Non ricordo se questo sogno l'ho fatto questa mattina quando sono tornato a dormire dopo colazione oppure durante la dormitina pomeridiana...ma vabbè, l'importante è ricordarselo.
06\09\2015
Gli amici anziani
Mi trovo nel corridoio di un edificio sfarzoso, apparentemente di notevoli dimensioni. Per terra c'è della moquette amaranto, le pareti sono di un giallo molto pallido ed è illuminato da una serie di applique a muro (ce ne sarà una ogni 4-5 metri) in metallo dorato che fanno una luce molto calda, è veramente un bell'ambiente. Lungo questo corridoio ci sono molte porte, hanno la cornice color avorio, le suddette sono marrone scuro e le maniglie sono dorate. Davanti ad una di queste porte mi fermo ed entro : c'è una specie di salotto, molto lussuoso, ci sono 5 anziani seduti su poltrone in pelle rossa in stile molto classico. 2 di loro giocano a scacchi. Appena entro vengo accolto in maniera molto gioiosa ed amichevole. Ridiamo e scherziamo per un po', non ricordo di cosa si parlasse. Poi me ne vado ed entro in un'altra stanza : trovo un altro salotto più o meno uguale, qui però ci sono sempre degli anziani ma di colore. Appena entrato ho avvertito subito una certa ostilità,uno di loro che era intento a leggere un libro alza lo sguardo verso di me e mi fissa in maniera minacciosa. Al che esco subito e torno dai miei amici. Poi non ricordo altro...
Il seguito si potrebbe dire che faccia parte dello stesso sogno visto che l'ambiente sembrava il medesimo, ma il contesto è completamente diverso, allora metto un altro titolo.
Due chiacchere con Mel Gibson
Mi trovo in un altro salotto ancora, sono seduto su una poltrona di pelle rossa. Ho il braccio destro appoggiato sul bracciolo e la mano sotto il mento. In fianco alla poltrona c'è un tavolino a 3 piedi in noce scuro con sopra una lampada dorata con il paralume in vetro verde. In centro alla stanza c'è un bellissimo tappeto persiano molto grande, lungo la parete opposta a dove sono io c'è una libreria in noce scuro piena di volumi dalle rilegature pregiate (copertine in pelle con scritte e filetti oro). C'è un tizio che passeggia in maniera piuttosto nervosa sul tappeto (gira in tondo praticamente), ha l'aria molto tormentata\preoccupata. Chi è? E' Mel Gibson, ha l'aspetto che aveva sui primi due "Arma Letale" ha dei jeans blu non scurissimo, scarpe da ginnastica anni '80 bianche ed una maglietta serafino sbottonata e con le maniche tirate su. Ad un certo punto mi guarda ed io gli dico " Dovresti parlarle, sai? E' la miglior cosa da fare" e lui mi risponde "no no, lascia stare, non c'è più niente da fare" . La cosa assurda è che il dialogo l'abbiamo fatto nel mio dialetto! ( ) . Poi, dopo qualche secondo entra una bellissima donna bionda sui 35 anni con un vestito corto color champagne, lui fa un'espressione di grande stupore. Mi sveglio.
Osservazioni
Ma sarà stato un ospizio di gran lusso?
Che cavolo c'entra Mel Gibson? Il fatto che parlasse il mio dialetto poi....