Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Chi o Cosa è Dio?

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Chi o Cosa è Dio?

Messaggioda Edivad » 27/09/2011, 20:42

Avevo adocchiato questo thread da un pò, ma solo ora la fine teologia di blackmoral(scherzo :lol: ) mi ha evocato ed ora dovrete subire i miei deliri

Senza voler offendere nessuno, mi sembra che Dio è una parola molto popolare, che spesso si preferisce ridefinire e rigirare in tutti i modi così che significhi tutto e niente - o, addiritura tutto E QUINDI niente - piuttosto che semplicemente negare.

Penso che il panteismo ne sia un esempio lampante - che differenza c'è fra un Dio che è l'Universo ed un Universo senza Dio? Nessuna, ma penso che la prima frase suoni meglio, per molti.

Ho il presentimento che molti che parlano di divinità impersonali siano in realtà atei/agnostici con una vena poetica/retorica/simbolica.

Rake ha scritto: Dio è sempre stato nella nostra mente.

E prima della nostra mente? Quando non ci saranno più menti, Dio sara' morto?
Insomma, un Dio non eterno e mortale. Liberi di chiamarlo come si vuole, ma non mi sembra un granche' :)

Da un punto di vista linguistico-psicologico, trovo interessante come 'Dio' sia così simile ad Io, quasi come se ne fosse un estensione...
Oppure, è una parola breve - God, Allah...quasi come a suggerire confermare che si tratti di un concetto basilare(nel senso di istintivo/innato. Ma c'è chi come Plantinga intendeva in un altro senso e voleva usarla come 'prova'...ma tralascio).

Se il Divino esiste nella mente dell'uomo, ritengo sia SOLO come concezione, innata, privilegiata ma non trascendente(qualsiasi cosa significhi).

ErikBauer ha scritto:Ma infatti non parlo della dimostrabilità dell'esistenza di dio... parlo del fatto che ognuno è libero di credere che esista o no e del fatto che la scienza ha, allo stato attuale, ben poca voce in capitolo.

Ma non cadiamo nell'errore - o strategemma retorico? :Wink : - comune di ritenere che, se la scienza non ha voce in capitolo, allora necessariamente la ha qualche altra forma di 'conoscenza'. AKA 'se non lo sanno gli scienzati sicuramente lo sapranno i sacerdoti/sciamani'

blackmoral ha scritto: Quindi per favore asteniamoci tutti dal dire che Dio esiste o meno, perché ne una teoria né l'altra sono dimostrabili e rimangono sempre opinioni.

Non tutte le opinioni sono equivalente, ed alcune definizioni di Dio potrebbe essere più o meno coerenti. A meno che ovviamente non si voglia mettere la logica da parte - Dio come X ma anche non X.
Ma a quel punto, che senso ha la teologia? Dio è buono ma anche cattivo, onnipotente ma anche impotente, onniscente ma anche onni-ignorante et così via.
Certo è comune dire che Dio è inconcepibile, indefinibile...ma di fatto è proprio questo il 'lavoro'delle religioni, specie di quelle che affermano che il Divino operi nella storia.


Sì, ma l'energia da dove spunta? Perché non può semplicemente non esistere nulla? Sarebbe sicuramente più coerente.

Non necessariamente. Il nulla come stato di 'default' è certamente intuitivo, ma non è detto che debba essere così. E' d'altronde non credo che postulando un entità intelligente anteriore al Big Bang si risolva qualcosa.


Ora, io chiamo questo grande punto interrogativo alla fine delle mie domande Dio e scelgo di considerarlo Padre. Scelgo liberamente di credere nella Sua misericordia anziché in un qualcosa che ha creato l'universo e ne rimane indifferente perché, detto fra noi, il pensiero è confortante. Scelgo di credere nella salvezza dell'anima e tutto il resto perché è una filosofia che mi piace e mi si addice. Non sono supportata da tesi di nessun tipo ovviamente e per questo non intendo fare proselitismo.

Complimenti per l'onestà - non è sarcasmo. Ma credere per stare meglio è alla fine una questione puramente estetica/sentimentale.


Due ultime precisazioni:
1. Dio, se la vogliamo vedere dal punto di vista della stretta tradizione teologica giudeo-cristiana, non ha alcun bisogno delle preghiere.

Da quel poco che so, questa tradizione è molto cristiana e poco giudaica. Per quanto Dio sicuramente puo intervenire nella vita degli uomini, dubito ci sia un equivalente alla salvezza nella tradizione giudaica(che ovviamente, come il Cristianesimo, non è monolitica).

Ma d'altra parte, un Dio che ha bisogno della preghiera(o di altro)sara' estraneo alla tua concezione del divino, ma per altri non è così assurdo. Pensa ai sacrifici, alle divinità che *necessitano* di sacrifici..
Nel mito gli Dei devono talvolta ricorrere ad intermediari (semi)mortali, e non è detto che essere l'unico Dio sia garanzia di onnipotenza.


Un entità che non sia onnipotente, onniscente ed onnibenevolente è certamente concepibile, e anche se non corrisponde al concetto tradizionale(occidentale)di Dio verebbe comunque chiamata così.

Se volesse, potrebbe salvarci anche senza quelle, ma ci chiede di pregare per la salvezza perché sia una nostra libera scelta. Se io non voglio essere salvata, Egli rispetta la mia decisione.

Tralasciando che il libero arbitrio mi sembra un concetto piuttosto sopravvalutato.
Spesso si dimentica che viene sempre esercitato(supponendo che esista e sia effettivamente esercitato) in un ambiente e con limiti dei quali un ipotetica divinità creatrice sarebbe responsabile.
Perche' creare un universo dove c'è bisogno di salvezza?
Perche' rendere la non-salvezza la condizione di default?
Perche' per 'scegliere' di salvarsi bisogna pregare e presumibilmente fare qualche sforzo personale(questo si applica più alla salvezza-tramite-opere, suppongo...)?

Talvolta si afferma che l'Inferno è scelta e non punizione, conseguenza del libero arbitrio - eppure non mi risulta che questo genere di teologia contempli, fra le possibile scelte, la semplice cessazione dell'esistenza, la reincarnazione, una continauta esistenza terrena...


Magari ci sono pensieri o azioni che non puoi neanche concepire, ma un altro essere può - in che modo questo si concilia col libero arbitrio?


2. Attenti a dire che noi siamo Dio e che potremmo modificare il mondo a nostro piacimento. Il passo da quest'affermazione alle sue conseguenze (perseguire la propria felicità con ogni mezzo e l'inutilità di ogni morale che si pone da ostacolo tra noi e il nostro fine) è breve. Si finisce nel cosiddetto satanismo, che è terreno spesso di stronzate indicibili, scusate il termine.


Alcune forme di 'Satanismo' sono semplicemente un umanesimo particolarmente, diciamo, passionale. Magari qualcuno sceglie di vedere Satana come eroe positivo(hai presente Prometeo?) e ne riceve un conforto paragonabile a quello che il Cristianesimo da a te.
Che poi sia falso che possiamo modificare il mondo nostro piacimento(dico in senso tecnico, non etico!) è banale.


Per quanto mi riguarda - se DEVO proporre un concetto di Dio che posso personalmente accettare o perlomeno ritenere possibile se non probabile...non saprei che dire.
Diciamo che ho una vaga simpatia per il Deismo, ma ritengo che abbia un problema simile a quello del Panteismo, di postulare enti non necessari per questioni fondamentalmente
estetiche.
Ma ripeto, preferisco non crearmi o postularmi un Dio su misura. Di sicuro non 'esigo' che abbia qualcosa a che fare con QUALSIASI forma di spiritualità esistente.
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Faccio considerazioni da adolescente ingenua quale sono, ma.

Messaggioda blackmoral » 27/09/2011, 22:52

Giuro che poi rispondo a tutto quello che hai detto Edi (modificando questo post, così non disturbo nessuno), ma ora sono di fretta e volevo dire assolutamente una cosa anche abbastanza OT: la parola satanismo l'ho messa tra virgolette appunto perché è impropria. I satanisti solitamente non venerano affatto Satana, perché non credono né in Dio né nel suo antagonista. Ho voluto usare il suo nome popolare e, per quanto le teorie dietro a questo satanismo possano essere legittime, portano a conclusioni pericolose che a loro volta possono portare un sacco di schifezze. Ma non per i sacrifici dei bambini o cose simili, ma per il semplice fatto che spesso fare la propria felicità significa fare l'infelicità di altri.
Ad esempio, io potrei provare felicità a possedere una borsa di Balenciaga da 1500 euro, ma se la rubo dal negozio io sono felice, ma il produttore? Il responsabile del negozio? No di certo. Ecco, però io ho seguito l'etica del "la moralità non mi importa perché devo perseguire la mia felicità". Ovviamente ho banalizzato molto, ma era giusto per capirsi.


Ah, e per la questione dell'entità intelligente antecedente al Big Bang: io non ne postulo l'esistenza, anche perché non ho mai parlato di entità intelligente. Dico solo che tutto il mistero della creazione possiamo etichettarlo come Dio, visto che tanto non sappiamo che nome dargli. Era questo il punto del mio intero discorso. E sì, sinceramente per me Dio è una questione estetica se vogliamo dirla così, ma ehi, se io mi sento di dire che c'è un Dio e mi piace venerarlo.... Meglio per me, mi faccio dei sonni più tranquilli.
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Re: Chi o Cosa è Dio?

Messaggioda eritzio » 28/09/2011, 20:55

Mi permetto di riportare qui un articolo http://www.lamentemente.com/2008/08/01/campo-unificato/

la mia fede è rivolta a questo campo unificato di coscienza... l'ordine universale... veniamo da esso e torniamo ad esso ed è così per ogni cosa...
qualsiasi tipo di manifestazione è una manifestazione di questo campo unificato.

anche se molti hanno la certezza della sua esistenza da migliaia di anni oggi pare sia anche la piu avanzata teoria scentifica.

per evitare inutili discussioni premetto che ancora non è dimostrata scentificamente ma le evidenze logiche e scentifiche vanno in quella direzione!

è sbagliato parlare di dio è come personificare un sentimento con un immagine finita "un santino" è una mera esemplificazione di qualcosa di non solo piu complicato ma anche molto diverso : Doctor :

ps per dirla semplificata "dio" è tutto il manifesto e il non manifesto il comprensibile e il non , nel modo piu scentifico che si puo concepire... è ordine e coscienza .. in teoria siamo fatti della stessa pasta;)

legete l'articolo che si capisce meglio ;)
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Re: Chi o Cosa è Dio?

Messaggioda ramboso » 29/09/2011, 12:48

Edivad ha scritto:
E prima della nostra mente? Quando non ci saranno più menti, Dio sara' morto?
Insomma, un Dio non eterno e mortale. Liberi di chiamarlo come si vuole, ma non mi sembra un granche' :)


per me si perchè se Dio è una concezione dell'uomo,niente uomo niente Dio.
Merovingio: Sapete? Esiste un solo principio costante, un solo principio universale ed è l'unica autentica verità. La causalità. Azione. Reazione. Causa... ed effetto.
Morpheus: Tutto comincia però con una scelta.
Merovingio: No. Errore. La scelta è solo un'illusione creata e posta tra chi ha potere... e chi non ne ha.
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Re: Chi o Cosa è Dio?

Messaggioda giulietta200 » 27/10/2011, 12:23

Una semplice invenzione dell'uomo per dare una spiegazione alle cose che spiegazioni non hanno...alle cose difficili da accettare...morti assurde, destini ingiusti, situazioni difficili da superare e via dicendo!:-)
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