Indice Tecniche e Divulgazione Fenomeni del sonno > ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Tutto ciò che riguarda il sonno e non rientra all'interno di un'esperienza onirica consapevole, ovvero: domande sui sogni normali, falsi risvegli, dormiveglia, allucinazioni, qualità del sonno, metodi di addormentamento e rilassamento.

ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda Searig » 14/12/2015, 21:12

Ciao, premetto che ne so poco e immagino che l'argomento sia così vasto che mi sarebbe difficile orientarmici. Stavo leggendo cose qua e là in rete sull'ipnosi. Un sito diceva che l'ipnosi è uno stato mentale in cui tutti ci troveremmo ogni 90 minuti, quello che fa l'ipnotista è solo indurlo a volontà. Mi è subito tornato in mente che un ciclo di sonno termina con un breve risveglio dopo 90 minuti e che forse la mente da svegli più o meno allo stesso modo si "schiarisca" maggiormente ogni 90 minuti, in maniera analoga, anche perché descriveva questo stato come di una maggiore concentrazione rispetto al solito. A voi risulta una cosa del genere? È possibile?
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda fcm19 » 15/12/2015, 0:29

Anch'io avevo sentito una cosa simile, quindi mi sono informato meglio e quello che dici è vero.

L'ipnosi non è altro che un normalissimo stato alterato di coscienza, tipico dei momenti di maggiore concentrazione, di quando siamo completamente assorti in un'attività o nei pensieri e di quando sogniamo ad occhi aperti, momenti nei quali tutto il resto passa in secondo piano.
Si tratta di un fenomeno naturale che si manifesta ogni circa 90 minuti, quando il cervello passa da uno stato di coscienza vigile ad uno stato di coscienza alterata per circa 10-15 minuti (questi tempi ovviamente variano da persona a persona), durante i quali ci ritroviamo appunto assorti a fantasticare.
Questo meccanismo servirebbe per migliorare la gestione delle risorse cerebrali, per ripristinare la mente e renderla più efficiente.
L'analogia coi tempi del sonno è sicuramente incredibile e andrebbe approfondita.
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda LCyberspazio » 15/12/2015, 1:26

Non avevo mai sentito una cosa del genere...

Spoiler:
ora capisco perché l'Italia perde mondiali ed europei solitamente ai tempi supplementari : Mr green : : Mr green : : Mr green : : Mr green : : Mr green : : Mr green :
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda Searig » 15/12/2015, 12:20

fcm19 ha scritto:Anch'io avevo sentito una cosa simile, quindi mi sono informato meglio e quello che dici è vero.

L'ipnosi non è altro che un normalissimo stato alterato di coscienza, tipico dei momenti di maggiore concentrazione, di quando siamo completamente assorti in un'attività o nei pensieri e di quando sogniamo ad occhi aperti, momenti nei quali tutto il resto passa in secondo piano.
Si tratta di un fenomeno naturale che si manifesta ogni circa 90 minuti, quando il cervello passa da uno stato di coscienza vigile ad uno stato di coscienza alterata per circa 10-15 minuti (questi tempi ovviamente variano da persona a persona), durante i quali ci ritroviamo appunto assorti a fantasticare.

Interessante davvero; allora se quando ci si ritrova a fantasticare si è in ipnosi chissà quante volte mi sono auto ipnotizzato! :lol:

Comunque è vero, alle volte si è così assorti, magari mentre si legge, si scrive o si pensa a qualcosa, che perfino chi ci è davanti ci dice ad alta voce una cosa e noi rispondiamo, poi salta fuori dopo cinque minuti, parlando, che non ce ne ricordiamo neppure, come se non ci fosse stato detto niente! Ogni tanto mi capita, non spesso, di essere tanto preso alle mie cose da astrarmi da tutto il resto, ma pensavo che ciò fosse dovuto al mio interesse nei confronti delle stesse, perché sinceramente non ho mai notato né fatto caso alle tempistiche, per poter affermare se mi capiti a cadenze di 90 minuti o meno.

Ciò da un lato rende più "familiare" il concetto di ipnosi e tutti leggendo queste descrizioni possono, credo, affermare di essersi trovati in una condizione simile, dall'altro sembra demolire il mito dell'ipnosi come qualcosa di "trascendentale", perché in questi casi non succede niente "da film", anche se rimane il fatto che nell'ipnosi indotta da un professionista forse il livello di concentrazione sia così profondo che magari in quel caso le cose "da film" possono anche succedere...

fcm19 ha scritto:Questo meccanismo servirebbe per migliorare la gestione delle risorse cerebrali, per ripristinare la mente e renderla più efficiente.
L'analogia coi tempi del sonno è sicuramente incredibile e andrebbe approfondita.

Interessante; si in effetti sembrerebbe che abbiamo cicli mentali di 90 minuti generici e non solo del sonno, che forse nel sonno sono intervallati da microrisvegli e nella veglia da stati ipnotici...

LCyberspazio ha scritto:
Spoiler:
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:lol:
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda sciamano » 16/12/2015, 18:09

secondo me non è esattamente corretto quel che hai letto.
secondo me non è che ogni 90 minuti il cervello va in ipnosi.
semmai entra in una leggera trance: quello è il momento in cui sarebbe maggiormente recettivo all'ipnosi.
ma non è esattamente la stessa cosa.
ok, rimane un "secondo me" o, se vuoi, un "secondo quel che ricordo" (dato che in passato mi sono interessato moltissimo anch'io a questi argomenti), però lo sottolineo non tanto per mettere i puntini sulle "i" ma perchè, secondo me, sono 2 molto cose diverse:

l'autoipnosi può essere in qualche modo un lavoro su se stessi preposto al raggiungimento di un determinato obiettivo, è quindi un qualocosa di "attivo"

la trance è uno stato mentale, interessantissimo, ma "passivo". può essere il punto di partenza o di arrivo dell'ipnosi ma rimane il fatto che è differente.

la prima volta che ho letto della WILD, e in particolare della V-WILD ho pensato che era esattamente questo:

in un primo momento con l'immobilità e l'attenzione interna raggiungi una leggera TRANCE, ed è a questo punto che operi un lavoro di visualizzazione (riconducibile a un lavoro di autoipnosi) che dovrebbe portarti al sogno lucido.
:oops: hmmmm ... non-so-se-sono-stato-spiegato :oops:
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda Searig » 17/12/2015, 11:33

Sì sei-stato-spiegato e grazie per le precisazioni! :D

Conosco poco l'argomento ma mi interessa, ovviamente un po' nell'ottica dei sogni lucidi, poi anche come argomento in sé. In effetti il tuo discorso è più ragionevole, il passaggio ad uno stato più favorevole, senza per forza trattarsi di auto ipnosi in senso stretto...

Anche io avevo notato, leggendo la wiki, le similitudini con l'ipnosi (per quanto poco ne sappia): uno si rilassa e poi introduce delle autosuggestioni... Certe volte le similitudini non le ho notate io ma sono state esplicitamente indicate dalla wiki stessa, ad esempio nell'articolo sul "veicolo del sogno" o in alcuni articoli su tecniche di rilassamento, per non parlare del conto alla rovescia che occasionalmente si consiglia di fare durante la WILD per giungere allo stato di rilassamento, che assomiglia così tanto al conto alla rovescia che fa l'ipnotista al soggetto dell'ipnosi (e poi se non sbaglio lo rifa al contrario alla fine, per riportarlo nello stato normale)!

Altre similitudini possono essere notate con la meditazione: si svuota la mente e a questo punto intervengono fenomeni come le ipna, etc.

Sembra quasi che ipnosi, meditazione e onironautica alle volte indichino lo stesso fenomeno con nomi differenti... E' possibile?

Mi incuriosisce quanto dici a proposito del fatto che ti sei interessato molto all'ipnosi e che hai trovato un forte parallelismo con la v-WILD; ti hai provato cose simili? Risultati? SI arriva veramente a vedere le immagini o le si "immagina" soltanto? Intendo dire: quando ho un'immagine ipnagogica la vedo veramente, compare e poi scompare, ma la vedo; diverso è da quella sorta di "pensiero di un'immagine semitrasparente" di quando sto immaginando una cosa. Mi sono "tardivamente" interessato alla v-WILD (perché in un primo tempo davo più peso alla WILD in senso stretto) quando ho notato, nei miei esercizi (sonnellini pomeridiani) di riuscire, un pochino, ad avere un certa capacità di interagire con le immagini ipnagogiche (niente di ché, comunque ne parlavo qui: viewtopic.php?f=7&t=8977), allora sono tornato sulla wiki a rileggere l'articolo in questione, per trovare eventuali spunti che mi potessero aiutare, anche perché poi la WILD non mi è mai riuscita. Lì spiegava che la mente opera su due modalità, una astratta-concettuale e una immaginativa. Normalmente siamo nella prima polarità ma durante la WILD possiamo impostarci sulla seconda, allora si passa, per esempio, dal pensare a una sedia al vedere la sedia a cui si pensa; niente di nuovo, se si considera che con il rilassamento si entra nella fase ipnagogica, quello che ho già sperimentato, con la differenza che le immagini sembrano essere casuali e svincolate dai nostri pensieri (come spiegavo qua: viewtopic.php?f=6&t=9107), mentre nella v-WILD siamo noi a decidere quale immagine fare apparire. Quello che però ho trovato interessante dell'articolo in questione è che non bisogna sforzarsi di "visualizzare" la cosa ma, assecondando la polarità mentale attuale, possiamo limitarci a pensare il concetto astratto, come avviene normalmente, sarà poi il cambio naturale della polarità, quando il rilassamento avrà fatto il suo corso, a trasformare il pensiero in un'immagine. Nell'esempio io dovrei pensare "sedia" senza sforzarmi di immaginarla, poi quando la mente sarà pronta mi presenterà essa stessa l'immagine ipnagogica di una sedia. Tu che ne pensi? Ti sembra una cosa corretta? Nel tuo passato interesse per l'autoipnosi hai eseguito delle prove di questo tipo?

Un'altra cosa di cui avevo già fatto cenno sul forum tempo fa era la questione di C. G. Jung e il suo Libro Rosso; avevo visto su internet un bellissimo documentario sulla vita di questo personaggio (viewtopic.php?f=20&t=8416) e in un punto trattava del periodo in cui compose quest'opera: Jung faceva un esercizio di sua invenzione, che chiamava di "immaginazione attiva" in cui arrivava a generare una sorta di viaggio interiore in cui gli apparivano immagini, personaggi etc., con cui interagiva anche, quasi come in un sogno lucido, si direbbe... Ponevo il dubbio, sul forum, che la sua "immaginazione attiva" fosse nient'altro che una WILD ante litteram... Tu che ne pensi?

Di recente mi sono re interessato alla cosa e, siccome nel documentario c'era solo un accenno, ho cercato in rete altre notizie sul "come si fa" l'immaginazione attiva junghiana e ho trovato una descrizione di un esercizio in quattro fasi:

-svuotare la mente
-lasciare emergere le immagini
-osservarle attentamente
-interagire con esse

La cosa mi ha lasciato un po' perplesso, a dire il vero, in relazione con le mie esperienze e conoscenze di onironautica (dato che ho confrontato con altri queste mie esperienze sul forum e pare che le cose funzionino allo stesso modo anche per loro): sui primi due punti ok, ci si rilassa ed emergono spontaneamente le immagini ipnagogiche; il problema è che appare quasi impossibile osservarle con attenzione, perché questo le fa scomparire immediatamente! In genere ho imparato a farle durare un pochettino (ma poco) di più, osservandole con un livello basso di attenzione, se inoltre mi distraggo spontaneamente, esse durano anche più a lungo, ma appena la distrazione cessa e mi accorgo che ho un'immagine davanti essa scompare comunque... Osservare con attenzione le immagini? Come è possibile questo? Il quarto punto è anch'esso strano: posto che già il sterzo le "scaccerebbe", interagirci appare come un intervento addirittura più diretto ancora del solo osservarle con attenzione... Eppure sembra che Jung riuscisse a visitare interi mondi interiori con questo metodo e a quanto ho capito gli psicologi junghiani lo insegnano ancora oggi ai loro clienti, cosa che mi lascia supporre che sia una cosa fattibile; nonostante cozzi fortemente con quello che so e ho vissuto della fase ipnagogica. Che ne pensi? Ti sembra che l'immaginazione attiva di Jung abbia a che fare con l'autoipnosi, con l'onironautica (WILD) o con entrambe? : Blink :

Per quanto riguarda lo stato mentale in cui si entrerebbe ogni 90 minuti, ok: non è autoipnosi, ma una condizione in cui essa sarebbe più facile da ottenere. Nel sito da cui ho trovato questa informazione faceva per l'appunto l'esempio (però lui la chiamava ipnosi, mi pare) di quando siamo concentrati su una cosa a tal punto da "escludere" tutto il resto: una persona ci parla e magari rispondiamo anche, ma qualche minuto dopo ci si rende conto insieme, come avevo detto in un esempio precedente, che né quello che ci è stato detto è stato recepito né ricordiamo, o vagamente, di avere risposto; in questo caso si parlava di ipnosi spontanea come concentrazione della propria attenzione su alcuni stimoli sensoriali (od argomenti, come nel fantasticare), escludendo da essa il resto. Secondo te questa è ipnosi o è lo stato di cui parlavi in cui essa sarebbe possibile? Come si potrebbe fare ad accorgersi di quando ci si trova in tale stato? Perché dubito che possa essere ottenuto semplicemente guardando l'orologio, dato che i tempi sono sempre indicativi e soggettivi e questo stato potrebbe anche essere ritardato o anticipato per situazioni contingenti che lo richiedano. Una persona può arrivare a "sentire" questa condizione quando arriva per sfruttarla?

Se quando si fantastica si entra in questo stato, potrebbe essere un modo facile per indurlo? Ma come capire in che modo operare una volta raggiunto?
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda sciamano » 18/12/2015, 16:01

Searig ha scritto:.............................

Sembra quasi che ipnosi, meditazione e onironautica alle volte indichino lo stesso fenomeno con nomi differenti... E' possibile?

..........................


mio caro, carissimo Searig, con questo concetto hai toccato uno dei punti che più amo di tutta questa faccenda dello sciamanesimo / psicologia / onironautica eccetera!! il fatto, dal mio personalissimo punto di vista, è proprio che TUTTO è UNO. e perciò tutto è vero. voglio dire: se una stessa cosa funzionasse per i monaci buddhisti in un modo e per gli sciamani hawaiani in un altro modo, vorrebbe dire che uno dei due dice il vero e l'altro è in errore, mi spiego? o anche che ENTRAMBI SONO IN ERRORE! ma di certo non possono essere entrambi nel giusto! ma se quella stessa cosa funziona nello stesso modo e gli abbiamo semplicemente dato 2 nomi diversi ecco che quella cosa, presumibilmente diventa vera!
la vecchia storia dell'enorme cisterna d'acqua che sta in mezzo a tre territori, uno spagnolo, uno francese e uno inglese. I primi la chiamano agua, i secondi eau e i terzi water. Ma hanno ragione tutti e 3! perchè stanno solo usando il loro modo di dire acqua!

ebbene, a me interessa in qualche modo un percorso spirituale... o spirituale tra virgolette, se vuoi, spirituale per me, che possa avere un'importanza spirituale soggettiva, non necessariamente riconosciuta tale dagli altri... e affronto questo percorso da un punto di vista esperienziale e da un punto di vista teorico/scientifico... dove la parola scientifico è, ancora una volta, umilmente tra virgolette
diciamo che mi piace l'aspetto scientifico delle pratiche spirituali. Che di volta in volta può essere antropologico piuttosto che puramente pratico. E quindi tanto del mio "cammino spirituale" si riduce spesso e volentieri a letture e unione dei puntini.

Faccio un esempio:
Pratico meditazione da autodidatta. In sintesi e in sequenza: controllo del respiro, rilassamento autoindotto e ripetizione di un mantra.
Ebbene mi piace pensare che per ripetere un mantra non devo necessariamente essere un monaco che vive su una montagna del Tibet ma posso farlo nella mia macchina nel mio garage.

Mi piace sapere che tutta la conoscenza millenaria del Pranayama è in parte la stessa che viene riproposta come esercizi respiratori dai nostri psicologi occidentali.

Mi piace sapere che quegli stessi psicologi, genitori di tecniche quali training autogeno e simili utilizzano esercizi di rilassamento riconducibili a quelli che utilizzavano i mesmeristi prima e gli ipnotizzatori ericksoniani poi: mi piace leggere tutto sull'argomento ed accorgermi di come gli stessi passi che utilizza l'ipnotizzatore per un viaggio nell'inconscio, si possono ricalcare, fatte le adeguate proporzioni, sui passi che utilizzava lo sciamano mesoamericano per il suo viaggio nel Mondo Inferiore.

Mi piace cogliere gli infiniti parallelismi tra il Mondo Inferiore dello Sciamano e l'Inconscio, mi piace accorgermi che l'Es, l'Io e il SuperIo di Freud potrebbero non essere tanto diversi dai Pezzi di Anima dello Sciamano così come i Traumi di cui parla la Psicanalisi possano equivalere alla Perdita di un Pezzo d'Anima di cui parla lo Sciamano. E mi piace sorprendermi del come una lettura non vanifichi l'altra e non la renda meno vera o efficace.

E mi piace più di tutto l'aspetto esperienziale: mi illumina l'essere conscio che posso viaggiare nel Mondo Inferiore. Anche accettando che POTREBBE essere (o potrebbe NON essere) il mio inconscio senza che questa consapevolezza renda meno intensa l'esperienza. Anzi!

Mi piace capire che la ripetizione del mantra funziona NON perchè sia una parola MAGICA ma perchè la ripetizione di una sola parola e la concentrazione su quell'unica parola porta il cervello ad estraniarsi da tutto il resto e pensare solo a quell'unica parola lì e lentamente a dimenticare di conseguenza tutto. Quindi la meditazione funziona non solo con una parola in sanscrito a cui è affidato un significato sacro ma può funzionare anche con una parola a caso tipo, che ne so, GRUNDING o REDBULL. Provare per credere.

Capito questo resta da capire perchè con una parola NON scelta a caso, funziona di più. Cioè se quella determinata parola invece di essere una parola non-sense è una parola con un preciso significato allora il nostro cervello finirà, magari anche inconsciamente a fondersi con quel significato e quindi va da sè che quanto più alto è il significato tanto più profonda sarà, presumibilmente, la meditazione. Allora ecco che magari invece di ripetere GRUNDING la tua meditazione sarà diversa ripetendo INFINITO oppure, che ne so, SACRALITA'.

Capito questo, resta da capire perchè con un OM (o magari un AMEN) funziona ancora di più. E a me piace capire che il motivo è la "M" vibrata di OM (o la N vibrata di AMENNN) perchè la "M" vibra, e la vibrazione produce degli effetti riscontrabili sul cervello. E allora mi piace appassionarmi a tutte le teorie che collegano i vari suoni, perlopiù vibrazionali, a determinate frequenze a cui funziona il cervello, frequenze effettivamente riscontrabili da macchinari in uso alla moderna Medicina, mi piace dunque informarmi sugli stati beta, alpha e theta e scoprire che quella stessa vibrazione del suono M che porta il monaco tibetano nel suo stato meditativo che è Alpha all'inizio e poi Theta nella meditazione profonda, è la stessa identica vibrazione del suono del Didjeridoo che porta lo sciamano aborigeno australiano nel suo stato di trance (che non a caso è sempre lo stato Theta); così come la ripetizione ritmica e martellante del mantra OM che porta il cervello in quello stesso stato è equivalente al ritmo costante e martellante del tamburo dello sciamano siberiano che ancora una volta raggiunge una trance in stato Theta. Mi appassiona capire come il battere la pelle del tamburo produca di per sè, prima ancora che un suono, una vibrazione.
Mi piace sapere che tutta la faccenda sui suoni binaurali che tanto a lungo mi hanno appassionato e che, ben lungi dall'essere una moda "new age", è stata oggetto di importanti studi scientifici, pur sembrando inizialmente una grande scoperta moderna attuabile solo con le moderne tecnologie, si basa esattamente sul concetto del tamburo dello sciamano! e questo è ancora più valido nel caso dei suoni isocronici!
Mi piace sapere che lo stesso stato cerebrale della trance lo viviamo ogni notte durante la fase REM dei sogni (le onde cerebrali si equivalgono) e non a caso alcune tecniche sciamaniche utlizzano il SOGNO come VIA per la trascendenza.
E allora trovo nuovi accostamenti con le pratiche moderne dell' Onironautica che fanno magari le stesse cose ma per scopi differenti o chiamandole differentemente (e giungo finalmente qui!) così come altre pratiche sciamaniche trovano accostamenti moderni in quelli che, nella "new age"(?) vengono chiamati per lo più Viaggi Astrali...

Mi fa impazzire rendermi conto del fatto che sciamani siberiani, americani, africani ecc migliaia di anni fa, senza essere mai venuti in contatto gli uni con gli altri, utilizzassero la stessa identica tecnica per raggiungere la trance e vedessero nella trance stessa un qualcosa di divino o quanto meno un ponte o una porta per il divino. Mi fa impazzire che in diverse parti del mondo questi sciamani chiamassero il Tamburo: Cavallo oppure Canoa vedendo nel loro Tamburo (o per esteso nel suono o nella vibrazione del tamburo) un veicolo che letteralmente li portava nell'altro mondo e poi sapere che uno dei significati a cui si può ricondurre la parola sanscrita "mantra" è esattamente "veicolo"!

Mi sconvolge sapere che studi moderni hanno dimostrato che questi stessi sciamani, che non si erano mai incontrati, divisi da migliaia di km di oceani o montagne, divisi da epoche e lingue e culture diverse, senza sapere NIENTE gli uni degli altri (e del resto come potevano?) suonavano tutti il tamburo a circa 4,5 battiti al secondo!!!! quattro virgola cinque capito???? come caspita può essere una coincidenza????

e i suoni isocronici citati poco fa, ricalcano per l'appunto questa strategia
....

Sono conscio del fatto che il rischio di fare un gran minestrone è fortissimo e continuo... ma a me piace così. Mi piace perchè riesco a farmi un'idea mia e, dunque, posso prendere da questo o quell'altro guru (che poi spesso è più un guru del marketing che altro) quello che mi serve a crescere e, forte delle mie seppur povere analisi, lasciar perdere quello che mi puzza di truffa.

Inoltre il cogliere i mille parallelismi mi porta a intendere che non c'è un solo guru, un solo uomo, o persino un solo popolo che ha la verità in tasca, ma che la verità è dell'UOMO stesso, inteso come essere umano, perchè queste capacità o intuizioni sono sottese indistintamente a TUTTO il genere umano.

Ed è proprio questo che rende poi SACRA tutta la faccenda.

Allora torniamo al punto iniziale.

Allora IO, come UOMO, ho lo stesso potere dello Sciamano e del Monaco perchè è tutto dentro di me. Perchè io sono l'UOMO. E se poi questo Potere posso esperirlo personalmente durante i miei Viaggi o le mie meditazioni e coglierlo magari come un'energia di fondo che unisce tutto l'Universo, che lo forma e da cui è formata, da cui veniamo e a cui torneremo, un'energia che vibra e che ci lega, è che è "Dio" e che ci rende "Dio", e che, ancora una volta è stata colta e interpretata allo stesso modo da popolazioni lontane nel tempo e nello spazio chiamandola ora PRANA dagli Indiani, ora TAO dai cinesi, ora MANA dagli sciamani polinesiani ecc, allora so che è tutto vero! Allora queste riletture pseudoscientifiche che ho la presunzione di tentare, ben lungi dal profanare l'argomento, gli restituiscono la SACRALITA', o almeno questa è la mia prospettiva nel mio piccolo...

.....
ehm... sì, mi avevi fatto altre domande... non credo di aver la conoscenza per poter rispondere a tutte, ma ci proverò nei prossimi giorni...
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda Searig » 18/12/2015, 17:21

Grazie! :)

Un'altra piccola domanda... I suoni isocronici cosa sono? Dei suoni brevi ripetuti con una frequenza tipo un singolo suono 4,5 volte al secondo come dicevi per i tamburi?
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda sciamano » 18/12/2015, 17:33

sì.
ma non necessariamente 4,5 volte/sec.
Questa particolare frequenza servirebbe a portare il cervello in stato theta.
altre frequenze porterebbero il cervello in altri stati, ricalcando la teoria dei binaurali in questo caso.
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Re: ipnosi ogni 90 minuti? qualcuno ne sa qualcosa?

Messaggioda Searig » 18/12/2015, 18:05

Si, certo, intendevo un suono che è "puntiforme" e non prolungato nel tempo, come ad esempio un colpo, come quando si bussa o simili. Anziché avere la frequenza "distribuita" nel tempo, come avviene con i binaurali, ottenere la stessa frequenza ripetendo il "colpo" tot volte per unità di tempo, mi riferivo ad una cosa del genere... Se è così ci avevo pensato anch'io leggendo la teoria dei binaurali, anche se non sapevo avesse già un nome!

Ps che poi ok teta, ma è un teta molto basso, ai limiti con delta! :shock:

Pps: che tu sappia, nella meditazione si va solo in teta o anche in delta?
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