Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Com'è morire?

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Com'è morire?

Messaggioda Nanni » 24/10/2010, 22:01

Non parlo di aldilà, parlo proprio dell'ultimo momento di vita, dell'atto di morire. Per me al momento della morte si vive un sogno più o meno lucido, prima di "spegnersi" per sempre. Pensateci: la morte cerebrale sopraggiunge successivamente a quella fisica in condizioni normali (se ti spappolano il cervello è un altro discorso! : CoolGun : : WallBash :). Il cervello si trova in una situazione molto simile al sonno: non riceve più stimoli sensoriali dal corpo, ma lui è ancora attivo perché prima di soffrire per mancanza di ossigeno possono passare anche minuti! Quindi secondo me reagisce proprio con un sogno, ossia si crea da solo gli stimoli sensoriali.

E la cosa si farebbe interessante se fosse vero ciò che ho sentito dire; cioè che al momento della morte la percezione del tempo potrebbe rallentare moltissimo, quasi come per far sembrare gli ultimi istanti di vita più lunghi. D'altronde chi può dirlo? noi siamo abituati a percepire il tempo quando il nostro cervello è vivo ed è in un corpo funzionante... chissà come si comporta un cervello moribondo in un corpo morto?
E se nell'ultimo, infinitesimo istante della nostra vita (prima della morte cerebrale) la nostra percezione del tempo si dilatasse all'infinito? l'aldilà sarebbe un'infinito sogno lucido! Non male, eh? ;)

Purtroppo sono troppo "scienziato scettico" per credere a questa cosa, che ha un forte retrogusto di metafisica... posso solo sperarla ;)
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Re: Com'è morire?

Messaggioda megalex » 25/10/2010, 11:34

Sul momento della morte sono state date numerose interpretazioni. Tutte accettabili e tutte perzialmente vere

Quella piu comune che viene riportata spessisimo in molti film e in molti racconti é:il tempo sembra fermarsi e ti passano davanti tutti i ricordi della vita
Poi c'è la modalità del tunnel di luce famoso con tutti gli effetti speciali annessi e connessi

Secondo le mie personali esperienze e secondo quello che ho potuto sentire, i sogni lucidi, ma anche quelli normali non centrano proprio un tubo con la morte e affini. Anche perchè se accetti la legge scientifica che la nostra percezione del mondo deriva dal cervello, dal momento in cui il cervello smette di essere sollecitato non puo esistere null'altro che non sia il vuoto assoluto
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Re: Com'è morire?

Messaggioda AFCL » 25/10/2010, 13:34

mm, che ne dite se alla morte avvine una Obe eterna???
Se credi di non saper volare... è perchè pensi di non poterci riuscire...
Per quanto la cosa possa essere controintuitiva, i sogni e le allucinazioni rivelano che il mondo che vediamo fuori di noi è in realtà dentro di noi.
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Re: Com'è morire?

Messaggioda megalex » 25/10/2010, 14:08

AFCL ha scritto:mm, che ne dite se alla morte avvine una Obe eterna???


Secondo me è esattamente cosi
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Re: Com'è morire?

Messaggioda FRyder » 25/10/2010, 16:28

Secondo me, il valutare l'infinitesimo istante prima di morire è già di per sè troppo avanti... Proviamo invece a valutare gli anni prima di morire, (considerando, ovviamente, una morte naturale, altrimenti tanto vale perdere tempo).
Nel 99,9 % cento dei casi si va incontro a demenza senile, tipica degli anziani..Ma, pensandoci bene, come deve essere vivere non sapendo neanchè di essere al mondo?? Vedevo mia nonna, che neanche riconosceva mio papà, e trattava una bambola come un bambino vero..Cosa stava pensando?? Secondo me vedeva veramente un bambino, la sua mente interpretava la bambola come un neonato..Che sia questa anche un'esperienza di sogno lucido?..
Altro esempio: una vecchietta è arrivata fino davanti al mio cancello(scappata di casa peraticamente), e, appena vista casa mia, è entrata chiedendo se era una chiesa, boh, e se si passava..Cosa si dovrebe pensare? Cosa vedeva? Vedeva veramente una chiesa, quasi come se la mente, negli ultimi momenti di vita, ripescasse i vecchi ricordi e li riportasse alla coscienza, come se ormai avesse perso la capacità di immagazzinarme di nuovi?
So che questa può venire classificata semplicemente come una malattia dei vecchi, ma, pensandoci bene, sarebbe interessante capire che tipo di esperienza vivono le persone verso la fine della loro vita..Per Megalex, che crede fermamente nella obe eterna: che gli ultimi anni di vita siano quasi una sovrapposizione tra la vita terrena e la futura essitenza???
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Re: Com'è morire?

Messaggioda megalex » 25/10/2010, 16:34

Non è assolutamente vero che nella maggior parte dei casi si va incontro a demenza senile. Non so dove hai trovato queste statistiche ma sono assolutamente inventate.

che gli ultimi anni di vita siano quasi una sovrapposizione tra la vita terrena e la futura essitenza???


Mi sembra un modo interessante di vedere la cosa. Ma hai fatto la domanda partendo dal presupposto che vi siano problemi di demenza negli anni precedenti la morte. Quindi è un concetto che si applicherebbe solo ai casi in cui vi sia un deficit nelle capacità del cervello
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Re: Com'è morire?

Messaggioda FRyder » 25/10/2010, 16:58

Dopo un dibattito(educato e costruttivo ;) ;) ) in chat emerge quanto segue..:
l'argomento che ho tirato in ballo sembra essere non tanto OFF-TOPIC, ma più degno di un TOPIC tutto per se, quindi a presto lo farò...
Siamo(sono) giunti alla conclusione che un anziano, mentre recita gli ultimi atti della sua vita, raggiunge un deterioramento della memoria che elude il semplice "Dove ho messo le chiavi?", ma arriva ad un punto in cui la persona non sa neache di essere al mondo..
Per i comuni profani questa può essere una semplice malattia(anche per me), ciò non toglie l'interesse del capire cosa succeda all'interno della mente, le esperienze che vive la persona, cosa perpepisca della realtà(visto che nella maggioranza dei casi la realtà è percepita in maniera molto distorta, quasi come che il soggetto viva nei ricordi e nella fantasia)..Per chi invece ha fede in esperienze non-comuni(chiamiamole così), questi ultimi istanti possono voler dire altro..
Mi scuso per il disagio messo nel topic :oops:
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Re: Com'è morire?

Messaggioda Nanni » 25/10/2010, 17:51

Però tutte queste congetture (peraltro interessanti) parlano del "dopo"...
Ma nei secondi che precedono la morte cerebrale in cui l'organismo è già morto e il cervello no?
Come sarà la percezione del tempo in questo limbo? il sogno che il cervello immaginerà come sarà? sarà un incubo visto che sta soffrendo per mancanza di ossigeno? vedremo sgretolarsi tutti i nostri ricordi?

Ovviamente parlo del caso normale, visto che con la demenza senile il sogno inizia molto prima e con il cervello spappolato il sogno non inizia affatto!

Un'altra cosa: secondo voi, se ad un tizio sfigato viene fatto a fette il cervello, l'obe o il sogno infinito si verifica lo stesso? per me no : Hurted :
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Re: Com'è morire?

Messaggioda Edivad » 25/10/2010, 20:15

Il 'morire' credo dipenda da COME si muore - certamente morti ed agonie particolari possono portare a stati...alterati(allucinazioni, visioni, ecc).

Su come sia 'essere morti' invece...credo ci sia poco da dire. Epicuro docet - 'quando è la morte, noi non siamo'.

Sulla teoria dell'OBE eterna - ricordo di aver letto qualcuno che diceva che in punto di morte vengono rilasciate determinate sostanze che danno esperienze mentali nelle quali il tempo è ESTREMAMENTE dilatato, quindi sarebbe possibile avere delle visioni soggettivamente lunghissime(anche se non eterne) anche se si muore nell'arco di pochi secondi.
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Re: Com'è morire?

Messaggioda AFCL » 25/10/2010, 20:24

non credo che nell'atto della morte ci sia sofferenza. sicuramente poco prima di quel'atto si soffre a seconda della causa, ma l'atto vero e proprio non credo sia soferente, il cervello si spenge, e il dolore è regolato da esso, quindi più si avvicina la data ora, meno si sente il dolore e di conseguenza quella incredibile ansia della morte, dato che si spenge pian piano anche la parte che regola il pensiero logico.
Io credo che l'atto vero e prorpio della morte sia simile all'addormentarsi, vanno via pian piano le forse e con loro le sensazioni (mentali e fisiche). In questo arco di tempo che può variare da morte a morte, non so cosa possa avvenire nella nostra mente. non credo sia nulla di paragonabile a un sogno, ne tanto meno a un sogno lucido, ma a qualcosa di più simile ad un'ipnagogica o semplicemente non avviene niente.

Il cuore si ferma, Ecco l'immenso dolore, come un grosso ago che ci trafigge il petto, ne segue probabilmente un abbassamento di pressione, se il cuore non batte il cervello non ha ossigeno. Quanto può durare questo (5 minuti?) non so, dopo di che cosa avviene? Forse cadi a terra privo di sensi. Quando si è svenuti si possono avere delle specie di sogni, ma non sono veri e propri sogni. Dalla cessazione del battito, il cervello inizia a capire che ormai è la fine, e molto probabilmente disattiva i ricettori del dolore. E nell'arco di poco tempo anche il cervello muore.

Un proiettile colpisce il tuo polmone, inizi a sentire un forte dolore, ti accasci a terra, non riesci a respirare, e come respirare chiodi, e ogni boccata è più dura e pesante da fare, il dolore pian piano diminuisce(il cervello inizia a capire che ormai è la fine, e molto probabilmente disattiva i ricettori del dolore.) le energie iniziano a ridursi drasticamente, e piano piano perdi conoscenza, poi sopraggiunge la morte.

Una tigre Ti salta alle spalle, ti azzanna alla spalla, Il dolore è insopportabile, non capisci cosa stia succedendo, senti come una se una pressa stesse cercando di romperti le ossa, il dolore del morso è già svanito quando ti accorgi che quello che ti ha morso è una tigre, (il cervello inizia a capire che ormai è dura sopravivvere, e molto probabilmente disattiva i ricettori del dolore per attivare una funzione che forse ti porterà alla sopravvivenza: Scappare o fuggire). la tigre continua a mordere in altre zone, ma tu non senti nulla, gridi solo perchè e un'azione involontaria, il dolore che senti è solo nella tua testa, èil dolore della paura di una morte certa. Una morte che può essere lunga se il Felino non morde nei punti giusti, ma in ogni caso appena il sangue è finito avviene l'ennesima cosa che accomuna tutte le morti, tutte le funzioni si disattivano, è la velocità di disattivazione sono le stesse per tutti!

Alla fine un nanosecondo di attività, per un cervello privo di stimoli sensoriali corporei, può essere abbastanza lungo.

Se io sparo a uno schermo di un computer vedrò l'ultimo fascio di energia come un baglio di luce frizzante, e poi il nero.
Se io butto un tv acceso nell'acqua la stessa cosa.
Se lo butto da un balcone Idem.
Se provo a dargli fuoco, farà esattamente la stessa cosa.

Non importa il tempo che impiega il corpo a morire, poichè il tempo che impiega un fascio di energia a percorrere l'ultimo tratto del cervello (intero o no) è lo stesso per tutti, e in quel momento puoi vedere tutto come non vedere nulla.

Io non credo all'aldilà. Io una volta morto non avrò più la consapevolezza di esistere, per il semplice fatto che non esisterò più all'interno di un organo chiamato cervello.
Ma resto convinto che questa energia si trasformi, forse in una consapevolezza comune, o in energia cosmica o in qualcos'altro, ma assolutamente non in fantasmi, paradiso, forse ci reincarniamo, ma il termine non è giusto, semplicemente la mia energia viene trasferita in un'altro corpo. Ma a quel punto non sono più io e non ho ricordi passati, a causa di un nuovo cervello privo delle conoscenze e ricordi che avevo.

Quest'energia non siamo noi, Noi siamo l'insieme di tutto ciò che ci compone, (corpo, cervello, energia, ricordi, ecc.. ecc..)

Queste sono tutte mie ipotesi, non sono ne scenziato, ne medico, ne psicologo, ne nulla di nulla! e dopo la morte continuerò ad esserlo.... NULLA DI NULLA! : Razz :
Se credi di non saper volare... è perchè pensi di non poterci riuscire...
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