Indice Tecniche e Divulgazione Controllo avanzato > Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Una volta raggiunta la consapevolezza di sognare si può andare sempre più in alto!
Aiutiamoci a superare i nostri limiti aumentando le nostre capacità di onironauti.

Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Luna » 25/08/2022, 19:59

Soprattutto per te, Arwen, ma anche per chi ne avesse bisogno, concludo il discorso su come affrontare gli incubi con le tecniche dei Senoi.

Senoi : un mitico popolo descritto da Kilton Stewart, in “Dream Theory in Malaya” e ripreso da Patricia Garfield nel libro “Creative dreaming”.
Non sappiamo se i Senoi siano veramente esistiti, ma le tecniche elaborate da loro possono agire positivamente sui sogni paurosi per trasformare in meglio anche la vita diurna.

Si tratta di un popolo pacifico che vive dei prodotti offerti dalla natura e che incentra la propria vita sullo studio dei sogni.Questi vengono raccontati all’ interno della tribù perché i Senoi ritengono che il comportamento nel sogno riveli il modo di essere del sognatore nei rapporti con gli altri e col mondo circostante. Cambiando l’esperienza nel sogno essi cercano di influenzare positivamente il mondo della veglia.

Diversamente da Tholey ( che personalmente preferisco) incitano i loro figli a combattere e vincere le immagini terrificanti dei sogni.


Ecco in sintesi i loro princìpi generali:

1)Affrontare e vincete il pericolo nei sogni.
Per esempio, se un bambino racconta di essere stato inseguito in sogno da una tigre, gli si potrebbe dire che una tigre onirica lo inseguirà solamente se egli ne avrà paura.
La volta successiva , quindi, dovrà girarsi e affrontare la tigre. Se non riuscirà ad abbattere la tigre da solo, dovrà chiamare in aiuto gli amici onirici e lottare da solo fino al loro arrivo.
Quando il nemico è stato affrontato e vinto, il bambino deve chiedere un dono al nemico vinto 
Questo dono può essere una poesia, un racconto, una canzone, una danza, oppure un’invenzione o la soluzione di un problema. Il valore del dono dovrebbe essere tale per cui il sognatore ottiene riconoscimento sociale dagli altri membri della tribù .

2)Trasformare i momenti paurosi in momenti piacevoli.
Se in sogno un bambino cade nel vuoto, gli si dice di volare, oppure di lasciarsi cadere, di scendere a terra per vedere quali cose interessanti può trovare.

Con il passare del tempo, attraverso questo allenamento, si può mutare il proprio mondo emotivo, ma sentendosi più capaci di gestire le proprie angosce , infatti i Senoi adulti non hanno più incubi.

Ecco le domande da farsi al mattino( da Creative dreaming)
Hai avuto un nemico in sogno? Di che tipo era?
Es personaggio aggressivo, minacce verbali o amorfe, ecc

Sei andato incontro al nemico?

Gli hai chiesto chi fosse e cosa voleva comunicarti?
Se questo approccio non funziona, ti sei ricordato di chiedere aiuto per combatterlo e vincerlo?

Lo hai vinto?

Hai chiesto un dono?

Quali errori hai fatto.?
Cosa cambierai nel prossimo sogno?
Congratulazioni per i successi !

Ps : esiste la traduzione in italiano del libro che si intitola : “ Sognare, pensare, creare” .
Dedicato con immensa gratitudine a Ben, amico insostituibile ed artefice dei miei sogni!
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Saladriel » 26/08/2022, 12:22

NeuroEngineer ha scritto:Più che tecniche/“vie”, sono modalità di “pilota automatico” da registrare e memorizzare inconsciamente.


Mi rispecchio molto in questo: quando ai tempi feci quegli incubi in cui reagii, non in tutti ero Lucido, anzi. Però avevo ormai interiorizzato dentro di me l'atteggiamento di "Combattere i miei Demoni", quindi quando si presentavano o li combattevo opponendomi oppure davo loro ciò che meno si aspettavano: amore (o almeno ci provavo, ecco...). Questo anche se non ero Lucido.
infatti c'è da tenere conto che i sogni sono governati dal Ns. subconscio e se se noi riusciamo a trasformare la nostra reazione istintiva a determinati tipi di paure e pericoli, quando questi ci si presentano in sogno, reagiremo "a modo" anche se non siamo Lucidi
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Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Arwen » 27/08/2022, 14:34

NeuroEngineer ha scritto:Arwen ho letto il tuo post sull’oceano e, oltre ad essere effettivamente bellissimo (molto emozionante, nonostante alcuni punti potresti definirli “terrificanti”) , mi ha spiazzato. Alcuni parti sono molto molto simili a dei SL che feci ormai anni or sono e che considero tra i più “privati” in assoluto. A quanto pare le coincidenze con te non finiscono mai!
Ah, ovviamente bravissima come sempre a ricreare l’atmosfera attraverso la scrittura.


Grazie mille Neuro! Già, infatti il post mi ha fatto subito pensare a quello. L'inconscio ti butta giù nel mare onirico e ti forza a vedere cosa c'è davvero, anche se provi a sfuggire. E ti fa capire che quello, tutto ciò che c'è lì, sei tu. E' uno dei ruoli degli incubi, farti prendere contatto con le parti di te che rinneghi, i ricordi brutti o i pensieri cupi.
Quello che viene dopo ha poco senso, tra mille falsi risvegli e qualche attimo più dolce, ma certe emozioni sono talmente realistiche che non si dimenticano e ripensandoci sembra di averle vissute davvero.
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Saladriel » 17/09/2022, 8:33

Ieri ho vissuto una esperienza in sogno che mi ha portato ad uno stato di profondo disagio simile all'inizio di un incubo (Vi lascio il link, voleste leggerlo)
https://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=11&t=8363&p=108427#p108427
Durante il picco di disagio ed angoscia è scattato un meccanismo che è già intervenuto più volte in passato in situazioni simili, ma del quale mi ero dimenticato:
Superata una certa soglia di dolore emotivo ho iniziato istintivamente a cercare una via di fuga alla situazione, alternativa alle uniche che sembravano possibili e che mi avrebbero portato a stare ancora peggio, alzando il livello di critica razionale rispetto alla situazione che stavo vivendo, fino a cogliere l'assurdità del tutto, diventare lucido e a quel punto fuggire davvero dalla situazione decidendo di svegliarmi.
Pensandoci bene è un meccanismo che non scatta sempre, ma solo quando intensifico il "lavoro interiore" come ad esempio in questo specifico periodo della mia vita.

Sostanzialmente credo che il trucco sia questo: ogni volta che durante il giorno ho una bordata emotiva (Tristezza, sconforto, ansia, disagio, ecc...) invece di rimanerne intrappolato o andare subito in fuga distraendomi con cibo, daydreaming, film, videogiochi, ecc... rimango più presente possibile nel vivere quell'emozione (anche se a tratti è difficilissimo e veramente poco piacevole), e più questa diventa potente e più mi sforzo di rimanere lucido e vigile per poterla osservare e comprendere nel dettaglio. Poi, quando proprio non ce la faccio più mi lascio andare e vado in fuga o mi lascio crogiuolare nello stato emotivo.
Immagino che questa abitudine scatti di riflesso anche in sogno, facendomi alzare il livello di attenzione quando arrivano emozioni disagevoli, con la conseguenza che ho più possibilità di diventare lucido e uscirne.
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Saladriel » 25/09/2022, 10:14

Sono alcuni giorni che, dopo una bella e piacevole pausa, emozioni legate a stress, ansia ed angoscia hanno ripreso a fare capolino nella mia vita quotidiana e, di conseguenza, nel mondo dei sogni.
Dopo il leggero incubo della settimana scorsa ne ho "scansato per un pelo" un'altro questa notte
(Lascio qua sotto la pagina del diario per chi fosse curioso)
https://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=11&t=8363&p=108521#p108521

E sono proprio i due sogni che ho fatto stanotte a farmi pensare: il primo mi ha messo in una situazione estrema, dove eravamo sopravvissuti di una catastrofe dove forme aliene hanno quasi sterminato l'umanità e dovevamo combattere per salvare la nostra vita. Il secondo vedeva mia madre e mia sorella in casa mia con il pericolo che si accorgessero di alcune incurie nella sua manutenzione.
Due situazioni molto diverse, potenzialmente la prima era molto più grave e pericolosa della seconda, ma è quest'ultima ad aver avuto tutto il potenziale per diventare un incubo.
Mentre mi tornava in mente il sogno e lo scrivevo non ho potuto non pensare agli incubi che tormentano @Arwen (Si... ho la "Sindrome del Paladino", sapevatelo) e a pensare quanto siano simili e allo stesso tempo diversi.
Io credo che se mi trovassi all'interno di 3/4 dei suoi incubi li vivrei come avventure d'azione, ma non perchè sono coraggioso io e lei è una fifona: semplicemente tutte quelle atmosfere cupe e quei mostri fanno uscire il guerriero che è in me si diverte ad affrontarle.

Allo stesso tempo vengo messo in ginocchio da piccole cose molto più terrene: dimenticanze, disattenzioni, ritardi, fraintendimenti... sono loro a popolare il 90% dei miei incubi e sono, guarda caso, le molle che fanno scattare i miei stati d'animo ansiosi e angosciosi durante la giornata. Questo per dire che a rendere un sogno un incubo non è l'ambientazone o il contenuto del sogno stesso, ma l'emozione che ci scatena il viverlo.
E visto che ognuno di noi ha ferite e nervi scoperti diversi a seconda delle esperienze che ha vissuto, ognuno di noi ha incubi di natura anche profondamente diversa.
Io credo che gli incubi vadano combattuti per prima cosa nella vita reale, modificando i propri atteggiamenti, risolvendo le proprie ferite e situazioni scomode (si, lo so, parlare è facilissimo. Mettere in pratica queste cose lo è infinitamente di meno); allo stesso tempo però gli incubi ci danno una indicazione, sono come dei segnali stradali che ci indicano quali sono i nostri demoni interiori ancora in attività e ce ne descrivono la natura.
Credo che gli incubi siano la lingua che usa il nostro inconscio per dirci quali sono i suoi problemi, come se noi fossimo il suo genitore o il suo terapeuta.

Mi sta venendo in mente anche un'altra cosa: fino a qualche anno fa soffrivo di Nictofobia (paura del buio): se mi trovavo in mancanza di illuminazione immediatamente la mia percezione si popolava di possibili artigli, demoni, fantasmi, mostri, ecc... che potevano afferrarmi e dilaniarmi in qualsiasi istante. Questo fino a 5 anni fa circa. Fino a quel periodo i miei incubi prevedevano anche mostri, demoni, presenze che mi volevano possedere (in diversi casi erano fatti di ombra).
Ad un certo punto ho lottato, nella vita reale, contro quella paura. Mi sono fatto aiutare da una operatrice olistica/counselor, ho tirato fuori l'"Erik Bauer" e la'ho sconfitta. L'ultimo atto in questa lotta è stato quello di compiere alcuni giri di perlustrazone, quando facevo il custode notturno, a torcia spenta subito dopo aver visto il film di Slenderman (figura che mi ha sempre creato una fortissima paura inconscia).
Da allora la paura del buio ha smesso di tormentarmi anzi, a volte mi dimentico pure di accendere le luci delle scale nell'androne quando rientro a casa la notte o esco al mattino presto. E così hanno smesso di fare gli incubi con demoni, fantasmi e creature fatte di ombra.
Non sono stato io a compiere un gesto epico ed impossibile, è solo che gli incubi si possono sconfiggere! Fa parte della Natura Umana
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Arwen » 25/09/2022, 13:22

Molto interessante, grazie mille per i consigli e i suggerimenti, Saladriel

E visto che ognuno di noi ha ferite e nervi scoperti diversi a seconda delle esperienze che ha vissuto, ognuno di noi ha incubi di natura anche profondamente diversa.
Io credo che gli incubi vadano combattuti per prima cosa nella vita reale, modificando i propri atteggiamenti, risolvendo le proprie ferite e situazioni scomode (si, lo so, parlare è facilissimo. Mettere in pratica queste cose lo è infinitamente di meno); allo stesso tempo però gli incubi ci danno una indicazione, sono come dei segnali stradali che ci indicano quali sono i nostri demoni interiori ancora in attività e ce ne descrivono la natura.
Credo che gli incubi siano la lingua che usa il nostro inconscio per dirci quali sono i suoi problemi, come se noi fossimo il suo genitore o il suo terapeuta.


E condivido e sottolineo anche questo. Il linguaggio degli incubi è una specie di grido d'aiuto. Prima li vedevo come nemici, ora come grida d'aiuto dall'inconscio, o chi per esso, che non sa esprimersi se non con quel linguaggio. Faccio fatica, perché come dici tu gli incubi coprono lati intimi di ognuno di noi e comprendono non solo cose spaventose ma anche situazioni di disagio e brutti ricordi, quindi sono molto difficili da affrontare nella realtà. Però, seppur è una strada lunga, in cuor mio so che è il modo giusto di affrontare la cosa: 1) comprendere gli incubi e le loro grida di aiuto 2) comprendere cosa dobbiamo affrontare noi stessi per far si che questi incubi possano stare 'in pace' 3) farceli 'amici'.
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Re: Quando ne hai avuto abbastanza - Incubi e HDE

Messaggioda Saladriel » 25/09/2022, 23:11

Esatto! E infatti ho visto con piacere che sta notte hai fatto pace con il tuo primo incubo.
Penso tu sia sulla strada giusta!

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