Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Spunti di lettura da: "L'inconscio" 1918, C.G. Jung

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Spunti di lettura da: "L'inconscio" 1918, C.G. Jung

Messaggioda Elefteria » 03/02/2008, 0:58

Condivido un pò delle mie letture con voi : Biggrin :
Questo è un mio piccolo riassunto.

Immagine



Jung respinge la teoria esclusivamente sessuale dell’inconscio di matrice freudiana. Al suo posto pone una concezione “energetica” della psiche. Secondo lui l’inconscio contiene tutto quello che (di psichico) non ha raggiunto la soglia della coscienza oppure che non ha abbastanza “carica energetica” per essere mantenuto nella coscienza.

Secondo Jung le idee rimosse sono anch’esse contenuti dell’inconscio e, a queste, aggiunge anche “ciò che è stato dimenticato”. Quando una cosa viene dimenticata, non è “estinta” ma il suo ricordo è divenuto inconscio.

La sua carica energetica è talmente diminuita da essere perduta per la coscienza ma non per l’inconscio. Per far capire questo concetto Jung fa un esempio.

Prendiamo due persone, una non ha mai letto un libro e l’altra ne ha letti mille (e li ha compresi, ovviamente). Poniamo di cancellare i ricordi di queste persone. Secondo Jung a chiunque sarà possibile riconoscere quale delle due ha letto i libri. L’esperienza della lettura, anche se dimenticata da molto tempo, lascia dietro di sé tracce da cui possono ravvisarsi “le vestigia del passato”.

Le impressioni sono conservate nell’inconscio anche se sono rimaste al di sotto della soglia della coscienza e non sono più in grado di riemergere.

Oltre alle cose rimosse o dimenticate nell’inconscio si trovano le cosiddette “percezioni subliminali”. Sono percezioni dei sensi, come ciò che è rimasto sotto la soglia dell’udibile o nella visione periferica. Oppure si può trattare di “appercezioni” termine con cui si intendono le percezioni di processi endopsichici od esterni.

Tutto questo materiale forma “l’inconscio personale”. Si chiama così perché consiste interamente di acquisizioni derivanti dalla vita dell’individuo.

Quindi, nel momento in cui un elemento qualsiasi cade nell’inconscio, viene preso nella rete delle associazioni formate dal materiale inconscio. In questo caso si possono produrre connessioni associative di elevata intensitò, che emergono nella coscienza sotto l’aspetto di ispirazioni, intuizioni, “idee felici”, etc.
Avatar utente
Elefteria
 
Messaggi: 138
Iscritto il: 01/02/2008, 22:44
Ha  fatto 'Mi piace': 0 volta
'Mi piace' ricevuti:: 0 volta

Re: Spunti di lettura da: "L'inconscio" 1918, C.G. Jung

Messaggioda akrazier » 04/02/2008, 11:17

Oh oh, io di Jung non ho mai letto nulla direttamente, ma ne ho letto un sacco di riassunti e secondo me la sapeva lunga.
Il concetto di energizzazione delle idee e delle esperienze, per esempio, sembra rendere molto bene il processo psichico di incameramento dei dati.
In oltre, fornisce una valida base al motto "uomo, conosci te stesso", che poi sembra il vessillo primario di un pò tutti gli onironauti.
Totus imago est
in Barbeli immortalibus regnis,
amor infinitus
patris mei
quod perio

Tutto è immagine / nei reami immortali di Barbelo / l'amore infinito / del padre mio / di cui muoio
Avatar utente
akrazier
 
Messaggi: 38
Iscritto il: 02/02/2008, 13:23
Località: Udine
Ha  fatto 'Mi piace': 0 volta
'Mi piace' ricevuti:: 0 volta

Re: Spunti di lettura da: "L'inconscio" 1918, C.G. Jung

Messaggioda LaNonnaDiSatana » 04/02/2008, 16:09

Anche io ho l'impressione che questo tipo ne sapesse un bel po'. : Thumbup :
Avatar utente
LaNonnaDiSatana
 
Messaggi: 199
Iscritto il: 01/02/2008, 0:42
Località: Gemona (Udine)
Ha  fatto 'Mi piace': 0 volta
'Mi piace' ricevuti:: 0 volta

Re: Spunti di lettura da: "L'inconscio" 1918, C.G. Jung

Messaggioda DayDreamer » 04/02/2008, 16:30

Jung era un grande, e ha scritto libri semplici e attualissimi.

Freud invece è noioso e pesante da leggere, oltrechè superato.

Considerate solo che Jung che viaggiato per il mondo cercando maghi e santoni per "capire". Soprattutto in India. Ha studiato i fenomeni occulti, li ha accettati totalmente per poi spiegarli in chiave psicologica.

:cool:
IMHO
"WILDs always happen in association with brief awakenings (sometimes one or two seconds long) from the immediate return to REM (rapid eye movement) sleep. The sleeper has a subjective impression of having been awake." (S. Laberge)

"I’ve learned how to have lucid dreams at will, so I know that it can be done, and I also know that it’s easy
— once you know how." (S. Laberge)
Avatar utente
DayDreamer
Amministratore
 
Messaggi: 3166
Iscritto il: 23/01/2008, 19:32
Località: Oniria
Ha  fatto 'Mi piace': 182 volte
'Mi piace' ricevuti:: 385 volte

Re: Spunti di lettura da: "L'inconscio" 1918, C.G. Jung

Messaggioda Elefteria » 04/02/2008, 17:30

Appena ho un attimo vi scrivo anche qualcosa a tal proposito! : Razz :
Avatar utente
Elefteria
 
Messaggi: 138
Iscritto il: 01/02/2008, 22:44
Ha  fatto 'Mi piace': 0 volta
'Mi piace' ricevuti:: 0 volta


Torna a La dimora del filosofo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti