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[smilegraphix]

Ciao a tutti!

volevo raccontare adesso qualcosa che mi e` successo qualche anno fa...
L'argomento della storia riguarda lo stato alterato di coscienza in fase di estrema ira.

Premetto che io sono una persona abbastanza calma, che si arrabbia di rado...
Un paio d'anni fa pero` mi e` capitato di vivere una storia con una ragazza... stavamo insieme da un paio d'anni e mezzo e le cose andavano ormai malissimo... litigavamo praticamente sempre anche per stupidaggini... accumulando la tensione durante la settimana e liberando tutto al minimo screzio..

Non voglio dilungarmi molto sui perche` dei litigi, quanto alla descrizione di un momento ben preciso durante l'ultima delle nostre litigate..

ricordo benissimo che tutto era cominciato dal nulla... abbiamo cominciato a litigare furentemente, anche urlando...
Mi dispiace molto di cio` che era successo in quel periodo perche` non avevo capito niente di me stesso ne` di lei..
fatto sta che al culmine della discussione io sono uscito completamente di me...

Ad un tratto sentivo l'adrenalina pulsarmi nelle vene... mi sentivo forte e lucido...
cosicche`, preso dall'estremo della mia esasperazione, sferro un pugno all'anta dell'armadio... la quale si spacca in mille pezzi...

ma la mia rabbia non era stata ancora dissipata cosi`, quasi subito, parte un'altro cazzotto all'altra anta... che anch'essa si distrugge come niente...

in quell'istante realizzo di stare dando di matto... e che dovevo calmarmi... e penso.... mi sono rotto sicuramente la mano... dato che l'armadio era a listelli di legno abbastanza robusti...

invece la mia mano era intatta, neanche dolorante... come se per il mio fisico, niente fosse successo mai...

il giorno dopo, le nocche della mano erano leggermente arrossate ma niente dolore...

inutile dire che dopo quella sclerata, io e lei ci siamo lasciati... non potevo piu` andare avanti cosi` ora che avevo toccato il fondo...
ma nel toccare il fondo ho avuto un'esperienza incredibile dove il fisico, almeno a mio parere, aveva superato i limiti...

forse era uno stato in cui la volonta` e la lucidita` erano un tutt'uno col mio corpo.... perche` altrimenti non mi spiego il fatto di non essermi fatto male... e se ripenso a quelle ante, ancora faccio fatica a capire..

quella e` stata l'unica volta in vita mia dove ho dato cosi` di matto... e` stato molto triste se ci ripenso... ma anche molto elettrizzante...

-Iacopo

[MoonKissed]

wow!
attenzione....forse quando proviamo cose del genere riusciamo a capire tutta la rabbia e la pazzia che ci circonda e che sentiamo al tg: coloro che finiscono li' magari sono andati oltre il tuo livello...e, cm abbiamo appena letto da te, non e' difficilissimo arrivarci!
Triste la mente umana certe volte!

[Luca]

Leggendo il tuo post smile mi sono venuti in mente quelle persone che riescono a rompere cose durissime solamente concentrando tutta la forza che hanno, con l'aiuto della concentrazione e della mente, in una mano o in un piede...
Non saprei da cosa dipende il fatto che tu non ti sia fatto nulla alla mano...

Sogni d'oro a tutti.

[MilenaOne]

Quoto Luca, effettivamente un evento del genere mi fa pensare a chi pratica le arti marziali e riesce a distruggere a mani nude anche mattoni o il legno più duro. Il concetto di disciplina nelle arti marziali è proprio quello di incanalare le proprie forze per utilizzarle a proprio piacimento e questo si può ottenere grazie ad un lungo percorso di addestramento. Probabilmente quando le nostre emozioni raggiungono dei punti di limite ci ritroviamo inonsapevolmente ad incanalare le nostre forze... tu per esempio avevi la necessità di sfogare la tua rabbia e con una lucidità alterata hai scelto di colpire l'armadio... mi dispiace per l'occasione, ma l'esperienza deve essere stata davvero elettrizzante

[DayDreamer]

Cos'è il dolore, se non un prodotto della mente? Non mi è mai successo qualcosa del genere, ma chissà, forse il bisogno di scaricare la rabbia ha superato il potente istinto di sopravvivenza che ci fa urlare di dolore quando ci tocca uno spillo... magari la tua mano era identica a quella di qualcuno che si sarebbe fatto male nello stesso modo, ma semplicemente il cervello ha tralasciato le sensazioni di dolore e pulsazione (che sono sempre nella mente), perchè liberarsi di quella rabbia era più importante per la tua salute che proteggere la mano da ferite. Anche l'adrenalina, poi, avrà inibito il dolore.

O forse semplicemente, noi umani siamo forti di quel che pensiamo: avete mai provato, in fondo, a spaccare qualcosa come un legno durissimo, usando tutte le vostre forze? Potrebbe essere che ci si fa più male con colpetti razionali in cui ci si trattiene automaticamente...

Mi torna in mente Kill Bill... in situazioni estreme l'essere umano spacca tutto per uscirne

[Luca]

Sì, hai ragione Kill Bill insegna!!!

Comunque, visto che il dolore è solamente un prodotto della mente, magari la mente era talmente arrabbiata e impegnata a pensare a quello che succedeva che si è dimenticata di inviare l'impulso per il dolore... può essere?
Trovo comunque più bella ed interessante l'idea di Day, sfogare la rabbia in quel momento sarebbe stato più importante e salutare di qualsiasi altra cosa, la tua mente te lo ha permesso senza conseguenze come il dolore.

Sogni d'oro a tutti.

[DayDreamer]

Comunque, visto che il dolore è solamente un prodotto della mente, magari la mente era talmente arrabbiata e impegnata a pensare a quello che succedeva che si è dimenticata di inviare l'impulso per il dolore... può essere?

Si certo, tutto può essere. Ma "dimenticata" mi sembra poco adatto alla mente: le emozioni sono fenomeni automatici, meccanismi che si attivano in certi momenti, in parte innati e in parte modellati sulle nostre esperienze di vita psicosociale. Le emozioni di per sè sono sane, anche la rabbia, che attiva la nostra forza "animale" per difenderci da qualche pericolo, da qualche predatore psichico.

Io vedo la mente come qualcosa di molto più vasto del nostro piccolo io. L'io si annebbia e dimentica, ma la mente nel suo insieme è quasi tutta inconscia: un freddo meccanismo calcolatore che raccoglie informazioni e ricordi, e magari ce li ripresenta dopo 50 anni. E poi chissà quanto altro è la mente.

Cmq, smile hai fatto bene a non reprimerti in quella occasione.

[smilegraphix]

grazie ragazzi di questi punti di vista interessanti..

Cio` che credo io e` che in quegli attimi, il mio essere era davvero incanalato su una sola emozione... non c'era mente... solo istinto e sensazioni..

La scena del pugno all'armadio e` impressa nella mia memoria in maniera limpida ed e` come se fosse stata ripresa con una fotocamera a 100 fotogrammi al secondo...

La cosa che mi lascio` di stucco non e` tanto l'assenza di dolore... quanto l'estrema facilita` con cui la mia mano sfondo` il legno...
quasi non c'e` stato contraccolpo, ne` resistenza, ne` attrito... l'anta dell'armadio si e` quasi "scansata"... andando in pezzi...

e tutto cio` sembra davvero uno di quegli stati di coscienza di cui parlano i maestri shaolin quando descrivono il guerriero...
Forse con anni di disciplina sono riusciti a controllare cio` che io ho provato per qualche secondo... e devo dire che e` sconvolgente scoprire che siamo in grado di certe cose...

[liluasterisco]

anche se sono una donna, ho provato anche io questo stato di lucidità, oserei dire che divento come un ghiaccio. sento il corpo cadere ai miei piedi e dentro mi scorre un'energia possente. ma invece di usarla con le mani la metto nelle parole. non ci sono urla nè strepitii. solo tipo un proiettile che colpisce l'altro. la prima volta che ho sentito questa cosa ero al liceo e mi trovavo in bagno. anche a quei tempi c'erano poche cose che mi facevano uscire di senno tra le quali le prese per il culo di alcune bulle verso "le sfigate." In particolare quel giorno una tizia ce l'aveva con una ragazzotta cicciotta e buona come il pane. La rincorreva in corridoio. Io avevo visto tutta la scena mentre camminavo verso il bagno e sentito l'ira montarmi come una diga che deve esplodere. La ragazzetta entra, io sono già nei bagni. Chiudiamo la porta, poco dopo si affaccia la bulla. Sono scattata non aveva nemmeno messo il piede nel bagno che le ho afferrato il polso come in una morsa, l'ho tirata dentro al bagno, e l'ho spiaccicata alla parete, sollevandola per il collo per qualche secondo. Poi guardandola negli occhi le ho detto:"da ora in avanti tu non la tocchi più."
Poi lho sbattuta fuori dal cesso.
Risultato: m'è venuta una crisi di pianto e tremavo subito dopo.
(ovviamente mi sono chiusa nel bagno=)
Il corpo era come vuoto dopo.
Ma non ero triste, assolutamente.
Me lo ricordo come se fosse oggi.

lilu*

[MoonKissed]

anche se sono una donna, ho provato anche io questo stato di lucidità, oserei dire che divento come un ghiaccio. sento il corpo cadere ai miei piedi e dentro mi scorre un'energia possente. ma invece di usarla con le mani la metto nelle parole. non ci sono urla nè strepitii. solo tipo un proiettile che colpisce l'altro. la prima volta che ho sentito questa cosa ero al liceo e mi trovavo in bagno. anche a quei tempi c'erano poche cose che mi facevano uscire di senno tra le quali le prese per il culo di alcune bulle verso "le sfigate." In particolare quel giorno una tizia ce l'aveva con una ragazzotta cicciotta e buona come il pane. La rincorreva in corridoio. Io avevo visto tutta la scena mentre camminavo verso il bagno e sentito l'ira montarmi come una diga che deve esplodere. La ragazzetta entra, io sono già nei bagni. Chiudiamo la porta, poco dopo si affaccia la bulla. Sono scattata non aveva nemmeno messo il piede nel bagno che le ho afferrato il polso come in una morsa, l'ho tirata dentro al bagno, e l'ho spiaccicata alla parete, sollevandola per il collo per qualche secondo. Poi guardandola negli occhi le ho detto:"da ora in avanti tu non la tocchi più."
Poi lho sbattuta fuori dal cesso.
Risultato: m'è venuta una crisi di pianto e tremavo subito dopo.
(ovviamente mi sono chiusa nel bagno=)
Il corpo era come vuoto dopo.
Ma non ero triste, assolutamente.
Me lo ricordo come se fosse oggi.

lilu*

davvero? ma di costituzione cm sei?