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Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

Re: Ngakpa

Messaggioda Searig » 22/12/2015, 13:50

sciamano ha scritto:Ora personalmente, la cosa che mi affascina tantissimo di tutto questo, sono le applicazioni possibili per l'Uomo Moderno.
[...]
Diciamo invece che sia un male più subdolo, diciamo una qualche forma di Depressione, Ok? ebbene il medico in questo caso, magari, ti da degli psicofarmaci e, magari, ti fotte il cervello per anni (dico "magari" eh, siamo nel campo degli esempi, per carità, non voglio nemmeno screditare la categoria dei medici, sto solo ragionando per estremi).


Sì, ecco, perché per quanto aperto a cure più "interiori" non escludo l'efficacia degli psicofarmaci, perché (lo metto sotto spoiler perché è solo un piccolo inciso):

Spoiler:
1 non è detto che fottano il cervello o simili, magari non tutti, ma in genere quelli di ultima generazione hanno effetti collaterali molto limitati (se poi per un male grave non sono ancora stati ideati farmaci che non influiscano pesantemente sul SNC questo è un altro discorso, ma per cose come i disturbi d'ansia, per l'esempio da te riportato, è tutta un'altra cosa).

2 anche per intraprendere questo cammino interiore che, non escludo possa avere un'efficacia che la moderna medicina ha dimenticato e che la psicologia sta cercando di indagare, bisogna avere un minimo di "tregua" dal proprio male: se uno si fa male fisicamente, prima lo medicano, poi, dopo, gli si fa fare la fisioterapia; fare fisioterapia con le ferite aperte risulterebbe solo doloroso e inutile... Spesso questi mali di cui parli sono devastanti, anche se non lo sembrano ad osservatori esterni: una terapia d'urto con un buon farmaco può essere utile per avere in un primo tempo quel minimo di respiro che permetterà poi al soggetto di avere la forza di cominciare anche il cammino interiore che potrebbe completare la "terapia".

3 a proposito della "plasticità del cervello", che funziona in ambo i sensi (cioè tanto nell'indurre modificazioni funzionali quanto nell'indurre modificazioni disfunzionali) si sono fatti studi per confrontare le farmacoterapie con le psicoterapie (quindi escludendo per il momento le vie sciamaniche, che possono essere assimilate ad esse, in quanto vie interiori), per stabilire se, come si credeva, le psicoterapie inducono cambiamenti mentre i farmaci servirebbero solo ad ammutolire i sintomi o meno: i risultati sono stati i seguenti: tanto le farmacoterapie quanto le psicoterapie sono efficaci, allo stesso modo, nell'indurre cambiamenti funzionali nell'organizzazione neurale dei pazienti; l'efficacia è la stessa! Uno può quindi scegliere una terapia o l'altra sulla base delle proprie inclinazioni, se preferisce la psicoterapia o se con quella non si trova e preferisce i farmaci. La plasticità del cervello risponde esattamente allo stesso modo in entrambi i casi; certo è consigliabile che una persona sia seguita in un certo modo anche sotto farmaci, per poterle permettere di indirizzare correttamente la loro efficacia, ma questo non esclude gli assunti di base. E che dire di chi, prendendo farmaci per anni non ha miglioramenti decisivi? Questo nega quanto ho appena scritto? Allora aggiungerei: E che dire di chi dopo una vita passata in psicoterapia non ha miglioramenti decisivi? L'efficacia di eguale misura di entrambe le vie non esclude che allo stesso modo un paziente sia refrattario in entrambi i casi...


sciamano ha scritto:Invece lo sciamano che fa? diciamo che in questo caso lo sciamano SEI TU.


Questo è interessante; poi ci torno.

sciamano ha scritto:Diciamo che sei il medico di te stesso. Diciamo che ti autoinduci la trance e viaggi nell'Altro Mondo e incontri quelle Entità che sono la causa del tuo male e li combatti con una battaglia corpo a corpo o a colpi di incantesimi o in qualsiasi modo e alla fine li sconfiggi, oppure stringi un patto con loro per cui ti lascino in pace per l'eternità in cambio di una qualche tua promessa di qualche genere...


Non so, più che promettere loro qualcosa penso sia più prudente cercare di capire le loro ragioni e fare capire le proprie (come suggeriva Jung), si otterrebbe lo stesso risultato senza essere vincolati... Altrimenti come hai detto prima li combatti!

sciamano ha scritto:e torni in questo mondo e sei guarito!


Stavo leggendo proprio in questi giorni del metodo dell'immaginazione attiva di Jung e ho trovato un discorso molto simile!

sciamano ha scritto:D'accordo, possiamo accettare che tutto questo sia vero, oppure possiamo credere alla Psicanalisi che dice che hai viaggiato nel tuo Inconscio e non nell'Altro Mondo, che hai combattuto con i Tuoi Problemi e che sei venuto a patti con te stesso e non certo con chissà quali Entità...


Che poi può essere la stessa cosa, vista da angolazioni differenti: possono essere entrambe vere senza autoescludersi?

sciamano ha scritto:ma che importa? intanto sei guarito


Appunto.

sciamano ha scritto:senza psicofarmaci! Lo capisci quel che voglio dire? Le potenzialità (pur senza credere a una cosmologia particolare di una tal tribù di una qualche zona perduta del mondo) sono infinite!! e a me tutto ciò mi affascina da impazzire.


Certo è molto interessante!

sciamano ha scritto:Ebbene, per tornare infine, in topic al forum, quello che io desidererei tanto fare è qualcosa del genere nel Mondo dei Sogni, avere questi Poteri nei miei Sogni!!... in quest'ottica sono interessato all'Onironautica


E nessuno infatti esclude questa possibilità... L'approccio ai sogni lucidi è sostanzialmente ludico, ma non è affatto sempre così, può benissimo avere anche valore esistenziale!

Ps:

sciamano ha scritto:Invece lo sciamano che fa? diciamo che in questo caso lo sciamano SEI TU.


Questo è interessante; poi ci torno.

Ecco, appunto, dicevo: qui lo sciamano sei tu, tu entri nel tuo mondo interiore per sistemare le cose; e a una mentalità "moderna" questo appare chiaro. Però quello che mi lascia perplesso è una cosa propria delle tradizioni sciamaniche storiche (e contemporanee, laddove sopravvivono): il tizio con i problemi va dallo sciamano e questo fa il viaggio in sua vece; come è possibile questo? In quale modo lo sciamano combatte, nel proprio mondo interiore, i problemi del mondo interiore del suo paziente?
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Re: Ngakpa

Messaggioda Destiny » 22/12/2015, 15:28

Ecco, appunto, dicevo: qui lo sciamano sei tu, tu entri nel tuo mondo interiore per sistemare le cose; e a una mentalità "moderna" questo appare chiaro. Però quello che mi lascia perplesso è una cosa propria delle tradizioni sciamaniche storiche (e contemporanee, laddove sopravvivono): il tizio con i problemi va dallo sciamano e questo fa il viaggio in sua vece; come è possibile questo? In quale modo lo sciamano combatte, nel proprio mondo interiore, i problemi del mondo interiore del suo paziente?

Perché, semplicemente, lo sciamano non viaggia nel suo mondo interiore, ma viaggia nel mondo esteriore.
O meglio, per essere più precisi, non viaggia né in uno, né nell'altro. Tutti i miei maestri sono concordi nel dire che i mondi in cui viaggia lo sciamano sono esteriori, ma allo stesso tempo costituiscono anche una proiezione della persona.
La dicotomia esterno/interno, sopratutto in questo contesto, va superata.
Pagina FB sull'Interpretazione Tradizionale dei Sogni: https://www.facebook.com/interpretazionedeisogni
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