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Pensieri liberi di un certo spessore, riflessioni, ipotesi e speculazioni di varia natura. Ragionamenti all'interno dell'ambito umanistico non necessariamente attinenti all'onironautica.

"Un viso familiare..."

Messaggioda erpatata007 » 02/03/2016, 21:30

Adoro l'ADA, la applico non solo per avere sogni lucidi, ma la prendo da un punto di vista più ampio così da renderla un argomento interessante.
Stavo praticando una sessione della suddetta tecnica. Percepivo i miei vestiti, gli odori ecc.. ecc.. Ma quando ho focalizzato l'attenzione sugli oggetti che mi circondavano, cioè camera mia, ho osservato i dettagli. Mi sembrava tutto così nuovo, ostile, ho avuto anche un brivido. Semplicemente, fino a quando non ho scoperto l'ADA, pensavo alla "familiarità" degli oggetti o delle persone come un ricordo vivido e che suscita a sua volta ricordi, mentre invece, secondo la mia umilissima opinione( : Hide : ), la familiarità è quante e quali emozioni e sensazioni l'oggetto o la persona in questione trasmette. Se vogliamo, l'energia. Non sono un fanatico dello sciamanesimo, tantomeno credo nell'energia, ma è la prima cosa che mi è saltata in mente quando non ho ricevuto sensazioni dalla mia camera, dove ho dormito, mangiato, studiato e passato bei momenti per molti anni della mia vita. A differenza di una persona a me cara, che trasferisce energia, o sensazioni, per esempio mia madre.
Sembra che non vi sto dicendo niente di nuovo, ma pensate al perché un bambino, in mezzo a una folla di 100 persone, riconosce solo sua madre, "offuscando" le altre persone.
Al contrario, io ho un braccialetto che comprai a Natale 2015. E' fatto in maniera tale che il nodo non può slegarsi, e quindi rimarrà sempre al mio polso fino a quando non lo romperò o lo taglierò volutamente con delle forbici. Questo braccialetto lo tengo fisso nella mente, e mi è familiare, conosco alla perfezione i dettagli, ecc.
Provate ad andare di fronte a uno specchio, da soli, e guardarvi negli occhi: la prima volta che l'ho fatto, distoglievo sempre lo sguardo perché sembravo ostile a me stesso.
Spero di non stare impazzendo e che qualcuno abbia avuto un'esperienza analoga, o forse sto solo esagerando su niente di speciale? Cos'è la familiarità? E la consapevolezza, invece, è essere al corrente del cambiamento delle circostanze? O qualcosa di più?
Per favore, provate voi stessi. Cercate di capire quanto un oggetto sia vicino a voi, o lontano.
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Re: "Un viso familiare...

Messaggioda EternalDreamer94 » 26/03/2016, 16:32

Ciao, anche a me è successo di praticare ADA in camera mia e percepirla come un ambiente negativo e la spiegazione che mi sono dato è che la propria camera non è solo il luogo in cui si ha studiato, mangiato e passato bei momenti ma anche il luogo dove ci si è tormentati perché non si riusciva a capire una materia, il posto dove si va quando si è arrabbiati perché si ha litigato con un amico o triste perché i nostri genitori hanno litigato. Secondo me, non sei affatto impazzito solo che con l'ADA hai percepito quasi solo le cose negative che sono avvenute e quando ti sei messo a guardarti allo specchio hai assegnato al tuo riflesso tutte le tue caratteristiche di te che non ti piacciono e che vorresti cambiare.
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