Illustro questo sogno di sabato scorso perché è l’unico che riesco a ricordare nei particolari da diversi giorni.
Sono in ufficio e di fianco a me c’è un nuovo collega. E’ un ragazzo carino e simpatico, tra di noi noto subito complicità (ci mettiamo a fare battute surreali sulle funzionalità di WeTransfer e ridiamo a crepapelle ). Mi chiamano in sala riunioni dove si svolge un meeting al quale dovrei tenere un breve discorso (cosa che dovrebbe avvenire nella vita reale tra qualche giorno) ma invece di farmi parlare mi fanno consegnare un foglio e mi dicono che non è più necessario che partecipi. Rientro nel mio ufficio e aiuto una collega a tirare fuori dei materiali da alcuni scatoloni. Nel frattempo compare il nostro direttore generale (figura con la quale ho veramente poco a che fare nella vita reale – ma essendo un PO ricorrente, dovrebbe essere un DS, infatti se mi capita di incrociarlo, faccio sempre un RC – cosa che non ho fatto nel sogno) ma non riesce a passare perché la mia collega ostruisce il passo. Io le urlo che deve far spazio per far passare il dottor C. lei mi guarda ma non mi risponde. Alla fine lui passa lo stesso molto contrariato e farfugliando frasi sconnesse in inglese.
Improvvisamente mi ritrovo a casa in pigiama e vestaglia. Sto preparando da mangiare a mio figlio (che nel sogno è molto più piccolo) e un altro bambino con la testa e gli occhi enormi. Quando cerco di dar da mangiare al bimbo sconosciuto lui urla: “questo fa schifo!”, io sono sbalordita per il fatto che un bambino così piccolo riesca a parlare – ma diventare lucida????- Chiedo al bimbo “perché?” e lui mi dà una risposta che non riesco a ricordare ma che nel sogno era una specie di rivelazione importantissima (censura dell’inconscio?). Guardo fuori dalla finestra e vedo nascosto in giardino il collega nuovo. Una voce mi dice “lui è qui per te” …Esco in giardino in pigiama e scalza, sento di camminare sull’erba ma quando mi giro la mia casa è cambiata, invece di essere contornata dal giardino è inglobata in un quartiere di palazzoni. Per raggiungere il retro devo attraversare una strada molto trafficata, sento l’asfalto caldo sui piedi e mi sveglio.