Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Religione, il vostro parere?

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda Ciao600 » 02/04/2013, 21:52

Cenwyn ha scritto:Invidio la capacità di chi crede di sospendere il proprio senso critico e abbandonarsi con un moderato numero di domande alla culla di cui sopra.

La teoria più invoga sul perchè non ci accorgiamo che sogniamo è che i neuroni del senso critico si spengono per riposare...
Già lo facciamo mentre dormiamo, vuoi farlo pure mentri sei sveglio? Comunque concordo con te. Molte persone adesso si suiciderebbero se non credessero in Dio, IMHO.
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Se la mente umana fosse così semplice,
che noi potessimo capirla,
saremmo così semplici da non riuscirci.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda cikalino » 03/04/2013, 22:29

se andassimo a vedere cosa si nasconde dietro le credenze dei religiosi, scopriremmo cose molto interessanti.

Sovente non si cela altro che la mera paura della morte dietro ogni credenza religiosa e persino dietro l'amore per dio e i santi.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda Mephisto » 05/04/2013, 22:53

In questo mio momento di assenza forumistica stavo riflettendo un po' sul tema religione e spiritualità, che come qualcuno forse ha intuito, anche da miei precedenti post su questo topic, ho molta cura di separare. Dato che vedo questo argomento a me molto caro in fervente attività, mi faccio rivedere.
Tendo sempre ha considerare ben distinte le due:

- la prima si muove da una codificazione sociale di riti, dogmi e enti metafisici che viene inculcata con l'educazione ( chiariamoci, credo che anche l'ateismo possa essere inculcato, molto più difficile è insegnare la libertà di scelta ). Inoltre, ed è fondamentalmente il motivo perché molti cristiani non si professano cattolici, richiede una autorità terrena, e questa è soggetta a corruttela come ogni istituzione umana. E molte istituzioni religiose con i relativi fedeli hanno il vizio di voler imporre la propria visione agli altri. Inoltre, ed è fondamentalmente il motivo perché molti cristiani non si professano cattolici, richiede una autorità terrena, e questa è soggetta a corruttela come ogni istituzione umana. E molte istituzioni religiose con i relativi fedeli hanno il vizio di voler imporre la propria visione agli altri anche in argomenti che assolutamente non competono loro, generando uno stallo nella democratica circolazione di idee, utilizzando pubblicamente premesse che non possono essere accettate da tutti e in argomenti che assolutamente non competono loro.
Sono decisamente critico contro questo tipo di visione

- La seconda è un bisogno interiore che credo ognuno di noi senta. Qualcuno la definirebbe "malattia metafisica" ma fatto sta che c'è e a volte si fa sentire. Premetto che conosco persone che spinte da una sana volontà di ricerca frequentano anche istituzioni religiose, ma tengono "Dio" e "Cesare" ben distinti.
DI solito una visione del genere si fa sentire nei momenti bui: chiunque è molto legato ad un familiare o ad un amico, umano o animale che sia, e capite bene che il distacco (o già il semplice pensiero del distacco) è un boccone molto amaro. E quello della morte è un piatto da cui tutti abbiamo forse già mangiato, ma sicuramente tutti almeno una volta mangeremo.

Quindi, non penso che l'ateismo o il rifiuto di religioni e vari Credo personali ci faccia stare meglio.
Da qui, farò un discorso - permettetemi - non troppo da me. Come ho più volte sostenuto, e ribadisco, la spiritualità non può e non deve essere materia di dimostrazione. Provare a farlo significherebbe creare quelle costruzioni un po' sbilenche che sono i sistemi filosofico - teologici: c'è sempre un anello che non tiene, e alla fine si scopre che si cercava un Dio intimo e che al massimo si è creata una grossa e ingombrante Machina. Aggiungo, non per forza ciò che è vuol definirsi spirituale cerca spiegazione ai fenomeni, al massimo li completa o li mostra in una luce diversa.

Noi non siamo troppo dis - illusi. Alla fine Sognare (non sognare) significa muoversi in un mondo tutto nostro che abitiamo pur coscienti della sua illusorietà. Quella onirica è una vita piacevole ma soprattutto poetica e piena di simboli che celano verità che degli eterni bambini vogliono penetrare ( ricordate "il porto sepolto" di Ungaretti)? Io condivido e spesso sottoscrivo coloro che fanno dell'ateismo una lancia e uno scudo (ma diciamocelo, abbiamo dei nemici un po' impacciati) , però sono pieno di ammirazione per coloro che riescono a vedere poesia e armonia nella veglia. Consiglio le prime poesie di guerra di Ungaretti per capire cosa intendo. Li c'è spiritualità, quella che piace a me, che non va a crearsi feticci vari ma si incanta di fronte al Mistico, come lo definiva Wittgenstein "Non già che perché le cose siano, ma CHE le cose siano - è il Mistico".
MI chiedo sempre di fronte ad alcuni grandi personaggi se sono loro ad essere illusi o se sono io ad essere miope.

Consiglio spassionato: dentro i nostri pesanti usberghi ed elmi iper razionali - che non ci siano mai di peso! - lasciamoci spazio per respirare aria buona. E se ci intralciano troppo liberiamocene e impariamo a viaggiare sornioni e leggeri, come disse il vecchio Nietzsche, con un' omerica risata anche del nostro sfegatato razionalismo.

Un mefistofelico abbraccio a tutti.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda cikalino » 06/04/2013, 14:02

Ho apprezzato questo tuo post, mephi.

Sostanzialmente sono d'accordo, anche se personalmente considero spirituale niente altro che ciò che ha a che vedere con la conoscenza di se stessi.
Ma non intendo ovviamente una conoscenza di tipo psicologico.

E' orribile e vomitevole che il nosce te ipsum abbia oggi assunto significato meramente psicologico.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda SandStorm » 08/04/2013, 21:05

Mephisto93 ha scritto:In questo mio momento di assenza forumistica stavo riflettendo un po' sul tema religione e spiritualità, che come qualcuno forse ha intuito, anche da miei precedenti post su questo topic, ho molta cura di separare. Dato che vedo questo argomento a me molto caro in fervente attività, mi faccio rivedere.
Tendo sempre ha considerare ben distinte le due:

- la prima si muove da una codificazione sociale di riti, dogmi e enti metafisici che viene inculcata con l'educazione ( chiariamoci, credo che anche l'ateismo possa essere inculcato, molto più difficile è insegnare la libertà di scelta ). Inoltre, ed è fondamentalmente il motivo perché molti cristiani non si professano cattolici, richiede una autorità terrena, e questa è soggetta a corruttela come ogni istituzione umana. E molte istituzioni religiose con i relativi fedeli hanno il vizio di voler imporre la propria visione agli altri. Inoltre, ed è fondamentalmente il motivo perché molti cristiani non si professano cattolici, richiede una autorità terrena, e questa è soggetta a corruttela come ogni istituzione umana. E molte istituzioni religiose con i relativi fedeli hanno il vizio di voler imporre la propria visione agli altri anche in argomenti che assolutamente non competono loro, generando uno stallo nella democratica circolazione di idee, utilizzando pubblicamente premesse che non possono essere accettate da tutti e in argomenti che assolutamente non competono loro.
Sono decisamente critico contro questo tipo di visione

- La seconda è un bisogno interiore che credo ognuno di noi senta. Qualcuno la definirebbe "malattia metafisica" ma fatto sta che c'è e a volte si fa sentire. Premetto che conosco persone che spinte da una sana volontà di ricerca frequentano anche istituzioni religiose, ma tengono "Dio" e "Cesare" ben distinti.
DI solito una visione del genere si fa sentire nei momenti bui: chiunque è molto legato ad un familiare o ad un amico, umano o animale che sia, e capite bene che il distacco (o già il semplice pensiero del distacco) è un boccone molto amaro. E quello della morte è un piatto da cui tutti abbiamo forse già mangiato, ma sicuramente tutti almeno una volta mangeremo.


Condivido molte tue idee Mephi!

Io per spiritualità ho sempre inteso ciò che è legato alla morale, ciò che il singolo considera giusto o sbagliato e che fa anche parte delle religioni.

La parte della religione che che spiega l'origine di tutto è secondo me qualcosa di individuale e soggettivo poiché non è qualcosa di discutibile, non abbiamo dati certi sull'esistenza di "Dio" che possiamo interpretare ed è comunque qualcosa che va al di fuori della razionalità e dell'oggettivo, quindi è qualcosa legata alla filosofia e all'esistenzialismo a cui si deve arrivare in maniera del tutto individuale.

La spiritualità è qualcosa che deve essere slegata dalla religione, è più legata alla società e alle persone, quindi qualcosa di collettivo. Le istituzioni insegnano la spiritualità ai praticanti in un modo che io penso sia sbagliato.
Qualcuno tempo fa aveva utilizzato una espressione che mi piace tanto: "Pacchetto preconfezionato di idee"
Ecco, le istituzioni impongono una morale senza insegnare alle persone come riflettere e come arrivare ad un concetto di giusto e sbagliato profondo e solido..

Prendiamo l'omosessualità o l'aborto
Alcuni praticanti vedono l'omosessualità come qualcosa di non naturale e sbagliato solamente perché gli è stato insegnato così senza riflettere sul PERCHE' gli sia stato insegnato così. Invece bisogna riflettere su questi argomenti attraverso un ragionamento logico arrivando ad una morale vera e non uscendosene con frasi del tipo: "Perché la chiesa ci insegna questo"
La stessa cosa vale per le persone che prendono posizione su questi argomenti solo per come gli è stato insegnato da figure ispiratrici, genitori, insegnanti ecc..

Non bisogna insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato, bisogna insegnare a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato con razionalità, non si deve insegnare quali sono le scelte da fare ma il modo in cui deciderle!

La morale e la religione sono viste in modo classificatore dalla società, ci sono i Comunisti, i Fascisti, la Destra, la Sinistra, il Centro, i Cattolici, gli Atei, gli Agnostici, i Musulmani ecc..
NON deve essere così! Ognuno di noi è diverso, ognuno di noi ha un modo diverso di vedere il mondo e la giustizia, perché dobbiamo entrare a far parte di un gruppo ristretto di persone quando siamo tutti unici, siamo tutti uomini, perché dobbiamo farci la guerra per difendere principi che non appartengono nemmeno a noi?

Questa una mia personalissima critica che nessuno mi ha insegnato e che non proviene da alcun codice morale/pacchetto preconfezionato di idee/comandamento che mi è stato imposto.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda cikalino » 10/04/2013, 9:14

posso anche essere d'accordo a livello generale con il succo della tua tesi, ma l'esempio sull'omosessualità che fai è superfluo e frutto di una aberrante mentalità contemporanea da benpensante.

Infatti, da come poni la questione, sembra che la logica porti necessariamente a favorire, se ciò ha un senso, l'omoessualità.
Non è proprio così che stanno le cose ed esistono diatribe secolari sulla questione omosessualità, anche di ordine scientifico e psicologico, se sia da considerare una deviazione o meno; quindi non mi pare proprio il caso di dire che chi è "contro" l'omosessualità ragiona per indottrinamento ecclesiastico e peccando di intelligenza propria e logica.

In oltre, cosa significa "la chiesa è contro l'omosessualità"?
E' una banalità senza tempo.

La chiesa non è contro l'omosessualità, ovviamente lo è stata fortemente in passato, ma oggi semmai la chiesa è contro la pratica omosessuale e la famiglia omosessuale, che sono due cose diverse, e in questo la chiesa mi trova parzialmente d'accordo, ma di certo non si oserebbe dire di me, conoscendo le mie idee, che il mio modo di pensare si fonda sull'indottrinato ecclesiastico.


Inoltre, anche credere che la spiritualità si riduca a morale piccolo-borghese è per me aberrante... ma questa è un'altra questione in cui ovviamente ha la sua importanza la propria soggettività indivuale.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda Ciao600 » 10/04/2013, 12:45

cikalino ha scritto:posso anche essere d'accordo a livello generale con il succo della tua tesi, ma l'esempio sull'omosessualità che fai è superfluo e frutto di una aberrante mentalità contemporanea da benpensante.

Infatti, da come poni la questione, sembra che la logica porti necessariamente a favorire, se ciò ha un senso, l'omoessualità.
Non è proprio così che stanno le cose ed esistono diatribe secolari sulla questione omosessualità, anche di ordine scientifico e psicologico, se sia da considerare una deviazione o meno; quindi non mi pare proprio il caso di dire che chi è "contro" l'omosessualità ragiona per indottrinamento ecclesiastico e peccando di intelligenza propria e logica.

In oltre, cosa significa "la chiesa è contro l'omosessualità"?
E' una banalità senza tempo.

La chiesa non è contro l'omosessualità, ovviamente lo è stata fortemente in passato, ma oggi semmai la chiesa è contro la pratica omosessuale e la famiglia omosessuale, che sono due cose diverse, e in questo la chiesa mi trova parzialmente d'accordo, ma di certo non si oserebbe dire di me, conoscendo le mie idee, che il mio modo di pensare si fonda sull'indottrinato ecclesiastico.


Inoltre, anche credere che la spiritualità si riduca a morale piccolo-borghese è per me aberrante... ma questa è un'altra questione in cui ovviamente ha la sua importanza la propria soggettività indivuale.

Quoto. Non c'è nulla che sia sbagliato, imho, in quello che hai scritto.
L'omossessualità, SandStorm, è solo una. Ci sono ben altri argomenti secondo me.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda SandStorm » 11/04/2013, 14:22

cikalino ha scritto:ma l'esempio sull'omosessualità che fai è superfluo e frutto di una aberrante mentalità contemporanea da benpensante.

Infatti, da come poni la questione, sembra che la logica porti necessariamente a favorire, se ciò ha un senso, l'omoessualità.
Non è proprio così che stanno le cose ed esistono diatribe secolari sulla questione omosessualità, anche di ordine scientifico e psicologico, se sia da considerare una deviazione o meno; quindi non mi pare proprio il caso di dire che chi è "contro" l'omosessualità ragiona per indottrinamento ecclesiastico e peccando di intelligenza propria e logica.

La chiesa non è contro l'omosessualità, ovviamente lo è stata fortemente in passato, ma oggi semmai la chiesa è contro la pratica omosessuale e la famiglia omosessuale, che sono due cose diverse, e in questo la chiesa mi trova parzialmente d'accordo, ma di certo non si oserebbe dire di me, conoscendo le mie idee, che il mio modo di pensare si fonda sull'indottrinato ecclesiastico.


Inoltre, anche credere che la spiritualità si riduca a morale piccolo-borghese è per me aberrante... ma questa è un'altra questione in cui ovviamente ha la sua importanza la propria soggettività indivuale.


Tutti i cattolici che conosco vedono l'omosessualità come qualcosa di innaturale/disturbo psicologico, sono andato pure in una scuola dell'Opus Day alle medie dove il prof. di Religione ci insegnava proprio questo. Non dico che tutti i cattolici siano contro l'omosessualità, ma quelli che conosco sì..

E comunque la pratica Omosessuale fa parte dell'Omosessualità.

Ho detto "alcuni credenti" e non ho mai detto che "CHI E' CONTRO L'OMOSESSUALITA' ragiona per indottrinamento ecclesiastico! Ho detto solo che molte persone che conosco affrontano questi argomenti in modo superficiale senza ragionarci su e senza arrivare ad una conclusione propria e questo riguarda anche quelle persone che vedono l'omosessualità come qualcosa di normale solo perché gli è stato insegnato così o perché hanno amici omosessuali.

Era un esempio e non dico affatto che la logica debba portare necessariamente a favorire l'omosessualità
Dico solo che bisogna usarla, la logica : Mr green :
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda cikalino » 11/04/2013, 15:50

infatti hai ragione (ho messo mi piace al tuo post :D ), anche se penso che la mancanza di capacità di logica non sia da attribuirsi alle religioni: le religioni si FONDANO sull'incapacità di logica delle masse, non ne sono la causa ma al massimo un aggravante in quanto la consolazione religiosa aiuta ad offuscare la logica e a ottenebrare la ragione ma le religioni non esisterebbero neppure se, per assurdo, l'incapacità di logica non potesse far parte della natura umana.

attenzione però che Il rischio di, a partire da tali considerazioni, scadere nell'ateismo nichilistico, illogico e stupido forse non meno del fideismo dogmatico, è molto elevato.
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Re: Religione, il vostro parere?

Messaggioda SandStorm » 11/04/2013, 19:20

cikalino ha scritto:attenzione però che Il rischio di, a partire da tali considerazioni, scadere nell'ateismo nichilistico, illogico e stupido forse non meno del fideismo dogmatico, è molto elevato.


Penso che chiunque prenda una posizione nei confronti di qualsiasi cosa (in particolare della religione) debba essere motivato ed avere degli ideali forti a cui si ci arriva solamente attraverso il ragionamento ed il dialogo, quindi aperti al dialogo con persone che la pensano diversamente da essi ed essere disposti a cambiarli anche dopo 40 anni!

Tutti coloro, sia ATEI che CATTOLICI, che si considerano atei o cattolici e poi non sanno nemmeno dirti il 'perché' (e sono tantissimi) secondo me sono persone davvero tristi e vuote frutto di questa società che non ci insegna a riflettere sulla nostra condizione di uomini in modo approfondito.
Questo riguarda sia la spiritualità che la politica che è strettamente legata alla morale e questo è uno dei problemi più grandi che ha l'Italia e probabilmente che hanno molti altri paesi (forse l'uomo in generale).

Un tempo probabilmente c'era più possibilità di cadere nel fideismo dogmatico essendo cattolici mentre adesso penso sia il contrario e i cattolici, costretti a difendere la propria religiosità dagli attacchi di migliaia di atei, reagiscono in due modi:

O si legano ancor di più alla loro religiosità e si rapportano con gli atei in modo dignitoso sostenendo i loro ideali e riuscendo a parlare apertamente con un ateo del motivo per cui sono religiosi

RIGHT :cool:

Oppure si chiudono ancor di più nel loro pensiero nascondendosi dal mondo e facendosi cullare diventando così ottusi e vuoti

WRONG : WallBash :


Invece gli atei non vengono nemmeno toccati
Poche volte ho sentito qualcuno chiedermi "Perché ti consideri ateo?"
Mentre molte volte ho visto cattolici parlare con atei e sostenere il loro pensiero in modo razionale.

Questo ha reso l'ateismo una specie tendenza dell'uomo del 21esimo secolo e non come una vera e propria scelta spirituale e ciò mi rattrista davvero molto in qualità di ateo.
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