Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Il pensiero conservatore

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Quanto ci uniscono le imprese emozionali come l'allunaggio?

Oggi ci sarebbe davvero bisogno di sognare con una nuova impresa
2
67%
Ci uniscono molto
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Nessun voto
Non sono indispensabili
1
33%
Sono uno spreco di risorse
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Nessun voto
 
Voti totali : 3

Il pensiero conservatore

Messaggioda orfeo » 07/09/2011, 15:43

Voglio fare una riflessione sul pensiero conservatore.

Ha un solo punto di forza, (e notate non ho scritto vantaggio!) la capacità di sfruttare al massimo lo stato delle cose. Infatti la definizione stessa ci suggerisce una mal celata tendenza all'evitare che lo status quo venga a modificarsi, è la politica di chi detiene il potere, da sempre è stata la politica della chiesa infatti che si oppose addirittura alle evidenze scentifiche, è la politica delle corporations economico/private o nazionali che nulla trovano di desiderabile in cambiamenti che mettono in discussione la loro egemonia, o più terra terra nasconde il terrore della persona comune, come te o me davanti all'ignoto, il cambiamento rappresenta un salto nel vuoto è l'ignoto per definizione, ignoto come la morte! davanti alla quale tutti tremano, il conservatore si propone di difendere la strada vecchia dagli assalti della della strada nuova che da sempre viene posta in modo strumentalizzato come: gli attacchi dei nemici interni o esterni la chiesa ad esempio intimava che dar retta a galileo voleva dire finire all'inferno! I governi U.S.A. hanno da sempre sbandierato lo spauracchio U.R.S.S. finchè caduto questo non hanno dovuto ricorrere ad un nuovo spauracchio che non esistendo è stato creato appositamente!

Come si nota il pensiero conservatore ha un inevitabile bisogno di un pericolo per stare in piedi, da sempre è stato così e sempre sarà così, ed è proprio questo la causa di cambiamenti bruschi e violenti, perchè tutti noi sappiamo fin dai tempi di Eraclito che il fiume non è mai lo stesso, e che tutto il mondo è in continuo divenire, che oggi non è mai uguale a ieri, opporvisi vuol dire trascinare ieri nel domani finchè questo ieri non giunga all'inevitabile collasso causando disordini e portando in fine a quel cambiamento che sarebbe potuto avvenire "di volta in volta" in modo meno traumatico!

Un prova nella nostra contemporaneità sono i collassi del capitalismo neo liberale (ovvero la naturale conclusione del capitalismo che pensa un pò uno aveva già prevista più di 100 anni fà) come quelli in Argentina, Grecia, Islanda, Equador e altri e che potrebbero addirittura riguardare noi e Spagna (anche se un fallimento del genere in questi stati metterebbe davvero in pericolo il futore del capitalismo e quindi del tanto caro ai conservatori status quo)

Il limite innegabile intellettuale del pensiero conservatore nelle persone comuni (cioè non nei ricchi o nei potenti) stà nell'opporsi e nel contrastare il cambiamento! che è che ci piaccia o no il vero ed unico motore dell'umanità!

Fin dagli albori è stata la curiosità e la voglia di scoprire che ci ha portato: sulla via della seta, nel nuovo mondo, in antartide, sulla luna, e pochi anni fà addirittura a scoprire le meraviglie di Titano satellite di Saturno con fiumi e piogge di metano!

Questo è il meglio dell'umanità, siamo andati su Titano e non lo abbiamo fatto per soldi o per potere, ma solo e soltanto per il bisogno di guardare avanti!

E lo abbiamo fatto tutti insieme!

(Oggi abbiamo tre sonde che stanno abbandonando il nostro sistema solare, una la pioneer 10 fù lanciata nel 72 e ora viaggia vero una stella nella costellazione del toro, Aldebaran, la raggiungerà in 2 milioni di anni! buon viaggio piccola esploratrice)

Questo aneddoto è utile a comprendere come dovrebbe essere visto il futuro e quindi il cambiamento, non come una minaccia, ma come una promessa ed una speranza!

P.S. Certe volte sono proprio commovente!
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda DVmonkey » 07/09/2011, 17:38

1 post?
sospetto trollspammer dalle intenzioni ancora ignote...
proud of having adopted: scarecrow :D; coadottrice in prova di: basteeth; adottata da: ixbalam

squit! (per sfinimento)

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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda orfeo » 07/09/2011, 18:03

cos'è un trollspammer?

allora:
questo è il mio primo post in questo forum, questo post nasce da una nota che in piena ispirazione ho postato su un altro forum, ho voluto semplicemente condividere un pensiero che ho avuto con più persone possibili attraverso lo strumento dei forum, cosa c'è di male?
è già il secondo forum dove gli utenti invece di interagire cominciano ad indagare sulla provenienza, lo stesso post lo trovate su fb e altri forum, pubblicato in tutti i casi dalla medesima persona, cioè IO!
in due forum con il nik orfeo in altri due con il nik alfaroger, ovviamente spero di trovare un forum in cui poter scambiare le mie idee e confrontarle con le altre cosa c'è di strano?
Un post? ma dai? quando ti eri appena iscritto/a quanti post avevi nel forum?
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda DVmonkey » 07/09/2011, 18:17

Un post? ma dai? quando ti eri appena iscritto/a quanti post avevi nel forum?


Uno.
Nella sezione presentazioni.
Nel topic aperto da me per presentarmi.
Strano eh?
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda orfeo » 07/09/2011, 18:20

ah... allora questo mio aver saltato una presentazione fà di me? cosa?

almeno mi spieghi cos'è un trollspammer?

magari evitando di avercela con me per una presentazione mancante?
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda FRyder » 09/09/2011, 8:58

P.S per orfeo ..In poche parole un troll spammer è un utente che non ha interesse nel forum ma si è iscritto solo per postare messaggi fuori tema.

Ho trovato interessante la tua questione, ma secondo me ha punti incompleti, o semplicemente errati.
Nella prima parte, la critica alla chiesa esce fuori in maniera abbastanza eclatante, e non sarò certo io a contraddirti sul fatto che la chiesa, nel corso dei secoli, non ha avuto comportamenti molto corretti, ma a mio parere tu confondi il cosiddetto "salto nel buio", la paura del cambiamento, con la Consapevolezza di ciò che sarà. Accettare le teorie di Galileo significava ammettere la falsità della teoria da loro appoggiata, che era in accordo con le sacre scritture. Capirai che l'ammissione di questo sarebbe stato fortemente "auto-lesionista", si conoscevano bene le conseguenza, in fatto di "perdita di credibilità". Poi riguardo agli Stati Uniti(e anche qua il senso di "antiamericanismo" non tarda a farsi sentire) non ho capito bene il discorso, dunque l'URSS sarebbe stato solo uno specchietto per le allodole?? Non mi pare, e la Guerra Fredda è stata "combattuta" da entrambe le parti.

Come si nota il pensiero conservatore ha un inevitabile bisogno di un pericolo per stare in piedi

In parte ti do ragione, ma non scordiamoci che questo discorso non regge molto. Tu affermi che serve un pericolo, una causa, per voler a tutti i costi limitare il cambiamento. Beh, di contro, ti dico che anche il pensiero, chiamiamolo "riformista", si regge sulla paura che la situazione attuale porti all'autodistruzione, e dato che questa paura NON è condivisa da tutti, ma anzi si scinde a metà(ovviamente tra CONS e RIFOR), allora si può prendere per plausibile il fatto che anch'essa sia alimentata e manipolata dai sostenitori del suddetto pensiero.

Un prova nella nostra contemporaneità sono i collassi del capitalismo neo liberale
Solo i governi liberali sono crollati???

Per concludere, parliamo delle conquiste scientifiche, e anzi, soffermiamoci sulla Luna. Secondo te la Luna è stata conquistata solo per il progresso scientifico, o per rivaleggiare con l'Unione Sovietica? Io non sono antiamericano, ma dato che tu, evidentemente, lo sei, dovresti prendere in considerazione questa evenienza.
A mio parere, il progresso è necessario, è l'unica cosa che rende la nostra esistenza "interessante", forse l'unico scopo veramente degno di tale nome, ma se questi discorsi sullo scopo del'umanità, sul NOSTRO scopo, devono essere usati per muovere critiche al capitalismo e alla chiesa, be, scusa il termine che rubo a Pino Scotto, "è come mischiare la merda alla cioccolata".
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda orfeo » 10/09/2011, 11:32

Bene allora abbiamo appurato che non sono un troll spammer altrimenti non sarei qui ad analizzare le vs risposte : Chessygrin : e il foruim è nella barra dei preferiti (non perchè già mi sia innamorato del forum, ma perchè intendo tornarci : Thumbup : )
ora vado a rileggermi l'ultimo intervento perchè ho cose da aggiungere :)
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda orfeo » 10/09/2011, 11:42

FRyder ha scritto:Nella prima parte, la critica alla chiesa esce fuori in maniera abbastanza eclatante, e non sarò certo io a contraddirti sul fatto che la chiesa, nel corso dei secoli, non ha avuto comportamenti molto corretti, ma a mio parere tu confondi il cosiddetto "salto nel buio", la paura del cambiamento, con la Consapevolezza di ciò che sarà. Accettare le teorie di Galileo significava ammettere la falsità della teoria da loro appoggiata, che era in accordo con le sacre scritture. Capirai che l'ammissione di questo sarebbe stato fortemente "auto-lesionista", si conoscevano bene le conseguenza, in fatto di "perdita di credibilità"


Si non nego di sentirmi contrariato rispetto alla divulgazione di "certezze" che rappresentano addirittura un'affronto alla dottrina stessa che la chiesa dovrebbe professare, magari anche solo per l'ipocrisia insita dell'atto stesso di affermare con fermezza "io sò!" quando alla base della religione dovrebbe esserci l' "io credo" infatti la preghiera è "il credo!" e non "il sò!"
Voglio ancora sottolineare che comunque questo non voleva essere una critica aperta (magari non mancheranno occasioni per farlo) alla chiesa, ma un semplice esempio di ultraconservatorismo, e credo che sia pertinente ne convieni? E non stride affato col concetto seguente che espongo nella riflessione del "mantenere lo status quo".

Non creddo dunque di aver confuso, e spero che i prossimi meiei interventi possano confermartelo ora vado al punto due ma su un'altro messaggio abbiate pazienza :)
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda orfeo » 10/09/2011, 11:58

FRyder ha scritto:
Come si nota il pensiero conservatore ha un inevitabile bisogno di un pericolo per stare in piedi

In parte ti do ragione, ma non scordiamoci che questo discorso non regge molto. Tu affermi che serve un pericolo, una causa, per voler a tutti i costi limitare il cambiamento. Beh, di contro, ti dico che anche il pensiero, chiamiamolo "riformista", si regge sulla paura che la situazione attuale porti all'autodistruzione, e dato che questa paura NON è condivisa da tutti, ma anzi si scinde a metà(ovviamente tra CONS e RIFOR), allora si può prendere per plausibile il fatto che anch'essa sia alimentata e manipolata dai sostenitori del suddetto pensiero.


"Nel tempo della menzogna universale dire la verità diventa un atto rivoluzionario"

Non vorrei averti dato l'ipressione sbagliata :) non sono un militante di qualche sinistra o simili, non mi sento nulla affatto antiamericano, (mentre riguardo la chiesa in parte può essere) sono tossicodipendente di coca cola, rock & roll, Clint Eastwood, John Petrucci, Jimi Hendrix, e la smetto qui perchè altrimenti ci faccio mattina : Indian: augh!
E se ci pensi bene la mia riflessione è una bocciatura al pensiero conservatore, non certo una promozione a quello "liberal" (appunto per usare un termine americano).
Ho iniziato con quella citazione, perchè come tu stesso hai detto anche i riformisti ricorrono alle intimazioni, sembra sia oggi come oggi il mezzo preferito dai propagandisti, ma come puoi notare nel prosieguo del mio intervento non c'è alcun riferimento al riformismo, ma alla semplice speranza che nasce nell'osservare poeticamente e filosoficamente l'innato desiderio di scoperta dell'uomo.
E credo che affermare che l'uomo trovi i migliori stimoli nelle imprese emozionali possa essere considerata una verità, come anche è vero che dinanzi alla morte si scopre quanto siamo attaccati alla vita, ed in breve era questo il senso del proseguire della riflessione.
Come avere i migliori stimoli senza dover ricorrere alla costrizione del pericolo?
Io ritengo che le sfide che coinvolgano tutta l'umanità possano essere un buon punto di partenza!
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Re: Il pensiero conservatore

Messaggioda orfeo » 10/09/2011, 12:09

:o Il punto terzo penso possa dirsi "controbattuto" col messaggio precedente giusto?

Ma una precisazione te la devo:

Ciò che ho scritto riguardo la chiesa ritengo possa valere anche per quanto riguarda il capitalismo, non sono affatto un fan di nessuna delle due... "cose!" :x

Ripeto nulla però contro l'America, in fondo muovere critica ad una politica attuale mica vuol dire avercela con un popolo!
E poi in nessuna costituzione, nemmeno quella è scritto: "siamo una nazione fondata sul capitalismo"
Quindi porsi interrogativi ed avanzare dubbi sul futuro di quello che altro non è che un semplice sistema inventato dall'uomo, non è un atto di aggressione nè fisica nè ideologica : greeting :
orfeo
 
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