Non ho mai aperto un diario dei sogni comuni, ma va be dai, questo ve lo voglio raccontare. E poi chiamateli sogni "comuni"...
Percorro uno stretto vialetto e in fondo c'è un terrazzamento sul quale salgo. Ma subito mi volto, perché seduto sul muretto basso vedo uno strano tizio, che ha tutta l'aria di essere un mago. Ripensando alla mia discussione di ieri con Sonme in chat (relativamente alle guide oniriche) voglio fermarmi a parlare con lui. Chissà perché non sono diventato subito lucido, mah!
C'è un rettangolino di terra a lato nel vialetto, con un corpo morto che va deformandosi. Il mago recita una formula magica, del tipo: "Akuna matata" e poi la ripete aggiungendo una parola che adesso non ricordo. Credo servisse ad annullare la formula stessa. Io la ripeto e il vecchio mi guarda esclmando: "L'hai rivolta verso di me! Ora hai 50 minuti per annullarla." Io cerco di ripetere la formula con la parola per annullare, ma ho la bocca impastata... Il mago mi dà un grande foglio con un disegno e mi dice che devo darlo all'orso che vive nel parco. E io: "Eh? All'orso?" Cioè, avevo un po' paura. E lui mi fa segno di sì e insiste. Ok, va bene, vado.
Il parco ha la forma di anello attorno al vialetto. Così trovo l'ingresso sulla destra e mi sporgo, pensando che forse l'orso non sarà poi così cattivo e magari, facendo il gentile... e arriva l'orso da destra. Un orso bianco, grande e grosso e con lo sguardo cattivo... Mi guarda dubbioso, io faccio un passo e gli porgo il foglio, sorridendogli, con fare cordiale. Spero non mi mangi... lui prende il foglio e lo scruta. Contiene il disegno di un drago. Mi porge di nuovo il foglio e mi indica un orecchio del drago e dice (sì, l'orso parla) che all'interno si vede un teschio. Deve significare qualcosa di particolare, penso. E in effetti c'è il teschio, forse è solo pareidolia, ma individuo altri teschi nell'orecchio e glieli faccio notare. Dalla mia destra, sopra una colonna, appare una creatura che assomiglia a un grosso uccello, forse un'aquila. E anche lei conferma, ci sono dei teschi. A questo punto l'orso esce di testa e innervosito mi passa vicino, attraversa il vialetto e dall'altra parte entra in un edificio. C'è un grande mobile a una parete e lui si mette a cercare qualcosa inveendo. Butta a terra cose e apre grossi cilindri di vetro. Boh! Poi arriva un tizio che cerca di calmarlo, ma lui niente.
E poi mi sveglio.