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Una volta raggiunta la consapevolezza di sognare si può andare sempre più in alto!
Aiutiamoci a superare i nostri limiti aumentando le nostre capacità di onironauti.

Un antidoto contro incubi e altre cose

Messaggioda Arwen » 02/11/2022, 21:12

<<Io credo nelle fate!>>
Chi di voi ricorda questa frase, da Peter Pan?
Mi è venuta in mente per caso e mi ha acceso una luce: credere è dare vita a qualcosa.
Quando crediamo fermamente in qualcosa nei nostri sogni, quando ne siamo talmente convinti da non doverci nemmeno pensare, allora diamo vita ad un mondo e questo mondo prende la forma delle nostre aspettative.
Costruire un mondo onirico, sognare vuol dire dare vita alla propria immaginazione. L’immaginazione è un mezzo estremamente potente e naturale che può apportarci innumerevoli benefici. Non parlerò di studi o altro, ma farò fede alla mia sola esperienza personale.
Servirci dell’immaginazione nei sogni lucidi può aiutarci ad esplorare i luoghi più nascosti della nostra mente e a riscoprire noi stessi, portandoci sia ad un livello più alto di consapevolezza che di benessere.
Gli utenti di questo forum che mi conoscono di più sanno che io e gli incubi non andiamo molto d’accordo, e che per anni ne ho sofferto in modo spaventoso, facendo anche 5 o 6 incubi a notte. Ultimamente, però, questi si stanno lentamente affievolendo e anche se mi capita di averne (succede, spesso, ma in modo diverso da prima) sono io stessa ad osservarli da una diversa prospettiva: non mi aspetto più che prendano pieghe spaventose o tragiche e non mi turbano profondamente come prima. E' come se qualcosa, dentro di me, avesse detto basta. E questo accade perché anche nella vita reale sto cercando di cambiare il mio modo di pensare: se compaiono brutti pensieri o ricordi non mi lascio assorbire da essi, se mi trovo in un luogo buio non penso al peggio.
Gli incubi sono uno specchio molto sincero di ciò che siamo noi stessi. Pensieri, paure, fobie, ricordi, frasi che ci sono rimaste impresse, volti... tutto finisce in un luogo nei meandri più reconditi della nostra mente e viene ripescato casualmente nel momento in cui il pensiero notturno va a formare il sogno, che poi, per alcuni, diventa l’incubo. Avete mai provato quella sensazione per il quale se pensate troppo ad una cosa, dopo un po' vi sembra di immergervi talmente tanto in quella cosa che sembra di esserci dentro? Parlo proprio di questo. Ma come si può fermare questo flusso incontrollato di emozioni e pensieri? Per alcuni può essere facilissimo e per altri non c’è nemmeno bisogno di intervenire, perché per un motivo o per un altro non soffrono di questi problemi. Ma per qualcuno avere incubi e pensieri intrusivi e negativi costantemente può essere fortemente debilitante e intaccare negativamente la nostra vita di veglia.
Ho provato per molto tempo a scrivere i miei incubi, sia pubblicamente che privatamente, cercando di estrapolarne ogni significato e cercando di liberarmene, ma ogni volta ne uscivo turbata e pur condividendoli con le altre persone sentivo che non era quella la strada migliore. Certo, essi celano aspetti molto importanti di noi stessi che vanno sicuramente tenuti d’occhio, ma limitarsi a scrivere i sogni non risolve, da solo, il problema degli incubi. È bene che comunque un lavoro del genere vada fatto, perché se non li ricordiamo affatto e mettiamo da parte il problema, esso ci lascerà comunque turbati al mattino o durante il giorno e questo turbamento, a lungo andare, non ci farà bene.

Come si può fare, dunque, ad avere miglioramenti?

1) Osservare i propri pensieri ed annotarli. Il primo lavoro da fare è sui nostri pensieri, osservando come questi si muovono. Un esercizio pratico che trovo utile fare è mettersi con carta e penna e... scrivere. Osservare, seguire e annotare il nostro flusso di pensieri: dove va a finire? Cosa crea? Che aspetti ha? E una volta che lo abbiamo conosciuto bene, cerchiamo di fermarci quando questo va oltre i confini che vorremmo, i confini che noi stessi imponiamo e che abbiamo il potere di imporre. Se vediamo che cominciamo ad avere brutti pensieri, facciamo dolcemente cadere l’attenzione su qualcos’altro. Si può fare anche semplicemente meditando e senza scrivere: ascoltate i vostri pensieri, prendete consapevolezza di essi, magari accompagnando il tutto con una qualsiasi tecnica di respirazione.
2) Quando si ha una mezza idea di come si muovono i propri pensieri, cercare di prolungare questa attenzione anche durante la veglia. Non deve essere una cosa stressante, altrimenti non avrebbe senso farla: semplicemente, se vi accorgete di avere pensieri in qualche modo negativi, spostate dolcemente l’attenzione su qualcos’altro. Non scacciate i vostri pensieri con rabbia, perché non farà altro che riportarli nuovamente e prepotentemente davanti ai vostri occhi: invece di fare questo, forzatevi di immergervi, con l’immaginazione, in un luogo di pace, bello, sereno.
3) Come creare questo luogo? Con l’immaginazione. Chiudete gli occhi, seduti o sdraiati, e immaginate un luogo che vi faccia sentire bene. Immaginatelo con tutti i vostri sensi e credete fermamente di essere in quel luogo. Dimenticate per un po’ il corpo fisico e immergetevi nelle sensazioni di questo vostro luogo usando tutti i vostri sensi. Deve darvi un senso di pace e di gioia, deve essere il luogo più bello in cui vorreste trovarvi e deve farvi sentire bene, felici. Ogni volta che ne sentite il bisogno, tornate lì. Io, ad esempio, faccio questo genere di esercizi ogni sera e ai risvegli, quando ne sento il bisogno, e in particolar modo quando i pensieri negativi cominciano ad essere troppo intrusivi e prepotenti. A volte faccio molta difficoltà, ma più lo faccio e più ne sento i benefici. A volte mi rilassa così tanto da quasi farmi addormentare. Se fate questo tipo di “meditazione”, con il tempo sarà anche più facile giungere in questo luogo in un lucido o non lucido, e di benefici ne avrete eccome, perché sarà un luogo che per voi evoca solo cose positive.

Come ultimo consiglio mi sento di dire una cosa che riprende la prima frase di questo post... credeteci! Convincetevi di non aver bisogno degli incubi, convincetevi che c’è un luogo sereno (anzi, molti luoghi sereni!) della vostra mente in cui potete tornare quando volete, convincetevi che non avrete incubi e convincetevi del fatto che se vi trovate in un’atmosfera da incubo non succederà nulla di male. Vedete qualcosa di strano muoversi fuori dalla finestra ed è buio pesto? Non c’è nulla di spaventoso, sarà un gatto o un uccello.
E' difficile convincersi di ciò: io ci sto riuscendo ora dopo anni ed anni di battaglie interiori e ancora la trovo una cosa difficile da fare, ma adesso so che è possibile.


Se qualcuno avesse altri consigli lo invito calorosamente ad aggiungerli in risposta a questo thread, anche se dovesse essere l’esatto opposto di qualcosa che ho scritto e anche se si trattasse di un piccolo suggerimento.
Affrontare gli incubi è qualcosa di davvero complicato e intimo e ogni genere di consiglio può essere d’aiuto.
Season of mists and mellow fruitfulness,
Close bosom-friend of the maturing sun;
Conspiring with him how to load and bless
With fruit the vines that round the thatch-eves run;
To bend with apples the moss’d cottage-trees,
And fill all fruit with ripeness to the core...

(John Keats)
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Re: Un antidoto contro incubi e altre cose

Messaggioda Saladriel » 03/11/2022, 8:18

Uaho!
Lo "spirito guerriero" di Arwen sta uscendo allo scoperto e pratica il Wing Chun!
Ho avuto dei piacevoli brividi di entusiasmo leggendo il tuo post: hai letteralmente messo in prosa e analizzato il pensiero "I sogni sono fatti della stessa sostanza di cui siamo fatti noi", la provocazione che mi fece Neuro nel post dedicato a Shakespare.

Mi piace il tuo approccio, ci rivedo il me di qualche anno fa, quando vivevo di meditazione e discipline spirituali.
La parte che più mi è piaciuta e che più mi "tocca sul vivo" è quella nella quale parli dei confini da imporre nella propria mente: tutti quei "Daymere" che ho hanno quel potere su di me perchè nel profondo ritengo giusto viverli, come se tutti quegli attacchi d'ansia e i pensieri ad essi collegati fossero necessari per farmi vivere correttamente. E' un po' che ci sto lavorando assieme alla mia psicologa e sto arrivando alla conclusione che questo succede perchè l'unica alternativa che conosco nell'affrontare determinati tipi di situazioni è quella di "andare in fuga", tralasciando le situazioni che mi causano stress salvo ritrovarmele poi sbattute in faccia nuovamente e quindi via di nuovi attacchi d'ansia e conseguenti fughe in un circolo vizioso che di fine non ne ha.
Qui potrebbero entrare in gioco i confini: se riuscissi a lasciar entrare il pensiero e lasciar fuori la sensazione di ansia che lo accompagna potrei riuscire ad affrontare le situazioni in maniera più analitica e razionale, evitando così il Daymere e la conseguente reazione di fuga.

Credo anche di avere già pronto il "luogo di pace" mentale nel quale far avvenire questa cosa, non resta che provare...
"E' vero che il Templare è forte e coraggioso perchè combatte i Demoni del Caos e degli Inferi.
Ma ricorda che il Bardo non è da meno, perchè combatte i demoni del Cuore"

I sogni sono il sussurro di un bambino che non sa ancora mentire

This Dreamer was formerly known as ErikBauer
And these were his dream journals:
Lucid Dreams: https://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=10&t=561
Regular Dreams: https://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=11&t=567
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Re: Un antidoto contro incubi e altre cose

Messaggioda Arwen » 03/11/2022, 11:37

Lo "spirito guerriero" di Arwen sta uscendo allo scoperto e pratica il Wing Chun!

Adoro le arti marziali e le ho praticate, quindi... ci siamo!! : Biggrin :

Ti ringrazio per tutti i commenti positivi Sal e spero che questi consigli possano esserti d'aiuto. Ho problemi simili ai tuoi e ti capisco, perché a volte gli attacchi d'ansia e i pensieri sono così irrefrenabili che semplicemente ci lasciamo martellare da loro, pensando addirittura che sia giusto così. Ma tutto ciò che bisogna sapere è che se per un po' iniziamo a seguire i nostri pensieri e a capire come questi si muovono nella nostra testa, possiamo anche dire stop e riprendere noi stessi il comando di come la nostra mente li genera.


Qui potrebbero entrare in gioco i confini: se riuscissi a lasciar entrare il pensiero e lasciar fuori la sensazione di ansia che lo accompagna potrei riuscire ad affrontare le situazioni in maniera più analitica e razionale, evitando così il Daymere e la conseguente reazione di fuga.


Esattamente!

Credo anche di avere già pronto il "luogo di pace" mentale nel quale far avvenire questa cosa, non resta che provare...

Poi fammi sapere come va! Io ho trovato enormi benefici e sono certa che ne troverai anche tu
Season of mists and mellow fruitfulness,
Close bosom-friend of the maturing sun;
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With fruit the vines that round the thatch-eves run;
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And fill all fruit with ripeness to the core...

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