Indice Tecniche e Divulgazione Fenomeni del sonno > I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Tutto ciò che riguarda il sonno e non rientra all'interno di un'esperienza onirica consapevole, ovvero: domande sui sogni normali, falsi risvegli, dormiveglia, allucinazioni, qualità del sonno, metodi di addormentamento e rilassamento.

Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda DayDreamer » 26/12/2012, 12:34

Sono d'accordissimo su questo! Mi scagliavo solo contro l'accenno di idea, comune e molto facile oggigiorno, per cui aumentando la propria coscienza si diventa un dio solipsistico del proprio inconscio. Magari l'ho vista solo io questa idea, comunque mi sembra correlato all'argomento accennarvi.

Mi sembra un passo più lungo della gamba mirare a diventare padrone di sè stessi in quanto salta a piè pari tutto ciò che da sempre la psicologia studia: difese, simboli, strutture psichiche, mondi onirici, personaggi onirici, stati multipli del sè, fino alle basi degli archetipi e quelle neurobiologiche degli istinti e delle pulsioni. Sono strati e strati immensi di mondi mentali brulicanti che si frappongono tra il nostro piccolo ego e il trono da divinità dell'universo inconscio. Elementi da scoprire e quindi integrare, con fatica, sudore, sofferenza, amore, abbandono, attività e soprattutto tanta pazienza...

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"WILDs always happen in association with brief awakenings (sometimes one or two seconds long) from the immediate return to REM (rapid eye movement) sleep. The sleeper has a subjective impression of having been awake." (S. Laberge)

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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda ErikBauer » 26/12/2012, 13:06

DayDreamer ha scritto:Sono d'accordissimo su questo! Mi scagliavo solo contro l'accenno di idea, comune e molto facile oggigiorno, per cui aumentando la propria coscienza si diventa un dio solipsistico del proprio inconscio. Magari l'ho vista solo io questa idea, comunque mi sembra correlato all'argomento accennarvi.

Mi sembra un passo più lungo della gamba mirare a diventare padrone di sè stessi in quanto salta a piè pari tutto ciò che da sempre la psicologia studia: difese, simboli, strutture psichiche, mondi onirici, personaggi onirici, stati multipli del sè, fino alle basi degli archetipi e quelle neurobiologiche degli istinti e delle pulsioni. Sono strati e strati immensi di mondi mentali brulicanti che si frappongono tra il nostro piccolo ego e il trono da divinità dell'universo inconscio. Elementi da scoprire e quindi integrare, con fatica, sudore, sofferenza, amore, abbandono, attività e soprattutto tanta pazienza...

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Perfettamente daccordo! E il rischio c'è... io almeno ci sono passato, il mio primo intento, aumentando la consapevolezza, era proprio quello di assumere IO il controllo di tutto il mio io, inconscio compreso... LOL. Beh, poi ad un certo punto ti rendi conto che proprio non funziona... e allora abbassi la cresta e ti avvicini ad una "umile" integrazione. Le virgolette sono d'obbligo, perchè se è vero che umiltà ci vuole per integrarsi, di umile l'integrazione in se non ha proprio nulla, anzi!

Sai... ho la netta sensazione che il termine "padroni di se" venga largamente frainteso. E questo rispecchia un po' la società nella quale viviamo, dove padrone è appunto chi può decidere per chi sta sotto di lui, senza neppure interpellarlo, dove il Padrone possiede chi sta sotto di lui. Ma è un buon padrone, quello? Sopratutto, è l'unico modo di interndere un Padrone?
Secondo me no... Secondo me un padrone può essere una persona di cuore, che è interessato non solo ai suoi scopi, ma anche al benessere, alla vita e agli interessi di chi lavora seguendo la sua coordinazione, una persona che si rende conto che Responsabilità e Potere sono la stessa cosa, due facce di un'unica medaglia. Beh, secondo me, vista con quest'ottica, la frase "diventare padroni di se stessi" prende tutta un'altro significato, no? Io lo vedo come rendersi finalmente conto di essere l'occhio vigile che può e deve scegliere, colui che ha il compito di osservare ed ascoltare senza giudizio, educare, far evolvere il proprio inconscio e sopratutto condividere con esso la vita.

I sogni, il dialogo interiore, le "coincidenze", le emozioni i malanni, ecc... sono semplicemente modi in cui lui comunica con noi, chiedendoci l'attenzione di cui ha tanto bisogno.
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.

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