Io concordo decisamente con teo
Ultimamente ho riflettuto sul fatto che il pensiero logico ha un limite: le proprie ipotesi.
, e anche con le conclusioni di Matz
le scoperte fondamentali potrebbero essere tra decenni,o secoli,o mai.
ma soprattutto con Dixit
Siamo entrati in un terreno completamente nuovo in cui le esperienze di veglia non sono più valide allo stesso modo. Lo stesso spazio fisico cambia il suo comportamento. Se ci si può spostare in un istante da un luogo a un altro lontano, perché ci si dovrebbe domandare se l'anima lascia il corpo? E' ubiqua, no?
Il punto che emerge prorompente è la necessità di chiarire, almeno a se stessi, le assunzioni a priori(gli assiomi o credenze) e le definizioni il che permette di formalizzare le ipotesi. Questo è doveroso se si ricerca una chiara comprensione razionale dell'argomento ed è anche un presupposto indispensabile per ogni verifica sistematica che si voglia mettere in pratica e quindi per poter "evocare" il metodo scientifico (o la spiegazione scientifica).
Il problema è però che prima di poter chiarire le definizioni bisogna guadagnare almeno un po' di aderenza al soggetto che si vuole trattare, bisogna sviluppare un intuizione di base sulle obe, sul meccanismo della nostra percezione e e dello stato onirico, e putroppo questa compentenza/intuizione si puù aumentare soltanto attraverso l'esperienza diretta, personale e non di certo attraverso i libri.
Una volta guadagnata questa familiarità con il soggetto avremmo, forse, la necessaria intuizione raffinata per chiarificare a noi stessi e a gli altri le nostre ipotesi, congetture e definizioni.
Una volta fatto ciò è necessario approfondire anche il valore della prova scientifica, e checché ne dicano alcuni scienziati o filo-razionali e divulgatori scientifici, ciò necessità di un esame serio dei propri dogmi, delle proprie assunzioni e preconcetti. Qua siamo nell'ambito della filosofia della scienza.
La domanda che uno deve porsi è: il metodo scientifico è adatto o no per trattare con alcune ipotesi o no? Le ipotesi sono coerenti con il metodo che vogliamo usare per dimostrarle o no? in caso contrario la causa è del metodo scelto e dell'ipotesi mal formulata?
Non voglio dare una risposta definitiva sull'argomento, ma vorrei far riflettere sulla necessità di approfondire gli argomenti e trascendere il senso comune che diamo alle parole fino ad arrivare al cuore dei problemi. Abbandonare la superficialità integrare un sano senso di sincerità nella propria ricerca. Se questo atteggiamento non porta risposte immediate di certo aiuta la comprensione dei problemi...e il primo passo per dare una risposta è comprendere la domanda no?