Azy ha scritto:Salve a tutti i lettori!
Quest'oggi vorrei parlarvi delle allucinazioni!
Ciao!
Argomento interessante!
Azy ha scritto:Voglio parlarvi delle allucinazioni poiché sono fenomeni che si riscontrano spesso PostSogno che sia lucido o meno.
Beh dipende, quando si parla di allucinazioni legate al fenomeno del sonno ne esistono di due tipi, le ipnagogiche, che intercorrono in fase di addormentamento, e le ipnopompiche, che arrivano al risveglio, quindi le "PostSogno" di cui parli sono ipnopompiche, ma questo non significa che le allucinazioni occorrano più spesso al risveglio come suggerisci, dato che l'esistenza delle ipnagogiche indica che possono essercene anche all'entrata nel sonno, oltre che all'uscita da esso; forse nel tuo caso sono più numerose quelle, magari per altre persone può essere diverso...
In genere è vero che le allucinazioni ipnagogiche possono non essere troppo frequenti, forse perché durante l'addormentamento si può perdere troppo presto coscienza, senso critico, capacità di memorizzare le esperienze del momento, infatti io le esperisco raramente in un addormentamento "normale", mentre più facilmente se faccio un sonnellino pomeridiano, magari anche con l'intenzione di sperimentare lo stesso in senso onironautico, perché lì riesco a mantenere un barlume di coscienza in sottofondo rispetto al sonno incipiente che mi permette di registrarle meglio, cosa che non succede appunto in un addormentamento tradizionale quando vado a letto la sera...
Azy ha scritto:Data la mia esperienza da Naturale posso esporre ciò che ho dedotto dai miei sogni.
PUNTO 1 = Le allucinazioni PostSogno si presentano quasi esclusivamente quando il sogno era in particolare un incubo.
Parliamo un po di psicologia.. [...]
Per me è un po' diverso, io tendo a tralasciare l'elemento psicologico, in favore di un'altro, di carattere più statistico: sembra, cioè, che le allucinazioni ipnopompiche tendano ad essere in prevalenza spaventose, mentre quelle ipnagogiche sono generalmente "neutre"... Riterrei quindi che l'allucinazione intercorsa in fase di risveglio sia di per sé un fenomeno spaventoso, indipendentemente dal fatto che durante il sonno ci siano stati sogni normali oppure incubi.
Inoltre gli incubi, se ci si attiene alla distinzione tra sogni terrifici e incubi, avvengono durante il sonno profondo e questo è ben lontano dal risveglio, a meno che non ci si svegli di botto durante l'incubo stesso, cosa che, tendenzialmente, più che portare ad allucinazioni genera risposte di tipo differente, come ad esempio la persistenza di uno stato di ansia e la difficoltà a razionalizzare la stessa per un breve lasso di tempo.
Azy ha scritto:Quando avviene un'allucinazione?
Può accadere poco tempo dopo un sogno smorzato.
Per esempio un risveglio troppo affrettato ti porta a sognare "ad occhi aperti", quindi visualizzare parti di sogno che non hai potuto vivere mentre stavi ancora dormendo.
Si ma attenzione che il "sogno ad occhi aperti" è un fenomeno differente rispetto a quello allucinatorio, maggiormente legato al comportamento mentale che si riflette nel ritmo cerebrale alfa e in questo i contenuti sono generalmente gestiti volontariamente dal soggetto, mentre le allucinazioni si presentano con contenuti randomici indipendenti da ciò che passa per la testa dello stesso.
Azy ha scritto:Però ce da dire che non esistono solo allucinazioni visive. Di certo quelle sono le più presenti ma subito dopo abbiamo le allucinazioni sonore o le tattili.
Certo! Le allucinazioni possono coinvolgere qualunque senso...
Azy ha scritto:LE SONORE: [...]
Nel mio caso, anche se accadeva più in passato che ora, le allucinazioni "da sonno" sonore erano generalmente associate all'addormentamento, più che al risveglio.
Azy ha scritto:LE TATTILI:
[...]
- (Rari) Blocchi. Io li chiamo 'blocchi', E' la più brutta esperienza che possa capitare fra le allucinazioni che ho elencato. Esse possono succedere sia InSonno, sia PostSonno.
I 'Blocchi' sono progressioni di stati di stress. Qualcosa che ti ha spaventato o turbato realmente. Qualcosa in pratica di disturbante che ti è rimasto in mente.
I sintomi sono il non potersi muoversi in generale, Altre volte non sentir far parte del corpo degli arti.
Attenzione, Azy, che qui si sta parlando di due cose ben differenti, le allucinazioni (ipnagogiche o ipnopompiche che siano) possono essere di tipo tattile, è vero, però quello che vai a descrivere subito dopo, nello stesso paragrafo, è in realtà un fenomeno ben differente: quello che chiami "blocco" è noto come "paralisi REM" e non è affatto un'allucinazione, tanto meno ha motivazioni psicologiche, come sembri suggerire attribuendolo a "
Qualcosa che ti ha spaventato o turbato realmente. Qualcosa in pratica di disturbante che ti è rimasto in mente", no: si tratta invece di un fenomeno fisiologico ben noto, in cui il cervello, durante la fase REM, inibisce i segnali elettrici diretti ai muscoli scheletrici (cioè quelli volontari, mentre lascia procedere quelli ai muscoli involontari, per ovvie ragioni -non interrompere respirazione, battito cardiaco, peristalsi, etc.-), per evitare che l'individuo agisca realmente i movimenti che agisce nel sogno, in un'ottica auto difensiva, perché questo comporterebbe il pericolo di farsi male, cadendo, andando a sbattere da qualche parte, etc. Il cervello impedisce al soggetto di muoversi durante la fase REM perché, sognando durante la stessa, il soggetto potrebbe muoversi nel sonno, rischiando di farsi male; è una misura di sicurezza biologica e non ha nulla a che vedere con i contenuti, belli o brutti che siano, dei sogni in corso; tecnicamente, poi, non è neppure un'allucinazione, perché un'allucinazione è una sensazione, mentre questo fenomeno non è una sensazione, ma la reale incapacità di muoversi.
Sulla paralisi REM potrai trovare molto materiale ovunque, in quanto è un fenomeno ben noto e dibattuto, e anche in questo forum se n'è parlato molto (soprattutto se vai a guardare i topic sulla tecnica di induzione chiamata WILD); il fatto che tu, da naturale, come altri onironauti, anche non naturali, hai spesso incontrato questo fenomeno, è dovuto ad una sorta di "deformazione professionale", se così vogliamo chiamarla
, tipica dell'onironauta: l'abitudine a mantenere la coscienza e la consapevolezza anche in quelle "regioni" della psiche dove in genere questa per una persona normale viene meno... In poche parole, come per le ipnagogiche di cui ti ho parlato prima in relazione alla mia esperienza personale, certi fenomeni sono più facili da osservare se si riesce a rimanere coscienti là dove normalmente il sonno lo impedirebbe: essere "svegli durante una fase REM", in poche parole, permette di apprezzare in maniera cosciente lo stato di paralisi REM, perché ci si rende conto di non riuscire a muoversi, mentre, diversamente, rimanendo immersi nel proprio sogno, dove lì si ci si può muovere, la cosa passerebbe inosservata...
Certo che il concetto di essere svegli in REM può sembrare una contraddizioni in termini, dato che la REM è una fase del sonno, ma è una cosa che in effetti, anche se raramente, può succedere; il cervello può, in certi casi, inavvertitamente fare un po' di confusione e, mentre da un lato riattiva alcune funzioni, come quella della consapevolezza dell'ambiente esterno (proprio corpo compreso), dimenticare di operare alcune modifiche che dovrebbero andare di pari passo con questa cosa, come ad esempio, per l'appunto, rimuovere il blocco sui segnali in uscita destinati alla muscolatura scheletrica... E il gioco è fatto: si è svegli, ma non si ha il controllo volontario della propria muscolatura, come se invece si stesse ancora dormendo...
La qual cosa, se da un lato è vero che può capitare più spesso agli onironauti perché per abitudine tendono a portare la propria consapevolezza là dove questa normalmente viene meno, può capitare anche a chi di onironautica non si è mai interessato; è, anche questo, un fenomeno fisiologico, per cui in misura maggiore o minore può capitare a chiunque, come ad esempio può capitare a chiunque di non digerire bene, qualche volta... Per certe persone poi, questo può essere invece più frequente del normale, allora rientra tra i cosidetti disturbi del sonno, detti parasonnie.
E' un fenomeno, il più delle volte, spaventoso, in quanto per la sua stessa natura può provocare uno stato di panico, soprattutto quando non si sappia di che cosa si tratta (svegliarsi e rendersi conto di non riuscire a muovere un dito sarebbe spaventoso, penso, per chiunque, anche io ho avuto qualche paralisi REM in passato e non conoscendo all'epoca il fenomeno mi ero spaventato molto) e inoltre, avvenendo in una fase un po' delicata e "confusa" di risveglio, può anche accompagnarsi ad allucinazioni inpopompiche, anche se il fenomeno di per sé non rientra tra queste, non essendo, ripeto, un'allucinazione.
Se tu, come mi sembra di intuire, lo vivi male (ed è pienamente comprensibile), allora spero che queste spiegazioni (come un sacco di altre che puoi trovare ovunque, sia su questo sito che altri, basta che cerchi "paralisi REM") ti permettano, qualora dovesse succedere di nuovo, di non spaventarti troppo, sapendo di cosa si tratta; inoltre, mi è capitato di leggere anche qualche trucchetto per farlo cessare più in fretta, anche se non ho mai avuto l'occasione di sperimentarlo personalmente, in quanto è da un pezzo che non ho più paralisi REM (o meglio: queste le abbiamo tutti ogni volta che dormiamo, intendo sperimentate da sveglio!
): questa, si è detto, coinvolge essenzialmente i muscoli volontari, ma non agisce su quelli involontari; si può aggirare la cosa agendo su alcuni muscoli che abbiamo i quali sono semivolontari: agiscono in maniera involontaria quando non li controlliamo, ma, volendo, possimao gestirli volontariamente: i muscoli della ventilazione, cioè quelli che adoperiamo per respirare. Pensaci un po': quando parliamo o tratteniamo il fiato, alteriamo volontariamente il loro funzionamento, inoltre, sempre volontariamente, possiamo respirare più o meno velocemente. Essendo muscoli semivolontari, il controllo su questi da parte della paralisi REM è attenuato, quindi lo è l'inibizione dei segnali a loro diretti, per cui, anche in paralisi REM, possiamo, entro una certa misura, alterare volontariamente il ritmo della nostra respirazione. Questo invia un segnale di feedback al cervello, il quale si rende conto che, se il ritmo respiratorio è alterato in maniera "bizzarra" rispetto al ritmo tranquillo e costante che ha avuto sino a quel momento e che si suppone debba proseguire durante il sonno, allora il sonno è stato interrotto "senza che se ne sia accorto", cosa che lo porterà a reagire per correggere la situazione, rimuovendo l'inibizione della motilità muscolare per ripristinare una situazione consona al momento. Alterare il ritmo respiratorio (giacché su quello si ha un certo controllo anche in paralisi REM) per fare capire al cervello che ormai siamo svegli e quindi è il caso che ci permetta di muovere anche gli altri muscoli che vogliamo, in poche parole... Ripeto non l'ho mai sperimentato ma alcuni sul forum lo hanno riportato, forse potrebbe funzionare...
In ogni caso, una volta che si sa di cosa si tratta, è importante anche mantenere la calma e non farsi prendere dal panico
, poi, da un punto di vista onironautico, c'è anche chi ritiene che quando questo accade possa essere un'occasione per rientrare lucidamente in sogno, anziché cercare di svegliarsi del tutto...
Azy ha scritto:Se hai letto tutto spero che ti sia piaciuta la mia spiegazione sulle "Teorie allucinogene".
Di certo avverranno altre teorie e spiegazioni da parte mia, perché da oniroNaturale mi piace dare spiegazioni a chi ancora vuole imparare!
Grazie della lettura.
E' sempre un argomento interessante ed affascinante quello delle allucinazioni che possono intercorrere ai confini del sonno
, e scusa se posso esserti sembrato un po' polemico, è che l'argomento mi prende e ho voluto esprimere un punto di vista alternativo...