tersYte ha scritto:premetto che è solo qualche settimana che mi sto adentrando in questo mondo di sognatori e di sogni lucidi naturalmente ancora non ne ho visti.
Il mio problema maggiore, che ostacola anche "l'allenamento", è che anche normalmente ricordo si e no un paio di sogni al mese, tanto che l'unica soluzione mi pare entrare coscientemente in un sogno con la WILD
Beh... Se impari quella sei a posto!
tersYte ha scritto:Grazie
in effetti avevo già provato con il diario onirico ma non ricordando quasi nessun sogno non sapevo come usarlo, sei stato di aiuto
Non so se hai letto topic a riguardo, la risposta alla tua domanda è molto semplice: quando non ricordi sogni, scrivi sul diario "Nessun sogno", o cose simili. La stessa azione di tenere il diario, anche quando non ci sono ricordi, suggestiona la parte della tua psiche che ti permette di ricordare i sogni sul fatto che stai prendendo sul serio la cosa, quindi ben presto al posto di "Nessun sogno" potrai mettere qualche frae, poche immagini, un singolo sprazzo e, più tardi, dei veri episodi con trama, dettagli e tutto (e non dimenticare, quando sarai a quel punto, di scrivere non solo "il sogno", ma anche le tue sensazioni e pensieri durante lo stesso, aiuta molto
)
LCyberspazio ha scritto:In ultimo, tieni conto che quando ricordi un sogno (questa è una considerazione personale) ogni volta che lo ripercorri mentalmente lo distruggi. Credo sia per lo stesso motivo (ed anche per non aggiungere particolari post-sogno) che gli onironauti scrivono subito il sogno fatto, anche in piena notte.
Non sono d'accordo; io quando ricordo un sogno posso scriverlo tranquillamente parecchie ore più tardi, se ho una giornata piena e non ho tempo di farlo prima; mi è già capitato un paio di volte, e la sensazione, che ho sempre, è quella che i ricordi siano autentici e non ricostruiti. Certo, è sempre meglio il prima possibile, ed è vero che più tardi lo si scrive e più ci sono probabilità di manipolazioni, ma qui sta tutto alla sincerità con se stessi che si deve avere nello scrivere il diario: quando ho la sensazione che il ricordo sia autentico lo scrivo senza problemi, ma, in qualunque tratto del sogno, se ho anche il minimo sentore di non ricordare alla perfezione una cosa, scrivo sempre esplicitamente sul diario frasi del tipo "Mi sembra di ricordare che...", "A questo punto non ricordo precisamente, ma mi sembra che..." e varianti della stessa, in maniera che, anche rileggendo il sogno a distanza di tempo, sappia bene quali ricordi erano per me autentici in quel momento e quali mi davano invece il sospetto di essere una ricostruzione tardiva.
Quando ricordo un sogno (subito, appena il ricordo è fresco, tipo ad esempio durante un microrisveglio), lo ripasso mentalmente due o tre volte, in maniera, come dico spesso, di "mandarlo alla memoria di medio termine", e trovo che questo funzioni: il sogno mi rimane molto chiaro in testa, con la sensazione di ricordo autentico, per parecchie ore, dopodiché, se lascio stare, eventualmente il giorno dopo o qualche giorno più tardi i ricordi si fanno più confusi, proprio perché ho usato la memoria di medio termine (sono pochi quelli che, per motivi affettivi, passano a quella a lungo termine, per cui posso ricordarli dopo mesi o anche anni, ma ci sono), per cui va da sé che comunque cercherò di scriverlo entro la giornata e se posso il prima possibile, su questo non discuto, ma ritengo che, se siamo in grado di fare ciò (usare la memoria di medio termine, e lo siamo, perché questa fa parte della nostra natura...
), allora la cosa dovrebbe riuscire senza troppi problemi.
Viaggiatore ha scritto:i bambini non hanno bisogno di ricorrere a nessun diario per sognare lucido
percepiscono il mondo come energia e quindi non devono usare la mente di superficie per sognare
In che senso? E' vero che i bambini sognano lucido molto più facilmente (anche a me accadeva da bambino, senza che percepissi il mondo in alcun modo particolare, e magari non sapevo neppure cosa fosse "l'energia"), però questo forse è dovuto anche ad una minore educazione (per cui non hanno tutte le pesanti sovrastrutture psichiche di cui noi invece ci facciamo carico...) e, inoltre, cosa secondo me importante e da non dimenticare, hanno una fisiologia cerebrale differente dalla nostra (non presentano mai ritmi alfa e beta, sono sempre in un misto di teta e delta,
anche da svegli, inoltre certi nuclei frontali che determinano alcune differenze nel comportamento neurale tra veglia e sonno arrivano a completamento del loro sviluppo circa intorno ai venti-ventidue anni di età, per cui per loro è naturale trovarsi "tra i mondi" della veglia e dei sogni, per cui ci si muovono forse con maggiore disinvoltura di noi...
Ed ora il mio consiglio:
Forse è una cosa un po' stupida, ma per me ha sempre funzionato, è una "tecnicuccia" che mi ero inventato alcuni anni fa, ancora prima di sapere di onironautica:
quando sei appena alzato, magari mentre stai preparando la colazione (io lo facevo quando aspettavo che "venisse su" il caffè), appoggiati a una parete o a un sostegno qualunque, poi lascia pendere la testa in avanti, socchiudendo magari gli occhi (come se ti stessi rilassando un attimo), e il ricordo di uno dei sogni fatti la notte potrebbe riemergere a breve...