Filippo ha scritto:Vuol dire che possiedi il "Gaudium de veritate" Drey... Cosa che oggi ben pochi hanno, putroppo.
Onorato...
Filippo ha scritto:Vuol dire che possiedi il "Gaudium de veritate" Drey... Cosa che oggi ben pochi hanno, putroppo.
Dreyeam ha scritto:E poi ci stavo pensando adesso... Kaito tu dici che il nulla non potrebbe esistere perchè effettivamente sarebbe un paradosso. Ma io con nulla intendo "Il nulla", non un nulla "qualcosa", pensiamo in pratica e non in teoria (se capite cosa intendo). Quindi non so se vale il ragionamento, perchè il nulla non è che esisterebbe, semplicemente non ci sarebbe nulla. E poi anche tu dici: "Inizialmente c'è il nulla" e quindi ti smentisci. Noi sappiamo che l'universo era grande meno della più piccola parte di un atomo prima del Big Bang ed è li che tutto è partito! (Forse ) Quindi inizialmente, almeno dalle prove fino ad ora a nostra disposizione c'era qualcosa. L'universo! Quello di cui facciamo parte e che fa parte di noi. Chi ha craeto questo "Universo"? Poi dici: "Di conseguenza il nulla diventa qualcosa di esistente. Esso genera spontaneamente l'essere e ciò contemporaneamente con sé stesso. L'essere tuttavia rompe l'equilibrio dell'universo, che prima si trova in stato di quiete." Non capisco come si potrbbe spiegare materialmente questo. Sto solo esponendo dei dubbi. Penso però di non aver compreso in pieno.
KaitoH2 ha scritto:Dreyeam ha scritto:E poi ci stavo pensando adesso... Kaito tu dici che il nulla non potrebbe esistere perchè effettivamente sarebbe un paradosso. Ma io con nulla intendo "Il nulla", non un nulla "qualcosa", pensiamo in pratica e non in teoria (se capite cosa intendo). Quindi non so se vale il ragionamento, perchè il nulla non è che esisterebbe, semplicemente non ci sarebbe nulla. E poi anche tu dici: "Inizialmente c'è il nulla" e quindi ti smentisci. Noi sappiamo che l'universo era grande meno della più piccola parte di un atomo prima del Big Bang ed è li che tutto è partito! (Forse ) Quindi inizialmente, almeno dalle prove fino ad ora a nostra disposizione c'era qualcosa. L'universo! Quello di cui facciamo parte e che fa parte di noi. Chi ha craeto questo "Universo"? Poi dici: "Di conseguenza il nulla diventa qualcosa di esistente. Esso genera spontaneamente l'essere e ciò contemporaneamente con sé stesso. L'essere tuttavia rompe l'equilibrio dell'universo, che prima si trova in stato di quiete." Non capisco come si potrbbe spiegare materialmente questo. Sto solo esponendo dei dubbi. Penso però di non aver compreso in pieno.
Ti spiego subito le parti del mio ragionamento che sono probabilmente un po' più oscure. Prima però devo fare una premessa: quello che tu chiami "nulla" a livello pratico è inesistente. Infatti se tu isoli una qualsiasi cosa è dimostrato che quel "vuoto" possiede energia. È paradossale forse a primo impatto, ma dal punto di vista fisico questo viene spiegato con la presenza di particelle virtuali che si annientano continuamente. Cerco di spiegarmi: quando isoli una zona dello spazio in realtà all'interno di essa vi sono, ad esempio, fotoni ed antifotoni virtuali che si autodistruggono continuamente. Se in quella zona dello spazio tu fornissi un'energia sufficiente (ma parliamo di numeri ENORMI) potresti rendere queste particelle virtuali delle particelle reali. Si parla di fisica moderna di veramente alto livello che io ho schematizzato con esempi banali (probabilmente facendo anche degli errori dal punto di vista teorico, visto che sono questioni così delicate).
In questo senso potremmo dire che vero "nulla" non è una zona isolata dello spazio, ma piuttosto il nulla è ad esempio il me che leggeva il tuo post 5 minuti fa. Perché quel "me" appartiene al passato, è stato superato nel tempo, non esiste più, ed è il nulla.
Hai fatto bene a notare che ho iniziato il ragionamento con il paradosso dicendo ""Inizialmente c'è il nulla". Infatti è qui che si deve fare uno sforzo superiore per capire. Avrei potuto dire: "Inizialmente l'essere non c'era, poiché non vi era la realtà e il nulla non esisteva nemmeno". Con quest'ultima frase avrai dato al non-essere la qualità necessaria per affermare paradossalmente la sua esistenza. E da lì parte il ciclo continuo.
Il problema è che io per immaginarmi la questione e per spiegarla con la nostra mente ed i nostro linguaggio limitato devo comunque fare riferimenti temporali. Ma tutto ciò è fuori dal tempo perché accade di continuo ed è sempre accaduto. Il ogni istante l'essere si distrugge e il non-essere viene ad esistere ricreando il suo opposto. Per questo esiste il movimento, per questo lo spazio-tempo.
Quindi di per sé quel "inizialmente" che io ho usato è insignificante.
Questo ragionamento paradossale si basa su una logica che trascende la nostra sicuramente, e che nemmeno io posso cogliere nel complesso ma mi sento di poter ammettere la sua accettabilità.
Il presupposto da cui parto è questo:
La realtà è vera e razionale a suo modo. Perché noi arriviamo a paradossi che non riusciamo a risolvere e a domande cui non troviamo una risposta? Perché è la nostra logica ad essere errata, sicuramente non la realtà stessa.
Noi ci basiamo sui 3 principi:
- Principio di identità (a=a)
- Principio di non contraddizione ("a" diverso da "b")
- Principio del terzo escluso (una cosa è "a" oppure "non a". Non può essere entrambe le cose, né nessuna di esse, né una terza)
Ma nessuno ci dice che il mondo segua questa logica.
Infine parto dai concetti di essere e non-essere perché di fatto nelle grandi domande dell'uomo nulla è scontato. Quindi quando mi chiedo "Chi ha creato l'Universo?" mi rispondo: "L'Universo stesso e contemporaneamente il nulla". Ma se l'Universo si è creato da solo, allora è lui stesso a decidere come evolversi? "Lo decide lui nel complesso ma anche tutti gli oggetti che lo compongono". Ma chi dà agli oggetti singoli la capacità di scegliere un certo destino piuttosto che un altro? "Qualcosa di incredibile e meraviglioso. Che io chiamo Dio"
Lascio stare le scoperte scientifiche e le questioni sul Big Bang perché neanche la fisica riesce a spiegarle fino in fondo, quindi preferisco partire da zero. Partire dall'unica cosa certa, ovvero che io esisto e sto scrivendo questo post, ma quando cliccherò "Invia" il me che ha scritto questa frase non esisterà più.
EDIT
Comunque fai benissimo a criticare certi punti e far sorgere i problemi perché comunque il mio ragionamento non può essere corretto in modo definitivo, anzi può essere completamente errato! Detto questo spero rispondano anche altri per sentire le loro opinioni su questo interessantissimo argomento (io ho scelto una strada forse più filosofica, ma mi piacciono molto anche le altre di carattere più scientifico come quella citata dal tuo primo articolo ecc..)
Purtroppo no, dal pannello di controllo non posso fare nulla. Forse dal db ma ci vorrebbe davidiust, probabilmente qualche giorno e nessuna certezza. Qualche volta io ho rischiato di perdere un post perchè ci mettevo molto a scriverlo e il mio login andava in timeout. In questi casi andando nella pagina precedente del browser ritrovavo il mio testo. Altrimenti credo che ti conviene riscriverlo, comunque comprendo il tuo dolore!lorenzo ha scritto:ragazzi scusate il disturbo ma avevo scritto un post abbastanza lungo dove riprendevo le teorie di kaito e lo avevo postato, poi peró modificandolo e cer ando di copiarmelo negli appunti del cellulare per riscriverlo meglio lho cancellato, esiste un modo per farlo tornare in vita
?
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