Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > dubbio sul dialogo interiore

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda tuttoonulla » 29/12/2012, 0:27

ho bisogno di chiarimenti su una cosa
il dialogo interiore altro non è che quella vocina nella nostra testa no?
Abbiamo difficoltà a zittirla perché ci accompagna da sempre e togliendola in un certo senso ci rende completamente soli no?
Però ci sono tantissimi momenti della giornata in cui difatto il dialogo interiore è assente
e quando ce ne rendiamo conto automaticamente si riattiva!
Quindi come riuscire a capire che lo abbiamo zittito senza interrompere tale silenzio?
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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda VictaPompa » 29/12/2012, 1:12

Non esiste un capire , il silenzio non si spiega ! Io sono un fan castanediano , e sto provando anche io a zittire il dialogo interiore !
Il punto è che avvolte è forte avvolte debole , il punto è cercare sempre di interromperlo , ci poò volere molto per riuscire ad avere un certo controllo sul dialogo !Il qui e ora è difficile da raggiungere , e a mio avviso è un oobiettivo molto bello da raggiungere ! E quindi per raggiungerlo devi cercare di farti meno paranoie , eliminare le descrizioni interiori , i discorsi interni senza senso , non utili !
Diciamo che la prima arma per bloccare il discorso interiore è non identificarti in esso , consideralo come un qualcosa di estraneo come se la tua essenza è il puro silenzio e quella vocina un chè di estraneo ! Fai delle sessioni di ADA(tecnica per SL) ,è un pò come bloccare il silenzio interiore ed è a mio avviso una se non la migliore delle tecniche per SL !

Buon proseguimento e spero di esserti stato di aiuto , e ricorda che è dificilissimo se non impossibile bloccare il dialogo interiore , ma con allenamento puoi controllarlo !
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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda Titan » 29/12/2012, 1:13

Si il dialogo interiore è proprio quello. Lo si può chiamare "vocina dentro di noi", oppure il nostro ego che non sta mai zitto, oppure una mente estranea instillata dal Voladores...

Comunque, il silenzio interiore è l'obiettivo finale e quello più importante di tutto lo sciamanesimo, e anche di molte pratiche yoga....non può essere così facile zittirlo come dici te, per farlo ci va tanta volontà e presa di coscienza : :s :
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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda kalpa » 29/12/2012, 3:34

Le tecniche di meditazione (perlomeno quelle buddhiste) sono strettamente legate al silenzio interiore.
Certi le dividono in due tipologie:
Samatha ( o calma concentrata) e consiste nel concentrarsi su dei meccanismi o parti del nostro corpo, in genere si fa ascoltando il respiro, in modo tale che la mente e il corpo (in un circolo perchè calmare il corpo calma la mente e viceversa) rilassandosi diminuiscano l'intrusitività e la potenza dei pensieri.
Per gestire i pensieri intrusivi è preferibile non zittirli con forza perchè si rischierebbe di provare frustrazione ed aumentare la fastidiosità di essi. Se un pensiero prende il sopravvento ci si rende conto che non si sta più osservando il respiro e si ritorna con gentilezza verso l'attenzione al respiro, non lo si zittisce, si zittisce da solo con la calma. Inoltre direi che porsi come obiettivo quello di zittire i pensieri durante la pratica sia controproducente, l'obiettivo è porre attenzione al respiro, i pensieri ci sono, se si pratica bene probabilmente diminuiranno di intensità e col tempo e la pratica potrebbero anche sparire del tutto (durante la pratica ovviamente).
Come si fa a sapere che il dialogo interiore è diminuito? a me da una sensazione di pace, la sensazione che tutto vada bene nonostante le nostre seghe mentali, se si è calmi il rendersi conto di questo (anche se forse "rendersi conto" andrebbe approfondito) non dovrebbe ridare forza ai pensieri.
Sia chiaro, tra il dire e il fare c'è in mezzo il mare, la meditazione è semplice ma non è facile.
La seconda tipologia è la Vipassana (o chiara visione o meditazione di consapevolezza) e non ha come scopo l'abbassare la portata dei pensieri ma di portare consapevolezza di essi, una consapevolezza "distaccata" (l'esempio tipico è l'uomo seduto su un prato che guarda le nuvole, le nuvole passano e lui le guarda, lui non si immerge nelle nuvole) (una frase che trovo molto bella è "Le oche selvatiche non intendono proiettare il proprio riflesso. L'acqua non ha intenzione di ricevere la loro immagine." le oche sono i pensieri e l'acqua la nostra mente, i pensieri passano, noi sentiamo il loro passaggio (le vocine) ma non lo tratteniamo, lasciamo passare i pensieri e basta, l'acqua riflette le oche ma non vuole trattenere il loro riflesso, i pensieri passano e noi non vogliamo rimuginare su essi durante la pratica, i pensieri passano e basta). Questa pratica ha come conseguenza abbassare la forza dei pensieri perchè osservare i pensieri in maniera distaccata è come se togliesse loro potenza mentre al contrario cercare con la forza di togliersi dalla propria testa dei pensieri ossessivi non fa che aumentarli.

Durante la giornata capita spesso (quasi sempre) di essere "sovrappensiero" (tipo quando si guida la macchina, in qualche senso non si è lì ma si guida benissimo lo stesso) e in quel caso in effetti non si sente la fastidiosità e la presenza ingombrante dei pensieri (non dico che non ci siano, dico solo che non se ne percepisce la fastidiosità) però la ritengo una condizione diversa da quelle provocate da tecniche meditative. Direi che essere sovrappensiero è come non essere lucidi in un sogno mentre durante la meditazione si è pienamente "lucidi" e nel primo caso quando si riprende "lucidità" ci si rende conto dei pensieri mentre nel secondo caso si è "lucidi" e consapevoli di se stessi (o perlomeno l'obiettivo è quello).

TL;DR trovo che cercare di zittire i pensieri con la forza sia controproducente mentre "lasciarli essere" oppure un rilassamento "concentrato" mente-corpo tende ad abbassarne la potenza.

PS scusate il malloppone di testo però questo argomento mi piace molto, non volevo sembrare un maestrino e magari ho anche detto delle cose errate.

PPS Vipassana e Samatha si incrociano e si aiutano a vicenda, in genere la pratica di samatha da una grande mano a chi vuole praticare vipassana
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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda tuttoonulla » 29/12/2012, 11:04

piu che altro non capisco come farlo rimanere zitto a lungo xk se lo zittisco penso guarda ho tolto il dialogo interiore e quindi devo ridare tutto da capo ahaha
grazie per le risposte intanto! Anche se riguardo il sognar lucido ritengo che piu si lascia parlare il dialogo interiore meglio è
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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda DayDreamer » 29/12/2012, 13:35

Essendo anch'io fan castanediano interpreto l concetto in modo più vasto: la vocina che abbiamo nella testa sarebbe solo la punta dell'iceberg del dialogo interno: come dice Don Juan, "Il mondo è questo e quello o è così e così solo perché ci diciamo che è nel modo in cui è". Quindi sarebbero dialogo interno anche le nostre credenze, paure e aspettative. Quello che cogliamo in una situazione e quello che scartiamo. Chi crediamo di essere e cosa crediamo ci piaccia. La psicologia conferma in quanto ritiene che la nostra personalità sia una narrazione inconscia creata da noi stessi e diretta a noi stessi. Essendo noi stessi, noi puntelliamo il dialogo interno. Ecco perchè Castaneda insiste su tecniche quali il non fare o il sognare: modi per uscire dal dialogo interno che ci dice cosa dobbiamo essere.

http://www.carloscastaneda.it/Libri-Cas ... eriore.htm
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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda kalpa » 29/12/2012, 15:24

piu che altro non capisco come farlo rimanere zitto a lungo xk se lo zittisco penso guarda ho tolto il dialogo interiore e quindi devo ridare tutto da capo ahaha

Lascerei passare quel pensiero senza afferrarlo, è questione di tenacia e se ritorna poco male, prima o poi si affievoliranno.
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dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda Kostas » 29/12/2012, 17:43

Vedo quella vocina come subdolo tentativo d'intromissione dell'ego.
Se ci pensi bene, non c'e' differenza se vieni distratto dal pensiero di una partita di calcio o dal fatto che sei riuscito a strare un po in silenzio.
E' sempre il tuo io che si affaccia
Tratta quel pensiero come gli altri
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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda ErikBauer » 29/12/2012, 19:28

Un altro trucco molto potente è quello di ascoltare il dialogo interiore e contemporaneamente il silenzio che c'è tra un pensiero e l'altro o tra una parola e l'altra del dialogo stesso.... fino a comprendere la vera natura di quel silenzio.

Ai pensieri "non piace" essere ascoltati con distacco ;)
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.

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Re: dubbio sul dialogo interiore

Messaggioda Nione » 01/08/2014, 22:23

tuttoonulla ha scritto:ho bisogno di chiarimenti su una cosa
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Però ci sono tantissimi momenti della giornata in cui difatto il dialogo interiore è assente
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Mi sento di doverti far partecipe di una scoperta che mi ha cambiato la vita...la condivido con te,perche' ti serve..guardalo tutto e poi...dimmi che ne pensi. Guardalo TUTTO. :) https://www.youtube.com/watch?v=LNpPfq5 ... 9360FFE19F

“Figlio mio la battaglia è fra due lupi che vivono dentro di noi.

Uno è il male, é rabbia, paura, preoccupazione, gelosia, invidia, dispiacere, autocommiserazione, rimpianto, rancore, avidità, falsità, senso d’inferiorità.

L’altro è il bene, gioia, amore, pace, speranza, serenità, umiltà, gentilezza, benevolenza, empatia, generosità, verità, compassione, fiducia.

“Quale lupo vince?”

“Quello a cui dai da mangiare”.
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