Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Solipsismo e sogni lucidi. Cosa ne pensate?

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Solipsismo e sogni lucidi. Cosa ne pensate?

Messaggioda Arlu » 23/04/2011, 13:52

Devo dire che la tua personale esperienza mi sembra molto interessante, anche se, purtroppo, le implicazioni profonde delle argomentazioni che porti mi rimangono precluse: mi pare abbiano radici ficcate nel senso stesso che diamo alla parola "realtà", ed all'influenza che pensiamo/possiamo avere su di essa. Non un argomento facile, dunque, ed è lo stesso trattato dal solipsismo, come da gran parte delle varie filosofie, ognuna portatrice di una diversa sfaccettatura. Certamente, sono d'accordo con la conclusione con la quale hai chiuso questo tuo intervento. Tra l'altro, nel leggerne alcune parti, non ho potuto sopprimere l'affiorare alla mente di un aforisma dello psicologo William James, che mi è rimasto molto impresso: "la più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono cambiare le loro vite cambiando le abitudini mentali".
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Re: Solipsismo e sogni lucidi. Cosa ne pensate?

Messaggioda ErikBauer » 23/04/2011, 19:59

No, non è un argomento per nulla facile da dipanare, Arlu.
Ed è proprio per questo che sto continuando a postare le mie esperienze sul dialogo interiore, il libero arbitrio e la possibilità di cambiare le cose: per gettare una base attraverso la quale qualcuno possa con un po' di buona volontà cimentarsi di persona, sperimentare e trarre le proprie conclusioni in base ad un'esperienza diretta.
Io d'altronde sono fatto così... mi piace, è vero, discutere e filosofeggiare ore ed ore, ma sono allo stesso tempo molto pratico e appena ne ho la possibilità, se qualcosa mi sembra almeno un briciolo sensato o se mi attrae... beh, perchè non sperimentare in prima persona?
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.

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Re: Solipsismo e sogni lucidi. Cosa ne pensate?

Messaggioda vincentwise » 08/06/2013, 0:05

Buonasera,
noto che non sono l'unico ad essere toccato dal mistero del solipsismo. In effetti esso spiega ogni cosa.
Questa mia affermazione però è pericolosa e difficilmente capibile se non mi spiego meglio. Devo partire dal principio. Gli aspetti da considerare (intesi come lemmi in una dimostrazione matematica) sono moltissimi.
Ora riporterò un mio scritto di qualche tempo fa. Aiuterà tutti a capire in che terreno ci stiamo muovendo.
Successivamente mi piacerebbe conoscere le vostre impressioni, idee, critiche, soluzioni ecc. e, insieme, credo potremo giungere a qualcosa di unico nel suo genere: dimostrare cos'è davvero la realtà.
Lo so, non ci credete, nessuno di voi. Perfino io sono scettico, ma ho qualcosa da farvi leggere. Infondo cosa vi costa?
Dunque ecco la mia breve riflessione:

------------------------------------------------

[Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello.

Questo è il mondo che tu conosci: il mondo com'era alla fine del XX secolo e che ora esiste solo in quanto parte di una neurosimulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo. Questo è il mondo che esiste oggi. Benvenuto nella tua desertica, nuova realtà.

Un corpo umano genera più bioelettricità di una batteria da 120 volt ed emette oltre 6 milioni di calorie. Sfruttando contemporaneamente queste due fonti le macchine si assicurarono a tempo indefinito tutta l'energia di cui avevano bisogno. Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono, vengono coltivati. A lungo non ho voluto crederci, poi ho visto quei campi con i miei occhi, ho visto macchine liquefare i morti affinché nutrissero i vivi per via endovenosa. Dinanzi a quello spettacolo, potendo constatare la loro limpida raccapricciante precisione, mi è balzata agli occhi l'evidenza della verità. Che cosa è Matrix? È controllo. Matrix è un mondo creato al computer per tenerci sotto controllo al fine di convertire l'essere umano in questa...(una batteria)] cit. MATRIX


PROLOGO
Il mio nome non ha importanza, ancora di meno ne ha, dato ciò che ho da scrivere. Ad essere precisi, scrivere chi io sia potrebbe fuorviarvi da ogni successiva parola che scriverò, quindi preferisco l'anonimato. In questo modo riuscirò a salvaguardarvi un po' di obiettività.
Stasera voglio parlarvi della realtà.
Volevo iniziare proprio col dirvi che la realtà, così come la conosciamo, non è dimostrabile. Se vi state chiedendo se avete letto bene vi posso tranquillizzare; si, avete letto bene. Non esiste una qualsiasi, matematica, fisica, religiosa o altra dimostrazione che la realtà e noi stessi esistiamo. Non è una congettura della mente di un folle ma la verità. Se ci pensate, infatti, l'uomo non è da sempre in cerca di risposte, di ogni genere? Non è per caso in cerca di quella cosa chiamata verità?
Ecco, la prima verità, è proprio quella più brutta ed inacettabile per molti di noi, ed anche per me lo è: la realtà, così come la conosciamo, non è dimostrabile.
Questo significa che potremmo argomentare e discutere di qualsiasi cosa o, peggio ancora, costruire e conquistare ogni popolo o pianeta ma, forse, tutto sarebbe completamente vano.
Ma sarebbe vano per chi? Per me o voi che non sappiamo cosa sia la realtà o per qualcun altro?
Troppa carne al fuoco...
Direi di iniziare, con molta umiltà, ad osservare quali possono essere le realtà e poi magari, trarremo alcune considerazioni. Io non sono in cattedra e voi, cari lettori, non siete su un banco di scuola. Siamo tutti seduti in cerchio. Abbiamo tutti carta e penna e possiamo scrivere quello che vogliamo. Con la logica certo, ma anche con totale sincerità.
Credo che solo con ingredienti come la sincerità e l'umiltà si possano raggiungere piccoli e grandi traguardi.
Proviamo?


1
La prima realtà, la numero uno, di cui voglio parlare è la più semplice in assoluto, cioè quella che non ha bisogno di presentazioni. E' davanti ai nostri occhi ogni giorno, non la si mette in discussione ed è li che ci aspetta identica a come l'avevamo lasciata prima di addormentarci. La riconosciamo subito e sappiamo che non è un sogno perché, anche se di rado, a volte ci svegliamo da un brutto incubo mentre, dalla realtà non si può fuggire. E' sempre li che ci aspetta con le stesse regole e gli stessi schemi.
Ma di che cosa è fatta questa realtà?
Molti anni fa si pensava che i costituenti primari della materia fossero 4: l'acqua, il fuoco, l'aria e la terra. Già gli antichi greci avevano intuito che doveva esserci qualcosa di più alla base di tutto. Furono per primi i chimici a scoprire i legami fra i vari elementi e a suddividerli nella tavola periodica degli elementi e, solo più tardi arrivarono le scoperte dei legami molecolari, gli atomi e la scomposizione di questi ultimi in particelle sempre più piccole (elettroni, protoni, neutroni, bosoni, fermioni, neutrini, ecc.). Alla fine, al giorno d'oggi, nel 2013, non si sa ancora di cosa sia realmente composta la materia. Si presume che la teoria M possa spiegare il comportamento delle super-stringhe e che questi anelli di energia aperti o chiusi determinino ogni cosa. La mia semplificazione vuole solo sottolineare due cose: la prima che non ho intenzione di fare nessuna conferenza sulla meccanica quantistica e, la seconda, che siamo ben lontani dall'aver compreso come stanno le cose. Il mondo dell'infinitamente piccolo è tanto misterioso come quello infinitamente grande. Ci sono galassie e buchi neri che aspettano ancora una spiegazione della loro esistenza. Per chi non lo sapesse, la teoria del Big Bang è tutt'ora una teoria e non una certezza. La teoria M invece, sconosciuta ai più, descrive un multiverso dove si spiega esaurientemente da dove arriva il Big Bang ma apre degli scenari di vastità rasenti l'infinito per quanto riguarda le possibili realtà.
Insomma, sappiamo poco o nulla di noi stessi, di cosa siamo fatti e di quello che ci circonda. In altre parole questa sarebbe la nostra realtà quotidiana, quella che sperimentiamo ogni giorno andando a lavorare, a scuola, stando con gli amici e che ci permette di provare tutte le emozioni di cui siamo capaci. Non ci stupiamo di nulla, tutto è al suo posto e, per la maggior parte della gente, non c'è niente da spiegare.
E se vi dicessi che la somma di tutta la materia dell'universo conosciuto è uguale a zero? Lo so, mi credereste in pochi, ma pare che sia proprio così. Se sommiamo la massa delle stelle e dei pianeti, la gravità, i buchi neri, la materia oscura, l' energia oscura, ecc. otteniamo proprio zero. In altre parole è come dire che non esistiamo; non vi pare? Facciamo un piccolo esperimento. Provate, per esempio, a pensare al tempo. Il passato è ormai perduto, irrecuperabile, sia che si parli di cento anni fa sia che ci si riferisca a un miliardesimo di secondo fa. Per il futuro vale la stessa cosa; niente esiste finché non diventa presente. L'unico pezzetto di tempo che sembra avere una valenza sembra essere proprio l'inconsistente presente. Ma quanto dura il presente? Una frazione di frazione di frazione di frazione di secondo? Molto di meno, io direi quasi zero...oppure è proprio zero? Secondo i calcoli di Planck esiste una parte minima di tempo e spazio ma non è questo il punto. Il punto è; siamo disposti a credere a questa realtà? Se entrassi nei particolari dei modelli matematici e delle rappresentazioni quantistiche di ciò che la comunità scientifica oggi pensa e, crede, che sia la materia, credereste che vi sto prendendo in giro. Universi paralleli, contemporaneità degli eventi, ubiquità delle particelle, salti temporali continui, ecc. Si, forse non credereste alle mie parole. Nemmeno a una. Eppure io non farei che riportare solo le scoperte di altri scienziati, molto più bravi e preparati di me! perché quindi credere a loro piuttosto che a me se diciamo le stesse cose? Ve lo dico io; perché vediamo gli effetti sulla nostra vita quotidiana di tutte quelle cose strane che ci vengono dette. Un esempio per tutti: l'elettricità. Nessuno aveva mai sinceramente creduto che gli elettroni girassero intorno al nucleo dell'atomo e che potessero essere eccitati per passare da uno stadio all'altro di energia finché non si è vista la prima lampadina! Figuriamoci oggi, con i nostri televisori led, internet, i telefoni cellulari e tutto il resto!Siamo certamente ben consapevoli della veridicità di questa realtà!
Siamo convinti che sia questa la realtà, e nulla e nessuno può negarlo.
Davvero?


2
La seconda realtà, la numero due, è quella ben descritta dal prologo di questo saggio e fa riferimento all'idea dei fratelli Wachowski. Per capirci meglio possiamo chiamarla proprio MATRIX. Tutti noi potremmo vivere in una realtà creata da super-computer che ci governano, ci alimentano e ci coltivano per trarre dai nostri corpi l'energia che serve loro per vivere. Tralasciando quest'ultimo particolare puramente cinematografico, ci chiediamo perché non possa essere così. Se fossimo dentro un computer non potremmo saperlo. Vivremmo la stessa identica vita della realtà n.1 ma la verità sarebbe un'altra.
Ecco che torna il vero motivo del nostro breve viaggio mentale: la verità. A noi interessa di più la verità che la realtà, non è vero?


3
Tutto questo ci conduce al terzo tipo di realtà. In questa realtà non esisterebbe niente; niente materia, niente computer, niente di niente. Gli unici ad esistere, eternamente, saremmo solo noi stessi. In questo tipo di realtà non viene messo in discussione nulla, tutto appare sempre come nella realtà n.1, solo che è tutto frutto della nostra mente. Siamo noi da soli a creare tutto. Adesso, tu che stai leggendo queste righe, prova ad immaginare di essere l'unico vero eterno essere vivente. Ti sei creato il tempo, la storia, la tua famiglia, i tuoi ricordi, quelli degli altri, ogni possibile variante della tua vita, bella o brutta che sia. E' tutto creato da te. Io che scrivo non esisto, anzi niente e nessuno è mai esistito. Questa realtà è tutta una tua creazione. Se ci pensi è spaventoso, ma non puoi dire con certezza che non sia così. Questo è il solispsismo.
Però potresti ingannarti, pensando che se la realtà fosse davvero la numero tre, ti saresti scelto una vita migliore, o sbaglio? Peccato che, non sapendo quale sia la verità e la realtà, non possiamo dire o immaginare il motivo che ci ha portati a condurre la vita che stiamo conducendo. Se non ci soddisfa e siamo noi gli unici artefici di questa illusione, perché soffriamo? In questo caso sarebbe più facile dare la colpa a un Dio, ma questo è un altro discorso. Noi non cerchiamo capri espiatori, ma la verità, e non se ne viene fuori con supposizioni di parte o di comodo.
Sincerità e umiltà.
Noi non sappiamo il perché ma sappiamo solo che è così.


4
La realtà numero quattro dà sempre come risultato la n.1 ma è di tutt'altra natura. La si può paragonare ad una evoluzione della realtà n.3. Invece di un solo individuo, o entità, ne esistono miliardi, ognuna con la propria realtà. Il risultato che porta tutti alla realtà n.1 è il continuo cozzare di idee e interpretazioni del nulla. La realtà n.1 che tutti credono di sperimentare in verità non esiste ma è solo frutto di autosuggestioni, auto-regolamenti o per meglio descriverli, di convinzioni radicate in più individui (entità viventi). Ecco qualche esempio pratico.
Se tutti si convincessero che la terra fosse piatta questa lo sarebbe veramente.
Se tutti credessero che il tempo non esiste, questo non esisterebbe per davvero.
Gli esempi potrebbero essere infiniti, ma sta di fatto che una moltitudine di entità viventi potrebbero aver creato la realtà in cui crediamo di vivere, mentre in verità, ci sono solo idee e rappresentazioni di quest'ultime. In questa realtà, l'inconsistenza della materia è straordinariamente vera.
E' molto difficile spiegare come le varie idee possono influenzarsi e capire chi siano veramente le entità viventi e quelle fittizie. In questa realtà, in tutto e per tutto identica alla n.1, se volessimo azzardare un'idea, io proverei a partire da quella somma di tutto l'universo che da zero come risultato. Dite proprio che sia un caso?
Procedendo in questo ragionamento ho potuto notare che via via che si ipotizzano realtà diverse (cioè identiche ma di diversa natura), entra sempre di più in gioco il ruolo di una specie di doppia (o tripla) coscienza.
Nel primo esempio, la realtà numero uno, si brancola letteralmente nel buio.
Nel secondo, MATRIX, c'è già qualcosa che inizia ad assomigliare a una coscienza superiore. Nel nostro caso è il super-computer.
Nel terzo invece siamo proprio di fronte a qualcosa di diverso. Un unico essere vivente che vive una vita creata da se stesso; ma si tratta evidentemente di un se stesso diverso da quello che sperimenta le realtà, come se l'essere vivente possedesse una super-coscienza. La super-coscienza crea la realtà e la coscienza normale la vive senza conoscerne le regole appieno. Quindi l'individuo (o essere vivente) è una specie di Dio di se stesso.
Nel quarto esempio ognuno è Dio di se stesso, con la propria coscienza e super-coscienza, ma al contempo c'è qualcos'altro, una specie di entità superiore, che permette a tutti di vivere le loro illusioni. (Dio?)


CONSIDERAZIONI
Spero di essere stato il più chiaro possibile e, alla luce di quanto scritto vorrei provare a trarre qualche considerazione.
Spero con tutto il cuore che nessuno di voi si sia perso nell'esercizio mentale o che sia caduto nel tranello della scientificità delle cose. Se facciamo analizzare un oggetto da un chimico è ovvio che ci dirà esattamente di cos'è composto, ma non è ovviamente una prova che la realtà esiste! Noi mettiamo in discussione l'esistenza stessa del chimico; spero sia ben chiaro questo concetto base.
La domanda che sorge spontanea a questo punto è: quale realtà è quella giusta?
La seconda domanda: quante altre realtà possono esistere?
La terza: quali certezze abbiamo?
Rispondendo brevemente possiamo affermare che non sappiamo quale sia quella giusta e nemmeno quante ne possiamo ipotizzare. Forse solo 4. O forse ne esiste una quinta di cui non vi ho parlato.
L'unica certezza è che esiste la morte e tutti dobbiamo morire. Niente di più.
La quarta domanda è quasi automatica: come possiamo dimostrare che almeno una delle realtà non è possibile? Risposta: Non si può.
Ma se per un momento provassimo a pensare che le realtà che possiamo immaginare non sono 4 o 5 o 6 ma sono infinite, allora il discorso cambia. Se sono infinite ognuna di esse potrebbe andarci bene. Che differenza farebbe sapere qual'è la verità?
La verità, sembra assurdo, incredibile, incalcolabile e fuori da ogni raziocinio ma è proprio così: è quella che vogliamo. Non vedo altra soluzione.
Abbiamo la libertà di scegliercela e nessuno può privarci di questa enorme possibilità.
Deve essere per forza così.
Perché?
Perché lo abbiamo appena fatto e continuiamo a farlo ogni giorno della nostra vita.
----------------------------------------------------------------

Dopo aver terminato questo scritto (fa parte di un racconto che scrissi tempo fa) ho iniziato ad essere assillato dalla possibilità di confutare o affermare il solipsismo. E ho avuto un'idea. Ho continuato a scrivere il racconto entrando io stesso nella storia e facendomi riconoscere dai personaggi. Non solo, ma i personaggi hanno iniziato a capire di essere frutto della mia immaginazione e, il lettore, ad un certo punto diventa il principale protagonista di tutta la storia.
Direi che ora abbiamo un buon punto di partenza.
Cosa ne pensate? Quali domande o perplessità vi ha suscitato ciò che ho scritto?

Buonanotte; buoni sogni.
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Re: Solipsismo e sogni lucidi. Cosa ne pensate?

Messaggioda PK2 » 09/06/2013, 10:13

L'idea del racconto ricorda "il mondo di Sofia", in cui i personaggi della storia scoprono di esistere solo nella mente di una persona e si ribellano cercando il modo di "evadere" dalla prigione in cui si trovano confinati.
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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Re: Solipsismo e sogni lucidi. Cosa ne pensate?

Messaggioda tuttoonulla » 09/06/2013, 13:12

mi sa che all'inizio si e' fatta una piccola confusione
il solipsismo non dice che non esiste una realtà e quindi tutto perde significato o cose simili
dice che la realtà che conosci e' la tua e non ce ne è una assoluta
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Re: Solipsismo e sogni lucidi. Cosa ne pensate?

Messaggioda vincentwise » 09/06/2013, 14:24

PK2 ha scritto:L'idea del racconto ricorda "il mondo di Sofia", in cui i personaggi della storia scoprono di esistere solo nella mente di una persona e si ribellano cercando il modo di "evadere" dalla prigione in cui si trovano confinati.



Questo è davvero molto interessante! Mi è venuta voglia di leggerlo...
Grazie mille della segnalazione e del tuo intervento!
: greeting :
vincentwise
 
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