'inizio del viale dove c’è la fermata, e così penso euforicamente: «Dai che sono quasi arrivato!». Ma mi sbaglio: dopo aver superato l'arco di qualche metro, perdo del tutto l'orientamento e infine giungo in un posto con tanti binari ferroviari. Anche lì la strada è di sabbia, perché stanno facendo dei lavori. C'è un vigile con una bandierina in mano che dirige il traffico; quando mi vede mi fa segno di passare da un marciapiede che costeggia i binari sulla destra. Prima di imboccare questo marciapiede incrocio due uomini che stanno lavorando lì e ne approfitto per chiedergli: «Scusate, potete dirmi dove si trova il liceo?». Uno di loro si fa il segno della croce per indicare metaforicamente che è lontanissimo da lì, mentre il secondo me lo conferma a parole. A questo punto perdo ogni speranza di arrivare in tempo alla fermata e inizio a telefonare a mia casa per avvisare i miei che avrei preso il pullman dopo. Quando mi sveglio sono le 6.

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: scuola, le stanze della scuola sono disposte in modo molto strano e molte di esse non esistono nella realtà, Sex Pistols a scuola (cosa c’entrano???), difficoltà ad uscire da scuola, portone di uscita in un’altra zona della città, fatica a camminare, ordine delle vie completamente diverso dalla realtà, pur essendo in un sogno sono consapevole che abbia finito la scuola da oltre un anno ma rimedio a questa assurdità pensando di essere in “sesta”.
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 13/08/2015, 16:49

Ecco qui un sogno molto particolare di questa notte

318) NUOVA TECNICA PER VOLARE - Mi trovo nel cortile di casa mia, dove ci sono anche mio padre e mia madre. Improvvisamente capisco di aver trovato un metodo tutto mio per alzarmi in volo. In pratica basta piegarmi leggermente in avanti e contrarre fortemente gli addominali; in questo modo riesco a sollevarmi verticalmente da terra di qualche metro, come se avessi un propulsore. La durata del volo dipende da quanto riesco a tenere contratti gli addominali, infatti quando non ce la faccio più ritorno lentamente a terra. Per questo motivo i voli non durano molto, ma sono comunque divertenti. :lol: Provo questa tecnica molte volte e in varie parti di casa mia. Alla fine mi trovo in camera e grazie ad uno di questi voli riesco a scoprire che sopra al mio armadio ci sono degli oggetti molto strani che non sapevo esistessero; voglio subito vedere di cosa si tratta, ma siccome il volo ha una durata limitata, per continuare ad osservare quel materiale, rimango aggrappato ad uno sportello in cima all'armadio (è una cosa che può far ridere, ma secondo la logica del sogno è tutto normale). Il sogno si conclude che sono completamente scarico e non riesco più ad alzarmi da terra; sono dispiaciuto di aver perso questi "superpoteri" e mi sveglio.

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: volo, oggetti strani sopra all'armadio, resto aggrappato all'armadio.

Se questo sogno fosse stato lucido avrei gestito meglio questa capacità di volare...
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 14/08/2015, 15:14

venerdì 14 agosto 2015

I dialoghi di questo sogno sono veramente assurdi, infatti li ho inseriti nel topic delle frasi strane. Questa è la versione integrale del sogno.

322) NON SAPEVO DI ESSERE UN FIAMMIFERO - Mi trovo su una banchina di cemento in fianco a dei binari ferroviari, vicino ad un passaggio a livello che si è appena chiuso. Tutto questo non si trova all’aperto, ma in una stanza enorme. In lontananza vedo arrivare un treno, così, per evitare che quando passi mi prenda dentro, mi accosto il più possibile ad un muro a lato della banchina perché non c’è molto spazio. Questo treno è enorme e il suo passaggio provoca uno spostamento d’aria notevole, visto che mi passa davanti a pochi centimetri; nonostante una scena del genere nella realtà sarebbe molto adrenalinica e pericolosa, nel sogno sono perfettamente calmo. Una volta che il treno è passato vedo arrivare A.I., un mio vecchio amico che non vedevo da qualche anno e con la speranza che mi riconosca, lo saluto; di primo impatto sembra non riconoscermi, ma poi capisce chi sono e si avvicina. Noto subito che è altissimo, infatti sono costretto a guardare molto in alto. Senza che io gli chieda nulla, esordisce dicendo: «Lo sai che sono alto 2 metri e 15?». A quel punto dentro di me penso: «Contento te, io sono “soltanto” 1 e 80». La conversazione va avanti ancora un po' e sempre lui, parlando nel dialetto della mia zona (al confine tra Lombardia e Piemonte), mi fa: «Tì à t'è an foccu!», che tradotto significa: «Tu sei un fiammifero!». Ma la cosa peggiore è che io gli do pure ragione! :shock: Dopodiché entriamo dentro ad una stanza, dove incontriamo due ragazze: una è L.F. (una mia compagna di classe delle medie), mentre l'altra non so chi sia. L.F. inizia subito a parlare con noi, anche se con lo sguardo si rivolge soltanto a me perché A.I. è troppo alto. Ci dice che spera vivamente che la prof di chimica (del liceo) ci sia oggi, per togliersi il peso dell'interrogazione. Anch'io avrei dovuto essere interrogato, ma per me essere interrogato oggi o domani non avrebbe fatto nessuna differenza, tanto non avevo ancora studiato nulla e un giorno in più non mi sarebbe servito a niente. :cool:

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: tutto il sogno si può considerare un grande dreamsign
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 14/08/2015, 22:07

Un altro dei sogni che ho ricordato stanotte. La vividezza si mantiene molto alta dall'inizio alla fine.

324) RIPOSO SULL’ALBERO – Sono fuori da casa mia e siccome ho voglia di riposarmi, sto coricato sull’erba del giardino. Dopo un po’ cambio posto, salendo quasi in cima all’albero molto alto che ho nel giardino (è un pioppo cipressino, quegli alberi molto alti e sottili); per continuare a riposarmi mi distendo sui rami, che formano una specie di letto; l'albero è completamente spoglio e i vari tronchi che vanno verso la sommità sono mozzati, come se qualcuno li avesse tagliati per evitare che l'albero cresca troppo; ci sono soltanto moltissime infiorescenze (quelle che ci sono in primavera) che tutte assieme sembrano formare un prato su cui sono coricato. Per tutto il tempo c’è la calma più assoluta e provo un senso di pace indescrivibile; in quel momento soffia anche un leggero vento che non fa nemmeno muovere i rami. Dopo diversi minuti di estrema tranquillità, il venticello di prima diventa molto forte, tanto che i rami su cui mi trovo iniziano ad oscillare tantissimo. Siccome quell’oscillazione non mi piace per niente e ho le vertigini decido di tornare a terra il più velocemente possibile, ma i miei movimenti accentuano il dondolio dei rami a tal punto che non riesco più a scendere. Alla fine resto addirittura a gambe all'aria impigliato ad un ramo a diversi metri d'altezza. Non ricordo quello che succede dopo e mi sveglio.

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: mi corico sul prato e sull'albero, albero spoglio e tagliato in cima, scena finale molto caotica.
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 15/08/2015, 14:54

Sogno del 12 agosto

319) CHIUSO NEL BAGAGLIAIO - Io e mio padre dobbiamo tornare a casa partendo da una località di mare in Liguria, ma quando si tratta di salire in macchina io non mi siedo su un sedile come si fa normalmente, ma entro nel bagagliaio. Non faccio in tempo a chiudere il portellone che mio padre si è già messo alla guida ed è partito a tutta valocità, infatti gli urlo di aspettare, ma lui non lo fa, così provo a chiudermi dentro anche se siamo in movimento. Dall'interno è veramente difficile chiudere quel bagagliaio, infatti non ci riuscirò mai, ma in ogni caso il viaggio è brevissimo (nonostante nella realtà questa località dista oltre 200 km da casa mia) e un istante dopo ci ritroviamo già a casa, dove c'è mia madre che con aria sorpresa e un po’ invidiosa ci dice: «Aaah, quindi siete andati al mare senza dirmi niente… : Surprice : ».
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 15/08/2015, 15:34

Sogno del 24 luglio

Uno dei sogni più assurdi che abbia mai fatto; il livello di assurdità si mantiene molto alto dall’inizio alla fine. Anche qui è presente un gruppo musicale. Normale, sono un appassionato di musica. : Mr green :

292) CONCERTO DEI RAMONES...A CASA MIA - Tutto il sogno si svolge in casa mia. All’inizio del sogno sono in cucina (al pian terreno), ma ogni caratteristica di questa stanza e della casa è diversa dalla realtà: innanzitutto la casa si trova lungo una strada sterrata che si dirige verso i campi e attraverso una vetrata grande quanto il muro vedo questa strada passare appena sotto la finestra, mentre dall’altra parte della strada c’è un bosco di pioppi. Quasi subito vedo arrivare due o tre fuoristrada, dai quali scendono alcuni uomini che hanno l’incarico di raccogliere tutta la sporcizia lasciata in quel bosco, soprattutto oggetti di plastica come teloni, cartacce e cose simili. A questo punto smetto di guardare fuori e la scena cambia in modo ancora più assurdo. Io e mio padre siamo dei membri dei Ramones (famoso gruppo rock), rispettivamente Johnny e Joey. Dobbiamo fare un concerto in sala, sempre a casa mia, così saliamo (la sala è al primo piano) per raggiungere gli altri due componenti del gruppo, ovvero Marky e C.J., uno dei quali è mia madre, mentre l’altro è sconosciuto. Loro due dicono a me e a mio padre che siamo arrivati in ritardo e che ci hanno aspettato a lungo, dopodiché ci dicono di aspettare un attimo perché devono andare giù a prendere qualcosa e scendono. Ora però siamo noi ad aspettare loro, perché passano svariati minuti e non risalgono più; siamo in trepidante attesa di fare questo concerto. Mentre attendo, accendo il lettore dvd collegato al televisore in sala perché voglio far vedere il pezzo di un concerto dei Ramones che ho su dvd a mio padre; siccome questa parte si trova verso la fine, devo portare avanti il video, solo che per varie volte non riesco a beccare il punto giusto, perché l’avanzamento è troppo veloce e in un istante passa oltre. Durante uno di questi tentativi il lettore salta al video dopo, che è un cartone animato di Tom e Jerry, in cui si vede il topo Gerry che va a dormire tremante per il sonno e per il freddo. Alla fine mi siedo per terra davanti al televisore e ritorno sul video del concerto; stavolta per mirare il punto giusto uso delle strane impostazioni in cui c'è uno schema piuttosto complicato formato da numeri e lettere disposti in righe e colonne, dove non ci capisco praticamente niente. :shock: Mi sveglio.

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: cucina di casa mia completamente diversa dalla realtà, posizione della casa errata, incarnazione di altri personaggi, cartone animato nel dvd, strane impostazioni nel lettore.
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Re: Sogni comuni di fcm

Messaggioda fcm19 » 16/08/2015, 12:34

Sogno assurdo di stanotte 16 agosto 2015

326) DUOMO DI MILANO - Sono nel cortile di casa mia, nella zona più lontana da casa (a circa 30 metri), insieme a mio padre, mia madre e M.. Stiamo guardando verso casa, dove al suo posto però c'è il duomo di Milano. Sopra al tetto del duomo ci sono tante parabole (quelle grandi di forma cilindrica dei ripetitori) disposte tutte in fila. Ad un certo punto arriva lì sopra un tizio che comincia a colpire queste parabole con un bastone, una dopo l'altra, fino a che queste si staccano e volano giù per terra. Alcune di esse arrivano addirittura a pochi metri da noi. :cool:

DREAMSIGNS PRESENTI NEL SOGNO: presenza di M. a casa mia, al posto della casa c'è il duomo, parabole che vengono lanciate
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