Indice Tecniche e Divulgazione Controllo avanzato > Guida definitiva al TALD - Temporally Altered Lucid Dream

Come superare i propri limiti e aumentare le nostre capacità in veste di onironauti.

Re: Guida definitiva al TALD - Temporally Altered Lucid Drea

Messaggioda NeuroEngineer » 11/01/2023, 17:11

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Re: Guida definitiva al TALD - Temporally Altered Lucid Drea

Messaggioda NeuroEngineer » 26/02/2023, 16:49

Ultimamente mi è capitato di imbattermi in diversi studi che supportano la seguente idea:

"La percezione del tempo, per l'essere umano, è indirettamente proporzionale alla quantità e alla qualità delle memorie di esperienze vissute. Inoltre, è influenzata fortemente dall'età."


Tale affermazione dice tutto e niente, potrebbe sembrare banale e scontata, oppure completamente errata. Eppure, nella sua semplicità, spiega tutto: vi sono molte informazioni nascoste al suo interno e scrivo questo post proprio con lo scopo di portarle alla luce. Senza considerare il fatto che di correlazioni con il fenomeno del TALD ce ne sono a bizzeffe e, forse, imparare a comprenderla ci aiuterà a scoprire qualcosa di più sul famigerato Temporally Altered Lucid Dream.
Cercherò di farla breve :?

FONTI:
-) Janet Metcalfe - Studi sulla memoria e sulla metamemoria
-) Block, R. A., & Zakay, D. (1997): Prospective and retrospective duration judgments
-) Droit-Volet, S., & Meck, W. H. (2007). How emotions colour our perception of time.
-) Sackett, A. M., & Meyvis, T. (2017). Aging and time perception: Changes in cognitive, metacognitive, and neural components of timing.

E' QUESTIONE DI QUANTITA' [%] :
-) 20 anni di esperienze costituiscono il 200% per un bambino di 10 anni (2/1)
-) 20 anni di esperienze costituiscono il 100% per un ragazzo di 20 anni (1/1)
-) 20 anni di esperienze costituiscono il 33% per un uomo di 60 anni (1/3)

When we compare 7 years to a human lifespan of 7 years, it represents the full 100% of their life. However, when we compare 7 years to a human lifespan of 70 years, it only represents 10% of their life.


Una medesima quantità di esperienze corrisponde contemporaneamente a diverse percentuali di vita, a seconda dell' età del soggetto.
Questo è ovvio: ma i più attenti avranno pensato " Non è detto che 20 anni equivalgano alla stessa quantità di esperienze; proprio perché le persone sono diverse, ognuna con il proprio stile di vita, la propria mentalità, la propria storia, ecc. ".

Giusto! Un conto è una persona che per l'intero anno ha seguito la stessa identica routine giorno dopo giorno, senza esperienze "fuori dalla media" caratterizzate da differenze significative tali da poterle definire "diverse"...un conto è una persona che si è presa un anno sabbatico e ha vagabondato in giro per il mondo, svolgendo ogni giorno attività diverse.
E' diverso proprio a livello cerebrale, soprattutto per quanto riguarda il consolidamento delle memorie e della loro registrazione, per esempio all'interno delle cronomappe di cui parlammo, che determinano la così detta cronocezione (di cui altresì parlammo).

Ed è qui che si arriva al secondo punto:

E' QUESTIONE DI QUALITA' [DIFFERENZIAZIONE] :

-) Quando viviamo eventi nuovi ed inaspettati, difficili da prevedere e pianificare prioritariamente nella loro interezza, la nostra mente tende a prestarci maggiore attenzione: sono coinvolti meno bias cognitivi, abbiamo vissuto meno esperienze simili in passato, non sappiamo come comportarci, abbiamo bisogno di imparare e le emozioni sono più intense. L'unione di tutte queste cose porta l'esperienza ad imprimersi più a fondo nella mente del soggetto e ad occupare più "spazio mnemonico temporale". Il che significa che sono percepiti come più duraturi e intensi, quando li ripercorriamo in retrospect: ovvero ripensandoci nel futuro, quando quelle esperienze costituiranno il nostro passato;

-) D'altra parte, le esperienze quotidiane che abbiamo già incontrato e memorizzato, sono percepite come meno intense, meno "bisognose" e meno degne di attenzione, dunque rimarranno meno impresse. L'unica cosa a cui contribuiranno sarà il rafforzamento della memoria o dell'attività a livello inconscio e ad una sua normalizzazione a livello conscio.
Esempi banali: guidare l'auto per l'esame della patente, il primo giorno dopo essersi iscritto in palestra, la prima volta che abbiamo ascoltato la canzone che ci piace...ha tutto un altro impatto rispetto a guidare, allenarsi e ascoltare le medesime cose per la 300esima volta. L'impatto temporale-mnemonico diminuisce, così come l'energia richiesta per eseguire l'azione, mentre, al contrario, la normalizzazione e la produttività aumenta.
In tre parole: occupano meno spazio. In retrospect, o "retrospezione" in italiano, voltandoci indietro, ogni esperienza della stessa categoria (ogni volta sul totale delle 300) ci è sembrata identica all'altra, ad eccezione (forse) della prima e dell'ultima: e questo fatto ce le fa percettivamente considerare come meno durature, a volte talmente brevi che addirittura dimentichiamo di averle svolte (esempio: lavarci le mani o i denti). Potremmo dire che la tipologia generale dell'esperienza ("il lavarsi le mani") è catalogata come memoria a lungo termine (ovvero "mi ricorderò come ci si lava le mani") mentre l'esperienza specifica nel particolare è catalogabile come memoria a breve termine ("mi sono lavato le mani oggi alle 11:42, ma non lo ricordavo più"). E qui ci si ricollega senza neanche troppo sforzo alla questione del pilota automatico.

NB: Un conto è il retrospect ("guardare al passato rivivendo gli eventi"), un conto è il presente ("essere coinvolti in quella situazione"): se si è in attesa, magari in fila alle poste da 4 ore, quelle 4 ore sono sembrate 8 lunghe e noiose. Ma un mese dopo, il retrospect ce le fa percepire come anche solo un paio di minuti o meno: razionalmente ricordiamo di esserci annoiati a morte, ovvio, ma percettivamente le abbiamo completamente rimosse, perché considerate di scarsa importanza.

E' QUESTIONE DI ETA' :
Evidenze scientifiche indicano che gli adulti anziani tendono a percepire i brevi periodi di tempo come più lunghi di quanto realmente siano, mentre percepiscono i periodi di tempo più lunghi come più brevi di quanto realmente siano.


E questo non accade solo con gli anziani: è una tipologia di "percezione temporale psicologica" (l'orologio psicologico di cui parlammo) che si acquista gradualmente ad ogni anno d'età che passa, compleanno dopo compleanno. Io stesso, ad esempio, ricordo un preciso evento durato realmente non più di 5 minuti come un lasso di tempo senza confini, durato così tanto e che ricordo così bene che mi sembra ieri; al contrario, interi anni della mia vita sono come granelli di sabbia che ho difficoltà a riconoscere e che la mente ha spazzato via, è rimasto solo fumo e ricordi vaghi, forse qualche flash istantaneo.

SOGNO O SON DESTO? :
Percezione temporale e consolidamento mnemonico dipende anche da un altro fattore, da quello che potremmo chiamare "piano di realtà": si è trattato di un'esperienza reale oppure onirica?
Di questo ne abbiamo parlato a lungo, anche in riferimento al fatto di ricordare improvvisamente, tutto d'un tratto, interi sogni lucidi che per qualche motivo erano stati "bloccati" e resi inaccessibili dalla memoria, ma che per qualche altro strano input sensoriale (un odore, un suono, una parola, una situazione...) si è risvegliato, è emerso.

CONCLUSIONE & ESERCIZIO :
Questa volta le conclusioni definitive e i nessi con il TALD...non ve li dico, ecco! :angel:
Credo che sia un esercizio di riflessione/immaginazione utilissimo, che in sè per sè potrebbe costituire un'occasione per innescare TALD e illuminare qualche lampadina nella vostra mente :idea: , in totale autonomia.
Quindi il compito che vi lascio da fare a casa è questo: provate a ragionare su tutto ciò che avete assimilato di questo post e a connettere le cose, con particolare focus sul TALD: "Come posso mettere in pratica queste conoscenze? Che tecniche posso inventarmi? C'è un modo di aumentare la probabilità di avere un SL dilatato sfruttando queste nozioni?", ecc.

Vi offro solo un piccolo suggerimento:
When we compare 7 years to a human lifespan of 7 years, it represents the full 100% of their life. However, when we compare 7 years to a human lifespan of 70 years, it only represents 10% of their life.

No, la risposta non è "Ok, devo assumere l'elisir di lunga vita per ringiovanire" e neanche "Devo aspettare di avere 70 anni" : Frown :

Provate a rielaborare questo quote in chiave "onironautica", provate a connetterlo alla caratteristica del TALD per cui:

in qualche decina di minuti di fase REM, sia possibile vivere ore intere di SL (percepite), al loro massimo potenziale di stabilità, organicità, fluidità, realismo e consapevolezza > dunque di intensità e impatto mnemonico..


Poi buttate tutto in un gigantesco pentolone, mescolate per benino, aggiungeteci un pizzico di ingegno, oppure di istinto speziato...et voilà! Traete le vostre succulente ipotesi e servitele su un raffinato piatto di conclusioni : Chef : , per poi gustarvelo mettendo in pratica ciò che avete in mente.

In bocca al lupo! :geek: Fatemi sapere se avete qualche teoria, o qui sotto o nell'altro topic: https://www.sognilucidi.it/forum/viewto ... 75&t=13306

EDIT: Ecco un suggerimento più utile: rifatevi al concetto di proporzionalità inversa (ovvero uno cresce, l'altro decresce) esposto nel primissimo quote di questo post.
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