Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > Il paradosso della coscienza

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

Il paradosso della coscienza

Messaggioda frankie » 08/03/2013, 19:50

Come sapete Freud riteneva che la mente fosse composta da es(inconscio),ego e super ego.
Durante il sonno l'es (che è dotato di energia propria sempre secondo Freud) emerge e si manifesta attraverso il sogno MA se si prende coscienza tramite il sogno lucido, eccezionalmente l'es convive con l'ego sullo stesso piano perchè anche se si è coscienti si sta comunque sognando.
Perciò è come se la nostra mente si sdoppiasse : Indian: , come se noi non fossimo più noi,fossimo altri rimanendo noi stessi perchè in fondo l'es non fa meno parte di noi dell'ego.
L'uomo ,come disse Stevenson,non è uno bensì duplice.
Allora io mi chiedo chi sono io?Sono ego?O sono es?O entrambi... :shock:
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda tuttoonulla » 08/03/2013, 20:04

ora sappiamo che non e' del tutto vero che il sogno rappresenta cio' che noi desideriamo quindi smentita l'idea base di Freud si sfalda tutto il pensiero(o comunque buona parte di esso)
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda frankie » 08/03/2013, 21:23

Anche togliendo di mezzo Freud dobbiamo ammettere il concetto di conscio e di inconscio(razionale o irrazionale che sia) e la sovrapposizione di questi rimane un argomento interessante
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda cikalino » 08/03/2013, 22:55

tuttoonulla ha scritto:ora sappiamo che non e' del tutto vero che il sogno rappresenta cio' che noi desideriamo quindi smentita l'idea base di Freud si sfalda tutto il pensiero(o comunque buona parte di esso)



Non sono d'accordo.
Suppongo, conoscendo il tuo pensiero, ti riferisca all'ipotesi che il sogno sia una rielaborazione delle esperienze vissute, e ciò è probabilmente in buona parte vero ma questo non toglie il fatto che i sogni siano, o comunque possano essere, esperienze generate dal desiderio.

se riflettiamo attentamente su noi stessi e sulla nostra mente, scavan­dovi affondo e scrutando con lucidità e consape­volezza il filo conduttore di tutte le esperienze e le dinamiche della no­stra vita passata, osserveremo che niente di ciò che abbiamo fino ad ora compiuto – che sia stato conscio o inconscio, che sia stato per noi stessi o per gli altri, ecc ecc – non è nato, in ultima analisi, se non per soddisfare delle nostre necessità, quindi nostri desideri (comprendo le differenze concettuali e etimologiche tra necessità e desiderio, ma li metto sullo stesso piano in quanto identificano quella stessa "energia" imprescindibilmente legata alla vita).

Dunque se il sogno è partorito dalla mente, e la mente può elaborare un contenuto psichico solo se guidata dal desiderio, se ne deve dedurre che i sogni sono la manifestazione di desideri.

Anche se le teorie sul sogno e sull'inconscio freudiane possono certa­mente essere considerate oggi ampiamente surclassate, ritengo non lo sia il pilastro fondamentale sulle quali esse si fondano.


L'uomo ,come disse Stevenson,non è uno bensì duplice.
Allora io mi chiedo chi sono io?Sono ego?O sono es?O entrambi... :shock:


Domande esistenziali eh? :lol:

Comunque, ritengo che il sogno si possa considerare un'esplorazione della coscienza all'interno dell'inconscio (e questo sempre, non soltanto nei lucidi, essendo la coscienza imprescindilmente legata all'esperienza e senza coscienza questa non può esservi).
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda Ciao600 » 08/03/2013, 23:20

frankie ha scritto:Come sapete Freud riteneva che la mente fosse composta da es(inconscio),ego e super ego.
Durante il sonno l'es (che è dotato di energia propria sempre secondo Freud) emerge e si manifesta attraverso il sogno MA se si prende coscienza tramite il sogno lucido, eccezionalmente l'es convive con l'ego sullo stesso piano perchè anche se si è coscienti si sta comunque sognando.
Perciò è come se la nostra mente si sdoppiasse : Indian: , come se noi non fossimo più noi,fossimo altri rimanendo noi stessi perchè in fondo l'es non fa meno parte di noi dell'ego.
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Eeeeeeeeeeeeeehhhhhhhh? Voi vi fate troppe seghe mentali...
Scherzo :D
Credo che Freud sbagliasse in molte cose. Oltretutto per lui tutto era provocato da un desiderio sessuale represso e ciò mi sembra alquanto assurdo come alcune sue teorie come questa
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Se la mente umana fosse così semplice,
che noi potessimo capirla,
saremmo così semplici da non riuscirci.
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda frankie » 08/03/2013, 23:31

concordo con te cikalino ,ritengo che come la natura non fa mai nulla di insensato ,che tutto derivi da qualcosa,così agisca la mente.
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda tuttoonulla » 09/03/2013, 10:27

per freud i sogni sono la manifestazione dei desideri


io ritengo che i sogni siano uno strumento del cervello per sistemare le esperienze della giornata e cose simili, e quindi do un valore utilitaristico al fenomeno
chiaro se desideri una cosa ci pensi spesso e poi la sogni, ma e' solo perche ci pensi spesso (: poi nei casi che studia freud i sognatori non sono esperti e si ricordano un sogno ogni tanto e quindi danno ad esso un valore piu importante di quanto non sia realmente, se freud dovesse studiare uno qualsiasi degli utenti di questo forum ESPERTO e che si ricorda 2 o 3 sogni OGNI NOTTE anche freud cambierebbe radicalmente il suo pensiero
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda Cenwyn » 09/03/2013, 11:07

Beh, tutto, il fatto che tu la vedi così non significa che sia così :wyn:
Senzadubbio i sogni SERVONO a qualcosa, ma da qui ad affermare che servono solamente a riorganizzare le esperienze della giornata e cose simili, ce ne passa.

Ora, secondo me non esiste alcun paradosso, poichè in ogni momento le varie componenti della nostra personalità sono sempre presenti.
La distinzione tra io cosciente, inconscio e superio, è una distinzione adatta a semplificare, ma non è di certo completa (e insuperabile) e sopprattutto non funziona in modo ermetico.

Di fatto, durante la veglia, continuiamo a rielaborare la realtà che ci circonda, e allo stesso modo, anche quando sognamo, parte del nostro io cosciente è sempre presente.
Semplice! Non c'è mai una parte di noi che sta completamente spenta : Thumbup :
La vita è scoprire quello che accade dopo il presente, un po' per volta
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda tuttoonulla » 09/03/2013, 13:02

no in realta' non sono io a dirlo ma altri studiosi dell'argomento :D

io semplicemente trovandomi a dover scegliere tra la teoria farlocca freudiana e una piu scientifica e ragionevole scelgo la seconda
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Re: Il paradosso della coscienza

Messaggioda cikalino » 09/03/2013, 13:29

tuttoonulla ha scritto:no in realta' non sono io a dirlo ma altri studiosi dell'argomento :D

io semplicemente trovandomi a dover scegliere tra la teoria farlocca freudiana e una piu scientifica e ragionevole scelgo la seconda



Come avevo detto in un'altra discussione, non necessariamente le due ipotesi si contrastano.
Si potrebbe infatti suppore che induividuino due funzioni psichiche che "operano" su due piani differenti, paralleli: il sogno riequilibria l'energia psichica ed elimina le "scorie psichiche", quindi nasce come vera e propria necessità neurofisiologica, al tempo stesso i sogni si manifestano come esperienze fittizie generate da desideri inconsci.

Il discorso da fare sarebbe lungo, in estrema sintesi credo che si possa, senza incorrere in problematiche di contraddizione, concepire il sogno sia come rielaborazione delle esperienze vissute sia come manifestazione di desideri inconsci (ovviamente non fondamentalmente sessuali come ipotizzava freud).


Poi, se volessi fare il guastafeste esoterista, direi che il sognare che funge da necessità neurofisiologica e funzione equilibratrice dell'energia psichica sia il livello più superficiale del sognare :lol:
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