Sonnambuli di giorno e vegliambuli di notte
Svegliarsi in un sogno implica valutare una situazione che stiamo vivendo nel mondo onirico, porsi dei dubbi sulla veridicità di ciò che ci circonda. Fare mente locale sulla nostra situazione. Allora scopriamo che quella vita è un sogno e si può modificare a piacimento. Diventa divertente ed è suscettibile di un'infinità di esplorazioni.
Ma da svegli? Esiste la possibilità di vivere un'esperienza analoga da svegli, durante la vita quotidiana? Raggiungere uno stato di lucidità più elevata, lontana dagli affanni di tutti i giorni, o in grado di consentirci di osservare la nostra esistenza da una posizione privilegiata? Passiamo l'esistenza a vivere, dedicando troppo poco tempo a considerare e a riflettere su cosa significhi vivere. Così come nei sogni passiamo troppo tempo soltando a viverli e non diventiamo lucidi.
Se un giorno provassimo a fermarci un attimo e ad avere motivo di porci delle domande esistenziali e contemporaneamente trovassimo delle risposte logiche, forse raggiungeremmo quello stato di lucidità superiore, che potrebbe mostrarci la nostra esistenza da una angolazione completamente nuova, appassionante, o spaventosa. O entrambe le cose.
A me è capitato di diventare più lucido. Almeno così ho definito quello stato mentale che sono riuscito a ragiungere da sveglio, la prima volta per caso, poi cercando di ripetere l'esperienza. Non bisogna domandarsi diverse volte al giorno "se si sta sognando", come quando si vuol indurre un sogno lucido. Bisogna piuttosto dubitare di stare osservando la propria vita e il mondo secondo la giusta ottica. E ripetersi: "Non sono sveglio veramente."
e quando ci si rende conto di essere un personaggio dei sogni…ma dei sogni di qualcun altro… è allora che si ha la consapevolezza di se stessi…
[Waking Life]
E vi assicuro che è vero. Secondo la mia esperienza, svegliarsi da svegli è proprio come scoprire di aver partecipato a un sogno, ma il sogno di qualcun altro.