Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > E se il tempo non fosse altro che una convenzione sociale?

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda blackmoral » 01/02/2011, 20:40

Arlu ha scritto:
blackmoral ha scritto:Quoto ogni parola, vorrei solo chiederti una delucidazione: quali sono i fenomeni di cui parli in cui si supera la velocità della luce? Confermano il dualismo bradioni-tachioni o sono particelle che da una velocità inferiore della luce sono riusciti a superarla?


Mi stavo riferendo a fenomeni di tipo non-locale, dove si trascende il concetto stesso di velocità: come esempio “pratico”, riporto il paradosso di EPR, Il paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen (da wiki, “è un esperimento mentale che dimostra come una misura eseguita su una parte di un sistema quantistico possa propagare istantaneamente un effetto sul risultato di un'altra misura, eseguita successivamente su un’altra parte dello stesso sistema quantistico, indipendentemente dalla distanza che separa le due parti”). La relazione osservata in questi casi è appunto di tipo istantaneo, spiegabile solamente assumendo il concetto di universo totalmente interconnesso, una rete enormemente complessa, composta da parti interdipendenti tra loro.
Trovo interessante come ci si ritrovi a parlare di fisica quantistica e simili su un forum sui sogni lucidi, argomento di un ambito decisamente diverso… le strade della conoscenza si stanno riunendo :cool:


Ora capisco, grazie. Non avevo prestato abbastanza attenzione a quello che avevi scritto nel post originario.
Per quanto riguarda la tua osservazione finale, è vero, è bello che, appunto, le strade della conoscenza si riuniscano, dallo studio dell'inconscio e la filosofia alla fisica quantistica. Alla fine le due cose non devono escludersi a vicenda: è il bello del sapere, due cose diverse come lo studio dell'inconscio e la fisica quantistica sono sfaccettature della stessa realtà. Concludo qui l'OT :)
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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda ErikBauer » 07/02/2011, 1:43

Oggi ci sono praticamente riuscito.
Ok, non per tutte le ore in cui sono stato sveglio... ma per buona parte delle ore che sono trascorese dalle 15 fino ad ora.
Sto seguendo un libro di esercizi, scritto da Marina Borruso, una allieva di Tolle. Sono tutta una serie di esercizi per aumentare la propria consapevolezza, delle sorte di mini "meditazioni a spot" molto pratiche, da ripetersi più volte durante la giornata, anche in piena attività.
Una di queste, fino all'altro ieri mi pareva decisamente poco efficace: dice semplicemente di concentrarsi sul vuoto, sul nulla; e propone come esempio il seguire la respirazione e porre la propria attenzione su quell'attimo di assenza di respiro tra l'inspirazione e l'espirazione e prolungarne l'attenzione anche mentre il respiro continua.
Dapprima non ci riuscivo neppure... poi stamane ho iniziato a riuscirci e ho notato come il farlo mi distendesse.
Subito dopo pranzo ho deciso di sfruttare la bella giornata quasi primaverile e sono andato a farmi una passeggiata lungo il viale con belvedere dietro casa mia; dopo qualche minuto di camminata ho provato a cercare il vuoto, il nulla in altri punti che non fossero il mio respiro e ho notato come concentrandosi sugli spazi d'aria tra i rami di un albero spoglio rendesse l'albero quasi più vero, più solido.
Mi sono allora fermato, sedendomi a guardare verso la vallata, concentrandomi sul cielo subito sopra le montagne, negli spazi tra i rami degli alberi, notando come mentre tutto diventava più nitido il mio corpo e la mia mente si stavano rilassando.
Fino a che non mi è venuto da provare una cosa... talmente assurda da farmi li per li sorridere, ma ormai avevo deciso di tentare; ho iniziato a guardare la vallata di fronte a me concentrandomi sullo spazio vuoto, sull'aria che si frapponeva tra me e le colline dall'altra parte.
Dopo alcuni secondi ho letteralmente percepito la "solidità", "l'importanza" del vuoto tra me e il resto del mondo che mi circondava... i miei pensieri quasi completamente spariti dalla testa, anche quei pochi mi sembravano avvolti come da una coltre di spazio: stavo letteralmente osservando non solo il mondo ma anche i miei stessi pensieri, come se fossero stati delle presenze nella mia mente spaziosa e silenziosa.
Sono rimasto così per diversi minuti, poi mi sono alzato e ho preso a camminare tra la gente, proseguendo il giro del viale.
Da allora, tranne alcuni sprazzi di "ritorno alla normalità", il tempo ha perso bona parte del suo significato e peso, mi sono trovato a vivere la giornata quasi completamente al presente, quelle poche volte che ho pensato al lavoro, cosa che la Domenica pomeriggio mi succede spesso, ho percepito i pensieri più cristallini ma meno pesanti e li ho accantonati senza difficoltà, ricordando alla mia mente che il lavoro ci sarebbe stato sì, ma domani, non ora.
Un piccolo dettaglio: quando mi immaginavo come sarebbe stato vivere "senza tempo", pensavo ad un continuo "afferrare il presente", un continuo proiettare la propria mente nell'Adesso... ed era forse per questo che non c'ero ancora riuscito. Perchè in realtà farlo vuole dire "uscire dal tempo", cioè non pensare al tempo se non per richiamare una informazione dal passato o pianificare qualcosa per un attimo futuro, per poi tornare al presente.
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.

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Re: E se il tempo non fosse altro che una convenzione social

Messaggioda ceqpio » 07/02/2011, 3:04

hey che argomento stimolante!
ErikBauer mi ritrovo molto in ciò che pensi e in gran parte delle risposte date dagli altri utenti; son pure d'accordo con il fatto che nel partire con tale argomento non giungeremmo mai alla fine, poichè appunto si fonde con altre discipline come la fisica quantistica...ma discuterne lo trovo assai interessante!
Come ho avuto modo di leggere molte persone si sentono influenzate dal concetto di tempo che si sta cercando di definire in questa discussione, ovvero quella di "convenzione sociale" per intenderci! E' totalmente vero e provato che scandire i ritmi della vita in tempo come "ieri, adesso e dopo, o più generalmente in passato, presente e futuro" arreca un'inevitabile ansia e disagio nell'essere, condizionato dal pensiero di portare a termine un evento (un progetto, un'azione...) perchè ce ne aspettano molti altri DOPO! si rischia di vivere l'ADESSO in modo fugace, si finisce col lasciarsi vivere dal MOMENTO, e non VIVERE IL MOMENTO!
Il mio avatar, l'orologio Dalìniano, descrive proprio ciò che intendo, la visione ideale della vita, della mia vita, e credo sia in sintonia con come ti stai proponendo di vederla anche tu ErikBAuer! l'orologio si sta scomponendo, frantumando, quindi sta "spezzando" il concetto di tempo che scorre, che sfugge al presente, che non è più il passato e che diventerà il futuro...l'orologio rotto non è più in grado di indicarci l'ora, ma io me ne frego dell'ora! ogni ora scandisce e schematizza ogni momento della mia giornata, anzi, della mia vita! io invece voglio vivere ogni momento per quello che è, il più intensamente possibile!
"I believe in kairos", ovvero "io credo nel kairos" (la mia firma): kairos è un modo alternativo di vedere il tempo che conosciamo, cioè il kronos; due termini che derivano dal greco e significano "kronos - tempo che scorre, tempo misurabile in passato, presente e futuro, che si misura con gli orologi" e "kairos - un momento indefinito in un'imprecisata frazione di tempo misurabile (il kronos); un momento inteso non come momento di precisa durata, ma di un momento come evento di qualità! un momento di vera essenza, un ricordo, un'emozione, un ricordo di forti e significative emozioni...un momento senza tempo, sospeso...il tempo misurabile non ha importanza nel kairos, ciò che conta invece è la qualità di ciò che accade, l'importanza per noi stessi di un avvenimento, di un pensiero, un evento! nel kairos l'io è assente da ogni convenzione sociale e si sente puro e libero di pensieri ed emozioni! quindi è un momento all'interno del tempo stesso, eppure il kairos non ha tempo, come un ricordo appunto!
per approfondimento: http://it.wikipedia.org/wiki/Kairos, ma digitando "kairos" nel motore di ricerca vi si trovano molti altri siti più dettagliati e specifici a riguardo, così da farvi un'idea più chiara!
Quinidi anch'io la vita voglio vederla come un momento importante, un'occasione, e non un periodo definito!



per questo inoltre, non ho mai portato orologi (salvo quelli regalati) appunto perchè non ne sento il bisogno, anzi, non voglio sentirne il bisogno! mi induce solo ansia nel pensare di affrettarmi a fare qualcosa che ha una precisa scadenza...oggi invece alcuni orologi li indosso, ma proprio per ciò che penso, questi mostrano l'ora in maniera alternativa, a prima occhiata non la mostrano neanche, e rispecchiano in buona parte quello che voglio trasmettere: mi chiedi l'ora? ma fregatene, ti stai divertendo! non condizionarti all'idea di fuggire da una situazione volendo sapere l'ora, in questo momento non ti serve! goditi questo momento! carpe diem! toh, guarda pure che ora è, tanto non lo capirai! : Razz : (puro esempio, ovviamente dipende dalle circostanze e dalle situazioni!) comunque, tali orologi saltano all'occhio più come oggetti di design, oltre alla maniera di decifrarli...che indichino anche l'ora va in secondo piano e non è più la loro funzione principale! per farvene un'idea:

http://www.tokyoflash.com/en/watches/1/

http://www.intelligent-watches.com/epages/0904162.sf
| mirror reality ceq |







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