Indice ‹ Tecniche e Divulgazione ‹ Il mondo dei sogni lucidi > La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacità?

[anwar94]

Non molto tempo fa a scuola usci questo discorso, il professore affermava che uno studio aveva scoperto che il nostro cervello è solo al 10% delle proprie capacità, ma ultimamente riparlando con un altro professore anche se non vado più a scuola con lui o un certo rapporto, fatto sta che mi ha contrapposto quest'affermazione dicendo che è solo una leggenda metropolitana. Ma siamo sicuri che le reali capacità siano queste? e se avessimo avuto un evoluzione basata sulla cura della mente (meditazione, sogni lucidi)? Oppure, durante il sonno cosa succede alle nostre capacità mentali?

[Samonios]

Sul fatto che il nostro cervello non utilizzi tutte le sue strutture per lavorare al 100%, potrei anche storcere il naso
Ma riguardo all'affermazione "La nostra mente non sfrutta completamente le sue potenzialità" sono pienamente d'accordo!
Secondo me non è questione di "anatomia" che non viene utilizzata, bensì di funzioni che continuiamo a rinnegare e a tenere nascoste
(con certe persone ti viene proprio da pensare che queste funzioni siano cancellate )

[Searig]

Quoto! È una leggenda metropolitana, ma ciò non implica che non si possano sviluppare alcune capacità...

[anwar94]

Magari la storia del 10% non è mai stata riferita all'anatomia del cervello, ma alle sue potezialità. Pensateci: dai greci ad oggi sono passati migliaia di anni, eppure loro non erano tanto cosi regreditii di noi. Perché da li in poi l'essere umano non è stato un continuo svilupparsi di genii ma tutt'ora siamo legati a discorsi di gente nata anni e anni fa? Perché nessuno si è mai concentrato sulla propria mente? Se l'avessimo fatto a quest'ora quante capacità avremmo sviluppate?

[dixit]

La nostra mente è in gradi di eseguire una miriade di compiti. Il problema non è quanta ne utilizziamo, ma quanta parte ne sviluppiamo. Se non utilizziamo delle potenzialità queste rimarranno atrofizzate. Se invece le alleniamo, si potenzieranno idealmente senza limite, perché credo sia come la memoria: è solo una questione di organizzazione.

[Samonios]

Magari la storia del 10% non è mai stata riferita all'anatomia del cervello, ma alle sue potezialità. Pensateci: dai greci ad oggi sono passati migliaia di anni, eppure loro non erano tanto cosi regreditii di noi. Perché da li in poi l'essere umano non è stato un continuo svilupparsi di genii ma tutt'ora siamo legati a discorsi di gente nata anni e anni fa? Perché nessuno si è mai concentrato sulla propria mente? Se l'avessimo fatto a quest'ora quante capacità avremmo sviluppate?

perchè (secondo me) negli anni, il "progredire" della società ha fatto sì che molte persone non giudicassero come una priorità lo sviluppo mentale...
Per fortuna ci sono ancora individui (tanti) che ragionano col proprio cervello, e non col cervello della società

[Searig]

perchè (secondo me) negli anni, il "progredire" della società ha fatto sì che molte persone non giudicassero come una priorità lo sviluppo mentale...

Giusto, si deve tenere conto del contesto sociale e culturale che può avere "ritardato" eventuali sviluppi da allora a oggi, poi non bisogna neanche pensare alle così dette "sorti magnifiche e progressive" per poi sentirci "da meno", perché se è vero che nella storia c'è progresso, è anche vero che gli esseri umani sono sempre gli stessi (per lo meno negli ultimi duecentomila anni), quindi anche le debolezze e le "categorie" secondo le quali ragioniamo sono sempre le stesse; ci sarà sempre un misto di progresso e casini...

Per il resto, non è un problema di anatomia, ma di fisiologia, cioè di funzionamento di questa anatomia, e, anche, a mio giudizio, di un'inquadratura non corretta del problema:

L'encefalo non è solo mente! L'encefalo svolge una miriade di compiti legati all'omeostasi dell'intero organismo e le così dette "funzioni superiori" ne sono solo una parte. Forse una nuova prospettiva di vedere l'inconscio, non solo contenuti mentali ma anche processazione di miliardi di dati da e verso ogni cellula del corpo per mantenersi in vita? Chi potrebbe mai vagliare coscientemente ogni singolo parametro del corpo? Servono neuroni per questo, tanti. L'encefalo prima di tutto dirige tutta la baracca e poi, solo per una sua parte, "pensa a pensare". Mai evolutivamente si manterrebbe un organo che da solo si ciuccia il 20% di tutta l'energia biologica disponibile se poi se ne restasse inattivo... L'encefalo funziona al 100% perché è necessario alla sopravvivenza in una misura che esclude la parte pensante e senziente, e poi infine si occupa anche di questa.

E' certamente possibile migliorare e approfondire la propria coscienza o come la si voglia chiamare, ma senza chiamare in causa poco probabili inefficienze del nostro encefalo, che si sobbarca dei compiti tanto complessi per cui i tutti i miliardi di cellule che lo compongono lavorano sempre e senza posa!

[PK2]

La cosa del 10% l'ha detta Einstein, ovviamente come una sorta di aforisma, quindi senza pretesa di scientificità. E' significativo che poi si sia diffusa, stante l'autorevolezza della fonte, come fosse una certezza scientifica. il 90% delle nostre certezze si basano su affermazioni del genere (quando diventerò famoso anche questa diventerà una verità tramandata ai posteri).

Premesso questo, dico la mia opinione da 10 cent.
Noi sfruttiamo meno del 10% delle nostre capacità, sia quantitativamente che qualitativamente.
- quantitativamente: come vi spiegate che la nostra favolosa mente, la più efficiente del creato, crolli miseramente di fronte a una semplice calcolatrice tascabile? Se non ci credete calcolatemi in due secondi quanto fa 3425234234545 X 45634534535; eppure ci sono persone, geni matematici o, in genere, autistici, che riescono a svolgere questi calcoli fenomenali senza difficoltà; e dei sette-otto numeri che riusciamo a ricordare, pochi bit di memoria che ci mettono in difficoltà, ne vogliamo parlare? inoltre le funzioni del nostro corpo, anche le più semplici, sono ancora adesso difficilmente riproducibili dal più sofisticato computer.
- qualitativamente: nonostante non si sappia quasi nulla della mente umana, si tende a paragonarla a una sorta di computer. Niente di più sbagliato. La mente umana può operare a un livello qualitativamente irraggiungibile da un computer. Ovviamente si fatica ad accorgersene perché la maggior parte del genere umano opera a un livello prossimo a quello di un primate o di un mammifero di genere inferiore. Dato che si è parlato dei filosofi greci, diciamo che la grande maggioranza degli uomini moderni ha l'acutezza di pensiero di un legaccio delle scarpe di uno di questi filosofi.

Quindi è falso che sfruttiamo il 10% delle capacità della mente. Ne sfruttiamo molto meno.

[Searig]

La cosa del 10% l'ha detta Einstein

Un fisico.

ovviamente come una sorta di aforisma

E come tale andava presa.

E' significativo che poi si sia diffusa, stante l'autorevolezza della fonte

E' il giochetto dell'Ipse dixit (scusa dixit, non ce l'ho con te! ).

Premesso questo, dico la mia opinione da 10 cent.
Noi sfruttiamo meno del 10% delle nostre capacità, sia quantitativamente che qualitativamente.
- quantitativamente: come vi spiegate che la nostra favolosa mente, la più efficiente del creato, crolli miseramente di fronte a una semplice calcolatrice tascabile?

Perché il cervello non è solo mente. Spesso preferisco utilizzare il più comprensivo "encefalo" che il più limitato "cervello", che è solo una parte dell'encefalo. Insomma, quel "pezzo di SNC che c'è dentro la testa", che nella totalità prende il nome di encefalo, non è solo mente, fa tante altre cose. E in queste altre cose che fa utilizza le proprie cellule nella totalità.

Se non ci credete calcolatemi in due secondi quanto fa 3425234234545 X 45634534535

Una calcolatrice è una calcolatrice nella sua totalità, i neuroni dell'encefalo si occupano non solo di fare i calcoli, ma un'infinità di altre cose; se li utilizzasse tutti per calcolare, sarebbe magari più bravo della calcolatrice ma poi avremmo un organismo non funzionante...

Per quello affermo che si utilizzi il cervello nella sua totalità, troppo spesso lo identifichiamo erroneamente con le sole capacità mentali, quando svolge anche molte funzioni legate alla gestione dell'intero organismo; sommando l'utilizzo dei neuroni che processano la psiche a quelli che svolgono le funzioni vitali avremmo proprio il 100% dell'encefalo.

eppure ci sono persone, geni matematici o, in genere, autistici, che riescono a svolgere questi calcoli fenomenali senza difficoltà

Ma hanno difficoltà in altre cose, proprio perché hanno privilegiato lo sviluppo di alcuni circuiti cerebrali (quelli che servono a fare i calcoli) a discapito magari di altri, quindi pensare di saper calcolare come loro e di avere massimamente sviluppate anche tutte le altre facoltà non è realistico.

e dei sette-otto numeri che riusciamo a ricordare, pochi bit di memoria che ci mettono in difficoltà, ne vogliamo parlare?

E dell'enormità di dati elaborati ogni singolo secondo nella nostra percezione sensoriale ne vogliamo parlare?

inoltre le funzioni del nostro corpo, anche le più semplici, sono ancora adesso difficilmente riproducibili dal più sofisticato computer.

Appunto, questo dimostra la complessità del lavoro che compie e depone contro l'ipotesi che non sia sfruttato appieno! Torna infatti che non organizza solo la mente, la capacità di fare di conto etc., ma anche cose come queste e molte altre, che richiedono un enorme lavoro. Esso, appunto, lavora sempre al 100% perché oltre a "pensare" fa una miriade di altre cose.

- qualitativamente: nonostante non si sappia quasi nulla della mente umana, si tende a paragonarla a una sorta di computer. Niente di più sbagliato.

Concordo.

La mente umana può operare a un livello qualitativamente irraggiungibile da un computer. Ovviamente si fatica ad accorgersene perché la maggior parte del genere umano opera a un livello prossimo a quello di un primate o di un mammifero di genere inferiore.

Piano, piano, per favore... L'uomo è un primate e anche il migliore degli uomini penserà sempre come un primate... Poi i mammiferi "inferiori"? In cosa ? In natura non ci sono gerarchie, solo organismi diversi. La superiorità sta negli occhi di chi guarda.

Ontologicamente parlando, ovviamente:

diverso è se parli di capacità intellettive, ma ancora una volta attribuisci al cervello solamente una funzione psichica (per tornare ad una nota metafora... questa è solo la punta dell'iceberg!)ed è proprio per questo che non ammetti che sia utilizzato normalmente per intero, perché di fatto il cervello non processa solo la psiche ma una miriade di altre cose... In questo lo usiamo al 100% noi quanto un cavallo.

Quindi è falso che sfruttiamo il 10% delle capacità della mente. Ne sfruttiamo molto meno.

Essere più o meno intelligenti o stupidi non significa usare "più o meno cervello", solo usare meglio o peggio lo stesso 100% del cervello...

[PK2]

Searig, per fare una moltiplicazione bastano poche migliaia di byte di informazione e codice. Eppure la nostra mente non è capace. Non si tratta quindi, come hai detto tu, di distogliere molto da altri compiti. E della ridicola memoria a breve termine che possediamo, allora? Di un numero di telefono ricordiamo in media 7+-2 cifre, quando con un miliardesimo dei nostri neuroni potremmo memorizzare l'intero elenco telefonico di Roma.
Questo indica che rispetto al potenziale del nostro encefalo, abbiamo un uso in certi ambiti misero.
Senza contare che di cervelli, l'uomo, ne ha tre!

PS: con mammiferi inferiori mi riferisco a criceti, conigli e ogni altro mammifero che non sia un primate. Con il termine inferiori non do una valutazione di merito, dico solo che la maggior parte degli uomini moderni usa le sue capacità come farebbe un animale qualsiasi, ovvero per nutrirsi, muoversi, svolgere semplici compiti automatici e cercare di copulare. Ah, dimenticavo... la partita di calcio del fine settimana.