tuttoonulla ha scritto:ora sappiamo che non e' del tutto vero che il sogno rappresenta cio' che noi desideriamo quindi smentita l'idea base di Freud si sfalda tutto il pensiero(o comunque buona parte di esso)
Non sono d'accordo.
Suppongo, conoscendo il tuo pensiero, ti riferisca all'ipotesi che il sogno sia una rielaborazione delle esperienze vissute, e ciò è probabilmente in buona parte vero ma questo non toglie il fatto che i sogni siano, o comunque possano essere, esperienze generate dal desiderio.
se riflettiamo attentamente su noi stessi e sulla nostra mente, scavandovi affondo e scrutando con lucidità e consapevolezza il filo conduttore di tutte le esperienze e le dinamiche della nostra vita passata, osserveremo che niente di ciò che abbiamo fino ad ora compiuto – che sia stato conscio o inconscio, che sia stato per noi stessi o per gli altri, ecc ecc – non è nato, in ultima analisi, se non per soddisfare delle nostre necessità, quindi nostri desideri (comprendo le differenze concettuali e etimologiche tra necessità e desiderio, ma li metto sullo stesso piano in quanto identificano quella stessa "energia" imprescindibilmente legata alla vita).
Dunque se il sogno è partorito dalla mente, e la mente può elaborare un contenuto psichico solo se guidata dal desiderio, se ne deve dedurre che i sogni sono la manifestazione di desideri.
Anche se le teorie sul sogno e sull'inconscio freudiane possono certamente essere considerate oggi ampiamente surclassate, ritengo non lo sia il pilastro fondamentale sulle quali esse si fondano.
L'uomo ,come disse Stevenson,non è uno bensì duplice.
Allora io mi chiedo chi sono io?Sono ego?O sono es?O entrambi...
Domande esistenziali eh?
Comunque, ritengo che il sogno si possa considerare un'esplorazione della coscienza all'interno dell'inconscio (e questo sempre, non soltanto nei lucidi, essendo la coscienza imprescindilmente legata all'esperienza e senza coscienza questa non può esservi).