Sogno del 6 giugno 2015
La trama di questo sogno è molto originale per i miei standard.
239) LA FUGA - Per un motivo non precisato, io e A.M. (un mio amico) veniamo arrestati e la nostra cella è la stanza di un albergo. Subito tentiamo la fuga, ma ancora non sappiamo da dove passare per uscite da lì. Quando sentiamo che le guardie stanno per entrare a controllare, noi ci affrettiamo per trovare a tutti i costi una via di uscita. Entriamo nel bagno e ci chiudiamo dentro; in questo modo avremmo avuto un po' di vantaggio sulle guardie e nel frattempo abbiamo il tempo di pensare a un modo per evadere. La mia attenzione viene richiamata da un telone di plastica quadrato che si trova in un angolo di quel bagno, alla base del lavandino. Mentre AM sta cercando delle possibili vie di fuga, io sollevo un attimo quel telone per vedere cosa c'è sotto; c'è un piccolo passaggio che sembrerebbe portare in un'altra stanza, che si trova qualche metro più sotto. Intanto sentiamo che le guardie sono entrate nella nostra camera; non vedendoci lì, avrebbero subito iniziato le ricerche partendo dal bagno, l'unica stanza a cui potevamo avere accesso al di fuori della camera. Io e AM abbiamo pochissimo tempo e così quel passaggio sembra l'ultima soluzione per scappare, nonostante l’idea possa sembrare un po' azzardata, visto che per scendere sotto dovevamo fare un salto di almeno tre metri e in più non sapevamo dove andavamo a finire. Scostiamo appena il telo e scivoliamo dentro quel buco, prima lui e poi io. Ma proprio mentre tocca a me passare, le guardie aprono la porta del bagno; io sono entrato per metà e ho ancora le gambe fuori; in quell’istante ho paura di essere visto, ma non avevo scelta, così anch'io entro completamente nel passaggio, facendo attenzione che, una volta passato, il telo sopra sia perfettamente a posto. Scendiamo giù attraverso quel passaggio che avevo visto prima e ci ritroviamo nel parcheggio coperto di un supermercato (che non me ne ricorda nessuno in particolare). Lì sotto l'illuminazione è piuttosto scarsa, ma è comunque sufficiente per spostarsi; in ogni caso abbiamo ottenuto un po' di vantaggio sulle guardie. Quel parcheggio ha come ingresso principale una rampa in discesa. Da quell'ingresso, dopo qualche minuto, vediamo entrare AD (un mio ex compagno di classe del liceo), anche lui ricercato, che si aggiunge a noi. Lui ci dice di fare attenzione che appena fuori da quel parcheggio è pieno di agenti della polizia che ci stanno dando la caccia. Anche lì dentro non saremmo stati al sicuro più di molto, quindi dobbiamo trovare un luogo sicuro il più presto possibile. Lì dove siamo ora ci sono vari oggetti accatastati e alcuni scaffali; nascondersi tra quelle cose non avrebbe avuto molto senso, per cui tutti e tre, in mezzo a quella semi oscurità, camminiamo verso una zona più interna del parcheggio; più si procede e più la luce sembra mancare. Ad un certo punto vediamo delle scale che portano verso l'alto, ad un piano superiore; decidiamo di salirci, ma prima preferiamo toglierci alcuni vestiti di dosso, per mantenerci più leggeri ed agili, così da rimanere in maglietta. Inizialmente io ho una mezza idea di tenermi su la felpa che ho indossato finora, perché secondo me avrebbe potuto tornare utile, ma alla fine decido anch'io di rimanere in maglietta. Saliamo queste scale e ci ritroviamo al primo piano...di casa mia. E qui il gran finale del sogno. Tenetevi forte!
Andiamo subito verso il bagno, perché AM e AD pensano di trovare una valida scappatoia scendendo dal tubo del wc
; io non sono molto convinto di quella idea, ma loro mi dicono che è semplicissimo e che si arriva giù in un attimo. Prima uno e poi l'altro, loro due scendono dal tubo, semplicemente andando giù di testa e tirando lo sciacquone
. Alla fine tocca me; faccio un po’ fatica a passare dal buco e come era successo nel pertugio di prima, mi rimangono le gambe fuori, con la paura di essere visto e di non fare in tempo a scappare. Ma improvvisamente vado giù dal tubo; per non respirare l'acqua mi tappo il naso con le dita; durante quel passaggio, di cui non conosco la durata, ho molta paura che l'aria possa non bastarmi. Verso la fine mi manca l'aria, così provo a scostare le dita dal naso e incredibilmente noto che riesco a respirare lo stesso (purtroppo non mi accorgo che sto sognando). Alla fine mi sveglio.