Indice Conversazioni Off Topic La dimora del filosofo > il concetto di sogno e realta'

Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

il concetto di sogno e realta'

Messaggioda 8c8 » 13/02/2015, 19:19

Noi definiamo reale cio' che possiamo vedere sentire toccare ecc..
Detto cio', vorrà dire che anche i sogni fanno parte della realtà visto che esistono e sono anche studiati da esperti.
Quindi mi viene da chiedermi, qual'è la realtà vera? Tutte e due, o nessuna delle due?
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Re: il concetto di sogno e realta'

Messaggioda nagualdreamer » 13/02/2015, 20:57

Da un primo approccio alla questione si sarebbe tentati di definire la realtá, e cose sia reale utilizzando il concetto di esistenza.
Una cosa esiste IMPLICA che quella cosa esiste...
Allora si riduce la domanda a: Cosa esiste?
Il sogno é reale=>Il sogno esiste?

Esistono però diversi concetti/livelli di esistenza e l'ontologia é il ramo della filosofia che si occupa del problema dell'essere e di cosa esiste. Purtroppo non é un discorso breve ne facile.

Allora dal punto di vista dell'esistenza sarebbe meglio riformulare la domanda in

Qual'é il tipo di esistenza del sogno?
Oppure
Cosa è che ha lo stesso tipo di esistenza posseduto dai sogni?

Analizzando il concetto dell'esistenza é possibile sezionare ed analizzare il problema ottenendo tanti sottoproblemi più interessanti e magari più definiti.
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Re: il concetto di sogno e realta'

Messaggioda PK2 » 13/02/2015, 23:30

Il buddismo considera, più che il sogno una forma di realtà, la realtà una forma di sogno. Se pensiamo a cosa è accaduto ieri, dicono, abbiamo solo un ricordo sbiadito, distorto, che poco si differenzia dal ricordo che potremmo avere di un sogno.
Nel sogno viceversa possiamo ricreare un oggetto reale con la stessa definizione e riportandone le stesse impressioni che avremmo da svegli. Da questo deducono che quello che sentiamo, vediamo, percepiamo da svegli è solo opera della nostra mente, e tutta la realtà è un'illusione.
Da non buddista io dico che se fossimo in un sogno non potremmo accorgercene, a meno di acquisire una sorta di "lucidità", l'equivalente della lucidità nel sogno, ma riferita alla realtà. Allora forse riusciremmo a capire che quello che ci sembra reale è solo fittizio, capiremmo che è tutto un sogno. Questa lucidità i buddisti la chiamano illuminazione.
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Re: il concetto di sogno e realta'

Messaggioda nagualdreamer » 14/02/2015, 0:28

Esatto, é proprio quello a cui alludevo. E' interessante comparare i diversi livelli di esistenza. E su questa strada emergono molte domande ... Infatti le cose interessanti avvengono dove alcuni tipi di esistenza confinano con altre tipologie di esistenza: I valori di verità, la verità scientifica, la verità logica, i concetti, le idee, le percezioni, i sogni, la veglia, la materia e le particelle, i modelli matematici delle particelle, le strutture matematiche astratte, i numeri, i segni e il linguaggio, il significato e poi ritorniamo come un circolo alla verità... che è realtà?

Insomma il discorso é intricato, ma molto affascinante e per niente scontato o banale.
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Re: il concetto di sogno e realta'

Messaggioda Searig » 24/09/2016, 18:04

8c8 ha scritto:Noi definiamo reale cio' che possiamo vedere sentire toccare ecc..
Detto cio', vorrà dire che anche i sogni fanno parte della realtà visto che esistono e sono anche studiati da esperti.
Quindi mi viene da chiedermi, qual'è la realtà vera? Tutte e due, o nessuna delle due?


Magari tutte e due! :)

Dal momento che anche un sogno si può

8c8 ha scritto:vedere sentire toccare ecc..


Come hanno detto gli altri il discorso è complesso e non voglio addentrarmici, solo dico che l'esperienza che si fa in un sogno, come esperienza di per sé, è reale, indipendentemente dal fatto che non abbia un riscontro fisico.
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Re: il concetto di sogno e realta'

Messaggioda FreedomDesires » 20/10/2016, 18:33

Ciao, questa domanda è particolare perchè evoca un sacco di risposte e questo è un'argomento assai complesso.
Per quanto mi riguarda sono più che convinto che se la realtà fosse identica al sogno non potremmo essere "lucidi" infatti quando crediamo di essere svegli e siamo in un sogno, stiamo facendo semplicemente un sogno comune.
Pertanto una differenza tra il sogno e la veglia c'è: nella prima condizione c'è libertà, nella seconda solidità ed è anche quella con cui abbiamo più a che fare.
Entrambi i fenomeni alla fine comunque convergono nello stesso punto, il cervello, che è come una tastiera che suona se vengono premuti i tasti ma può farlo anche da sola.
Con questo non voglio però dire che per me esistono altri fenomeni che vanno oltre il cervello, infatti di tali fenomeni definiti "fuori dal corpo" (esempio OBE e NDE) io non mi spiego allora come il soggetto possa averne memoria dato che la memoria è fino a prova contraria fisica, mediata da neuroni e neurotrasmettitori: si può modulare con i farmaci, si può ammalare, si può perdere.
A mio avviso non abbiamo quindi la capacità di ricordare eventi avvenuti realmente fuori dal cervello, altrimenti ricorderemmo la storia dell'universo e la memoria sarebbe illimitata e inattaccabile.
"Chiudere gli occhi e trovarsi nel nero, ad un tratto ti accorgi, c'è l'arcobaleno!
Dolci le onde e le vibrazioni, sfuma il tuo corpo, sii solo emozioni."

-Matteo Nucci (FreedomDesires)
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