Indice Tecniche e Divulgazione Fenomeni del sonno > pluralità di mondi

Tutto ciò che riguarda il sonno e non rientra all'interno di un'esperienza onirica consapevole, ovvero: domande sui sogni normali, falsi risvegli, dormiveglia, allucinazioni, qualità del sonno, metodi di addormentamento e rilassamento.

Re: pluralità di mondi

Messaggioda nagualdreamer » 17/11/2014, 11:31

Cenwyn ha scritto:
nagualdreamer ha scritto:Non mi interessa quello che potranno pensare gli atri di quanto sto per dire... ma sinceramente, nel mio profondo, penso in quei momenti che la veglia non sia altro che un insolitamente lungo e stabilissimo lucido condiviso... e ritengo che l'immensa stabilità di questo lucido è data da un qualcosa di estremeamente misterioso e difficile che facciamo inconsciamente... e anzi l'effetto è cumulativo... una sorta di tecnica di stabilizzazione definitiva.
La cosa principale che distingue un sogno lucido dalla realtà è che noi il lucido lo possiamo modificare. La realtà, beh è quantomeno più difficile. Quanti di voi sono riusciti a volare per davvero? Quanti ad evocare una persona reale? Quindi al massimo la realtà è un sogno comune.
Noto con piacere che (forse-)nessuno ha notato il seguito della mia osservazione

nagualdreamer ha scritto:Ovviamente questa è una descrizione imprecisa del sentimento che mi porto dentro ogni volta che pratico quello che proponi come "follia collettiva", e in realtà non ritengo questo modello di pensiero accurato al 100% ma di sicuro utile nella pratica, è un'assetto mentale... ma sinceramente non è molto distante da quello che credo sia il modello corretto, e ho molti motivi per crederlo.


Non volevo dilungarmi su quale sia il mio vero pensiero perchè temevo di andare off-topic. Ho voluto contenermi a quello che centrava direttamente con la pratica (una specie di ADA) descritta da Olrac.
Forse sarebbe interessante aprire una discussione intitolata "I sogni offrono una nuova interpretazione della realtà?"... come sappiamo in questo caso le teorie sono infinite... ognuna influenzata da una corrente di pensiero più o meno seria e più o meno di moda in qualche periodo storico. Ovviamente da che esiste il mondo esistono battaglie di pensiero nel filosofare, nella metafisica... quindi mi pare inutile aprire queta potenzialmente abnorme parentesi OFF TOPIC in questa discussione...dato che sono certo converrete con me nel fatto che sia difficile arrivare ad un consenso anche se aprendo mille discussioni a parte. (Ovviamente questo è solo il mio parere).

Detto questo mi astengo dal commentare il post di Olrac e le risposte di Cenwyn (sono davvero tentato) in questo topic. : Yahooo :
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Cenwyn » 17/11/2014, 12:00

nagualdreamer ha scritto:Noto con piacere che (forse-)nessuno ha notato il seguito della mia osservazione
nagualdreamer ha scritto:Ovviamente questa è una descrizione imprecisa del sentimento che mi porto dentro ogni volta che pratico quello che proponi come "follia collettiva", e in realtà non ritengo questo modello di pensiero accurato al 100% ma di sicuro utile nella pratica, è un'assetto mentale... ma sinceramente non è molto distante da quello che credo sia il modello corretto, e ho molti motivi per crederlo.
Ma che c'entra XD non sto sindacando sul fatto che si tratti o meno di un sogno, bensì sul tipo di sogno più vicino a quello che hai detto!

Detto questo mi astengo dal commentare il post di Olrac e le risposte di Cenwyn (sono davvero tentato) in questo topic. : Yahooo :
LOL
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda nagualdreamer » 17/11/2014, 12:45

Cenwyn ha scritto:
Detto questo mi astengo dal commentare il post di Olrac e le risposte di Cenwyn (sono davvero tentato) in questo topic. : Yahooo :
LOL


Perchè non lo apriamo il topic? Se ci sono un po' di utenti che sono interessati a continuare questa discusione sarebbe davvero interessante. Ma farlo quà mi sembra fuori posto... po beh... siete voi gli admin xd quindi non so.
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda olrac » 17/11/2014, 12:59

grazie Cenwyn per i tuoi spunti di riflessione.
anch'io la pensavo esattamente così qualche tempo fa.poi ho cambiato idea.
per me si tratta solo di capirsi sulle parole.

io penso (e sento) questo:
per me la realtà non può avere una coscienza perchè è essa stessa una manifestazione di una più vasta coscienza.
qualcosa deve mantenere ancora stabile questa parte di universo, per il momento.
sento che questa coscienza è composta di punti di luce che siamo noi. in realtà non siamo molto diversi da un certo punto di vista, dal punto di vista della possibilità di avere coscienza,immagazzinarla.qualcosa in noi è la stessa cosa che si manifesta. esistono persone che nel sogno entrano dentro la coscienza di altre e questo è un fatto già noto.

quando dici che la vita non ha uno scopo per me parli del mondo biologico che uno scopo ce l'ha, quello di mantenersi in vita, al livello fisico, per nutrire il pianeta.
se uno dice che non ha uno scopo segue semplicemente lo scopo biologico dello sviluppo del pianeta.
se uno invece ha la forza di avere uno scopo diverso si ha uno sviluppo reale di coscienza, dopo lunghi sforzi.
lo sforzo di follia di cui parlavo ne potrebbe essere una tipologia.
inoltre lo scopo che si è dato deve, per leggi interne, armonizzarsi e derivare dalla natura stessa dell'essere. altrimenti diventa una forzatura autodistruttiva.

capisco che il mio linguaggio è poco scientifico e razionale. quindi è piuttosto l'intuizione che cerco di esprimere, non una teoria.
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda woland » 17/11/2014, 17:52

No so Olrac...
Se discorriamo di ADA e io lo chiamo "ricordo di se" come lo definiva Georges Gurdjieff alla fine ci confrontiamo parlando se non la stessa, per lo meno un lingua comprensibile a entrambi:

https://drive.google.com/file/d/0Bz2Qhv9ZRJ24YnNhWHJONV9sRE0/view?usp=sharing

Non capisco invece la definizione "sforzo di follia"
Gurdjieff affermava che possiamo nuotare in due corsi d' acqua diversi e paralleli, in uno dei quali le cose accadono a caso, nell' altro secondo una legge
Carl Gustav Jung studiò la sincronicità, che può essere definita "il pelo dell' acqua del secondo fiume"
In ciascuno dei due corsi d' acqua é improduttivo tentare di nuotare contro corrente e questo coerentemente con il tuo assunto in base al quale
lo scopo che si è dato deve, per leggi interne, armonizzarsi e derivare dalla natura stessa dell'essere. altrimenti diventa una forzatura autodistruttiva.

Quanto all' impossibilità di modificare la realtà Nagual, ogniqualvolta vedo verificarsi un fenomeno altamente improbabile in effetti non so se sia proprio così...
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda nagualdreamer » 17/11/2014, 19:46

woland ha scritto:Quanto all' impossobilità di modificare la realtà Nagual, ogniqualvolta vedo verificarsi un fenomeno altamente improbabile in effetti non lo so...

No so di cosa parli, io non lo ho mai affermato infatti, è stata Cenwyn ad evidenziare questo punto.
Io ammetto solamente che la nostra interazione con i fenomeni onirici è differente dall'interazione con i fenomeni che sperimentiamo durante la veglia.

E' comunque un dato di fatto che nell'infanzia impariamo letteralmente a interpretare la percezione, un processo che che la rende stabile; impariamo modi efficienti di ordinare e scremare la percezione per garantire un flusso il più possibile costante e siccome lo facciamo tutti nello stesso modo ecco perchè l'aspetto del mondo è più o meno simile in tutti gli uomini ed è determinato da molti fattori (specie, sottospecie, cultura, influenza dei nostri simili e i nostri educatori quali genitori e adulti, ed infine in base alla somma di tutte le nostre esperienze).
Guarda caso le esercitazione del sognare avanzate mirano proprio a trattare con la percezione onirica, è un'educazione ed un'allenamento che permettono di ottenere un flusso percettivo continuo.
Guarda caso ancora, la memoria dell'infanzia è del tutto simile a quella onirica, proprio perchè senza quella capacità efficente di scremare la percezione e interpetarla non abbiamo una continuità. E la scrematura è un'elemento essenziale per l'esistenza della società umana. L'accordo tra gli individui è la base della comunicazione e dei rapporti interpersonali: l'educazione insegna prioi questo l'accordo. Non è questione di demonizzare un bel niente, ma di affermare un ovvio principio: la società non è la causa ma l'effetto, ed è una cosa che si autosostiene e ne è dipendente. Persone che non hanno la stessa stabilità percettiva, continuità e accordo non possono interagire con noi in modo "normale" e vengono chiamati visionari, pazzi, dissociati, diversi in diversi gradi.

E non solo... ogni animale ha una diversa combinazione di continuità/ stabilità/ raggio d'azione dei sensi che gli permette di interagire in modo appropriato con la propria specie. Se l'ape potrebbe trasformarsi in uomo in un secondo per l'ape non esisterebbe più il mondo percettivo che le è proprio, e sarebbe catapultato in un mondo completamente diverso fatti di altri sensi.

Il sognare, dovrete convenire adesso, è un atto volontario e controllato di variare la propria percezione, e quindi è un fenomeno molto ricco e misterioso... chissà quante potenzialità nasconde.

La differenza nell'interazione con i sogni e con la veglia... è diversa, secondo me ci sono molti motivi, ma il principale è che il sogno è tanto più malleabile quanto è malleabile lna nostra immagine del mondo, invece il mondo ha regole fisse di natura intrinseca al quale si aggiungono le regole dell'interpretazione/scrematura.
La mia visione personale è quindi che in nostri sogni NON SONO REALI NELLA STESSA MANIERA DEL MONDO DELLA VEGLIA. Anzi io penso nella maggior parte dei nostri sogni noi sognamo semplicemente questa "scrematura". In altre parole, la nostra interpretazione è come una colla appiccicosa che noi "spalmiamo" sulla realtà per fissarla e tenerla apposto, ma quando sognamo, questa impalcatura, il guscio colloso rimane, perchè è quello che facciamo tutto il giorno (rinforzare quel guscio), e noi percepiamo quella, senza che pero essa sia applicata a qualcosa di reale. (aka, i sogni sono tutto fumo e niente arrosto). Eppure rimane il fatto che durante la veglia, anche se il sogno è sostenuto dal "di sotto" dalla realtà... quello che vediamo è sempre il guscio colloso.

Ma chissà, forse il processo del sognare può portarci al di fuori dell'interpretazione fino ad incontrare qualcos'altro di solido e reale... questo è l'interrogativo.
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda woland » 17/11/2014, 20:57

Si, era di Cenwyn la considerazione
Il "quote" era lungo e non avevo visto dove finiva

Malleabile è un bell' aggettivo per il sogno, ma il sogno sa anche essere sfuggente:
C'é quel momento in cui per evoluzione necessaria qualcosa dovrebbe accadere, invece un attimo dopo la scena cambia
Non so se il sogno lucido possa intervenire in questo senso, non ho esperienza di aver mai condizionato un evento sognato
Se é vero che noi siamo tutti i personaggi del sogno, ciò dovrebbe essere possibile ma spesso gli "altri" operano come una coscienza critica che ci aiuta a mettere a fuoco le nostre motivazioni profonde e il poterli controllare come marionette andrebbe nella direzione opposta
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Citrato » 17/11/2014, 21:44

Quoto per intero le riflessioni di Cenwyn, salvo il fatto che la realtà possa essere collassata dall'osservazione dell'essere umano. Dalle ultime scoperte nel campo della fisica quantistica pare che la funzione d'onda sia un'entità ontica(fisica) e non epistemica(pura osservazione).L'ipotesi del collasso indotto dalla coscienza è una vecchia speculazione fatta dal fisico Von Neumann: http://en.wikipedia.org/wiki/Von_Neuman ... rpretation. Cmq i risultati dell'esperimento "delayed choice quantum eraser" hanno precluso questa possibilità: http://www.danko-nikolic.com/wp-content ... Physik.pdf. Sembra cioè che l'universo esista indipendentemente da noi.
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Filippo » 17/11/2014, 22:22

Io l'unica cosa che mi sento di dire è questa. Ma perchè questa ostilità da parte di molti, anche fisici, a voler cercare diversi mondi, diverse dimensioni separate... Che poi separate da cosa? Il bello del nostro universo è che è interconnesso e nulla è inutile ma necessaria al tutto. Che altri ragionamenti c'è bisogno di fare?
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Spoiler:
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Re: pluralità di mondi

Messaggioda Citrato » 18/11/2014, 0:39

Filippo, è il mito di Ulisse(la conoscenza) che ha sfidato le divinità(l'ordine precostituito) per varcare le colonne d'Ercole e vedere con i propri occhi se davvero in quel punto sarebbe finito il mondo. Ascoltaci o Signore. Perdonaci la vita intera. http://www.youtube.com/watch?v=WfXfnbWx9p0
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