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Raccolta di sogni privi della consapevolezza di sognare.
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Sogni comuni di Falion

Messaggioda Falion » 08/01/2016, 21:12

Ecco qua il racconto dei miei primi sogni comuni :P



05/01/2016

Sogno 1

Sono in una stanza ampia, non capisco se è camera mia o la cucina. Noto che la disposizione delle cose è diversa. Per esempio c'è un vecchio televisore grigio attaccato ad un angolo del soffitto. Sto guardando i cartoni animati.
Vedo che nella stanza c'è anche mio fratello, vuole sapere come si arriva al Plastic (un negozio alternativo della mia città). Il problema è che lui lo chiama con un altro nome, per qualche strano motivo io capisco comunque a quale negozio si riferisce. Gli spiego dettagliatamente come arrivare. Quando nomino le strade e i punti di riferimento riesco a vederli nitidamente nella mia testa. Dice di aver capito e mi ringrazia.

Sogno 2

Sono in un videogioco (forse Guild Wars 2, forse altro). Con me c'è E, la mia ex. È notte, siamo all'interno dei giardini incantati di un vecchio castello medievale. Attorno a noi è pieno di lucciole luminose che emanano una fioca luce ambrata e calda. Camminando inizio a raccogliere dei bonus per potenziarmi. Sento che dietro di me ci siano anche altri giocatori e penso che forse si incazzeranno con me perché gli sto rubando i bonus.
Vedo un altro potenziamento in alto davanti a me, lo faccio notare ad E in modo che possa prenderlo lei. Mi dice qualcosa che non ricordo.

Sogno 3

Sono dentro l'appartamento di alcuni studenti universitari. Mi parlano di qualcosa che ora non riesco più a ricordare. Esco dalla stanza e mi ritrovo in una specie di corridoio all'aperto che mette in comunicazione tutti gli altri appartamenti. C'è molto verde, mi sembra di essere in montagna. Le pareti di questo corridoio sono formate da una rete simile a quella che ho in giardino, e che separa casa mia da quella dei vicini. Avanzando nel corridoio noto un gatto arancione( o forse nero). Mi avvicino per accarezzarlo. Lui si fa coccolare qualche secondo, poi si sposta e noto che vicino a lui c'è un intera cucciolata di gatti. Sto per accarezzarli quando, improvvisamente, mi si avvicina una ragazza con un cane al guinzaglio. Ho paura che stia per mordere i gatti, o forse ho paura che stia per mordere me (fatto strano perché io non ho assolutamente paura dei cani). Entro dentro un appartamento con all'interno solo ragazze. Non ricordo nulla di quello che mi hanno detto.

Sogno 4

Io, Snorlax (soprannome che ho dato ad uno dei miei coinquilini) e un altro tizio dobbiamo fare dei lavori. Io e l'altro tizio abbiamo finito le nostre faccende, Snorlax invece è ancora indietro. Per finire prima decidiamo di aiutarlo. Ci spiega che deve consegnare delle scatole. Stiamo camminando in quella che sembra la strada su cui si affaccia l'ospedale del mio paese. Fuori è giorno e c'è bel tempo. Per me il lavoro è molto faticoso perché ho così tante scatole in braccio che non riesco nemmeno a vedere dove sto andando. Mi ricoprono letteralmente. Dopo un po' che cammino con sta roba in braccio mi accorgo che la consegna va fatta proprio all'ospedale, solo che non è veramente l'ospedale. Lì, seduti su degli spalti, ci aspettano un sacco di persone. Alcuni sono felici, altri arrabbiati, altri ci sfottono. Qualcuno mi dice qualcosa, non ricordo cosa ma era qualcosa di sgradevole.


07/01/2016

Ci sono stati altri sogni, ma non riesco a ricordarli.


Sogno 1

Sono nel vialetto davanti l'entrata di casa mia. Io e i miei stiamo discutendo del furgoncino nuovo che ho appena comprato. Valutiamo se dietro c'è abbastanza spazio per vedere la bimba/o di cui mi sto occupando (non so perché abbiamo effettuato questa valutazione, forse perché tra me e i posti dietro dovevamo metterci un frigo o boh). Mi lamento del fatto che in quello precedente c'era una visuale migliore, ma va bene comunque. Iniziamo il viaggio. Solo che non sono più io a guidare, è mio padre. Mi accorgo che il furgoncino è diventato una vecchia utilitaria. Mia mamma è seduta nel posto del passeggero davanti. All'improvviso mio padre prende con troppa velocità una curva e usciamo
fuori di strada. Sfondiamo il guard rail e iniziamo a precipitare nel vuoto. Mio padre fa una battuta per sdrammatizzare. Penso che non voglio morire così. All'improvviso mi ritrovo aggrappato ad un ramo con i miei attaccati, uno dietro l'altro,ai miei piedi (un po' come si vede nelle scenette dei cartoni animati). Gli dico di resistere. Spostando le mani mi avvicino alla base dell'albero. Qui mi sveglio.


Sogno 2

Sono con altre due persone a bordo di una specie di vecchissimo quadriciclo fatto per correre sopra le rotaie. Siamo all'inseguimento di qualcuno, è una specie di sparatoria stile far west in universo steam-punk che ricorda molto Wild Wild West. Siamo all'interno delle gallerie di una miniera. Io sono seduto dietro e sto cercando di fare spazio sul vagone difronte a me. Non so perché lo faccia, ma so che ho una gran premura di farlo. Prendo tutte le cose che ci sono: cd, videogame, gameboy, stracci, vestiti e li passo al tipo davanti. Uno conduce, l'altro non so cosa stia facendo. Quando il vagone dietro e quasi del tutto libero mi avvisano che non serve più e quindi ributtiamo tutta la roba sul vagone (ma porc... :censored: ...). Non mi ricordo cosa succede ma all'improvviso mi ritrovo fuori all'aria aperta, in una strada semidistrutta del mio paese. I due PO sono spariti. Qualcuno mi dice che mi devo sbrigare. Così prendo una vespa completamente scassata e inizio ad andare verso casa mia. Mi accorgo che la vesta non ha manco il manubrio, al suo posto ci sono dei rami d'albero. Una volta in strada mi accorgo che non so guidare, fa niente. Conducendo rischio di schiantarmi più volte, infatti ho rifatto la fiancata ad un paio di macchine. I freni non vanno, capisco che per decellerare devo giare la manopola in avanti, la possibilità di fermarsi del tutto però non esiste. Arrivo al punto di destinazione, ma qualcosa mi fa capire che ancora una volta non servo più. Decido di tornare indietro...ma come? Non voglio usare di nuovo la motoretta. Penso che voglio andarci volando, così faccio prima. Chiamo il Batwing, solo che non compare quello di Batman bensì quello di Paperinik. In due secondi arrivo nello stesso punto con la strada malandata di prima. Di fronte a me c'è l'entrata di un ristorante. Entro.
(Forse questa rappresenta la transizione verso un altro sogno)

Vedo che c'è un sacco di gente che conosco, però effettivamente non mi ricordo bene di nessuno di loro. È una specie di ristorante-hotel enorme. Ci faccio tanti giri per esplorarlo. Dentro c'è pure un supermercato. Tra le tante cose incontro un gatto che parla. Non lo fa perfettamente, assomiglia al parlato dei pappagalli con la differenza che il gatto era consapevole di quello che diceva. Lo prendo il braccio e gli domando chi gli abbia insegnato a parlare. Mi risponde "A.S.", un mio caro amico. Penso per un attimo a questo mio amico e mi meraviglio di come sia sempre in grado di stupirmi. Chiedo al gatto di parlarmi, non risponde. Allora gli faccio delle domande tipo quelle che si fanno ai bambini: "Cos'è quello? Chi c'è lì? Sai dire....". Lui mi risponde in inglese. Lascio andare il gatto parlante e mi accorgo che ci sono altri gatti microscopici che scorrazzano all'interno dell' edificio. Ho paura che qualcuno possa calpestarli così cerco di inseguirli per metterli in salvo. Facendo ciò mi ritrovo all'uscita del supermercato, nel punto dove ci sono le casse automatiche. Nello stesso posto becco G.F. il presidente del mio corso di laurea. Non ricordo assolutamente nulla di quello che ci siamo detti. Torno alla reception, quì c'è un sacco di gente che lavora e hanno tutti molta premura. Una donna ad un certo punto mi domanda se mi va bene lavorare come centralinista. Alzo lo sguardo e noto che davanti a me c'è proprio la stanza dei centralinisti, posso vedere le persone lavorare all'interno perché le pareti sono di vetro. Dentro c'è pure una mia amica: F.P. Ci penso, rifletto.
Due secondi dopo esce proprio lei dalla stanza e mi dice che non hanno più bisogno di me, forse perché ci ho pensato troppo. Ci rimango male. Cerco di parlarle ma faccio solo peggio. La signora che mi aveva offerto il lavoro ritorna e mi dice che se voglio posso fare il cameriere. Accetto. Entro nella sala principale. È una specie di favela messicana. Il sole batte forte e ci sono un sacco di edifici malandati assemblati con delle lamiere arrugginite. Sembra di stare in un pollaio. La gente va in giro con i revolver in tasca. Controllando noto che anche io ho il mio. Girovagando vedo una gallina (o un gallo) con i bocca tre sigarette. Non capisco se le voglia fumare o gliele abbiano date per dispetto. Mi viene in mente il fatto che se si fa fumare una sigaretta ad una rana questa possa esplodere. Prendo le tre sigarette dalla bocca della gallina e le getto via. Lei rimane basita. Una vecchietta seduta la accanto (forse la proprietaria) mi guarda con aria soddisfatta e mi ringrazia.


08/01/2016

Sogno 1

Devo recuperare l'ultimo numero di un manga (Berserk mi pare). Entro nell'edicola più famosa del mio paese ed inizio a girare all'interno del negozio. All'inizio sembra tutto normale, ma poi mi accorgo che la disposizione delle cose è completamente diversa. Le stanze non sono come le ricordo e mi pervade un senso di tristezza (forse rappresenta la mia paura dei cambiamenti). Quando arrivo nel punto in cui dovrebbero esserci tutte le riviste vedo che gli scaffali contengono tutt'altro. Ci sono oggetti di cancelleria e, per qualche strano motivo, penso che per non dare nell'occhio devo fare finta di essere interessato a comprare qualcosa. Così inizio a sfogliare agende e diari (già...diari :wyn: ). Non c'è nulla che mi interessi e decido di andarmene. Tornando indietro però sbaglio strada e mi ritrovo all'interno di una palazzina. Comincio a cercare una via d'uscita e intanto mi sento sempre più incuriosito da quello strano luogo. Ad un certo punto vedo davanti a me delle scale che scendono da qualche parte, inizio a seguirle. Mentre io le scendo due ragazze davanti a me le stanno salendo.
Quando raggiungiamo lo stesso gradino accidentalmente io e la ragazza più a destra ci sfioriamo la mano, tutti e due facciamo finta di niente. Scendo un altro paio di gradini e mi fermo. Penso che probabilmente quelle scale portano ad
un cortile interno dove io non potrei fare nulla perché probabilmente mi servirebbe una chiave per uscire. Così torno indietro.

Sogno 2

Mi ritrovo in guerra. Davanti a me c'è una palazzina da cui, affacciati sulla terrazza, ci sparano un sacco di soldati. Io sono riparato dietro una camionetta con i miei commilitoni. Accanto a me c'è anche una ragazza. Inizio a sparare.
Sembra di essere dentro un FPS (Una tipologia di videogioco). È facile, proprio come nei videogiochi mi basta prendere la mira e sparare. Ad un certo punto la ragazza mi dice che vuole sparare anche lei, la invito a rinunciare dicendole che scoprirsi di fronte al nemico per lei sarebbe troppo pericoloso. Improvvisamente i nemici iniziano a lanciarci delle granate. Continuiamo a ripararci dietro alla camionetta/bunker. Quando mi riaffaccio per vedere lo stato della situazione mi accorgo che tra i nemici ci sono anche delle soldatesse. Per qualche motivo mi blocco e mi accorgo che non sono in grado di sparargli. Passo il mitragliatore alla ragazza e lascio che sia lei a finire il lavoro.
"L'inconscio ci comunica coi sogni frammenti di verita sepolte."
F.Battiato - Caffé de la paix
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