Indice Tecniche e Divulgazione Fenomeni del sonno > Esperienze di pre-morte

Tutto ciò che riguarda il sonno e non rientra all'interno di un'esperienza onirica consapevole, ovvero: domande sui sogni normali, falsi risvegli, dormiveglia, allucinazioni, qualità del sonno, metodi di addormentamento e rilassamento.

Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda Viaggiatore » 03/05/2012, 12:03

DayDreamer ha scritto:
Pisy ha scritto:Premesso che io CREDO PARZIALMENTE nelle nde, ma perché obbligatoriamente spirituale? Non potrebbe essere qualcosa legato alla mente?

Quoto totalmente QUESTO Pisy
NEssun miracolo dimostra l'esistenza di Dio più che l'esistenza di fenomeni e poteri psichici sconosciuti... rasoio di Occam

Pisy ha scritto:ah perché, guariscono anche dopo una NDE? Questa mi è nuova ahahahahahahahah

Mentre quest'altro Pisy è quasi da richiamo.
Ridere delle credenze altrui senza dare un valore aggiunto è una forma di violenza.




non voglio aprire polemiche con pisy, credo che ne discuterò in chat asd
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda DayDreamer » 03/05/2012, 12:28

:?: Viaggia, Pisy non ce l'aveva con te in questa discussione, forse hai sbagliato topic?
IMHO
"WILDs always happen in association with brief awakenings (sometimes one or two seconds long) from the immediate return to REM (rapid eye movement) sleep. The sleeper has a subjective impression of having been awake." (S. Laberge)

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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda yareol » 06/05/2012, 18:38

Una possibile risposta al perchè certe cose non si manifestano direttamente, nonostante la loro esistenza sia filosoficamente ed esistenzialmente certa, potreste forse intuirla leggendo un racconto di Fred Hoyle intitolato "La nuvola nera". Ce lo dettero da leggere a scuola, taaanti anni fa (è del 1986). Se avete buona volontà e lo leggerete fino in fondo capirete cosa intendo. Il fatto è che siamo troppo schiavi chi delle cieche credenze e chi dell'ostinato scetticismo per credere a una cosa anche senza che si presenti e dica: "Piacere, io sono la cosa a cui meno credi". Ci circondiamo di muri solidi e opachi per proteggere la nostra fragile psiche dalla devastante verità, che pur non avendo alcunchè di terrificante essa è troppo scioccante e diversa dalle nostre convinzioni per poterla osservare così com'è e sperare di sopravvivere.
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda mgd » 06/05/2012, 21:45

un neurologo mio conoscente, cui avevo chiesto notizie su queste esperienze, ha liquidato la cosa con una semplice definizione di alterazione chimica.
credo che quando ci capitano esperienze di questo tipo o simili, il primo bisogno è quello di essere rassicurati: è tutto normale, è solo un banale squilibrio elettrolitico che si svolge secondo un iter pressoché identico...
il che in parte spiegherebbe le similitudini presenti in tutti i racconti, però mi resta sempre un piccolo disagio...
anni fa ho avuto un incidente, son volata in un campo e l'auto si è capovolta più volte.
la cintura mi ha salvato, sono riuscita ad uscire, ma ero stordita e sono svenuta per un po' di tempo.
sognavo (forse perché avevo perso molto sangue??), ero in alto e vedevo le cime degli alberi di un verde luminosissimo (forse perché ero sdraiata in un campo e l'ultima immagine vista era il cielo circondato dagli alberi??), ero insieme ad altre persone e mi sentivo accudita (forse perché si era fermata un po' di gente, che mi parlava, mi copriva ecc.?), mi sembrava che ci fosse mia nonna morta qualche anno prima e qualcuno, sul più bello e a tutti i costi, mi stava svegliando mentre io volevo continuare a dormire (forse perchè mi stavano schiaffeggiando leggermente per farmi rinvenire?).
insomma per un po' ho cercato delle risposte, il ricordo era così vivido, poi mi son detta che è stata un'esperienza che non desidero ripetere, né spiegare così o cosà, perché non credo che esista "LA o UNA verità"...
una cosa invece è certa: da allora sono molto prudente alla guida.
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda Searig » 01/09/2015, 20:55

Chiedo scusa per il necro posting, che poi, parlare di "necro" posting con le N "death" E è tutto un programma!
Solo che quando uno spulcia in un forum e trova cose interessanti a cui si sente di aggiungere un'opinione, non capisco perché non debba farlo solo perché un post è vecchio...

Premetto: Non voglio dare contro a nessuno, anche se il mio tono ogni tanto vi sembrerà un po' sopra le righe, rispetto al mio solito. Ognuno può pensare quello che vuole e io posso benissimo anche pensarla alla stessa maniera, ma occorre, facendo ipotesi su argomenti simili, per lo meno scremare ciò che effettivamente conosciamo, per poi magari ipotizzare sul resto. Non entro perciò nel merito delle NDE, che per me possono essere benissimo autentiche (semplicemente non lo so...), ma su modi di argomentare, che a volte trascurano informazioni che, soprattutto oggi, si recuperano facilmente.


ddsx ha scritto:Ma io sono un programmatore. Se dovessi programmare un robot (ok, ok, fatemi fantasticare : Chessygrin : ) inserirei al suo interno una procedura per farlo sopravvivere a tutti i costi... uno "stato" di sicurezza per tentare di mantenere la sopravvivenza. Ecco la mia personalissima opinione:
Quando il corpo subisce un trauma, e si spegne tutto, in realtà c'è un'area del cervello ancora attiva. Pensiamo alle lampade di emergenza che si accendono automaticamente quando viene a mancare la corrente.
Questa area del cervello potrebbe quindi avere un'alimentazione di riserva, e evidentemente la sua attività non è rilevabile con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Magari perchè funziona in modo diverso?
Potrebbe essere un'area dedicata a rimettere in funzione tutto il meccanismo: un riavvio del computer.
Ma visto che quest'area è molto piccola, perchè progettata per entrare in funzione pochissime volte o addirittura mai, non ce la fa a gestire tutto da sola. Serve un intervento cosciente.
Ed è qui che entra in gioco il sogno lucido.
Si attiva una funzione di emergenza che permette di captare le senzazioni dall'esterno. Non con il classico vista/udito, ma in qualche altro strano modo.


Questo strano modo però andrebbe spiegato, se prescinde dalla percezione sensoriale, che di fatto avviene per captazione di diverse forme di energia; c'è sempre un tramite, che è la base della comunicazione. Senza tramite come può esserci comunicazione? Sarebbe come dire che, per qualche strana ragione, potrei inviare questo post sul forum senza avere la connessione ad internet.

ddsx ha scritto:Il sogno lucido che si genera ci induce con le emozioni a trovare la via d'uscita e riattivare le altre aree del cervello. Una sorta di "procedura guidata al ripristino".

Opinione personalissima, ripeto, e in alcuni punti anche abbastanza fantasiosa, ma a grandi linee potrebbe essere un meccanismo plausibile.
Dopotutto, non dimentichiamoci che usiamo solamente una piccola parte del nostro potente cervello, che sembra nascondere potenzialità fantascentifiche.

Che ne pensate?


Penso che sia ingegnoso e carino da parte tua avere elaborato un'ipotesi tutta personale! :)

controproducente ha scritto:dato che il sonno è avvicinabile ad un'anestesia totale che è a sua volta avvicinabile ad un coma, allora forse i sognatori ben allenati hanno più speranze di risvegliarsi da un coma.. tutto questo per dire che non ci dobbiamo mai dimenticare dell'importanza dei sogni lucidi..


No, il sonno non è avvicinabile ad un'anestesia totale, almeno credo, perché determinati parametri vengono alterati dal farmaco e di conseguenza l'attività encefalica risulta differente dal sonno stesso per come è inteso in senso biologico, ma soprattutto non è avvicinabile ad un coma e nel coma non si sogna.

ddsx ha scritto:Però siamo sicuri che in coma si sogni?


No, per l'appunto, il ritmo dominante è delta, associato alla mancanza di coscienza. E' anche vero, per carità, che il ritmo delta è associato anche al problem solving, è presente anche nei bambini in stato di veglia e che pure nel sonno profondo, quando si sta in delta, per l'appunto, possono esserci talvolta produzioni oniriche (incubi, soprattutto), ma c'è delta e delta, un conto è stare sui 4 Hz, ad esempio, un altro è stare intorno agli 0,5-1... Che poi lo stesso vale per gli altri: un teta alto può essere sintomo di fantasia, creatività, etc., un teta basso può benissimo indicare distraibilità e sonnolenza, ma senza un gran ché dal punto di vista psichico, e poi dobbiamo valutare che nel normale sonno n-REM i ritmi non sono mai puri e in un ritmo delta dominante c'è un sottofondo teta, che spiegherebbe parzialmente le produzioni oniriche in n-REM, per l'appunto, ma il coma è il coma, uno stato di funzionamento al minimo dell'encefalo (e in questo sì, si ravvisa un aspetto della tua ipotesi) che prevede il mantenimento delle funzioni neurovegetative (respirazione, battito cardiaco, metabolismo etc.) ma esclude ogni funzione psichica, con la conseguenza che la cosa innesta un feed-back negativo per cui il cervello, rimanendo a corto di stimoli, si "arrugginisce" sempre di più (ricordate la questione della sua plasticità e del paragone con un muscolo? Qui è il caso di valutare quella metafora) per cui il ritmo delta si appiattisce quasi sicuramente ai minimi valori ed esclude qualsiasi forma di coscienza, anche onirica. Il fatto che per tale mancanza di stimoli il cervello poi, pur continuando a svolgere regolarmente le funzioni neurovegetative non procede più al mantenimento delle attività psichiche determina poi un graduale degrado dei circuiti che non vengono più utilizzati (la plasticità, ancora... Funziona sia in un senso che nell'altro, purtroppo: stimoli sviluppano, ma mancanza di stimoli degrada...), che determina a sua volta che più tempo dura un coma e peggiori saranno le condizioni al risveglio, se ci sarà.

ddsx ha scritto:
Canas ha scritto:perchè c'è gente che si è svegliata dopo ore di morte. E il cervello senza ossigeno muore in 10 minuti e meno.


Questa cosa delle ore non la sapevo... pensavo che si risvegliassero tutti dopo qualche minuto.


Neanch'io. E' documentata?

ddsx ha scritto:Però dovremmo capire perchè il cervello muore dopo 10 minuti... mancanza di ossigeno se non sbaglio (escludendo traumi gravi, naturalmente)... potrebbe esistere una sostanza in grado di proteggerlo?


No. L'ossigeno non protegge il cervello. Lo fa funzionare. E se non può funzionare si degrada velocemente. L'encefalo (che dire cervello è riduttivo ad alcune regioni dello stesso) è l'organo più "sprecone" dal punto di vista energetico dell'intero individuo: da solo si pappa il 20% di tutta la sua energia biologica. E' una struttura talmente assetata di energia che se ne denuncia un deficit per pochi minuti si degrada e non ci sono sostanze che possano proteggerlo da ciò. Dato che hai fatto un esempio informatico, te ne faccio uno per capire, anche se non sono programmatore: se stai lavorando ad un file su un programma e il computer si spegne di botto perché per un fulmine è saltata la corrente in casa, prima che lo salvassi (ovviamente escludendo il caso di quei programmi che fanno un "backuppino" automatico ogni tot minuti, s'intende), pensi che spalmare nutella sulla tastiera (o anche i circuiti interni) prevenga in qualche modo la perdita del file? Senza ossigeno i neuroni muoiono e anche molto in fretta.

ddsx ha scritto:Ma soprattutto mi stupisce una cosa: i pazienti saranno pur deceduti per qualche motivo!


Questa è veramente un'osservazione intelligente, lo dico senza ironia, perché è di uno che vuole capire la cosa, senza pontificare: il fatto è proprio questo, non sono deceduti! La morte è un concetto complesso e spesso banalizzato e semplificato, anche solo, pragmaticamente, per questioni legali. Anzitutto l'arresto del cuore non è la morte, anche se, legalmente parlando, l'ora della morte di un paziente si basa su questo (mi pare), ma allora quando uno ha un infarto e lo rianimano con un massaggio lo hanno resuscitato? Ci sono forse dei motivi storico-culturali, che hanno portato a questa usanza di stabilire la morte in base al cuore, però la cosa non regge di per sè... Si parla poi di morte cerebrale e ci può stare, in questo caso l'individuo in sè non potrà mai più essere recuperato, anche se il resto del corpo per un po' è ancora vivo (perché, come accennato, non tutti i tessuti ciucciano energia come i neuroni e hanno pertanto una più lunga vita media in assenza di questa, anche perché molti di essi possono pure appoggiarsi in casi estremi ad un meno performante, ma per loro sufficiente, metabolismo anaerobico) ed ecco che si può tirare fuori un cuore in perfetto stile atzeco, metterlo in una soluzione fisiologica, dove, per sola la presenza di qualche sale in una brocca d'acqua in una determinata concentrazione, continuerà a battere come se niente fosse, solo in maniera casuale perché manca il collegamento con un SNC che faccia da pace-maker, ed essere portato in giro per il mondo in aereo e trapiantato in un altro paziente... Il tutto con un tempo limitato, s'intende, perché ha comunque bisogno di un introito energetico per combattere l'entropia che si accumula nelle sue cellule (e quindi deve avere una connessione con un metabolismo funzionante), ma di fatto per molte ore vive ancora, da solo, mentre per il suo proprietario non ci sono più speranze.

Ma allora, un pezzo di persona è morto e altri pezzi della stessa sono ancora vivi? Sì. Come è possibile? Cos'è la morte? E cos'è, soprattutto, la persona? Siamo così abituati nel nostro egocentrismo a considerarci degli individui, solo perché ci identifichiamo in quella massa di pensieri del nostro encefalo che sperimentiamo (qualcuno lo chiama ego), che abbiamo dimenticato di essere una "comune" di miliardi di cellule e ogni singola cellula è un individuo vivente a sé stante. Ogni cellula può vivere più a lungo o meno a lungo, a seconda delle proprie esigenze energetiche e ambientali. Ma, qualora anche volessimo, tralasciando ciò, considerare l'individuo come la somma di tutte le proprie cellule (facile tentazione...) dobbiamo arrenderci all'evidenza che la cosa non finisce qui, perché un uomo è praticamente un uomo morto, senza il chilo e mezzo di batteri che si porta nell'intestino: certo, non sono cellule proprie e col suo DNA di Homo sapiens, ma senza quelle non vive, l'uomo è una simbiosi, anche se sembra un individuo, li per lì... Ma volendo fare gli schizzinosi e considerando comunque questi batteri come degli strumenti per vivere, né più né meno che un vestito e una casa con riscaldamento in inverno e aggrappandoci al celebre DNA per riaffermare la nostra individualità guastata da questo ragionamento, ci scontriamo infine con le nostre stesse singole cellulette: sì, perché i mitocondri hanno un DNA proprio che non c'entra niente col nostro, una loro membrana cellulare e in tutto e per tutto sono organismi procarioti unicellulari, tanto che si moltiplicano da soli quando una cellula che li contiene va in mitosi. In poche parole, sono cellule inglobate da altre cellule in tempi arcaici, le quali, invece di essere state digerite, hanno continuato a vivere nell'ospite come simbionti. Vogliamo espellere questi stranieri? Peccato che i mitocondri procurino energia alle nostre cellule, le quali, senza, dovrebbero accontentarsi di un metabolismo anaerobio che non permetterebbe neppure di esistere ad un organismo della complessità paragonabile alla nostra (ma parlo non solo per H. sapiens, vale per qualunque vertebrato o, forse, anche per qualunque organismo pluricellulare -per via di alcuni fattori limite-).

Tutto questo per rispondere alla tua interessante domanda: la morte è un evento graduale che investe diverse componenti di quella che noi consideriamo superficialmente una individualità e chiamiamo arbitrariamente "noi". Quelle persone stavano decedendo, per rispondere alla tua domanda, ma non erano morte nel senso di essere ormai irrecuperabili (nel qual caso vale solo una resuscitazione, se è possibile); stavano morendo e prima che il processo andasse oltre un punto critico sono state "recuperate per i capelli" da un pronto intervento medico che ha mantenuto dall'esterno determinati parametri.

ddsx ha scritto:E allora ci deve essere anche un cambiamento nel loro corpo!
Esempio idiota:
Mi infilzo il cuore con una forchetta. Quando mi fanno l'autopsia vedono che effettivamente ci sono i buchi.
Poi vedo il tunnel e torno allegramente in vita... col cuore bucato. Oppure il cuore si è riparato da solo?


Di fatto, in quel caso non sarebbe fattibile. O si opera il cuore mentre vengono mantenuti artificialmente i parametri oppure il cuore resta bucato e la persona non può essere recuperata: vedi, la NDE non comporta un aggiustamento miracoloso dei tessuti, comporta per l'appunto una NDE, cioè una NEAR Death Experience, cioè un'esperienza VICINA (e con lo sproloquio sull'individualità apparente e sulla gradualità della morte dovrebbe essere chiaro il perché) alla morte. Non è una BDE una BACK Death Experience, nel qual caso parleremmo di persone morte e poi resuscitate, ma una esperienza di vicinanza alla morte.

Canas ha scritto:E qui arriviamo al punto saliente. Gente che è andata a sbattere, o ha avuto iuun infarto, o addirittura è ANNEGATA è "tornata in vita" senza conseguenze, nonostante chi è annegato avrebbe dovuto riportare danni gravi al cervello e le sue cellule si sono distrutte VERAMENTE


Ecco, si, arriviamo al punto saliente. C'è gente che è andata a sbattere, ha avuto un infarto o addirittura è annegata, poi è tornata in vita senza conseguenze. Immagino cerebrali, per il discorso di cui sopra...
Tralascio chi è andato a sbattere e chi ha avuto un infarto (ma veramente? Non siamo a conoscenza del fatto che ci sono diversi tipologie di infarto, le une per degrado dei tessuti cardiaci -irrecuperabile a meno di trapianto immediato- e altri causati da gravi aritmie per cui basta un massaggio per fare ripartire il cuore ma questo è di fatto intatto dal punto di vista anatomico?), mi concentrerei su chi è annegato e poi è stato recuperato, senza riportare significanti danni cerebrali.

Ma facciamocele un paio di domande ogni tanto:
Come è annegato? Dove?

Cioè: quale temperatura aveva l'acqua? Perché è solidamente noto che se si annega in acqua fredda il cervello rimane come in "pausa", protetto qui sì dal degrado, come chiedeva ddsx, ma non da una sostanza, da una temperatura limite, oltre la quale il degrado cellulare dei neuroni risulta rallentato. C'è la statistica dei tempi di sopravvivenza dell'integrità encefalica in caso di annegamento sulla base delle temperature dell'acqua, che in alcuni casi può superare abbondantemente la mezzora (adesso non ricordo bene ma si tratta proprio di tempi molto lunghi), alla faccia dei dieci minuti di prima!
Quindi, dopo il recupero e un massaggio cardiaco e magari altre operazioni che non conosco, un po' di sputacchi d'acqua, qualche colpo di tosse e via! (e per fortuna! :) )

megalex ha scritto:LE voci e il tunnel di luce sono tutti fenomeni spegabili in maniera logica e sono anche di semplice comprensione.

La luce che uno vede nel momento di transizione avviene perchè il corpo si sta sdoppiando e sta entrando nel nuovo universo e quindi deve infrangere la barriera che gli separa, è per questo motivo che avviene l'effetto tunnel e la luce.


...Logico...
Hai detto "spiegabili in maniera logica", lasciando intendere, con la parola "logica", che da determinate premesse ne conseguono per forza determinate conclusioni, poi esprimi un'opinione. Non ho nulla contro ciò che pensano gli altri, ma se stiamo esprimendo ciò che pensiamo noi lasciamo da parte la logica. Logico è che se A=B e B=C allora A=C. Date le premesse tutti possono giungere alle stesse conclusioni. E' come, per esempio, se dalle premesse date, noi avremmo dovuto dedurre, non si sa come, che O=Z. E' brutto e squallido, lo so, ma la logica è questo. Che "tutti vedono la stessa cosa" significa che "il corpo si sta sdoppiando" non è una conclusione a cui possono arrivare tutti partendo dalle stesse premesse; la dimostrazione logica di questo è che dalle stesse premesse diverse persone traggono conclusioni diverse.

megalex ha scritto:Per quanto riguarda le voci devi sapere che quando si va in astrale siamo sempre seguiti da qualche spirito guida che ci fornisce assistenza


"Devi sapere" è ancora meno logico. Se io ti dicessi "devi sapere che l'astrale non esiste"? Basterebbe come argomentazione? A scanso di fraintendimenti: non ho mai detto che per me l'atrale non esiste, se me lo chiedi ti ripsondo che per me potrebbe sia esistere che non esistere, perché sinceramente non lo so. E' solo per spiegare che non si può invocare la logica quando si portano opinioni personali.

megalex ha scritto:Questo per dire che in questi fenomeni non c'è niente di divino e sovrannaturale.


E questo chi l'ha detto, dal momento che per molta gente l'astrale è considerato una dimensione sovrannaturale? :)
A parte la battuta, concordo con te che qualsiasi cosa possa mai esistere, se esiste allora è possibile, quindi naturale e non soprannaturale, ma capisci che come argomentazione non può valere per tutti?

Canas ha scritto:Alcuni si sono fusi con la Luce e dentro di essa hanno visto un altro mondo.


Sono andati in una realtà che trascende la nostra e noi sappiamo cosa gli è successo... : Surprice :

Canas ha scritto:Tutti vicino alla Luce provavano una sensazione di pace e amore.


Questo invece è credibile, dal momento che sono quelli che sono tornati per raccontarcelo (senza ironia).

Arokas ha scritto:Basilarmente una NDE per come la vedo io dimostra che esiste un corpo eterico, e che quindi anche le obe non sono solo sogni lucidi.


Benissimo, un'opinione proposta e interessante: se la NDE è una OBE, allora perché, dato che molti fanno le OBE, non si può indagare sperimentalmente con apposite OBE la fenomenologia per vedere se cambia o è la stessa? Si può sperimentare in proposito? Voglio dire, si è detto che tutte le NDE sono simili: sarebbe interessante vedere le similitudini e le differenze (da chi le sa fare, ripeto) con le OBE, in maniera di descrivere il fenomeno, per capirlo meglio, prima di ipotizzarne cause e funzionamento...

Mirror ha scritto:anche se è una discussione inattiva da tempo posto la mia..


Per non parlare di me, che recupero questo post adesso... : Mr green :

SandStorm ha scritto:
Mirror ha scritto:A 7 anni ebbi un incidente, volai giù da un garage di schiena dritto dritto sulla ghiaia.
Ricordo che mi sono ritrovato immerso in un "fluido" nero come la pece e tiepido, vischioso e cavolo come si stava bene, era rassicurante poi in lontananza ho iniziato a sentire uno sgrat sgrat che mi ha riportato alla realtà, era l'infermiera che mi rasava la testa per poi cucirmi


Secondo me il tuo era un semplice sogno, non un'esperienza di pre-morte.

Invece quella di amrod! Cavolo! :shock: E' strano che valga allo stesso per tutte le persone! Era una voce che conoscevi? Una voce femminile o maschile?


Eh certo, se la descrizione non contiene il tunnel la luce e l'amore è un sogno, altrimenti è una NDE, ecco perché all'inizio sostenevi che in tutte le NDE per qualche strano motivo sia credenti che atei vedono sempre la stessa cosa: decidi tu quale è una NDE e quale è un sogno!
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda NovaKZ » 02/09/2015, 0:04

Argomento molto interessante che mi ah affascinato e che quindi mi sono documentati brevemente su dei casi di NDE. non so quanto possano essere autentici ma li riporto in ogni caso. Intanto però dico la mia opinione su argomenti che in parte sentirei di smentire senza in alcun modo offendere nessuno.

No, per l'appunto, il ritmo dominante è delta, associato alla mancanza di coscienza. E' anche vero, per carità, che il ritmo delta è associato anche al problem solving, è presente anche nei bambini in stato di veglia e che pure nel sonno profondo, quando si sta in delta, per l'appunto, possono esserci talvolta produzioni oniriche (incubi, soprattutto), ma c'è delta e delta, un conto è stare sui 4 Hz, ad esempio, un altro è stare intorno agli 0,5-1... Che poi lo stesso vale per gli altri: un teta alto può essere sintomo di fantasia, creatività, etc., un teta basso può benissimo indicare distraibilità e sonnolenza, ma senza un gran ché dal punto di vista psichico, e poi dobbiamo valutare che nel normale sonno n-REM i ritmi non sono mai puri e in un ritmo delta dominante c'è un sottofondo teta, che spiegherebbe parzialmente le produzioni oniriche in n-REM, per l'appunto, ma il coma è il coma, uno stato di funzionamento al minimo dell'encefalo (e in questo sì, si ravvisa un aspetto della tua ipotesi) che prevede il mantenimento delle funzioni neurovegetative (respirazione, battito cardiaco, metabolismo etc.) ma esclude ogni funzione psichica, con la conseguenza che la cosa innesta un feed-back negativo per cui il cervello, rimanendo a corto di stimoli, si "arrugginisce" sempre di più (ricordate la questione della sua plasticità e del paragone con un muscolo? Qui è il caso di valutare quella metafora) per cui il ritmo delta si appiattisce quasi sicuramente ai minimi valori ed esclude qualsiasi forma di coscienza, anche onirica. Il fatto che per tale mancanza di stimoli il cervello poi, pur continuando a svolgere regolarmente le funzioni neurovegetative non procede più al mantenimento delle attività psichiche determina poi un graduale degrado dei circuiti che non vengono più utilizzati (la plasticità, ancora... Funziona sia in un senso che nell'altro, purtroppo: stimoli sviluppano, ma mancanza di stimoli degrada...), che determina a sua volta che più tempo dura un coma e peggiori saranno le condizioni al risveglio, se ci sarà.


Ho sentito di casi in cui durante il coma la persona riesce a sentire tutto quello che accade intorno i a lui di ricordarlo anche al risveglio quindi non penso che tutte le funzioni si "resettano" lasciando solo quelle basilari e di nuovo anche si casi in cui si sogna che con alcune ricerche sul web se ne trovano tante.



ddsx ha scritto:
Canas ha scritto:
perchè c'è gente che si è svegliata dopo ore di morte. E il cervello senza ossigeno muore in 10 minuti e meno.


Questa cosa delle ore non la sapevo... pensavo che si risvegliassero tutti dopo qualche minuto.


Neanch'io. E' documentata?



Come riporta anche il video ci onore stati a si di risveglio dopo ore di "morte" quando non si riuscirebbe a sopravvivere più di qualche decina di minuti



Questa è veramente un'osservazione intelligente, lo dico senza ironia, perché è di uno che vuole capire la cosa, senza pontificare: il fatto è proprio questo, non sono deceduti! La morte è un concetto complesso e spesso banalizzato e semplificato, anche solo, pragmaticamente, per questioni legali. Anzitutto l'arresto del cuore non è la morte, anche se, legalmente parlando, l'ora della morte di un paziente si basa su questo (mi pare), ma allora quando uno ha un infarto e lo rianimano con un massaggio lo hanno resuscitato? Ci sono forse dei motivi storico-culturali, che hanno portato a questa usanza di stabilire la morte in base al cuore, però la cosa non regge di per sè... Si parla poi di morte cerebrale e ci può stare, in questo caso l'individuo in sè non potrà mai più essere recuperato



È vero che la morte viene sempre riportata quando il cuore smette di battere ed è anche vero che la vera morte definitiva e irrecuperabile è quella cerebrale ma bisogna anche considerare che non si riesce a far funzionare il corpo per più di qualche decina di minuti senza che il cuore funzioni. Poi è vero che si parla di near death experience cioè vicine alla morte ma tutte parlano di persone morte e "risvegliate" magicamente dopo la loro morte addirittura in questo video vengono riportati casi in cui la persona morta di cancro dopo il risveglio magicamente il cancro si è ritirato fino a scomparire completamente quindi anche si rigenerazione.




È infine ecco il videohttps://www.youtube.com/watch?v=Rg5_hMr8Cfo


http://www.youtube.com/watch?v=Rg5_hMr8Cfo



Lo ho messi in due in caso non funzionasse il primo xD
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda Searig » 02/09/2015, 1:21

NovaKZ ha scritto:Argomento molto interessante che mi ah affascinato e che quindi mi sono documentati brevemente su dei casi di NDE. non so quanto possano essere autentici ma li riporto in ogni caso. Intanto però dico la mia opinione su argomenti che in parte sentirei di smentire senza in alcun modo offendere nessuno.


Ma infatti, come ho detto nella premessa non entro nel merito e non sto dicendo che non sono vere, il mio post era sulla maniera di argomentare, non sull'argomento. Come ho detto anche, ho usato toni un po' aspri, se ho esagerato me ne scuso, ogni tanto viene fuori il mio lato polemico, ma cerco sempre di stare tra le righe, infatti, ripeto, non contesto l'argomento, solo il modo di argomentare e in alcune cose potrei sbagliarmi, ci sta benissimo, non mi offendo ;)

NovaKZ ha scritto:Ho sentito di casi in cui durante il coma la persona riesce a sentire tutto quello che accade intorno i a lui di ricordarlo anche al risveglio quindi non penso che tutte le funzioni si "resettano" lasciando solo quelle basilari e di nuovo anche si casi in cui si sogna che con alcune ricerche sul web se ne trovano tante.


Meglio così, allora, molto meglio, non voglio essere sadico nei confronti di chi è in coma. Anzi, qualcuno ad un certo punto (che non ho messo nei miei quote perché non avevo nulla da commentare in proposito) aveva parlato di diversi gradi di coma: se è così ci può stare, per coma leggeri.

NovaKZ ha scritto:Come riporta anche il video ci onore stati a si di risveglio dopo ore di "morte" quando non si riuscirebbe a sopravvivere più di qualche decina di minuti


Discriminando, però, l'ho detto anch'io che si può rimanere "recuperabili" per parecchio tempo, ad esempio in caso di annegamento in acque fredde o anche in quella che in letteratura medica (per cui niente di nuovo, anche se strano sì...) viene chiamata "morte apparente".

NovaKZ ha scritto:È vero che la morte viene sempre riportata quando il cuore smette di battere ed è anche vero che la vera morte definitiva e irrecuperabile è quella cerebrale ma bisogna anche considerare che non si riesce a far funzionare il corpo per più di qualche decina di minuti senza che il cuore funzioni.


Chiaro, il cuore serve a fare arrivare l'ossigeno alle cellule, dicevo solo che l'arresto del cuore=morte è più una cosa simbolica che reale, poi si, senza cuore non si va avanti per molto...

NovaKZ ha scritto:Poi è vero che si parla di near death experience cioè vicine alla morte ma tutte parlano di persone morte e "risvegliate" magicamente dopo la loro morte addirittura in questo video vengono riportati casi in cui la persona morta di cancro dopo il risveglio magicamente il cancro si è ritirato fino a scomparire completamente quindi anche si rigenerazione.


Piano, piano: in letteratura medica, senza morti di mezzo, sono riportati casi di remissione di cancri ritenuti incurabili e qui forse la neuroendocrinologia (o vogliamo chiamarla olistica, legame mente-corpo, per usare parole più familiari?) sta solo cominciando ad indagare il fenomeno, per cui se la cosa già accade, raramente, ma accade, senza un'esperienza di premorte, ma in pazienti che di fatto non sono ancora morti, non vedo perché si debba attribuire la remissione a questa.
Poi il video mostra immagini, frasi e fotografie, ma i referti medici? Uno straccio di intervista ad uno dei medici presenti al fatto? Scusa la pedanteria ma per cose così grosse ci vorrebbero documentazioni altrettanto grosse... Scusa la pedanteria eh, ma parte con la testimonianza di uno storico greco antico che parla di quel soldato morto per giorni... Allora se guardi un libro della stessa epoca che si chiama "La buona notizia" c'è una storia simile, ma nessuno lo prende per un documento medico...

La cosa che comunque mi ha colpito di più del video che hai postato è che i racconti di tutte quelle persone sono diversi, a parte la costante dei parenti morti, mentre nella precedente discussione si insisteva che l'autenticità dovrebbe basarsi sul fatto che tutti raccontano la stessa cosa... Ma dove, se molti vedono cose diverse?

Ti ripeto: non entro nel merito e le esperienze potrebbero essere tutte autentiche per quanto mi riguarda e ne so, ma mi sembra che eccessi di entusiasmo possano essere controproducenti, quando si indagano fenomeni così complessi...

Ps Anch'io, certo, spero di non offendere nessuno! :)
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda NovaKZ » 02/09/2015, 16:57

Beh anche io quando ho visto che il video partiva con un soldato morto chissà quanti anni fa ho avuto dei dubbi sulla credibilità del video xD.
Ho fatto altre ricerche(non approfondite) però non sono riuscito a trovare interviste ai medici ma solo interviste ai sopravvissuti e poi ovvio anche forum o argomenti che cercano ogni stranezza o incongruenza nei loro racconti o nelle situazione di morte per smentire la miracolositá del fatto che tra l'altro fanno bene così possiamo approfondire e vedere le cose per come stanno ma sembra anche un po' esagerato che ad ogni cosa fuori dal comune che succede bisogna cercare cose per dimostrare a tutti i costi che siano false. Non voglio dire che certe cose siano vere o false ma non penso si possa scoprire definitivamente la verità su cose così personali e che non hanno una spiegazione.
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda Searig » 02/09/2015, 18:23

NovaKZ ha scritto:ma sembra anche un po' esagerato che ad ogni cosa fuori dal comune che succede bisogna cercare cose per dimostrare a tutti i costi che siano false. Non voglio dire che certe cose siano vere o false ma non penso si possa scoprire definitivamente la verità su cose così personali e che non hanno una spiegazione.


No, tranquillo :) , non ho cercato di dimostrare la falsità delle NDE, guarda, mi autoquoto:

Searig ha scritto:Premetto: Non voglio dare contro a nessuno, anche se il mio tono ogni tanto vi sembrerà un po' sopra le righe, rispetto al mio solito. Ognuno può pensare quello che vuole e io posso benissimo anche pensarla alla stessa maniera, ma occorre, facendo ipotesi su argomenti simili, per lo meno scremare ciò che effettivamente conosciamo, per poi magari ipotizzare sul resto. Non entro perciò nel merito delle NDE, che per me possono essere benissimo autentiche (semplicemente non lo so...), ma su modi di argomentare, che a volte trascurano informazioni che, soprattutto oggi, si recuperano facilmente.


da cui vorrei estrapolare in particolare la frese:

Searig ha scritto:Non entro perciò nel merito delle NDE, che per me possono essere benissimo autentiche (semplicemente non lo so...)


Capisci? So che è un argomento delicato e che la scienza non ha tutte le risposte (ci mancherebbe!), se riguardi bene vedrai che ho contestato certi modi un po' troppo entusiastici che magari trascurano dettagli noti, ma non ho mai contestato l'argomento di per sé, che, come nella frase che ho autocitato, "potrebbe benissimo essere autentico".

Lo sapevo di avere usato un tono un po' troppo sopra le righe, ma spero che sia chiaro che tale tono andava contro i modi e non contro i contenuti su cui non mi permetto di pronunciarmi! :)
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Re: Esperienze di pre-morte

Messaggioda NovaKZ » 02/09/2015, 20:37

Ah no tranquillo nell'ultimo post non mi riferivo a te xD ma in generale alle persone su internet che ho visto su vari forum che cercano sempre scuse per trattare ogni cosa come falsa.comunque hai fatto bene a chiedere argomentazioni e prove. perché non sono cose che vanno prese come verità assoluta facilmente in quanto riguardano anche argomenti grossi e delicati che porterebbero a grosse scoperte in caso fossero vere. Mi scuso in caso abbia fatto capire che ce lo con te o di avervi offeso in qualche modo :)
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