Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacità?

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda Searig » 11/01/2016, 21:55

PK2 ha scritto:Searig, per fare una moltiplicazione bastano poche migliaia di byte di informazione e codice. Eppure la nostra mente non è capace. Non si tratta quindi, come hai detto tu, di distogliere molto da altri compiti. E della ridicola memoria a breve termine che possediamo, allora? Di un numero di telefono ricordiamo in media 7+-2 cifre, quando con un miliardesimo dei nostri neuroni potremmo memorizzare l'intero elenco telefonico di Roma.


Si ma non è che i neuroni contengono i numeri come fossero unità di memoria, in realtà sappiamo come si memorizza ma non in cosa consistono i ricordi ne dove stiano, quindi non è che usiamo qualche neurone in più per ricordare più numeri di telefono, non funziona così...

PK2 ha scritto:Questo indica che rispetto al potenziale del nostro encefalo, abbiamo un uso in certi ambiti misero.
Senza contare che di cervelli, l'uomo, ne ha tre!


In che senso?

PK2 ha scritto:PS: con mammiferi inferiori mi riferisco a criceti, conigli e ogni altro mammifero che non sia un primate. Con il termine inferiori non do una valutazione di merito, dico solo che la maggior parte degli uomini moderni usa le sue capacità come farebbe un animale qualsiasi, ovvero per nutrirsi, muoversi, svolgere semplici compiti automatici e cercare di copulare.


Ma non è sempre stato così? E significa per forza che l'encefalo non sia utilizzato interamente? Usarlo per un fine o per un altro non implica utilizzarlo in parte, sarebbe come dire che un'automobile che va a 50 all'ora ha il motore acceso solo in parte... Può andare più veloce certo, ma il motore può essere sempre solo acceso o spento, non può essere acceso solo in percentuale.

Non discuto che si possa usarlo meglio e su questo sono d'accordo con te :) , dico solo che ciò non riflette quante cellule siano attive, perché lo sono tutte sempre, è questione di quale utilizzo se ne fa, non di quantità...
Searig
 
Messaggi: 2744
Iscritto il: 16/06/2015, 16:39
Ha  fatto 'Mi piace': 269 volte
'Mi piace' ricevuti:: 393 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda anwar94 » 12/01/2016, 3:44

Bella discussione ragazzi, molto interessante Searig ti vedo preparato, ma anche le tue tesi PK2 potrebbere risultare vero.
Però credo che non basti ricordare i numeri per saperlo calcolare bensí si spreca spazio per i miliardi di casi per effettuare delle montiplicazioni divisioni ecc...
Quindi si andrebbe ad occupare un grande spazio ma soprattutto un grande sforzo al livello di intensità, non so se mi spiego... Ovviamente è solo una mia deduzione sono informatico non medico :)
Però sulla memoria a breve termine non saprei rispondere e sarebbe interessante poterla capire!
Avatar utente
anwar94
 
Messaggi: 10
Iscritto il: 08/01/2016, 3:16
Ha  fatto 'Mi piace': 9 volte
'Mi piace' ricevuti:: 0 volta

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda PK2 » 12/01/2016, 10:58

Un cervello, diviso in più parti, si trova nella testa. Uno si trova nel cuore e uno nell'intestino.
Nell'intestino (distribuiti lungo il colon) si trovano circa un decimo dei neuroni contenuti nel cervello, sufficienti però ad assumere il ruolo di un vero e proprio cervello indipendente. Sebbene la letteratura e le tradizioni assegnino a tali "cervelli" ruoli specifici soprattutto in ambito emozionale (si pensi al cuore come sede dei sentimenti o alle "farfalle nello stomaco" degli innamorati), forse in modo pregiudizievole la scienza ha supposto che i compiti di tali apparati neuronali fossero esclusivamente legati alle funzioni principali degli organi associati. Ad esempio il "cervello" distribuito sull'intestino servisse solo a regolare il processo digestivo. Oggi si inizia a pensare che non sia così, anche alla luce di esperimenti che dimostrano ad esempio una chiara relazione tra l'umore e la depressione con lo stato dell'intestino, e le interrelazioni che si presentano tra questi "cervelli".
Vi sono anche episodi aneddotici che depongono verso tali interpretazioni, ma ovviamente non assumono rilievo scientifico.
Ad esempio la storia di un trapiantato di cuore che, al momento di conoscere la vedova del suo donatore, si è innamorato istantaneamente di lei (e poi l'ha sposata), come se il suo sentimento fosse stato trapiantato dall'ex marito in lui insieme al cuore.

PS: secondo un ricercatore, Schemann, anche il "cervello" addominale sogna, o meglio condiziona i sogni. "Possiamo perfino dire che il cervello addominale pensa" dice Schemann. "È organizzato in modo funzionale, lavora con una serie di circuiti, è in grado di registrare stati diversi e di reagire autonomamente: insomma possiede tutto ciò che serve a un sistema nervoso integrativo".

http://www.psicolab.net/2014/pnl-cervello-mente/
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scie ... ello.shtml
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

Sogni lucidi lucidosi
Avatar utente
PK2
 
Messaggi: 1315
Iscritto il: 15/09/2012, 9:11
Ha  fatto 'Mi piace': 21 volte
'Mi piace' ricevuti:: 381 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda Searig » 12/01/2016, 13:00

PK2 ha scritto:Un cervello, diviso in più parti, si trova nella testa.


Certo, l'encefalo infatti è suddiviso in romboencefalo, mesencefalo e prosencefalo, i quali a loro volta si differenziano nelle seguenti strutture:

ROMBOENCEFALO:

- metencefalo
- mielencefalo


MESENCEFALO:

-mesencefalo
(questo non si differenzia, vabbè :) )


PROSENCEFALO:

- telencefalo
- diencefalo


Questo, in... Tutti i vertebrati! Agnati, pesci, anfibi, rettili, mammiferi e uccelli!
Non solo nei mammiferi o nei primati, dunque, ma in tutti i vertebrati!

La storiella del cervello rettiliano a cui si aggiunge quello mammaliano etc. è solo una distorsione di questo dato: nei mammiferi alcune parti del prosencefalo vanno incontro ad uno sviluppo maggiore, ciò non significa che tali strutture siano assenti nei rettili (come è stato notato non lo sono neppure nei pesci!), quindi parlare di un cervello da rettile a cui si aggiungerebbe, dopo, un cervello da mammifero, "in più" rispetto a quello del rettile, è una mera distorsione della realtà: sarebbe dire che i carri non avevano le ruote! Forse le ruote di un carro medioevale non avevano i copertoni e le sospensioni, ma non erano forse ruote?

Questo va rimarcato, perché se no salta sempre fuori la solita storiella della differenza tra l'uomo e gli animali, quando in realtà la nostra specie è solo una variazione sul tema, tema comune, se non proprio a tutti gli animali, per lo meno a tutti i vertebrati, questo sicuramente!

Se io ho un prosencefalo ipertrofico questo non significa che un primate, un mammifero non primate (per tornare al discorso di ieri) o anche un rettile o perfino un agnate (un vertebrato ancora più "primitivo" di un pesce) non abbia il prosencefalo!

Da queste discussioni dobbiamo sempre fare un bello sforzo per tenere fuori l'antropocentrismo, so che è difficile, ma ciò comporterebbe solo una visione distorta dei fatti.

PK2 ha scritto:Uno si trova nel cuore


Un ganglio del sistema nervoso simpatico adesso è un secondo cervello?

PK2 ha scritto:e uno nell'intestino.


Convengo con te che l'innervazione del sistema digerente gode di una particolare autonomia rispetto al SNC e di un grande sviluppo, ma, ancora, siamo ad una serie di gangli del sistema nervoso autonomo parasimpatico... Di conseguenza dovremmo contare altri cervelli per quante sono le strutture innervate dai gangli di questo sistema... Allora avremmo un anche un cervello per gli occhi, uno per i polmoni e uno per i genitali (forse se non ricordo male, uno per i muscoli piloerettori -il cervello della pelle d'oca- etc. etc...)...

Ma, ripeto, convengo con te che i gangli dell'apparato digerente godono di particolare autonomia rispetto al SNC, questo è stato notato da tempo (dopotutto, l'intero sistema nervoso autonomo gode di una certa autonomia, solo che i gangli enterici sono particolarmente più sviluppati rispetto agli altri)... Ma forse che gli altri animali non hanno un sistema digerente che necessiti di gangli parasimpatici? Allora non hanno tanti cervelli quanti ne abbiamo noi anche loro? Certo, a onor del vero (ho fatto un breve ripasso per risponderti), non ricordo la distribuzione nei vertebrati, tanto che forse alcune classi sono dotate di un'innervazione differente, ma questo vale sicuramente per tutti i mammiferi, anche fuori dall'ordine dei primati (ben oltre la nostra specie).

E, date queste premesse, torna quanto ho detto: non differiamo molto, ne per struttura ne per utilizzo quantitativo, da un cavallo.

Posso anche rincarare la dose: mi sono sempre piaciuti i dinosauri e da piccolo leggevo sui libri per ragazzi del famoso secondo cervello dello stegosauro; si era osservato un ingrossamento dello spazio che tra le vertebre ospita il midollo spinale a livello sacrale. La stessa cosa era stata notata in altri dinosauri, come i sauropodi. Tutti interpretarono la cosa asserendo che, data la piccolezza della scatola cranica in proporzione alle dimensioni dell'animale, il cervello "cefalico" dello stegosauro fosse insufficiente ad innervare il corpo intero, da cui l'esigenza di un secondo cervello "sacrale", atto ad innervare le zampe posteriori e la coda. E tutti a dire che lo stegosauro pensava col "c..o", e tutti a farsi crasse risate sulla "primitività" di questo animale e, per estensione, dei dinosauri in generale... Queste cose erano riportate su libri per ragazzi e non so fino a che punto la divulgazione fosse al passo con la effettiva paleontologia dei tempi che si cercava i divulgare, solo che, passati un po' di anni, mi sono ritrovato a studiare anatomia comparata e ho scoperto che...

...Tutti i vertebrati, uomo compreso, hanno un ingrossamento del midollo spinale a livello sacrale che contiene alcuni gangli del sistema nervoso autonomo! La cosa che aveva destato tanto scandalo nello stegosauro era una caratteristica anatomica tanto normale per tutti i vertebrati da essere persino presente nella nostra specie! Allora anche noi pensiamo col c..o, anche noi abbiamo un encefalo tanto ridotto da non potere arrivare ad innervare le nostre gambe? Suvvia...

Ecco un nuovo cervello da aggiungere, i gangli sacrali...

PK2 ha scritto:Nell'intestino (distribuiti lungo il colon) si trovano circa un decimo dei neuroni contenuti nel cervello, sufficienti però ad assumere il ruolo di un vero e proprio cervello indipendente.


Vero.

PK2 ha scritto:Sebbene la letteratura e le tradizioni assegnino a tali "cervelli" ruoli specifici soprattutto in ambito emozionale (si pensi al cuore come sede dei sentimenti o alle "farfalle nello stomaco" degli innamorati)


Queste sono cose che hanno un peso relativo: se quando proviamo una forte emozione ci sentiamo lo stomaco in subbuglio è solo perché il cervello (quello nella testa) elabora la risposta "fuggi e combatti" che poi passa al sistema nervoso enterico, il quale interrompe la digestione e favorisce il dirottamento del sangue dai visceri ai muscoli scheletrici, dove ora serve di più. Allo stesso modo il cuore riceve il segnale (dalla testa, perché se è vero che la sua innervazione autonoma gli permette di battere anche dentro un vaso di acqua con qualche sale, batte senza ritmo: questo è sempre suggerito dal SNC) di battere più velocemente per lo stesso motivo. Le emozioni, però sembrerebbero elaborate in particolare dal sistema limbico della testa, che poi queste informazioni debbano essere, per ovvi motivi di sopravvivenza, comunicate al resto del corpo è ovvio.

PK2 ha scritto:forse in modo pregiudizievole la scienza ha supposto che i compiti di tali apparati neuronali fossero esclusivamente legati alle funzioni principali degli organi associati. Ad esempio il "cervello" distribuito sull'intestino servisse solo a regolare il processo digestivo. Oggi si inizia a pensare che non sia così, anche alla luce di esperimenti che dimostrano ad esempio una chiara relazione tra l'umore e la depressione con lo stato dell'intestino, e le interrelazioni che si presentano tra questi "cervelli".


Sempre questi scienziati pregiudizievoli, cattivi! In realtà se partissero da pregiudizi smetterebbero di fare ricerca, perché saprebbero già quali risposte dare... Allora sarebbero dogmatici e non scienziati... In realtà hai ragione a dire che limitare i gangli enterici alla gestione della digestione non è del tutto corretto, ma questo solo perché lo si è capito col tempo studiando e facendo ricerca in proposito, non perché sia stato stabilito così in uno slancio di apertura mentale nei confronti di ciò che avevano sempre riportato "la letteratura e le tradizioni". Perché qualunque proposizione ha dignità, ci mancherebbe, ma in questo ambito va dimostrata e non solo accettata perché è bella o perché sembrerebbe proprio così... Cioè, ripeto, quelli non sono "cattivi", solo hanno un protocollo a cui attenersi (la condivisibilità dell'informazione, che non può prescindere la dimostrazione).

PK2 ha scritto:Vi sono anche episodi aneddotici che depongono verso tali interpretazioni, ma ovviamente non assumono rilievo scientifico.
Ad esempio la storia di un trapiantato di cuore che, al momento di conoscere la vedova del suo donatore, si è innamorato istantaneamente di lei (e poi l'ha sposata), come se il suo sentimento fosse stato trapiantato dall'ex marito in lui insieme al cuore.


Quello che dici, pur se ci tieni ad aggiungere che forse non ha molto peso, per me ne ha e lo trovo molto interessante. Ti dirò di più: ho sentito di trapiantati di cuore che hanno improvvisamente cambiato i loro gusti alimentari, arrivando a detestare i loro cibi preferiti ed amarne altri che non avrebbero mai mangiato prima! E, in generale, che i trapiantati possono avere "nuovi ricordi" e gusti in generale, che poi, se si va a indagare, corrisponderebbero a quelli dei donatori. Credo che molti medici che lavorano in questo ambito abbiano notato queste cose e che forse ormai, se non è già successo, saranno rivestite del valore scientifico che dici ancora non abbiano...

E lo trovo interessante, e molto, per il discorso della memoria che ti facevo ieri: si sa come si memorizza ma non si sa ne in cosa consistano fisicamente i ricordi ne dove stiano. In cosa consistano si sta cominciando ad adombrare l'ipotesi di sequenze proteiche, ma su questo ne so poco: di sicuro ciò differisce molto dal flusso di impulsi elettrici a livello degli assoni dei neuroni del sistema limbico che costituisce la processazione dei ricordi, ma da questo a come si formino le proteine e a come esse siano poi decodificate in nuove serie di impulsi elettrici nel richiamo dei ricordi questo ancora non è chiaro; di più, non si sa poi dove vadano a finire queste proteine, tanto che in un primo momento si è pensato che sarebbero (se esistono veramente, ricordo che per ora è solo un'ipotesi) distribuite uniformemente in tutto l'encefalo (mentre il limbico servirebbe solo a "formarle", ma non le immagazzinerebbe), poi però, in un secondo momento, si è arrivati a pensare che potrebbero avere una distribuzione più vasta, extraencefalica, e i nuovi ricordi e gusti dei trapiantati sembrerebbero deporre a favore di ciò.

PK2 ha scritto:PS: secondo un ricercatore, Schemann, anche il "cervello" addominale sogna, o meglio condiziona i sogni. "Possiamo perfino dire che il cervello addominale pensa" dice Schemann. "È organizzato in modo funzionale, lavora con una serie di circuiti, è in grado di registrare stati diversi e di reagire autonomamente: insomma possiede tutto ciò che serve a un sistema nervoso integrativo".


Interessante e plausibile.

PK2 ha scritto:http://www.psicolab.net/2014/pnl-cervello-mente/
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scie ... ello.shtml


Questa volta li ho letti :) , grazie

Ps:

tutto il post appare come un gigantesco OT, perché la questione non era tanto la differenza tra uomo e animali né una disquisizione anatomica o fisiologica, solo che dato che si sono inevitabilmente sollevati anche questi temi nel corso della discussione ho sentito di dovere trattare queste cose, al fine di una maggiore chiarezza di quanto ho affermato.

Per quanto riguarda la questione in topic, sono assolutamente d'accordo con te che spesso facciamo un cattivo o pigro uso della nostra psiche, ma ritengo che ciò non sia dovuto ad un mancato utilizzo di percentuali dell'encefalo, perché, a parte le arre frontali degli emisferi cerebrali, il resto dell'encefalo svolge altre fuzioni e lavora dunque sempre al 100%, da un punto di vista prettamente quantitativo. Sono cellule vive e che trasmettono impulsi lungo il oro assoni continuamente, tutte.

Ritengo che il discorso dei cattivi esisti dell'uso della testa che l'umanità purtroppo dimostra di continuo sia di carattere qualitativo dell'utilizzo di questa struttura e non quantitativo.

Pps: non volevo fare polemica, se è sembrato, solamente questi argomenti mi appassionano parecchio! :)
Searig
 
Messaggi: 2744
Iscritto il: 16/06/2015, 16:39
Ha  fatto 'Mi piace': 269 volte
'Mi piace' ricevuti:: 393 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda IlVagabondoSolitario » 03/04/2016, 7:45

Secondo le mie fonti è in parte vero che utilizziamo solo il 10% del cervello: riusciamo a usare solo il 10% per volta, che è un po' diverso.
È detto che il cervello ha già raggiunto la propria grandezza massima, poi nel caso di geni è una questione, credo, di allenamento e crescita dell' autostima, perché allenandosi il cervello crea "scorciatoie" tra neuroni, ergo le informazioni viaggiano più veloci, l' autostima invece agisce in questo modo: quando facciamo bene un compito nel nostro cervello cresce l' autostima (specialmente se veniamo lodati da altre persone) e abbiamo voglia di rifare quel compito per molte volte.
Se utilizzassimo il 100% del cervello nello stesso momento avremmo capacità quali: lievitazione, telecinesi, trapassare la materia ecc. Ma per fare questo servirebbe moltissima energia, cosa che l' uomo oggi non si può permettere; quindi gli scienziati ipotizzano che la prossima evoluzione sarà nella pancia. : Mr green : : Sailor :
IlVagabondoSolitario
 
Messaggi: 84
Iscritto il: 30/12/2015, 21:20
Ha  fatto 'Mi piace': 0 volta
'Mi piace' ricevuti:: 12 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda olrac » 03/04/2016, 10:25

Capacità come memoria, concentrazione, consapevolezza, ragionamento, creatività ecc vengono decisamente migliorate quando SI RAGIONA IN DIVERSI STATI DI COSCIENZA (stato beta, alfa, delta e theta,ecc), lo sperimento ogni giorno, anzi ogni notte.cioè quando il cervello "lavora su altri piani"...

Concordo completamente con pk2, può essere che nessuno si accorga dell'esistenza in noi di diversi cervelli e diverse reazioni agli stimoli nei diversi centri?!
olrac
 
Messaggi: 715
Iscritto il: 07/06/2014, 16:42
Ha  fatto 'Mi piace': 898 volte
'Mi piace' ricevuti:: 516 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda Searig » 03/04/2016, 15:15

IlVagabondoSolitario ha scritto:Secondo le mie fonti è in parte vero che utilizziamo solo il 10% del cervello: riusciamo a usare solo il 10% per volta, che è un po' diverso.


Saremmo tutti morti da un pezzo. Col cervello non ci si limita a pensare o trapassare la materia, ma si gestiscono (a livello prettamente inconscio) tutte le funzioni metaboliche e vitali. Sarebbe come dire: "Beh, adesso uso questo dieci per cento, intanto lascio stare la salinità dei fluidi corporei che va a farsi benedire per una mezzoretta; bene, ora pensiamo ai fluidi, ma chissenefrega della termoregolazione, e poi che palle stare sempre a regolare il battito cardiaco!"

E, ti assicuro, si potrebbe andare avanti per righe intere, la lista sarebbe veramente lunghissima! Il cervello (o l'encefalo, per non essere limitati, dato che il cervello è solo una regione di quest'ultimo) svolge un sacco di ruoli vitali, consumando il 20% dell'energia biologica dell'intero organismo: un organo così dispendioso non si sarebbe sviluppato se non fosse stato fortemente necessario (questo ricordiamocelo sempre)!

IlVagabondoSolitario ha scritto:È detto che il cervello ha già raggiunto la propria grandezza massima


E' detto? Dove? :shock:

Come era detto una manciata di milioni di anni fa che i cavalli avevano raggiunto le loro massime dimensioni, quando erano grandi come un cagnolino???

Siamo così sicuri che le dimensioni attuali del cervello di una specie attuale in condizioni attuali siano il massimo possibile?

IlVagabondoSolitario ha scritto:poi nel caso di geni è una questione, credo, di allenamento e crescita dell' autostima, perché allenandosi il cervello crea "scorciatoie" tra neuroni


Le stesse che si formano continuamente nel cervello di CHIUNQUE! Sono i circuiti neurali, reti preferenziali di assoni che si formano continuamente sostituendo i neuroni che muoiono (e non si riproducono come le altre cellule, o solo in parte, come si sta scoprendo ultimamente, avendone perso quasi del tutto la capacità per via della loro estrema specializzazione), ma che, in particolare, si formano preferenzialmente lungo le reti neurali che compiono i compiti più abitudinari, per economizzare ed ottimizzare il processo. Anche un semplice movimento compiuto spesso, come può essere in uno sport praticato a livello puramente dilettantesco, produce un circuito neurale ad hoc, ma più in generale, qualsiasi abitudine, buona o cattiva che sia. E qui si va anche nel patologico, se si formano, per varie ragioni, circuiti neurali che assecondano comportamenti disfunzionali.

Quindi:

-tutti sviluppano circuiti neurali preferenziali, e non solo i geni
-questi possono, in alcuni casi, anche comportare svantaggi

Valutiamo bene queste cose. I geni sinceramente non so "come funzionino", ma secondo me ciò non depone a vantaggio del fatto che noi non utilizzeremmo al 100% il nostro cervello, come dissi tempo fa in questo stesso topic, ritengo che il cattivo esito dell'utilizzo di tale organo dimostrato da parte di molta gente sia attribuibile ad un deficit qualitativo nel suo utilizzo, più che meramente quantitativo.

IlVagabondoSolitario ha scritto:ergo le informazioni viaggiano più veloci


La velocità della trasmissione degli impulsi elettrici è dovuta a fattori fisici e non caratteriali, se vuoi te la posso anche dire, adesso dovrei andare a ricontrollare perché non me la ricordo.

IlVagabondoSolitario ha scritto:l' autostima invece agisce in questo modo: quando facciamo bene un compito nel nostro cervello cresce l' autostima (specialmente se veniamo lodati da altre persone) e abbiamo voglia di rifare quel compito per molte volte.


Vero.

IlVagabondoSolitario ha scritto:Se utilizzassimo il 100% del cervello nello stesso momento avremmo capacità quali: lievitazione


Se fossi cattivo qui farei una battutaccia : Mr green : ma non fa niente, dai :)
IlVagabondoSolitario ha scritto:telecinesi, trapassare la materia ecc. Ma per fare questo servirebbe moltissima energia, cosa che l' uomo oggi non si può permettere; quindi gli scienziati ipotizzano che la prossima evoluzione sarà nella pancia. : Mr green : : Sailor :


Che si possa imparare a fare cose nuove è possibile, dopotutto; chi può dire in anticipo il contrario? Però anche qui, secondo me, non è una questione di quantità di neuroni utilizzati ma di semplice know how, cioè sai come si fa, lo impari, e lo fai: forse che il cervello di un uomo di duecento anni fa (parliamo dell'Ottocento, non del Paleolitico, ok?) funzionasse non al 10, ma al 5%, perché nel Diciannovesimo secolo non si costruivano i telefonini? Adesso abbiamo appreso le tecnologie per farli e li facciamo, ma sinceramente io non sento di avere un encefalo tanto superiore rispetto alla gente di quel secolo, che tra l'altro annovera anche molti grandi intellettuali che hanno influenzato profondamente chi siamo noi ancora oggi...

olrac ha scritto:Capacità come memoria, concentrazione, consapevolezza, ragionamento, creatività ecc vengono decisamente migliorate quando SI RAGIONA IN DIVERSI STATI DI COSCIENZA (stato beta, alfa, delta e theta,ecc), lo sperimento ogni giorno, anzi ogni notte.cioè quando il cervello "lavora su altri piani"...


Può darsi. Grazie. Anche qui parliamo però di diverso utilizzo e non di utilizzo di più neuroni. Utilizzo cinque dita sia quando mangio che quando scrivo al computer, solo che per fare le due cose le muovo in maniera diversa...

olrac ha scritto:Concordo completamente con pk2, può essere che nessuno si accorga dell'esistenza in noi di diversi cervelli e diverse reazioni agli stimoli nei diversi centri?!


Cioè i gangli simpatici di cui si parlava prima e che TUTTI i vertebrati possiedono? Secondo me qui si fa anche una questione di pura nominalità: abbiamo deciso di chiamare "cervello" una cosa e ora quasi ci confondiamo con noi stessi, sentendoci in obbligo di individuare altri cervelli ogni qual volta scorgiamo strutture che sembrano svolgere un ruolo nel "modo di essere", ma, ripeto, già "cervello" di per sé non indica ciò che comunemente chiamiamo cervello, perché in realtà il termine indica solo una regione anatomica limitata dell'encefalo, che è ciò a cui in realtà pensiamo comunemente quando usiamo il termine "cervello", quindi potremmo anche dire che abbiamo un encefalo nella pancia e così via, oppure, più semplicemente,

lasciare stare le parole che in questo ambito hanno la semplice pretesa di indicare regioni anatomiche e non funzioni fisiologiche (sarebbe come dire che in realtà ci sono tante Ligurie in Italia, perché in Liguria ci sono dei paesi e delle città, ma anche in Campania ci sono paesi e città, quindi c'è una Liguria anche in Campania -e stanno addirittura scoprendo nuove Ligurie non solo in Campania, ma anche nelle altre regioni!-... Capisci cosa intendo? Non ci sono più cervelli, solo perché "cervello" indica una regione "geografica" del corpo e non è un termine astratto che si riferisce alle funzioni nervose di un certo livello di complessità; diverso è parlare della fisiologia del cervello, ma questo è un altro discorso...) e ammettere che, forse, la personalità dell'uomo non è mediata solo dal suo cervello e più in generale dal suo sistema nervoso (tutto, sia centrale che autonomo), ma anche da altro, che è sempre stato trascurato, consegnandoci un'immagine limitata di essa...

Per me ci può stare e potrei essere d'accordo e anche il discorso sulla memoria, con osservazioni di dati di fatto che esulano da una spiegazione in termini neurali potrebbe andare in questa direzione, aprendo un nuovo e interessante campo di indagini.

Non sono restio a simili ipotesi, ma, tornando in topic, ritengo che nessuno di questi argomenti deponga in favore di quella i un nostro utilizzo in percentuale inferiore al 100% del nostro cervello.
Searig
 
Messaggi: 2744
Iscritto il: 16/06/2015, 16:39
Ha  fatto 'Mi piace': 269 volte
'Mi piace' ricevuti:: 393 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda olrac » 03/04/2016, 18:08

"Abbiamo diversi cervelli in un corpo" è qualcosa che puoi spiegare scientificamente?... Non lo so, ma puoi verificare questa geniale intuizione solo su te stesso e sugli altri con l'attenzione e lo studio dei comportamenti e delle reazioni, dopo molta osservazione, come hanno fatto in molti, che non chiamerei ingenui. Quindi senza quelle conoscenze è difficile portare avanti un discorso simile...
olrac
 
Messaggi: 715
Iscritto il: 07/06/2014, 16:42
Ha  fatto 'Mi piace': 898 volte
'Mi piace' ricevuti:: 516 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda Searig » 04/04/2016, 14:16

olrac ha scritto:"Abbiamo diversi cervelli in un corpo" è qualcosa che puoi spiegare scientificamente?...


Certo, se con "cervello" si intende una regione dell'encefalo.

olrac ha scritto:Non lo so, ma puoi verificare questa geniale intuizione solo su te stesso e sugli altri con l'attenzione e lo studio dei comportamenti e delle reazioni


Come si può dall'osservazione "dei comportamenti e delle reazioni" dedurre l'esistenza di altri cervelli, senza prima avere potuto escludere con certezza che tali comportamenti e reazioni non siano mediati da quello già noto?

(se poi si tratta di una intuizione, come dici, allora non può essere proposta come un dato di fatto...)

olrac ha scritto:dopo molta osservazione, come hanno fatto in molti, che non chiamerei ingenui.


E chi ha dato degli "ingenui" a qualcuno? In questo topic si discute se utilizziamo il 10 o il 100% del cervello (quello noto), stavo solo dipanando alcuni punti della discussione, sostenendo la tesi che lo utilizziamo interamente sempre, perché dal punto di vista prettamente anatomico/fisiologico (cioè il nucleo del topic) è chiaro che l'utilizzo, in termini di attività neurale (quello che si chiede nel topic) è sempre del 100%.

Rimane da spiegare perché con questo 100% alcuni ottengono risultati migliori e altri no, per quello ho invocato una differenza di utilizzo nella qualità e non nella quantità. Mi sembra lineare il discorso che ho fatto, sempre

senza dare dell'ingenuo a nessuno!

olrac ha scritto:Quindi senza quelle conoscenze è difficile portare avanti un discorso simile...


Invece è facilissimo, perché il discorso, ripeto, è "se si utilizza il 100% del cervello o meno" e su questo ci si può confrontare tranquillamente, se poi si parla di "intuizioni" allora sono d'accordo con te: ognuno ha le proprie e non sono dimostrabili.

Per favore non irritatevi se su alcuni punti sembro essere un po' "restrittivo", in realtà non lo sono e cerco di essere aperto, però se si parla di un tema su cui porto degli argomenti preferirei che si valutassero quelli, invece di aggiungere argomenti di tipo diverso per poi farmi passare per uno chiuso di mente che si permette di dare degli ingenui agli altri...

Tutto qua :)
Searig
 
Messaggi: 2744
Iscritto il: 16/06/2015, 16:39
Ha  fatto 'Mi piace': 269 volte
'Mi piace' ricevuti:: 393 volte

Re: La nostra mente lavora davvero al 100% delle sue capacit

Messaggioda Cenwyn » 04/04/2016, 15:55

Alle superiori con me c'era un ragazzo che si faceva di extasy ogni finesettimana, ma non beveva né fumava. Diceva che alcol e fumo rovinano il corpo, ma le pasticche bruciano il cervello. Diceva: siccome uso solo il 10% del mio cervello, statisticamente è più facile che si bruci la parte che non uso.

Oggi volta che ci ripenso mi convinco che effettivamente non lo usasse tutto il cervello :lol:
La vita è scoprire quello che accade dopo il presente, un po' per volta
Avatar utente
Cenwyn
 
Messaggi: 2310
Iscritto il: 29/03/2010, 9:19
Località: Padova
Ha  fatto 'Mi piace': 597 volte
'Mi piace' ricevuti:: 629 volte

PrecedenteProssimo

Torna a Il mondo dei sogni lucidi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 23 ospiti