Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > Chiesa dal punto di vista sociale.

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Chiesa dal punto di vista sociale.

Messaggioda SandStorm » 09/06/2012, 22:42

Mirror ha scritto:6 milioni, dico 6 milioni... oltre 11 miliardi di lire ci è costata la visita di Benedetto XVI a Milano, non era forse meglio se fossero stati usati per iniziare la ricostruzione e far riprendere le aziende in Emilia, invece di ciucciarci altri soldi con la benzina, già che stiamo ancora pagando accise dei tempi del fascismo. Invece no, spendiamo 6 milioni per sentire un tizio che SALUTA CON AFFETTO i terremotati.
Io sono ateo ma se davvero esistesse un Dio, credo che nel giorno del giudizio i primi a doversela fare sotto e a tremare di paura sarebbero proprio i suoi portavoce terreni :censored: :censored:


Bah..
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Re: Chiesa dal punto di vista sociale.

Messaggioda Alkimist » 19/11/2012, 11:30

Chiesa: “Organizzazione di manipolazione mentale-emotiva di massa“.

Questa mia personale definizione non vuole attaccare/offendere/screditare NESSUNO, non racconta di persone specifiche, è solo ció che il mio punto di vista mi suggerisce rispetto alla chiesa in quanto organizzazione in sè, osservandola nella propria globalità (passato/presente, rami alti/bassi).
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Re: Chiesa dal punto di vista sociale.

Messaggioda LagunaAngel » 20/11/2012, 9:12

Quoto in pieno il posti di Mirror di sopra.
Io non mi sarei sentito di far spendere tanti soldi ad una popolazione che ha già i suoi guai.
Li avrei pagati di tasca mia, potendomelo permettere tra l'altro.

Il problema è che molti confondono un la religione intesa come spiritualità, con quella che è un fenomeno culturale: la spiritualità è una ricerca personale e intima che usa i mezzi di tradizione e lavoro personale per costruire un rapporto col divino, dentro e fuori di se.
Il resto... non è cosi.
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Re: Chiesa dal punto di vista sociale.

Messaggioda Cenwyn » 20/11/2012, 10:24

Il saggio diceva: La religione è l'oppio dei popoli.
E' vero, perchè la gente ha bisogno di credere in qualcosa che la "stordisca" dalla realtà.
Ma IMHO va fatta una grandissima distinzione tra Chiesa, che è una istituzione religiosa, e la religione in sè.
Se sulla prima si può discutere, la seconda è una scelta di vita, che sia essa più o meno condivisibile, che merita rispetto.
La vita è scoprire quello che accade dopo il presente, un po' per volta
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Re: Chiesa dal punto di vista sociale.

Messaggioda VictaPompa » 06/01/2013, 12:56

"Il saggio diceva: La religione è l'oppio dei popoli.
E' vero, perchè la gente ha bisogno di credere in qualcosa che la "stordisca" dalla realtà."

Quoto , però della chiesa si può anche dire che non è quello che dice la Bibbia bensì la più stupida delle interpretazioni , fin dalla storia è stata portatrice di guerre (crociate) , di torture e preseguimenti dei pagani , maghi e qualsiasi persona non cristiana , quindi razzista su piano religioso ! Insomma il concetto di chiesa è ben lontana da quello che dice la Bibbia
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Re: Chiesa dal punto di vista sociale.

Messaggioda ReMinore » 06/01/2013, 16:48

1. Chi paga la chiesa, i preti e tutti i vari ornamenti che ci sono all'interno della chiesa e al collo dei vescovi? Riescono a permettersi tutto ciò con l'8x1000?
Le attivita' della chiesa vengono finanziate:
- con l'8x1000;
- con donazioni di privati cittadini;
- tramite attivita' imprenditoriali.

2. Se si, perché dovremmo pagare le collane e i gioielli che indossano?
Anche se no. La risposta e' la stessa: Non "dobbiamo". E' una nostra libera scelta farlo. I nostri politici sono stati, e vengono, scelti da noi. E loro, in nostro nome, versano una parte delle tasse (i.e. dei nostri soldi) alla chiesa. Siamo noi che liberamente scegliamo di pagare le collane dei preti, nessuno ci impone di farlo.

3. Perché la chiesa non paga le tasse? (se è vero)
E' molto semplice: perche' noi permettiamo che questo avvenga. Sempre col nostro voto che premia alcune scelte di una parte politica.

4. Secondo voi la chiesa al giorno d'oggi rispecchia più una religione, una associazione a scopo umanitario o altro?
Altro. E' chiaramente una organizzazione che tende, come praticamente tutte le organizzazioni, ad aumentare se stessa, la propria influenza ed il proprio potere. Sin dai tempi piu' antichi la chiesa e' l'azienda di coloro che vi lavorano. Alcuni dei membri del personale, soprattutto ai livelli piu' bassi, sono in buona fede ed operano per il bene. Ma l'organizzazione nel suo complesso, e nei suoi vertici, e' ben altro. A questo proposito vorrei fare una considerazione sul celibato dei preti. Perche' e' cosi' importante? Perche' un dipendente puo' essere/diventare infedele per conseguire l'arricchimento personale, il quale andra' a vantaggio della famiglia. Un prete non ha famiglia e non puo' ostentare ricchezze. Non ha quindi motivo per tradire la fiducia del suo datore di lavoro. Questa del celibato dei preti e' una grande pensata, guardandola da un punto di vista utilitaristico.

5. Cosa ha fatto di buono la chiesa?
Alcune cose. Ad esempio instilla nelle mente di alcuni il valore concreto della compassione e, soprattutto, della carita'.

6. Cosa ha fatto di sbagliato la chiesa?
Non basterebbe un googol di pagine per elencarne i misfatti.

7. Qual'è esattamente il potere politico della chiesa?
E' esattamente quello che noi permettiamo che abbia. Ed e' molto forte, sebbene in costante diminuzione.
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Re: Chiesa dal punto di vista sociale.

Messaggioda ddsx » 06/01/2013, 20:14

Firmate la petizione e non pensateci più!
https://www.youtube.com/watch?v=5z6j1ud9iV8
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