Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Al di là dell'Universo...

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda semplicementeme » 08/10/2010, 17:09

Grazie : Thumbup :
Io ho trovato interessante quello che hai detto tu,sopratutto
''- Non ho più stupide idee per pensare cosa ci sia dopo l'universo... ah ma certo! Io''
:lol:
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda Edivad » 08/10/2010, 23:29

E' una domanda che mi ponevo da bambino..mi sarebbe sembrato strano se c'era semplicemente una sorta di muro invisibile :lol:

Comunque ma mi pare che l'universo sia (in un certo senso)curvo, ovvero andando all'infinito in una direzione si potrebbe 'tornerebbo indietro'.
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda gold » 09/10/2010, 0:14

P.s. in alto: state trascurando la vostra bacheca su fb e a me non dispiace l'idea di conoscervi meglio.


quanto all'universo......
parto da ciò che mi ha colpito negli scritti precedenti:

del "multiverso" ho sentito parlare in riferimento a James (pragmatismo americano) ed includeva alcune interessanti allusioni al sogno.
Le analisi fino ad ora introdotte negli script precedenti partono tutte (se ho letto bene) dalla tacita accettazione di un universo infinito tranne che nel presupposto implicito nella domanda...chiedersi cosi ci sia al di fuori dell'universo implica che chi pone la domanda lo reputi FINITO, quindi conoscibile.
Per me l'universo è immenso ma finito e quindi conoscibile. Non è 1 ma più universi tra di loro collegati da linee tangenti (è l'immagine che ne ho non certo ciò che è: non sono una scienziata e cmq anche la scienza spesso procede partendo da intuizioni).
Credo che ogni universo sia una specie di bolla e che tra l'una e l'altra una sostanza di natura diversa faccia da cuscinetto evitando un'inevitabile collisione (sostanza che noi chiameremmo forza di attrazione...)
Penso anche che la materia, via via che ci si allontani dai punti dell'universo che consideriamo conosciuti, lentamente sia sostituita da altre forme di materia e vi includo il suono come forma materica (ritorna l'elemento dell'onda di cui parlava Semplicemente...suono e colori si presentano come onde): la "frequenza" potrebbe essere la risposta alla domanda.
Il mio è solo un approccio alla questione, ovvio mi pare si potrebbe parlare per ore ed ore...

Quanto all'universo che non esisterebbe se non nella nostra mente o che esisterebbe solo come proiezione della mente, benchè la teoria sia legata ad alte forme di meditazione, io per prima sono una yogini, non la condivido interamente perchè, per me, semplicissimi esempi la contraddicono. Che la "realtà" sia il costrutto della nostra mente, meglio, del nostro falso ego come vorrebbe Matrix, sarebbe già più corretto da dirsi...ma nessuna Matrix può intaccare l'universo così com'è il che implicca ovviamente che non debba necessariamente essere come lo pensiamo o come ci viene insegnato a pensarlo).

Quanto al big bang..mi pare siano intervenute moltissime altre teorie dopo quella...si può chiedere di interrogare l'insegnante di Semplicemente sulla teoria a Stringhe ad esempio????...... fate sapere

Fatto il preambolo si potrebbe giungere a parlare di quel che è emerso dalle ricerche dei nagual (vd Castaneda, ad esempio).

P.s.conclusivo: non smetterò mai di dirvi che siete un bel gruppo...
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda FRyder » 09/10/2010, 11:17

Finalmente qualcuno che accetta la domanda per quello che è. : Thumbup : . Se chiedo di immaginare cosa ci sia dopo l'universo, mi pare ovvio che necessariamente bisogna definirlo FINITO...
Mi ha colpito molto la tua risposta, ma non mi è completamente (anzi poco :D ) chiaro un punto: questo processo di "sostituzione" della materia..
Con questo volevi dire che, allontanandoci dal nostro piccolo e rassicurante universo conosciuto, la materia come la conosciamo verrà rimpiazzata da altre forme, e quindi fenomeni ondulatori come il suono e la luce saranno così prevalenti da essere definiti materia?? O proprio che essi diventeranno materia, cambiando quindi le leggi fisiche ben conosciute adesso??
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda MightyBlue » 09/10/2010, 11:31

Vista la continua pluralità del "mondo" in cui viviamo (intendendo per mondo tutto ciò che possiamo percepire): tantissimi atomi => cellule => esseri viventi => pianeti => stelle => galassie, mi piace pensare che l'universo in cui viviamo sia sì finito, ma che ne esistano molti altri uguali, magari ognuno con le proprie leggi fisiche e con una distanza fissata nello spazio, e magari anche tantissime altre strutture che contengono questi gruppi di universi.
Insomma, un'infinita pluralità (di infinitamente grande e infinitamente piccolo), ma ovviamente son solo speculazioni :P
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda DayDreamer » 09/10/2010, 11:38

Bella riflessione, gold...

Io, vediamo un po', sono pro nagual : Mr green :

Già parlare di multiversi mi sembra un gran salto, perchè anche solo il nostro di universo, l' "aquila", è multidimensionale, quindi infinito già di suo. Il Sognare è un meccanismo attraverso cui possiamo iniziare a usare una parte del nostro essere multidimensionale (che quindi a noi per ora apparirebbe come un insieme separato di "corpi") per esplorare e conoscere noi stessi o il multiverso. "Come in alto così in basso", quindi conoscere noi stessi o l'universo è lo stesso fenomeno. Inoltre, mi pare importante sottolineare, come dicono anche la scienza e casty, che tutto è energia, frequenza e vibrazione, quindi la nostra "idea" fisica di universo è solo una comodità percettiva che è diventata coercitiva. I sogni sono elementi astratti cui diamo significato, e anche la realtà è un insieme di campi energetici cui non sappiamo più smettere di dare una "facciata" solida. Quel che dice la scienza è tutto esatto, ma solo riferito a questo grande sogno collettivo, ma poi ritengo ci sia ben altro. Quindi oltre la "fine" dell'universo ci sarebbe quel che dice Einstein: rientreresti nell'universo fisico, se avessi la vista acuta vedresti la tua stessa nuca. Perchè nagualmente l'universo è un ambito percettivo chiuso, è una bolla ma solo percettivamente. Quindi "oltre l'universo" io lo considero come "oltre i limiti percettivi fisici". Non è questione di viaggiare verso i bordi fisici ma di recuperare le capacità inutilizzata del nostro essere multidimensionale di cui non siamo consapevoli. Ci sono molte dimensioni, sarebbe strano che in esse fossimo "piatti" e non vi ci estendessimo, no?
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda gold » 09/10/2010, 13:07

FRyder ha scritto:Mi ha colpito molto la tua risposta, ma non mi è completamente (anzi poco :D ) chiaro un punto: questo processo di "sostituzione" della materia..
Con questo volevi dire che, allontanandoci dal nostro piccolo e rassicurante universo conosciuto, la materia come la conosciamo verrà rimpiazzata da altre forme, e quindi fenomeni ondulatori come il suono e la luce saranno così prevalenti da essere definiti materia?? O proprio che essi diventeranno materia, cambiando quindi le leggi fisiche ben conosciute adesso??


Non lo penso come un processo di reale sostituzione ( occorrerebbe allora qualcuno che "sostituisca" e a me piace che Lui ci sia e che dorma fiducioso delle nostre capacità).
Si tratterebbe di un reale processo di trasmutazione in cui l'esterno è differente dall'interno. Nell'avvicinamento a questo esterno saremmo noi stessi indotti ad una naturale trasmutazione ( pena la non conoscibilità) e nell'adattamento al nuovo schema sarebbe il mondo a noi qui ed oggi "noto" una novità da scoprire piuttosto che quel "nuovo mondo". Questo presume tant'altro...ma mi sono svegliata da non troppo..ergo: non ce la fo : Cross :
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda gold » 09/10/2010, 13:32

DayDreamer ha scritto:Già parlare di multiversi mi sembra un gran salto, perchè anche solo il nostro di universo, l' "aquila", è multidimensionale, quindi infinito già di suo. Il Sognare è un meccanismo attraverso cui possiamo iniziare a usare una parte del nostro essere multidimensionale (che quindi a noi per ora apparirebbe come un insieme separato di "corpi") per esplorare e conoscere noi stessi o il multiverso. "Come in alto così in basso", quindi conoscere noi stessi o l'universo è lo stesso fenomeno. Inoltre, mi pare importante sottolineare, come dicono anche la scienza e casty, che tutto è energia, frequenza e vibrazione, quindi la nostra "idea" fisica di universo è solo una comodità percettiva che è diventata coercitiva. I sogni sono elementi astratti cui diamo significato, e anche la realtà è un insieme di campi energetici cui non sappiamo più smettere di dare una "facciata" solida. Quel che dice la scienza è tutto esatto, ma solo riferito a questo grande sogno collettivo, ma poi ritengo ci sia ben altro. Quindi oltre la "fine" dell'universo ci sarebbe quel che dice Einstein: rientreresti nell'universo fisico, se avessi la vista acuta vedresti la tua stessa nuca. Perchè nagualmente l'universo è un ambito percettivo chiuso, è una bolla ma solo percettivamente.


il multiverso complica (per me piacevolmente) l'unico universo che sia pure parzialmente conosciamo, ma qui si era al punto di averlo già moltiplicato introducendo sinergie comuni in ciascuna bolla (bolla contenente un universo)e cercando di immaginare tanto le zone di "vuoto" tra una bolla e l'altra quanto le estremità più estreme di ciascun universo "generato e non creato dalla stessa sostanza del padre"
Penso anch'io che il "corpo del sogno" offra delle possibilità esplorative ampie e che i nagual si muovano proprio in questa direzione.
Il primo passo potrebbe/dovrebbe essere proprio il nostro ambito percettivo ma se alla fine del viaggio mi ritrovassi ad assorvare la mia nuca quante altre nuche sarebbero osservate e che possibilità d'incrociare una nuca non propria vi sarebbe?
: WallBash :
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda gold » 09/10/2010, 13:35

MightyBlue ha scritto:Vista la continua pluralità del "mondo" in cui viviamo (intendendo per mondo tutto ciò che possiamo percepire): tantissimi atomi => cellule => esseri viventi => pianeti => stelle => galassie, mi piace pensare che l'universo in cui viviamo sia sì finito, ma che ne esistano molti altri uguali, magari ognuno con le proprie leggi fisiche e con una distanza fissata nello spazio, e magari anche tantissime altre strutture che contengono questi gruppi di universi.
Insomma, un'infinita pluralità (di infinitamente grande e infinitamente piccolo), ma ovviamente son solo speculazioni :P

l'inifinitamente grande ed infinitamente piccolo hanno un fascino inesauribile e conoscere noi stessi e procedere verso la conoscenza del nostro esterno danno per somma 1
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Re: Al di là dell'Universo...

Messaggioda Arokas » 09/10/2010, 13:40

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