non credo che nell'atto della morte ci sia sofferenza. sicuramente poco prima di quel'atto si soffre a seconda della causa, ma l'atto vero e proprio non credo sia soferente, il cervello si spenge, e il dolore è regolato da esso, quindi più si avvicina la data ora, meno si sente il dolore e di conseguenza quella incredibile ansia della morte, dato che si spenge pian piano anche la parte che regola il pensiero logico.
Io credo che l'atto vero e prorpio della morte sia simile all'addormentarsi, vanno via pian piano le forse e con loro le sensazioni (mentali e fisiche). In questo arco di tempo che può variare da morte a morte, non so cosa possa avvenire nella nostra mente. non credo sia nulla di paragonabile a un sogno, ne tanto meno a un sogno lucido, ma a qualcosa di più simile ad un'ipnagogica o semplicemente non avviene niente.
Il cuore si ferma, Ecco l'immenso dolore, come un grosso ago che ci trafigge il petto, ne segue probabilmente un abbassamento di pressione, se il cuore non batte il cervello non ha ossigeno. Quanto può durare questo (5 minuti?) non so, dopo di che cosa avviene? Forse cadi a terra privo di sensi. Quando si è svenuti si possono avere delle specie di sogni, ma non sono veri e propri sogni. Dalla cessazione del battito, il cervello inizia a capire che ormai è la fine, e molto probabilmente disattiva i ricettori del dolore. E nell'arco di poco tempo anche il cervello muore.
Un proiettile colpisce il tuo polmone, inizi a sentire un forte dolore, ti accasci a terra, non riesci a respirare, e come respirare chiodi, e ogni boccata è più dura e pesante da fare, il dolore pian piano diminuisce(il cervello inizia a capire che ormai è la fine, e molto probabilmente disattiva i ricettori del dolore.) le energie iniziano a ridursi drasticamente, e piano piano perdi conoscenza, poi sopraggiunge la morte.
Una tigre Ti salta alle spalle, ti azzanna alla spalla, Il dolore è insopportabile, non capisci cosa stia succedendo, senti come una se una pressa stesse cercando di romperti le ossa, il dolore del morso è già svanito quando ti accorgi che quello che ti ha morso è una tigre, (il cervello inizia a capire che ormai è dura sopravivvere, e molto probabilmente disattiva i ricettori del dolore per attivare una funzione che forse ti porterà alla sopravvivenza: Scappare o fuggire). la tigre continua a mordere in altre zone, ma tu non senti nulla, gridi solo perchè e un'azione involontaria, il dolore che senti è solo nella tua testa, èil dolore della paura di una morte certa. Una morte che può essere lunga se il Felino non morde nei punti giusti, ma in ogni caso appena il sangue è finito avviene l'ennesima cosa che accomuna tutte le morti, tutte le funzioni si disattivano, è la velocità di disattivazione sono le stesse per tutti!
Alla fine un nanosecondo di attività, per un cervello privo di stimoli sensoriali corporei, può essere abbastanza lungo.
Se io sparo a uno schermo di un computer vedrò l'ultimo fascio di energia come un baglio di luce frizzante, e poi il nero.
Se io butto un tv acceso nell'acqua la stessa cosa.
Se lo butto da un balcone Idem.
Se provo a dargli fuoco, farà esattamente la stessa cosa.
Non importa il tempo che impiega il corpo a morire, poichè il tempo che impiega un fascio di energia a percorrere l'ultimo tratto del cervello (intero o no) è lo stesso per tutti, e in quel momento puoi vedere tutto come non vedere nulla.
Io non credo all'aldilà. Io una volta morto non avrò più la consapevolezza di esistere, per il semplice fatto che non esisterò più all'interno di un organo chiamato cervello.
Ma resto convinto che questa energia si trasformi, forse in una consapevolezza comune, o in energia cosmica o in qualcos'altro, ma assolutamente non in fantasmi, paradiso, forse ci reincarniamo, ma il termine non è giusto, semplicemente la mia energia viene trasferita in un'altro corpo. Ma a quel punto non sono più io e non ho ricordi passati, a causa di un nuovo cervello privo delle conoscenze e ricordi che avevo.
Quest'energia non siamo noi, Noi siamo l'insieme di tutto ciò che ci compone, (corpo, cervello, energia, ricordi, ecc.. ecc..)
Queste sono tutte mie ipotesi, non sono ne scenziato, ne medico, ne psicologo, ne nulla di nulla! e dopo la morte continuerò ad esserlo.... NULLA DI NULLA!
Se credi di non saper volare... è perchè pensi di non poterci riuscire...
Per quanto la cosa possa essere controintuitiva, i sogni e le allucinazioni rivelano che il mondo che vediamo fuori di noi è in realtà dentro di noi.
Alla nascita la mente è una tabula rasa, oppure abbiamo alcune conoscenze innate? Secondo me, è una tabula rasa. (Caleb Carr)