LordOfDreams ha scritto: Vivere senza maschere vorrebbe dire essere puro istinto e questo chiaramente non è consentito in una società civile. Faccio un esempio ESTREMO: vengo chiamato in giudizio a testimoniare contro un criminale che ha ucciso un mio caro. Mi trovo davanti questo personaggio. Se dovessi agire spontaneamente, con ampia probabilità, gli salterei al collo.
Tu, Eritzio, dici, "un conto è entrare in sintonia con qualcuno per avere uno scambio più proficuo": questo è esattamente quello che dice Goffman quando sostiene che la società è equiparabile ad una rappresentazione teatrale, dove gli individui vestono le maschere che ritengono più idonee ai vari contesti (detto molto all'acqua di rose). Il fine è proprio uno scambio più proficuo, oltre che per l’affermazione di sé.
Sul fatto che una persona "illuminata" debba essere SEMPRE pacata e comprensiva. Non sono affatto d'accordo. Se fosse come dici tu, Eritzio, il soggetto in questione finirebbe col recitare un ruolo, quello appunto dell' ILLUMINATO. Anzi le persone che hanno raggiunto uno stadio di profondità importante, solitamente sono spontanee e tendono a prendere le distanze da personalità “dannose” con molta .
premetto e mi scuso per l'uso smodato della parola illuminato ,ma forse dovrei spiegare meglio cosa intendo per illuminato..
cmq per quanto riguarda il primo paragrafo... gli salteresti al collo perchè ancora "sguazzi" nel samsara se avessi realmente rotto il "velo dell'ingnoranza" probabilmente non cercheresti neanche giustizia sapendo che le leggi naturali hanno una direzione ben precisa e ad un azione karmica ne corrisponde un altra...per chi le segue...
per quant origuarda il secondo paragrafo ti direi che non avresti alcun bisogno di affermare alcun sè perchè il tuo Sè sarebbe lo stesso dell'universo nel senso che coinciderebbero in qunato parti della stessa cosa. e il tuo "caro" sarebbe importante quanto tutto il resto...
L'illuminato che intendo io non si identifica più per definizione con nessuna qualità come accidia attaccamento gelosia vendetta, ma al contrario agirebbe appunto secondo le leggi naturali universali.
in piu vorrei specificare che quando parlo di relazionarsi intendevo solo che ad un bambino non parleresti di fisica quantisitica ... ma lo vedresti solo come un potenziale puro non ancora condizionato... al contrario un assassino lo vedresti con compassione come qualcosa che stona che continua a muoversi nel mondo delle azioni e reazioni che continuera ad agire non secondo le leggi naturali e a pagarne le conseguenze all'infinito.. forse (per dire) anche nelle vite future e non conoscera pace.
Cmq è molto interessante questa discussione
Mi rendo conto solo ora che probabilmente sono andato off topic alla grande rispetto alla domanda iniziale, e perciò mi sento in dovere di aggiungere che finche non raggiungiamo questo stato illuminato (che intendo io XD ) condivido abbastanza il punto di vista di LordOfDreams