Mercoledì 30 dicembre 2015Ieri sera vado a dormire alle 00:30. In fase di addormentamento mi propongo di rimanere immobile, cercando di ignorare totalmente qualsiasi stimolo corporeo: pruriti, voglia di cambiare posizione, deglutizione, ecc., il tutto mentre cerco di rimanere focalizzato con la mente "qui e ora". Il risultato è sorprendente, perché sono in grado di rimanere per lungo tempo in uno strano stato di "non-mente", durante il quale riesco ad osservare il flusso dei pensieri in modo distaccato, dall'esterno, il tutto senza eccessivi sforzi mentali.
Nella prima parte di stanotte la concentrazione di sogni è stata altissima, tutti estremamente vividi, tra cui due brevi lucidi, ed è sicuramente merito delle pratiche serali.
515) Lucido nel primo ciclo (Wild? Dild? Non lo so, i ricordi sono troppo confusi): [slpc]Mi trovo appena fuori nel cortile, davanti alla porta del portico; cerco subito di trapassarla, così mi ci butto contro di testa. Il metallo della porta è molto denso, tant'è che rimango bloccato a metà, senza riuscire a proseguire. In quel momento mi viene in mente un trucchetto molto efficace da usare in queste situazioni, che avevo letto sul forum: provo a fare una capriola, andando giù di testa e facendo seguire a rotazione il resto del corpo; così facendo, in un attimo mi ritrovo dall'altra parte della porta[/slpc].
Il sogno è presente anche nel diario dei lucidi, qui:
viewtopic.php?p=88146#p88146Qui ci sono altre scene molto confuse che non ricordo, faccio anche un altro lucido, che però la mia memoria ha completamente rimosso.
516)
Sono nel liceo che ho frequentato, probabilmente nello spogliatoio della palestra o nell'aula di informatica, seduto al centro della stanza. Insieme a me ci sono vari compagni di classe e ci stiamo preparando per uscire da scuola, visto che la mattinata scolastica è terminata. Ad un certo punto mi squilla il telefono, che è riposto in un marsupio che porto in vita. Ma recuperarlo è molto difficile, perché sopra indosso una maglia strettissima, talmente stretta che faccio fatica pure a muovere le braccia, quasi come fosse una camicia di forza. Il telefono continua a squillare, e infine, dopo oltre un minuto, riesco ad estrarlo; non è il mio telefono attuale, ma il vecchio Samsung chiudibile. Guardo sul display e leggo chi mi sta chiamando: appare ben visibile "Searig", e sotto è scritto il numero di telefono, che ha come prefisso 06 seguito da poche altre cifre.
Ma ormai è passato molto tempo, infatti non appena cerco di rispondere il telefono smette di squillare. Dopodiché ci sono varie scene confuse in cui spiego a varie persone l'accaduto, e poi cerco di ritelefonare a Searig, ma poi non ricordo altro. Secondo la logica del sogno lui mi doveva telefonare per approfondire di persona delle cose importanti di cui avevamo parlato sul forum. 517) Ecco il primo risultato concreto dell'incubazione che stavo praticando da circa una settimana a questa parte, con lo scopo di sognare una certa località. Ma purtroppo la trama del sogno è stata piuttosto deludente.
Sono a P (il paese che volevo sognare) in bicicletta, mi trovo inizialmente nella zona della chiesa, poi prendo la strada M., che però non scende nella valle tra il paese e la collina omonima, ma prosegue in piano, passando e andando oltre il cimitero (che nella realtà è da tutt'altra parte). Il cimitero si vede comunque un po' in lontananza ed è qualche metro al di sotto del livello della strada. Si vedono soltanto i tetti delle varie cappelle, che sono verdi, evidentemente fatti di rame ossidato. Alla mia destra, noto che nella vallata appena in basso ci sono dei piccoli paesini, che cerco di riconoscere per orientarmi, ma non ci riesco. Proseguo quindi per questa strada, sempre in bici, e finisco in un ampio spazio estremamente degradato e in totale stato di abbandono, dove dalla ghiaia che ricopre il suolo crescono delle erbacce molto alte. Arrivo fino all'angolo estremo di questo spiazzo, che termina con una rete divisoria, al di là della quale c'è una specie di discarica delle vecchie automobili. Ad un certo punto arriva un furgoncino bianco, che si ferma proprio nell'angolo in cui mi trovo io, a meno di un metro davanti a me. Scendono due tizi poco raccomandabili, uno dei quali è completamente calvo, e probabilmente sono venuti lì per sbrigare delle faccende losche. Siccome la situazione non mi piace, giro la bici e cerco di ritornare il più velocemente possibile indietro, verso il paese. Dopo aver percorso pochi metri passo davanti ad una macchina nera "di lusso", forse una Maserati, che è parcheggiata lì in quello spiazzo. Siccome il conducente stava partendo e io gli sono passato davanti tagliandogli la strada, questo inizia ad alterarsi ed esprime il suo malcontento standomi attaccato con la macchina, quasi volendomi tamponare. Nel frattempo l'uomo calvo di prima, che sta scaricando degli scatoloni dal furgone, mi dice: «Questa è gente poco raccomandabile, sei passato davanti alla loro macchina, e ora non ti mollano più». Proseguo la mia pedalata verso il ritorno e, come previsto, sono costantemente seguito a breve distanza da quelli della Maserati, che talvolta sembrano volermi speronare. Qui i ricordi si fanno più confusi, forse il sogno finisce o c'è un cambio di scena. Sono rimasto abbastanza deluso da questo sogno, vista la trama non bella e l'ambiente molto degradante, che sicuramente non era ciò che mi aspettavo.
518) Forse è la continuazione del sogno precedente:
mi trovo a percorrere le vie di un paese antico, pieno di torri e campanili altissimi, che posso osservare guardando verso l'alto. Tutti questi edifici hanno i mattoni a vista, e hanno delle caratteristiche architettoniche a tratti surreali, ad esempio una delle torri si innalza al cielo seguendo un'andatura visibilmente obliqua, con un'angolazione di circa quarantacinque gradi rispetto al terreno.519) Forse è la continuazione dei due sogni precedenti, perché sembra che un episodio si dissolva in quello successivo.
Sono fuori dal Bar Sport di F (il paese in cui abito), ma la scena è ambientata in un preciso periodo storico, forse nel 1700, infatti la gente è vestita con gli abiti dell'epoca. Sono impegnato per parecchio tempo a lavare con uno straccio imbevuto d'acqua delle panche e degli sgabelli di legno appena lì fuori dal bar, o meglio, dall'osteria, visto il periodo storico in cui mi trovo. Quando finisco di fare queste pulizie scendo sulla stradina in fianco al bar [...] Appena sotto la ringhiera del bar c'è mia madre, che legge su un computer portatile un post sul forum dei sogni lucidi, non mio, ma di un altro utente; la sua lettura è molto incerta, evidentemente perché non capisce quello che c'è scritto. A circa metà post c'è un quote in cui vengo citato e compare la classica dicitura "fcm19 ha scritto". Qui lei fa fatica a leggere il mio nickname, perché non capisce cosa significhi, dicendo testuali parole: «Eeeh?? Effe Ci... Erre?...lallà lallà lallà lallà...» continuando il "lallà" a ripetizione un po' di volte, come se stesse cantando. E io le dico: «Lascia perdere, tanto 'ste cose te non le capisci...». Ultimamente sogno questo forum tutte le notte, e ogni volta c'è qualcosa di assurdo...
Mi sveglio alle 5, estremamente divertito da quest'ultimo episodio e con una marea di ricordi onirici, tanto che accendo il telefono ed inizio ad annotare tutto. Ritorno a dormire alle 6:20, cercando di fare una wild, ma il tempo passa e sono agitato, quindi alle 7 riaccendo il telefono e rispondo ad alcuni topic sul forum, senza più ritornare a dormire.