Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > Appunti di "A Course in Lucid Dreaming"

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

Appunti di "A Course in Lucid Dreaming"

Messaggioda Sonme » 04/02/2017, 22:53

Introduzione
Questo topic è una traduzione non completa di "A Course in Lucid Dreaming" del grande Stephen LaBerge.
Non completa nel senso che non ho tradotto fedelmente e non ho tradotto tutto, ma solo le parti più salienti. Inoltre ci sono dei miei appunti qua e là, perchè mi andava.
Questo topic aveva locazione nel mio diario dei sogni comuni, ma credo che lì sia abbastanza sprecato. Quindi ho deciso di dedicarci un topic tutto suo.
Ogni argomento è presentato tramite una puntata. Per trovare una specifica puntata hai i link del messaggio in cui è pubblicata proprio in questo topic.

Ora, per ottenere i risultati migliori, il mio consiglio è di non pescare le tecniche a proprio arbitrio, a seconda della propria preferenza, ma di vederlo proprio come un vero e proprio programma. Non saltare step. Anche se ci si ritiene esperti. Un pezzo per volta.

Ricordo inoltre un paio di prerequisiti per sognare lucido.

Volontà: senza forza di volontà è abbastanza complicato avere risultati. E soprattutto averli soddisfacenti. Questo è un requisito poco importante. Se non avete volontà, significa solo che, ora come ora, non siete interessati ad avere sogni lucidi. E non c'è nulla di male.
Pazienza: non correte. Abbiate pazienza. Non arrendetevi, abbiate pazienza. Se continuate a lottare, i risultati arriveranno.
Siate confidenti di farcela: specialmente nei sogni lucidi, questo fattore psicologico ha un forte impatto. Se sapete che potete farcela, avete fatto metà del lavoro.
No aspettative: non fatevi aspettative, credete di farcela, ma non rimanete delusi dal fallimento, non arrendetevi al fallimento.
Non fatevi distrarre dai risultati: gioite di ciò che ottenete, (ringraziate Morfeo se volete), siatene felici, ma non rilassatevi mai troppo, mettetevi sempre alla prova, si può sempre migliorare, fino a che si vuole.

Spoiler:
(Sto rileggendo i prerequisiti e mi fa sorridere il fatto che siano applicabili un po' a tutto nella vita).


Qui troverete tutti i link per ogni puntata. (Lavori in corso: continuerò a modificare questo topic mammano che pubblicherò le nuove puntate).

#1 Diario dei sogni
#2 Dreamsign
#3 Reflection-Intention
#4: MILD
#5: WILD (I tecnica)



Qualsiasi suggerimento, critica, è ben accetto, sempre entro i limiti della legge del Grande Morfeo.

Ad maiora,
il vostro Son
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P1: Diario dei Sogni

Messaggioda Sonme » 04/02/2017, 23:08

Il migliore amico dell'onironauta è il diario dei sogni.
Il potere straordinario del diario dei sogni, se usato come si deve è:

-stimolo a ricordare i sogni il giorno dopo (la sera prima vanno segnati data e ora in cui ci si corica);
-miglioramento generale della memoria dei sogni;
-miglioramento della vividezza;
-miglioramento della lucidità (può alzare il livello della lucidità e può essere (è) esso stesso una tecnica);
-è motivante;
-è utile per applicare le altre tecniche da abbinare con esso;
-è utile per analisi dei sogni, riletture e spunti vari;
-può diventare assai divertente.



In pratica
    1. Tenere un diario dei sogni
    2. Durante la notte, avere sempre pronti: Il diario, una penna, una luce (torcia o simili) e una sveglia (ricordiamoci che la migliore sveglia è quella biologica);
    3. Segnare ogni sera, prima di dormire l'ora in cui mi corico;
    4. Quando ci si sveglia (durante la notte) scrivere nel diario l'ora del risveglio e delle annotazioni, parole chiave, di ciò che si ha sognato;
    5. Quando ci si sveglia e si ha finito di dormire, usare le note e le parole chiave per scrivere i sogni nei completi dettagli;
    6. Continuare a aggiornare il diario sempre. Una volta che si arriverà ad aver segnato dieci sogni, si potrà procedere con gli esercizi dell'unità2.
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P2: Dreamsign

Messaggioda Sonme » 04/02/2017, 23:21

Eccoci a un’altra puntata di “A Course in Lucid Dreaming”.
Siamo riusciti a registrare dieci sogni nel nostro diario, passiamo dunque allo step successivo: i Dreamsign.

Ricordiamo innanzitutto che i dreamsign non sono altro che tutti quegli eventi, oggetti, circostanze, sensazioni o pensieri che sono impossibili nella vita reale o che sono anomali, che hanno qualcosa di strano che ci può permettere di prendere consapevolezza all’interno del sogno.

Dunque, gli esercizi che faremo saranno utili a incrementare il proprio numero di dreamsign nei sogni, in modo da poterli riconoscere più facilmente e di conseguenza acquisire lucidità più facilmente.

Istruzioni

1. Prendiamo il nostro diario dei sogni, che ora include 10 sogni.
2. Leggiamo gli ultimi dieci sogni e evidenziamo i dreamsign (in modo che siano ben visibili)
3. Segniamo tutti i dreamsign nel grafico dei Dreamsing, con la data del sogno
4. Nel grafico classifichiamo i dreamsign a seconda della categoria: consapevolezza, forma, azione, contesto
5. Selezioniamo due delle categorie dei dreamsign e prendiamole come target. Andremo a segnarle nel grafico dei target.
6. Ogni volta che segniamo i sogni, e compiliamo il grafico dei target, assegneremo a ogni dreamsign un grado di consapevolezza
7. Ogni giorno, mentre siamo svegli, compiliamo il grafico riguardante la veglia “Waking life dreamsign. Qui segnaleremo tutte le cose che ci capitano da svegli, che potrebbero “andare d’accordo” con i criteri dei nostir target. Questo punto non è semplice. Bisogna impegnarsi a vedere dreamsign da svegli, in pratica.

Categorie di Dreamsign
Andiamo a spiegare le varie categorie:

Consapevolezza: Noi, sognatori, percepiamo un’emozione strana, facciamo uno strano pensiero, una sensazione strana o abbiamo percezioni alterate.

Action: Noi, un PO, o un oggetto del sogno, si comporta in modo strano, o fa cose che sarebbero impossibili nel mondo reale.

Form: La forma delle cose o dei PO è strana, diversa, deformata.

Contesto: Il posto, la situazione che stai vivendo nel sogno è strana, o inusuale.


Target Dreamsign
Per quanto riguarda il grado di consapevolezza dei dreamsign, dobbiamo sapere che ci sono cinque gradi:
1. No awareness (Nessuna consapevolezza)= notiamo che il dreamsign solo dopo esserci svegliati
2. Odd (bizzarro): notiamo il dreamsign, ma non tentiamo di spiegarlo mentre siamo in sogno
3. Semi-lucid (semi lucido): notiamo il dreamsign, tentiamo di spiegarlo, ma non prendiamo consapevolezza
4. Lucid: Notiamo il dreamsign e acquistiamo consapevolezza
5. Post-lucid: Notiamo il dreamsign, ma eravamo già lucidi

Questa tecnica va fatta singolarmente per trenta giorni, dopodiché è opportuno associarla alle altre tecniche che si andranno incontrando.

Esempio Pratico (tratto direttamente dal mio diario)
Svolgendo i vari punti delle istruzioni, ho scelto come target le categorie Contesto e Azione.

Scrivo i sogni con le varie tabelle di oggi e salto quelli scorsi che non ho riportato.

19/04
Mi corico alle 22:30

20/04
Sogno 1: Negozio Berlino
Risveglio: 5:00
Sono con P. È notte, siamo ancora a Berlino.
Gli dico di aspettarmi: voglio prendere un paio di souvenir.
Entro nel negozio. Noto che ho pochi soldi: una trentina di euro.
Mi dico che devo risparmiare per il volo di ritorno.
Vedo vari souvenir da 10 euro in su. Mi dico che questi prezzi sono troppo alti. Mi perdo a osservare la statua dell’orso che si trova in parecchi negozi a Berlino.

Dreamsign (con categoria)
Siamo ancora a Berlino: Contesto
È notte, entro in un negozio: Azione


Sogno 2: Prove Band
Facciamo le prove con la band in camera mia. Ci siamo io, A e altri membri che non hanno nulla a che vedere con la band. Mi dico che in effetti c’è molta gente nella band. Pure dividere i soldi del concerto sarà un bel problema e guadagneremo poco ciascuno.
Mi accorgo che tutti i membri spariscono a parte A: si nascondono. Mi prendono in giro perché non riesco a trovarli. Mi viene l’intuizione strana che si nascondano dentro i loro cellulari che sono appoggiati per terra. Decido di prenderli e chiuderli dentro l’armadio per punizione.
Vengono fuori. Mi arrabbio molto con tutti i presenti, perché “Mancano quattro giorni al concerto e noi stiamo qui a cazzeggiare! Possibile che non si possano fare delle prove seriamente!”
Mi metto a buttare fuori gente dalla band a caso, finchè non rimaniamo solo io, A e (sotto insistenza di A, anche se nella realtà non si conoscono) M.
Mia madre mi dice che se vuole può portarmi una sua amica, che canta molto bene e può aiutarci al concerto. Lei è per il genere di Eric Clapton. Possiamo portare “Layla” e “Tears in Heaven”, dice. Non le dico che come genere è completamente fuori rispetto al nostro.
Parliamo con A, e da lui viene fuori che potremmo portare i Pink Floyd (anche se a lui non sono mai piaciuti molto).
Andiamo in anticamera, che ora da’ accesso anche alla metrò. Arriva sua madre a prenderlo. Ci congediamo e li vedo prendere le scale per la metrò.

Dreamsign (con categoria)
Prove in camera mia: Contesto
Membri che non fanno parte della band: Contesto
I membri si nascondono: Azione
Intuizione che i membri si nascondano dentro i loro cellulari (perché poi?): Consapevolezza
Prendo i cellulari e li chiudo dentro l’armadio per punirli: Azione
Butto tutti fuori dalla band: azione
A dice che potremmo suonare i Pink Floyd: azione
L’anticamera da’ accesso alla metrò: Forma

Sogno 3: Discorso sui sogni
Sono con P e E. Stiamo facendo la strada per andare a scuola, il che è strano, visto che loro, per arrivare a scuola, prendono l’autobus. Prendiamo una strada strana, facciamo un giro più largo.
Arriviamo presso un cavalcavia. Al di là di esso, di fianco a una casa isolata dalle altre, ci sono un ragazzo e una ragazza che parlano dei sogni. Ma non parlano tra loro. Parlano a “qualcuno”, una qualche entità, che sembra stare in cielo (un Dio?), che però non si vede, ma posso solo sentire la sua voce.
I due chiedono indicazioni su varie tecniche per fare sogni lucidi. Parlano della MILD. L’entità risponde pazientemente e puntualmente. Non ricordo bene i vari discorsi oppure sono poco vividi. In ogni caso, a un tratto finiscono di parlare e noi ci riavviamo a scuola.
Arriviamo in un batter d’occhio. Arrivo in classe e c’è la prof di ginnastica. Noto che la cosa è strana, visto che dovremmo essere giù in palestra, ma spiego il fatto concludendo che probabilmente la prof starà probabilmente facendo supplenza a un altro prof.
Tutti nella classe sono in piedi e fanno confusione, ma alla prof non sembra importare (sembra molto impegnata a leggere qualcosa).
Metto via il mio giubotto passando in mezzo alla confusione. Per un attimo mi soffermo con lo sguardo su una vivida E. Dopodichè appendo il giubotto. Noto che, appoggiati sopra l’appendiabiti a muro, ci sono degli orribili occhiali da vista.
Sento la voce di C, “E, sono tuoi quegli occhiali?”, E risponde affermativamente, con entusiasmo.
L mi arriva incontro e mi da’ dello stronzo, perché sono arrivato in ritardo.

Dreamsign (con categoria)
Vado a scuola con P e E: contesto
Prendiamo una strada diversa dalla solita che faccio: azione
Due tipi parlano di sogni: contesto
Parlano con un Dio (che manco si vede): azione
Tutti sono in piedi e fanno confusione, mentre la prof rimane tranquillissima: contesto
Occhiali da vista (orrendi) sopra l’appendiabiti: contesto

Grafico Target Dreamsign con grado di consapevolezza (per questa tabella bisognerebbe usare sempre la stessa da aggiornare ogni volta mettendo la data dei sogni in cui si sono presentati i dreamsign. Io qui sul forum non posso farlo, anche se ovviamente ho il mio grafico sul quaderno che posso aggiornare in maniera adeguata)

1) Siamo ancora a Berlino: No Awareness
È sera, entro in un negozio: No Awareness

2)Prove in camera mia: No Awareness
Membri che non fanno parte della band provano con noi: Odd
Membri della band che si nascondono: No awareness
Prendo i cell e li nascondo dentro l’armadio per punizione: No awareness
Butto fuori tutti dalla band tranne A e M: No awareness
A dice che potremmo suonare i Pink Floyd: Odd

3) Vado a scuola con P e E: No awareness
PO che parlano di sogni: No Awareness
Parlano con Dio, che non si vede: No Awareness
In classe c’è la prof di motoria: Semi-Lucid
Tutti sono in piedi e fanno confusione: No Awareness
Occhiali da vista sopra l’appendiabiti: Odd



Questa tecnica è bene applicarla sempre, assieme al diario, anche quando si usano altre tecniche. Perchè è uno stimolo continuo per la nostra analisi critica.
Alla lunga, però può diventare davvero pallosa e lunga, quando ricordiamo molti sogni e molto lunghi. Si possono quindi, a questo segnare i Dreamsign e il loro grado di consapevolezza direttamente sul sogno, magari sopra o sotto le righe, se si vuole evitare di perdere troppo tempo.

Un altro spunto: l'ordine aiuta. Siate più ordinati possibili.
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P3: Reflection-Intention

Messaggioda Sonme » 04/02/2017, 23:26

La tecnica che segue è la mia preferita. (La consiglio altamente a coloro che soffrono di insonnia o che magari non hanno un ciclo del sonno molto regolare, in quanto come tecnica è abbastanza felssibile in questo frangente).

Dunque Reflection-Intention, sarebbe in realtà una tecnica di Paul Tholey. Quello che vedremo noi è un'addattamento di LaBerge.
Si tratta di un esercizio che ci permette di creare l'abitudine, mentre si è in veglia, di verificare se si è in sogno e verificare il proprio stato di coscienza.
Per aiutarci useremo il nostro "Reality Probe" (un pezzo di carta con scritto "Is this a dream?" o "Sto sognando?").

Analizziamo le istruzioni:
1. Esaminiamo il "Reality Probe", osserviamolo, poi stacchiamo lo sguardo e riposiamolo lì. Se fossimo in un sogno, probabilmente le lettere cambierebbero, il loro stile diverrebbe più piccolo, più grande,... Tanto più sarermo allenati, tanto più facile sarà prendere consapevolezza in sogno. Ci tengo a specificare che questa verifica va fatta in modo cosciente. Non è un rituale da buttare lì. Bisogna veramente essere coscienti di ciò che si fa.
Portiamo la Reality Probe sempre con noi.
2. Scegliamo e selezioniamo 8 eventi nella nostra routine giornaliera, dove andremo a praticare la reflection.
Un esempio di quando fare la reflection è: "Quando vado a dare da mangiare al mio amato cane".
È consigliabile tenerli scritti in una tabella in cui segnare data, evento (momento selezionato per fare la reflection), il numero di volte in cui si è fatta la reflection in quel giorno (palesemente da specificare a fine giornata) e numeri di sogni normali e numero di lucidi che si è fatta la notte corrispondente al dato giorno. Nella tabella teniamo due spazi in più per momenti in cui ci sembra possa esserci qualcosa di strano nella realtà, anche sensazioni strane, in cui mettiamo in dubbio il nostro stato di coscienza, in cui fare una reflection non prevista dalla propria lista di eventi scelti.
3.La mattina consultiamo la lista e se possibile, la portiamo con noi, per ricordarci quando applicare l'esercizio e registriamo l'ora* in cui lo facciamo.
4.Pratichiamo la Reflection-Intention. Quindi:
A. Testiamo il nostro stato: se siamo in veglia o se stiamo dormendo*1 usando la Reality Probe e seguendo le istruzioni del punto 1. Ci si può anche guardare intorno per capire se si è in un sogno: qualunque cosa con delle scritte è ottimale da guardare, perchè le scritte tendono a cambiare, poi ci si può chiedere cosa si sta facendo, come si è arrivati fin lì, cosa si ha intenzione di fare.
B. Se non siamo in un sogno, immaginiamo di essere dentro un sogno, come sarebbe tutto ciò che ci è intorno se fossimo in un sogno, a partire dalle nostre percezioni, alle persone intorno a noi, all'ambiente. Possiamo immaginare che un dreamsign che abbiamo preso come target (vedi nei messaggi precedenti) si verifichi.
C. Immaginiamo di fare ciò che vorremmo fare nel sogno, a partire da volare, alle task che abbiamo in mente, fino alle cose da sozzi che fate nei sogni (sporchi!).
5.Registriamo "lo sforzo", di aver fatto l'esercizio, nella tabella della Reflection specificando l'ora in cui è stato fatto.
6.A fine giornata, contiamo le volte in cui abbiamo applicato l'esercizio e indichiamole nella colonna specifica.
7.Prepariamo gli esercizi per il giorno dopo, quindi i momenti in cui fare la Reflection. Cercheremo di tenere gli stessi per più o meno una settimana, non di più, se si vuole di meno, ma è consigliabile tenere una media di 7 giorni prima di cambiarli.
8.La mattina registriamo il numero di sogni normali e lucidi ricordati (tenendo presente che un sogno lucido è anche un sogno normale).


Questa tecnica va portata avanti per 30 giorni.

Alla prossima

*Tutti questi dettagli possono sembrare pallosi, ma sono utilissimi per lavorare sulla propria consapevolezza. Tanto meglio e dettagliata sarà la reflection, tanto migliori saranno le probabilità di successo.
*1 Qui aggiungo che non bisogna mai dare per scontato di essere svegli. Questa cosa ci frega parecchio.
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Re: Appunti di "A Course in Lucid Dreaming"

Messaggioda Sonme » 04/02/2017, 23:34

Questa era la mia tecnica preferita teoricamente, prima che scoprissi che, se non hai un ciclo del sonno regolare, la MILD puoi sognartela. Quindi, fra i prerequisiti della MILD ricordate: ciclo del sonno regolare, altrimenti la vedo dura.

Il bello di questa tecnica è che effettivamente ci può permettere di fare lucidi a volontà. Nel senso che, se i primi due giorni della "settimana MILD" si effettua solo una sorta di preparazione, il
resto dei giorni, la MILD si applica nei risvegli per lucidare proprio nel prossimo sogno. Quindi immediatamente. Sempre escludendo il problema di cui parlavo nel paragrafo sopra.

MILD
MILD (Mnemonic Induction of Lucid Dreams) è una tecnica basata sulla memoria.
È la prima tecnica che vediamo qui nel corso che si applica anche la notte e ciò ci permette (quasi, se ci impegniamo) di avere sogni lucidi a piacimento. Ogni volta che facciamo la MILD durante la notte, il suo intento è di acquisire lucidità nel prossimo sogno che faremo.

Applicazione
L’applicazione di questa tecnica è basata su una settimana. I primi due giorni si praticano la pratica giornaliera e quella prima di dormire (i nomi sono un po' così, diciamo che in inglese funzionavano molto meglio). Nelle 5 notti successive, si pratica la pratica notturna.
Ci sarà un tabella da compilare riguardo le pratiche delle sessioni di MILD. Nelle varie pratiche è specificato cosa fare e alla fine, vi allego l’esempio preso dal libro “A Course In Lucid Dreaming”.

Pratica Giornaliera (primo giorno)

1) Memorizzo un sogno. Subito dopo essermi svegliato la mattina e aver registrato i sogni, ne scelgo uno nel quale sarei voluto diventare lucido. Lo memorizzo nei dettagli.
2) Scelgo un momento specifico per la pratica. Mi programmo 20 minuti nella giornata da usare nella pratica della MILD. Deve essere un momento in cui sono tranquillo e senza persone che mi girano attorno. È importante essere belli svegli quando la si pratica e non stanchi.
3) Mi siedo e mi rilasso (nell’ora in cui ho scelto di fare la pratica). Posso usare un esercizio di rilassamento. *Ce ne sono a volontà nel forum.*
4) Pratico la MILD
    A) Richiamo alla mente il sogno. Con gli occhi chiusi, cerco di immaginare tutti i dettagli che ho memorizzato la mattina. Pensa a come deve essere, essere nel sogno, “pensare” come si pensa nel sogno, …
    B) Focalizzo il mio obbiettivo. Con le percezioni del sogno attorno a me, mi concentro sul mio intento: “La prossima volta che starò sognando, mi ricorderò di accorgermi che sto dormendo”. *Ragionate sul senso della frase, aiuta.*
    C) Mi visualizzo diventare lucido. Questo lo si fa attraverso i dreamsign presenti nel sogno e con la frase nel punto B. Sento l’emozione di essere lucido nel sogno, continuo a sentire tutte le percezioni. Mi immagino di fare ciò che vorrei fare nel prossimo sogno lucido.
    D) Mantengo la focalizzazione. Ripeto i punti A, B e C finché i 20 minuti non sono passati. È importante non perdere la concentrazione, altrimenti è tutto inutile.
    E) Registro i risultati. Registro il momento in cui ho praticato la MILD e quanto tempo ha preso. Il giorno dopo, registro quanti sogni e sogni lucidi ho ricordato.

*Faccio ben notare che la pratica giornaliera non è da svolgersi tutta di seguito, ma c’è prima la parte della memorizzazione, al risveglio e in seguito la pratica della MILD nell’ora programmata.*

Pratica prima di dormire (secondo giorno)
1)Memorizzo un sogno, di quelli registrati la mattina, come nella pratica giornaliera.
2)Mi preparo per dormire, con la mia usuale routine, quando sono effettivamente pronto per andare a dormire, passo al punto 3.
3)Mi rilasso, senza addormentarmi.
4)Pratico la MILD
    A)Richiamo alla mente il sogno
    B)Focalizzo il mio obbiettivo (ottenere lucidità nel sogno).
    C)Mi visualizzo diventare lucido.
    D)Mantengo la focalizzazione.
Bisogna fare attenzione a non forzare troppo la concentrazione. Il top sarebbe addormentarsi con il pensiero “La prossima volta che starò sognando, mi ricorderò di accorgermi di stare sognando” (questa frase non è un mantra, è un pensiero; usarlo come mantra è riduttivo).
    E) Registro i risultati nella riga della “pratica prima di dormire” (BedTime Practice nella tabella di esempio)

Pratica notturna (restanti 5 giorni)

1) Fisso l’intenzione di svegliarmi alla fine di un sogno. Questo, prima di addormentarmi.
2) Mi sveglio e registro il sogno. Prima lo ricordo in tutti i dettagli, poi butto già alcuni appunti, per poterlo poi scrivere meglio in seguito.
3) Mi sveglio completamente. Mi alzo dal letto, vado al bagno e mi sciacquo la faccia con acqua fredda, devo essere sveglio. Mi assicuro di essere effettivamente sveglio.
4) Torno a letto, leggo i miei appunti riguardo i sogni, noto e sottolineo i dreamsign, mi dico che la prossima volta che vedrò quei dreamsign in sogno, mi accorgerò di stare sognando. *anche questo è un pensiero, non un mantra, ficcatevelo in testa!*
5) Spengo la luce e mi rilasso. Non mi addormento.
6) Applico la MILD
    A)Richiamo alla mente il sogno
    B) Focalizzo il mio obbiettivo (ottenere lucidità nel sogno).
    C)Mi visualizzo diventare lucido.
    D)Mantengo la focalizzazione.
7) (opzionale) Ripeto tutti i punti dal 2 al 6 ogni volta che mi sveglio dopo un sogno.
8)Riporto i risultati nelle righe della pratica notturna (MID SLEEP) della tabella della MILD.

Immagine


Questa tecnica va portata avanti per 30 giorni.
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P5: WILD (I tecnica)

Messaggioda Sonme » 03/05/2017, 0:15

Sì, ci ho messo un po’, ma alla fine, pubblico anche l’ultima parte del programma, quello sui WILD.
Ho diviso il messaggio sui WILD in due messaggi, visto che propongo due tipi di tecniche tra quelle che il signor La Berge propone.

Non è proprio esatto parlare di WILD come tecnica, in realtà, in quanto La Berge parla di tecniche [s]di tipo[/s] WILD, (Wake Initiated Lucid Dreams), non di una tecnica chiamata WILD. Insomma, WILD è solo una categoria.
In poche parole, WILD sono tutti quei lucidi indotti a partire da svegli. Che vuol dire? Semplicemente: siamo rilassati sul nostro letto, occhi chiusi e siamo coscienti. Dopodiché ci addormentiamo mantenendo la coscienza attiva e entrando nel sogno. In pratica, addormentiamo solo il corpo, mentre la menta resta lucida, prima di addormentarci e poi mentre sogniamo.

Usare tecniche di tipo WILD può provocare:
-paralisi del sonno (in realtà ce la abbiamo sempre, solo che non ce ne accorgiamo);
-allucinazioni ipnagogiche.
Questi due fattori, sebbene spesso siano visti come negativi, non lo sono per forza. Dipende molto da come voi decidete di vederli, sappiatelo. La paralisi non è vostra nemica, né tantomeno la allucinazioni.

Ora, come tutti saprete, le tecniche di tipo WILD NON vanno fatte la sera, addormentandosi, ma durante un risveglio o prima di un pisolino pomeridiano. Mi raccomando. Perché non posso fare la WILD la sera? Fcm ce lo dice qui.


Count Yourself To Sleep

La tecnica WILD che vi illustro in questo topic è la tecnica del “contare fino a dormire” (Count Yourself to Sleep).

Per questa tecnica avrete bisogno di almeno due giorni a settimana, in cui modificare il vostro ciclo del sonno.

In pratica


1. Prepariamoci per il risveglio. Impostiamo la nostra sveglia 90 minuti prima rispetto a quando ce la abbiamo di solito e torniamo a dormire 90 minuti dopo, per poi alzarci dopo altri 90 minuti/2 ore. Durante tutto questo tempo, non state a letto, alzatevi, fate azioni che vi tengano svegli: colazionate, leggete il giornale, guardate i miei video su YouTube(questo è importante xD) , insomma fate qualcosa. Evitate le cose che potrebbero svegliarvi troppo (bere caffè o qualsiasi cosa contenga caffeina, stare attaccato allo schermo di un computer, cellulare o simili, non fate rissa con nessuno… tranne se vi dicono che sognare lucido non serve a niente, in quel caso potete pestarli di brutto).
Raga, appunto mio, siccome so che la gente non ha mattinate da buttare e magari sabato e domenica - per chi ce li ha liberi, tra l’altro - possono essere tutto sommato poco, potete anche svegliarvi 90 minuti prima, ma poi stare svegli per 30 minuti e poi tornare a dormire. Ovvio che, più stiamo svegli, più ci svegliamo, più abbiamo la possibilità di sognare lucido poi*).

2. Rilassiamoci. Non lo scrivo perché mi piace scrivere “rilassiamoci”, fatelo sul serio. È utile, giuro.

3. Contiamo. “Uno, sto sognando, due, sto sognando, tre, sto sognando,…”, a un ritmo confortevole. Focalizzate la vostra attenzione sul “sto sognando”.

4. Osserviamo. Osserviamo passivamente i pensieri e le immagini che passano mentre contiamo. Se perdiamo il conto, riiniziamo. Dopo un po’ di tempo, se manteniamo l’attenzione abbastanza a lungo, sentiremo noi stessi pensare “Sto sognando” e noteremo che staremo effettivamente sognando*1.

5. Teniamo e aggiorniamo una tabella in cui segniamo:
Tabella WILD.png
Tabella WILD.png (22.68 KiB) Osservato 22553 volte

L'ho tenuta in inglese, perché tradurlo in italiano era pessimo. Per chi fosse negato:
#Nap= in pratica il numero del risveglio (corrisponde ai giorni in cui praticate questa tecnica, se la fate solo il sabato e la domenica avrete ogni settimana due "#Nap"
Date= data
Night Before Nap= parte della notte prima del risveglio
Bed Time= ora in cui andate a dormire
Rising time= ora del risveglio
Dreams= sogni (numero)
Lucid Dreams= sogni lucidi (numero)
Nap Period= periodo dopo il risveglio e in cui poi torniamo a coricarci
Bed time= ora in cui ci ricorichiamo
Rising time= ora in cui ci risvegliamo
...
LD Type= Tipo di sogno lucido: se WILD oppure DILD (vedi nota 1)

(In realtà Nap vuol dire "pisolino", ma per motivi di chiarezza ve l'ho tradotto diversamente)

*Stare svegli troppo a lungo potrebbe causare problemi a certe persone (come me) a riaddormentarsi. La cosa è molto soggettiva. L’unica cosa da fare è provare. Se dopo il risveglio facciamo fatica ad addormentarci, la probabile causa è che siamo svegli da troppo a lungo e ormai il nostro corpo e la nostra mente faranno molta fatica ad addormentarsi. È opportuno dunque diminuire il tempo nel risveglio.

*1 Tecnicamente, se ci accorgiamo in sogno di stare dicendo “Uno, sto sognando, due, sto sognando, tre, sto sognando” si tratta di un DILD. Questa tecnica infatti non esclude la possibilità di avere sogni lucidi di tipo DILD. Tuttavia, è anche probabile che entriamo in sogno prima di “perdere coscienza” e arriviamo a contare anche in paralisi.


Un altro ultimo appunto: i WILD non sono per tutti. Nel senso che c’è chi è mentalmente più portato a farli e chi meno.
Con questo non voglio dire che alcuni non possono farcela e rinunciare, no, per carità. Voglio solo dire che qui il fallimento non è un opzione, è uno step per cui dobbiamo passare. Dobbiamo essere disponibili a fallire questo tipo di tecnica 10, 20, 50, 100 dannate volte, prima di farcela. Se siamo forti non ci arrendiamo.
Questo è anche il motivo per cui vi dico di tenere sempre il diario e continuare ad applicare sempre la tecnica dei DreamSign. Dobbiamo sempre avere una linea costante sotto ad allenare la nostra mente al lucido, a essere lucida.

A presto la seconda tecnica WILD.

See ya soon.
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Re: Appunti di "A Course in Lucid Dreaming"

Messaggioda Uroboro » 23/05/2017, 17:50

Sonme ha scritto:Questa era la mia tecnica preferita teoricamente, prima che scoprissi che, se non hai un ciclo del sonno regolare, la MILD puoi sognartela. Quindi, fra i prerequisiti della MILD ricordate: ciclo del sonno regolare, altrimenti la vedo dura.


Grande! Io di LaBerge ho letto solo sogni coscienti e li le tecniche sono ancora un po' arretrate mi sa, qui sono approfondite e sembrano più efficaci!
Cosa intendi per ciclo di sonno regolare?? Che hai la possibilità di andare a dormire e svegliarti allo stesso orario oppure la regolarità con cui avvengono le fasi REM,..?
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Re: Appunti di "A Course in Lucid Dreaming"

Messaggioda Sonme » 24/05/2017, 16:27

Uroboro ha scritto:
Sonme ha scritto:Questa era la mia tecnica preferita teoricamente, prima che scoprissi che, se non hai un ciclo del sonno regolare, la MILD puoi sognartela. Quindi, fra i prerequisiti della MILD ricordate: ciclo del sonno regolare, altrimenti la vedo dura.


Io di LaBerge ho letto solo sogni coscienti e li le tecniche sono ancora un po' arretrate mi sa, qui sono approfondite e sembrano più efficaci!

Le tecniche in effetti sono specificate meglio in "A Course in Lucid Dreaming", ma soprattutto, la grande differenza la fa il fattto che non si guarda l'applicazione di una singola tecnica, ma si guarda l'insieme, è un vero e proprio programma. La sua forza sta nel fatto di fare bene ogni step.
Uroboro ha scritto:Cosa intendi per ciclo di sonno regolare?? Che hai la possibilità di andare a dormire e svegliarti allo stesso orario oppure la regolarità con cui avvengono le fasi REM,..?

Per ciclo del sonno regolare intendo la possibilità di andare a dormire e svegliarmi (più o meno) allo stesso orario, che comunque influenza la regolarità dei cicli del sonno.
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Re: Appunti di "A Course in Lucid Dreaming"

Messaggioda Uroboro » 25/05/2017, 15:04

Sonme ha scritto:
Le tecniche in effetti sono specificate meglio in "A Course in Lucid Dreaming", ma soprattutto, la grande differenza la fa il fattto che non si guarda l'applicazione di una singola tecnica, ma si guarda l'insieme, è un vero e proprio programma. La sua forza sta nel fatto di fare bene ogni step.
Uroboro ha scritto:Cosa intendi per ciclo di sonno regolare?? Che hai la possibilità di andare a dormire e svegliarti allo stesso orario oppure la regolarità con cui avvengono le fasi REM,..?

Per ciclo del sonno regolare intendo la possibilità di andare a dormire e svegliarmi (più o meno) allo stesso orario, che comunque influenza la regolarità dei cicli del sonno.


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Re: Appunti di "A Course in Lucid Dreaming"

Messaggioda Ciospa » 27/11/2018, 5:17

Buongiorno!

Anche se questo post ha più di un anno provo a scrivere lo stesso, sperando che il gentilissimo Sonme mi risponda.

Leggo che le tecniche "MILD" e "REFLECTION-INTENTION" vanno applicate 30 giorni ciascuno, ma è possibile svolgere contemporaneamente? Oppure bisogna prima concludere un ciclo di esercizi (30 giorni di refkection-intention) e poi iniziare con i 30 giorni di MILD?
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