tzatza ha scritto:nell'ultimo periodo sto diventando scema. da quando ho iniziato a interessarmi alla meditazione e a dare più importanza alla conoscenza di me ho una visione completamente diversa di ciò che mi circonda. ora però sento di essere arrivata a un punto di stallo.
la mente mi gioca brutti scherzi. appena cerco di lasciarmi andare e rilassarmi rendendo i pensieri meno caotici subito una voce dentro di me mi rema contro. è una cosa che non sopporto e sento che più mi innervosisco più le do corda. è come se una parte di me volesse autosabotarmi.
nel momento stesso in cui penso "dai attenzione al presente" subito la testa va da tutt'altra parte. quello che mi da ancora più sui nervi è che non si tratta di pensieri "seri" ma di cose senza importanza. non vorrei che questa cosa mi allontanasse dal percorso interiore che cerco di intraprendere.
capita anche a voi? avete qualche consiglio?
Benvenutoa nel club!
No, seriamente, sta andando tutto benissimo... solo ti sfugge ancora un concetto: il qui ed ora non si ottiene azzerando il pensiero. L'azzeramento del pensiero è una possibile conseguenza dell'essere nel qui ed ora, tutto lì. E non è neppure detto che accada. Vedi, la mente lavora in opposizione: si oppone a qualcosa per poterlo tenere fermo dentro di se, al fine di analizzarlo, capire se è un problema da risolvere (e in tal caso lavorare per risolverlo) oppure se lasciarlo andare in quanto innoquo. Il fatto è che a noi questo semplice concetto non lo insegna nessuno, per cui crediamo di dover fermare tutto con la mentte, di dover analizzare tutto, di dover risolvere tutto.
Detto questo pui anche capire che se cerchi di fermare il pensiero, metti anche in funzione la mente (è lei che si oppone alle cose), generando altro pensiero. Questo non funzionerà mai, garantito.
Il paragone che più mi piace usare è questo: "Tentare di fermare il pensiero attivamente è come voler placare le acque di un lago prendendole a sassate". Fa un po' ridere, se ci pensi, ma è proprio così.
E allora, come si fa? Come si può raggiungere la quiete interiore ed il famigerato qui ed ora?
Le risposte sono talmente semplici e disarmanti che la mente fa fatica a comprenderle: Entrambi ci sono già, in noi, è solo che la mente non è in grado di percepirli.
Procediamo per gradi:
La quiete ed il silenzio interiori non sono l'assenza di pensiero e di emozione... ma sono il silenzio e la quiete nella quale si sviluppano il pensiero e le emozioni! Meditare vuole dire ascoltare il silenzio che c'è al di sotto dei pensieri, tra un pensiero e l'altro... ascoltare i pensieri senza rimanerci aggrappati, senza diventare il pensiero. Stessa cosa per le emozioni.
So che è molto astratto come concetto... se ti risulta difficile comprenderlo ti suggerisco un bellissimo esercizio: abituati ad ascoltare il silenzio che c'è attorno ai rumori ed ai suoni.
Ti puoi rendere conto che ogni suono, ogni rumore esiste e può esistere perchè attorno a lui c'è silenzio, se no non potrebbe esistere. Tu puoi ascoltare il silenzio che c'è mentre fuori casa un martello pneumatico sta lavorando, mentre il tuo vicino di casa ascolta la musica a tutto volume, mentre due persone litigano ad alta voce... tutti questi rumori si appoggiano e si sviluppano nel silenzio, e tu lo puoi percepire.
Oppure allenati a guardare gli spazi tra le cose, anzichè le cose stesse: ogni cosa esiste e può esistere perchè è immersa in uno spazio vuoto che la può contenere, se no non potrebbe esistere. Allenati a percepire gli spazi al di fuori di te (i vuoti tra i rami di un albero, lo sfondo bianco al di sotto delle lettere di un libro, lo spazio tra te e la collina che stai osservando in lontananza, ecc....), quando sei diventata brava a farlo, porta lo stesso tipo di attenzione dentro di te...allora puoi scoprire e osservare la quiete interiore.
La stessa cosa vale per il qui ed ora: il nostro corpo ed il nostro Inconscio vivono (e non possono fare altro) nel qui ed ora. Semplicemnete per loro futuro e passato non hanno senso, non esistono, il tempo è una invenzione puramente mentale. E non è un male questo, anzi, il tempo è utilissimo, fino a che non ne rimaniamo intrappolati. Ma anche in questo caso è una trappola puramente mentale. Noi siamo GIA' liberi dal tempo, solo che non lo sappiamo. L'unica cosa da comprendere è proprio questa: che noi viviamo già nel qui ed ora, solo abbiamo gli occhi rivolti al futuro o al passato, perchè siamo abituati ad osservare il mondo solo con gli occhi della mente... ci basta imparare ad usare quelli del cuore. Letteralmente.
Io per riuscirci alleno la mia attenzione a scendere all'altezza del 4° Chakra (centro del petto all'altezza del cuore) e a rimanere lì. Quando mi riesce, mi rendo conto che sono letteralmente uscito dalla mente, i pensieri anche se ci sono non mi rapiscono più (li osservo ancorato nel cuore) e il tempo smette piano piano di avere significato.
E' un lavoro continuo e costante, richiede pazienza e imparzialità verso se stessi. Quindi sappi che ogni volta che te la prendi con te stessa per non riuscirci sei nella mente, ogni volta che giudichi un tuo risultato sei nella mente... lascia andare, semplicemente osservati e osserva la quiete ed il silenzio che già sono in te!
Grazie
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.
"Ama, sii Umile, Ringrazia, Sorridi, Festeggia"