Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > meditazione in generale

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

meditazione in generale

Messaggioda smilegraphix » 16/06/2008, 6:12

Ciao ragazzi e ragazze :)

questo tread volevo metterlo su a scopo d'appello per chiunque pratichi la meditazione, cosi` da condividere un po` di opinioni su tecniche e sensazioni.

Ho cominciato da poche settimane con la meditazione e sento che mi piace...
Credevo fosse una pratica noiosa ma in realta`, se fatta con concentrazione, e` molto appagante... anche se non saprei spiegare esattamente il perche`.

Ho cominciato perche` sentivo e sento ancora il bisogno di zittire la testa...
cessare quell'incessante brusio di pensieri che mi distoglie dalla realta`...

quindi il mio primo giorno mi sono messo a gambe incrociate per terra, schiena dritta... cercando di rilassarmi e pensare il meno possibile..

Il problema di questo e` che, piu` ti sforzi di ottenere qualcosa e meno l'afferri...
quindi, anche dopo varie volte, mi ritrovo da solo con la mia testa che continua a sfornare pensieri su pensieri... tenendomi in uno stato simile all'ansia...
perche` il pensiero e` alla ricerca di soluzioni pratiche ai problemi... perche` programma il futuro.. perche` pensa al passato...
ma e` proprio questo cio` di cui vorrei disfarmi..

Ogni tanto mi ricordo del mio respiro... ogni tanto riesco a focalizzare la concentrazione sul mio respiro e capita che io veda come delle onde che entrano ed escono dal mio corpo... e negli attimi in cui "resto a guardare" questa scena... provo sensazioni molto piacevoli di pace...
ma sono rari e brevi purtroppo...

forse sono troppo preso dal mio lavoro, dalle cose da fare ecc ecc...
poi c'e` lo stress

mi piacerebbe conoscere anche le vostre esperienze a riguardo e magari sapere se e` normale cio` che mi accade... e quanto tempo ci avete messo voi a praticare in assenza di pensieri...

ciao :)

-Iacopo
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Re: meditazione in generale

Messaggioda DrManhattan » 16/06/2008, 12:21

Sono anni che pratico e di consigli ne avrei tanti... e nessuno.
Mi spiego meglio...

Quando iniziai (ormai quasi 15 anni fa) ebbi subito una sorta di piccola illuminazione.
Non mi aspettavo nulla e mi arrivò tutto (penso che sia lo stesso principio conosciuto col nome de "la fortuna del principiante").
Poi, cercando di ricreare la stessa situazione, fu invece un disastro totale.
Ed il motivo è presto detto...

Possiamo parlare di tecniche, ma la meditazione è semplice consapevolezza, slegata da qualsiasi sforzo. E' un'attenzione senza sforzo che non richiede alcuna tecnica.
Ma la nostra mente è così piena di pensieri, così densa di sogni (spero che non me ne vogliate) : Razz : , così immersa nel passato, così proiettata nel futuro; non è mai qui e ora, e nella meditazione la consapevolezza dev'essere qui e ora.

Certo, anche nella meditazione le tecniche sono necessarie; ma soltanto per aiutarci a tagliare qualsiasi radice nel passato, per spezzare ogni sogno nel futuro, e per tenerci in questo momento, come se fosse l'unico esistente.
A quel punto però, non è necessaria più alcuna tecnica.
La meditazione non è qualcosa che si fa, ma qualcosa che si è.

Possiamo metterci immobili in una posizione e rimanerci per ore, fino a che non sentiamo più il nostro corpo, ma anche questo non è meditazione. La mente è molto astuta.
Razionalizza tutto, compreso una paralisi, e ce la restituisce definendola "meditazione".

Perciò, come tecnica di approccio (e soprattutto di conoscenza dei meccanismi della nostra mente), consiglierei di provare questa:
In una posizione comoda, possibilmente con la schiena dritta e le spalle rilassate, chiudere gli occhi e portare l'attenzione al proprio respiro (senza forzarlo, ascoltandolo semplicemente).
Dopo un pò, osservare i propri pensieri e cercare di non averne nessuno.

Provateci, e vedrete da soli che, più cercate di non averne e più spunteranno da soli, spesso anche senza senso. Più tentate di scacciarli e più usciranno fuori come i funghi.

Poi provate a fare il contrario.
Provate ad averne uno dietro l'altro, evocate i vostri pensieri senza soluzione di continuità, come dei fotogrammi di un film, senza nessuna interruzione. Provate a non lasciare il minimo spazio tra un pensiero e l'altro.

Immancabilmente (se vi state concentrando bene) si creeranno via via dei "buchi" sempre più ampi, fino a che non saprete più dove andare a prendere i pensieri. Vorrete averne ma non vi verranno proprio.

Concludendo, posso dire questo.
Quei rari momenti di meditazione di cui posso aver avuto esperienza in vita mia, mi hanno fatto comprendere che è sempre molto importante ricordare che tutto ciò che facciamo viene fatto attraverso la mente, ma tutto ciò che la mente può fare non può essere meditazione, perché è qualcosa che va oltre la mente.
In quella dimensione, la mente è assolutamente impotente.

Come disse qualcuno: "Là dove la mente finisce, la meditazione inizia."
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Re: meditazione in generale

Messaggioda smilegraphix » 16/06/2008, 23:11

fantastico :)

anche la tecnica di fare piu` pensieri possibili era un qualcosa che facevo da piccolo per gioco e che poi ho perso col crescere :)

e` vero, la mente e` molto astuta... anche perdendo i contatti col proprio fisico, sento che non sono mai "quieora"... ed e` la cosa che sto cercando di risolvere...

penso anche io che in meditazione la mente dovrebbe scomparire... perche` negli attimi in cui accade... e` bellissimo...

continuero` a praticare e vedere che succede :)

grazie mille DrManhattan.
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Re: meditazione in generale

Messaggioda Cervo » 18/06/2008, 20:26

Bello il mio primo post! : WohoW :

Un consiglio ai molti che si apprestano a compiere meditazione, per quella che è la mia esperienza (altamente soggettiva) è mettersi comodi, ascoltare il respiro, e non aspettarsi assolutamente niente. Questo è l'unica cosa che potrei dire, anche a me stesso.
Né rilassamento, né vuoto mentale, né visioni ancestrali.
Meditazione è attesa eterna di niente. Non bisogna insomma prefiggersi un obiettivo, se non appunto quello di meditare a attendere. Attendere niente.

Ovviamento questo discorso non vale per le meditazioni mirate, tipo energizzazione dei Chakra e quant'altro.

Baciuz!
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Re: meditazione in generale

Messaggioda lunabye » 25/06/2008, 20:57

mi sono avicinata alla meditazione da qualche mese e ho iniziato a praticarla facendo uso di un mantra, una frase che si ripete continuamente e aiuta a "non pensare" ... io utilizzo HAM- SA che è il più comune: HAM per quando inspiri e SA per quando espiri... con me funziona ed è molto rilassante perchè richiama l andamento delrespiro e si riesce più facilemente a rallentarlo.
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Re: meditazione in generale

Messaggioda smilegraphix » 27/06/2008, 1:09

lunabye ha scritto:mi sono avicinata alla meditazione da qualche mese e ho iniziato a praticarla facendo uso di un mantra, una frase che si ripete continuamente e aiuta a "non pensare" ... io utilizzo HAM- SA che è il più comune: HAM per quando inspiri e SA per quando espiri... con me funziona ed è molto rilassante perchè richiama l andamento delrespiro e si riesce più facilemente a rallentarlo.


personalmente non ho mai provato i mantra... pero` penso siano molto d'aiuto..
anche a yoga, quando pronuncio l'ohm... riesco a sentire vibrare tutto il corpo e mi da sempre un certo senso si pace..

pero` vivendo con altra gente in casa, non mi sento a mio agio nel praticare con mantra.

fra un paio di settimane saro` solo in casa... magari provero` :)

-Iacopo
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Re: meditazione in generale

Messaggioda DrManhattan » 27/06/2008, 10:27

L'utilizzo dei mantra è sicuramente una delle forme più potenti di concentrazione, ma io ci starei attento. Nel senso che così facendo si smuovono in modo del tutto spontaneo (spesso inconsapevolmente) delle vibrazioni che potremmo definire "automatiche" o "cicliche".

Senza entrare troppo nello specifico (anche perché sui mantra si potrebbero scrivere libri interi) possiamo dire che di solito non sarebbe opportuno praticare da soli e senza avere un minimo di esperienza. Non tanto perché queste tecniche siano pericolose in sé, quanto per evitare (magari con l'aiuto di un maestro o di una persona più esperta) di "entrare in loop", per così dire. Di far sì cioè, che il mantra stesso non diventi un fine in sé, ma rimanga solo un mezzo.
Teoricamente, si potrebbe praticare utilizzando qualsiasi parola (come il proprio nome per esempio), anche se, ovviamente, alcune sillabe sono più efficaci di altre.

Comunque, se proprio siete interessati, a proposito della sillaba sacra "om" (più propriamente "aum") citata da smilegraphix, questa è la tecnica necessaria affinché il mantra sia eseguito correttamente:

La A parte dal diaframma. Bisogna sentirla vibrare "nella pancia", salendo verso l'alto.
La U vibra nell'esofago continuando a salire fino alla sommità della gola. Si pronuncia rovesciando la lingua.
La M risuona nel palato fino ad arrivare all'esterno delle labbra. La vibrazione deve terminare sulla sommità della testa.


P.S.: Una piccola nota riguardante la respirazione diaframmatica (sia per quanto riguarda l'uso dei mantra, che in generale). Ricordate che l'espirazione è volontaria, mentre l'inspirazione è spontanea.
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Re: meditazione in generale

Messaggioda lunabye » 27/06/2008, 21:12

DrManhattan ha scritto:L'utilizzo dei mantra è sicuramente una delle forme più potenti di concentrazione, ma io ci starei attento. Nel senso che così facendo si smuovono in modo del tutto spontaneo (spesso inconsapevolmente) delle vibrazioni che potremmo definire "automatiche" o "cicliche".

Senza entrare troppo nello specifico (anche perché sui mantra si potrebbero scrivere libri interi) possiamo dire che di solito non sarebbe opportuno praticare da soli e senza avere un minimo di esperienza. Non tanto perché queste tecniche siano pericolose in sé, quanto per evitare (magari con l'aiuto di un maestro o di una persona più esperta) di "entrare in loop", per così dire. Di far sì cioè, che il mantra stesso non diventi un fine in sé, ma rimanga solo un mezzo.


scusami l ignoranza ma temo di non aver capito... tu mi cosiglieresti di abbandonare la tecnica? (visto che la pratico da autodidatta)
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Re: meditazione in generale

Messaggioda DrManhattan » 28/06/2008, 2:08

lunabye ha scritto:scusami l ignoranza ma temo di non aver capito... tu mi cosiglieresti di abbandonare la tecnica? (visto che la pratico da autodidatta)

Dipende...
Il fatto che tu sia un autodidatta non fa di te un buono o cattivo "meditatore" a priori.
Per poterti dare un consiglio "vero", dovrei conoscerti di persona e praticare insieme.
Così, non so proprio che dirti.

Tieni presente che la mia osservazione era un discorso in senso generale (nato da mie esperienze dirette) ed indirizzato più che altro a far notare dei risvolti magari poco conosciuti, così come a far prendere coscienza del modo in cui questi aspetti scaturiscano dalle varie tecniche.

Per il resto, il rischio di ogni autodidatta è noto, direi.
Tanto per fare un esempio...
Puoi anche imparare a guidare la macchina da solo e diventare un bravissimo pilota.
Non è certo una cosa impossibile.
Ma allo stesso modo rischi anche di farti male.
Quindi, per evitare di andare a sbattere alla prima curva, di solito è preferibile frequentare una scuola guida.
: Wink :
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Re: meditazione in generale

Messaggioda dsicox » 20/01/2009, 21:26

Una volta ho sentito dire, non so da chi, che meditare è come trascinare una barca fuori dal mare sulla spiaggia. Io è da un paio di anni che mi interesso di meditazione e ci provo, anche se solo quest'estate ho cominciato a capirci qualcosa. La metafora della barca calza a pennello almeno per quanto mi riguarda. Meditare vuol dire fatica, concentrazione, equilibrio e soprattutto pazientare; è pazzesco come la barca possa sbloccarsi d'un colpo dopo che per tanto tempo si è tirato come i muli senza risultati, o con che facilità la barca può venire risucchiata dal mare tornando al punto di partenza.
Sono d'accordissimo con drmanhattan, la meditazione non si può spiegare come si può spiegare un esercizio fisico o un problema di matematica, è qualcosa di completamente personale ma allo stesso tempo di naturale ed universale. Le tecniche possono essere importanti, ma con l'esperienza la cosa migliore secondo me è crearsi le proprie personali.
Secondo me il "segreto" della meditazione sta nella fatica di una concentrazione senza limite , nel sacrificio della propria identità. Se proviamo a chiederci: "chi sono io?" Probabilmente ci vengono in mente delle parole come il nome e il cognome nostro, oppure come il termine che indica una professione, un'età e magari lo stato civile ecc... Oppure ancor più verosimilmente ci apparirà la nostra faccia riflessa in uno specchio... Bene, se io provo a chiudere gli occhi ed a concentrarmi sulla mia immagine mi rendo conto che le attribuisco il mio nome con meno spontaneità di quanto riesca con i parenti e gli amici, ai miei occhi quello è quasi un estraneo, e provo una sensazione di sgomento. Ma poi pensandoci bene la risposta è lì, a portata di mano, ci accompagna sempre e noi la ignoriamo, la copriamo e la soffocchiamo con il nostro tram tram quotidiano. Noi sensorialmente siamo il nostro respiro e il nostro battito del cuore, le uniche cose che scandiscono il nostro tempo vitale e che non ci ingannano e che non portano maschere. La conoscenza di sè parte dall'ascoltare in silenzio noi stessi attraverso il respiro e il cuore, ma per sentirli chiari e cristallini e spontanei è necessario prima liberarsi di tutto il fiume vocante dei pensieri, ma non si può arginare, almeno non subito, bisogna lasciarlo scorrere tranquillo e come prima il cuore e il repiro non erano uditi perche coperti, ora i pensieri verranno coperti dal battito e dal respiro. Se si parte da questa rifelssione secondo me già s' intravedono il senso e l'efficacia della meditazione, poi è tutto un percorso personale.
Io spesso per prepararmi alla meditazione comincio ad ascoltare il cuore ed il respiro, poi immagino di uscire dal mio corpo per osservare quell'individuo che a gambe incrociate sta ascoltando il proprio cuore e respiro, e avanti così per 3 o 4 volte finchè mi perdo in questo processo di astrazione dalla mia identità corporea.
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