Ciao! Su consiglio di Roberto riporto qui un post che avevo lasciato in mediateca; lì avevo consigliato un gioco, per poi accorgermi che c'era già un altro thread simile, con altri titoli ancora (molti li avevo già giocati anch'io). Vedo che qui, più che elencare giochi onirici, si discute anche nel merito e con recensioni approfondite in tema, quindi proverò a fare qualcosa di simile (nel post originale l'ho "buttato lì" con poche frasi).
Anzitutto riprendo il discorso iniziale di Roberto, che mostra evidentemente di non disdegnare un rapporto (che, come dice, alle volte è stato criticato da molti) tra i videogiochi ed i sogni. Io sono pienamente d'accordo con lui, perché, cosa che avevo "notato" fin da piccolo e poi razionalizzato meglio più avanti, i videogiochi possono tranquillamente essere considerati delle forme d'arte. Non tutti, certo, molti sono semplicemente brutti e poi c'è il discorso della fruibilità commerciale, poi, per la loro principale caratteristica dei primi tempi, l'azione, nonché lo stesso scopo ludico per cui venivano progettati, la gente in generale non ci ha mai visto niente di artistico. Eppure non è così, poi lo riprendo, inoltre l'azione non è più determinante: oggi ci sono molti più generi e alcuni sono indefinibili!
Dicevo, riprendo: non è così, perché anche il più banalotto arcade da bar mangiasoldi degli anni 80-90 aveva, per lo meno ai miei occhi, un ché di artistico:
non si coglie nel gioco stesso, ma nelle scelte espressive: nei colori, nella composizione dei paesaggi e in tutti quei dettagli "marginali" all'aspetto meramente ludico, che, insieme, compongono un'atmosfera.
Quello che qui si cerca è, per l'appunto, un'atmosfera onirica.
Allora, i videogiochi? Adesso le tecnologie (quindi anche le possibilità) sono migliori di un tempo, i giochi non devono per forza rappresentare un tizio che combatte i nemici per invitare il giocatore a mettere un'altra moneta nella macchinetta per continuare a giocare quando perde, dato che molti sono disponibili sulla rete, gratuitamente, lasciando quindi all'autore del gioco stesso la possibilità di liberarsi da queste dinamiche commerciali, aumentando così le proprie potenzialità espressive. E qui, non entra solo il concetto di videogioco come forma d'arte, ma anche di videogioco come voluta e più o meno velata rappresentazione di uno scenario onirico. Infatti qui parliamo di giochi onirici o con componenti oniriche.
Di giochi dall'aspetto onirico purtroppo ce n'è pochi, o sono di nicchia e non conosco molti titoli.
Quello che consiglio io è Samorost, un'avventura punta e clicca prodotta dallo studio Amanita design (che è un nome un programma
). Come in tutte le avventure punta e clicca si deve cercare di arrivare al finale risolvendo piccoli enigmi, con un po' di logica, ma il più delle volte anche con un po' di fortuna (salvo capire subito dopo la logica che c'era dietro e farsi una risata). Al di là del gioco, come scritto sinora, quello che mi è piaciuto molto, è l'ambientazione generale, che ho trovato fin da subito
"sfacciatamente onirica" (come ebbi a dire nell'altro post), in cui i programmatori hanno avuto la geniale idea di comporre delle immagini fotografiche (particolari, delle macro) con accostamenti strampalati, nella migliore tradizione surrealista. Cosa che colpisce. Il tutto è condito da un audio che è anch'esso onirico, alienante, ma anche gradevole, e mescolato a parti in grafica digitale che non guastano l'assetto fotografico generale, ma lo arricchiscono. A parte il banale risolvere gli indovinelli per finire il gioco, è l'atmosfera stessa che prende durante la partita, un viaggio stramboide in un mondo stramboide
e ripeto: mooolto onirico!
Ps Samorost è disponibile, completo e gratuito on line:
http://amanita-design.net/samorost-1/Per chi vuole poi ci sarebbe anche Samorost 2, ma è solo una demo, mentre il gioco completo è scaricabile a pagamento.
Poi magari commenterò anche altri titoli...