Indice Tecniche e Divulgazione Fenomeni del sonno > Quanto il modo di immaginare/ricordare influenza i sogni?

Tutto ciò che riguarda il sonno e non rientra all'interno di un'esperienza onirica consapevole, ovvero: domande sui sogni normali, falsi risvegli, dormiveglia, allucinazioni, qualità del sonno, metodi di addormentamento e rilassamento.

Quanto il modo di immaginare/ricordare influenza i sogni?

Messaggioda Alrescha » 02/04/2022, 17:45

Qualche tempo fa avevo aperto una specie di sondaggio (che Facebook non mi ha fatto fare) riguardo il modo di immaginare le cose.
Siccome non avevo ricevuto molti feedback, vorrei provare a riproporlo qui per vedere se le risposte cambiano (e se ce ne sono di più magari...)

Vi riporto qui il messaggio che avevo postato. @NeuroEngineer sono quasi sicura che questo argomento interesserà anche te.

Qualche giorno fa, parlando con mia sorella, ci siamo rese conto che se dobbiamo richiamare un lontano ricordo alla mente, io rivivo quel ricordo in prima persona, mentre lei lo rivive sempre e solo in terza persona, come se guardasse un film.
Tuttavia, mentre per me è possibile immaginare e cambiare la visione del ricordo da prima a terza persona, per lei è impossibile fare l'inverso.
A questo si aggiunge anche la sua incapacità di immaginarsi gli oggetti in 3 dimensioni. Mentre ad una parola, esempio mela, io riesco ad immaginare una mela in 3 dimensioni, a ruotarla nella mia mente, a vederne il colore ed anche a ripetere l'effetto materico o richiamare il gusto, per lei è impossibile e ciò che riesce ad immaginare è solo una figura in due dimensioni che non è neanche nitida ma sfocata come in un sogno (parole sue).
Per me è stato un po' sorprendente scoprirlo.
Facendo una rapida ricerca su internet, mi è sembrato di capire che in realtà ci sia una certa parità fra il numero di persone che rivivono i ricordi in prima e chi in terza.
Da qui mi sono chiesta se non ci fosse anche un legame con il tipo di sogni.
Quanti di voi rivivono i ricordi in prima e quanti in terza? Quanti di voi riescono ad immaginarsi un oggetto in modo chiaro ed in tre dimensioni?
Chi rivive i ricordi in terza persona, sogna anche costantemente in terza o prevalentemente in prima persona? E se sognate prevalentemente in terza, siete capaci di diventare lucidi? e come è il vostro rapporto con gli oggetti di un sogno (per esempio, avete il senso del tatto attivo e/o avete problemi ad interagirci e farli ruotare) ?


A questo, si era susseguito uno scambio interessantissimo di opinioni con un membro del grouppo Facebook che dichiara di vivere tutti i sogni normali in terza persona e sempre muti/senza audio mentre i lucidi sono in prima persona e con audio.
Per quanto riguarda i ricordi, questo utente ha dichiarato di averne alcuni in prima ed altri in terza.

Ora voglio sapere voi come immaginate gli oggetti e come rivivete i ricordi e ditemi quali differenze e quali similitudini avete con i sogni e sogni lucidi.
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Re: Quanto il modo di immaginare/ricordare influenza i sogni

Messaggioda Arwen » 02/04/2022, 18:01

Post molto interessante!

Se devo richiamare ricordi lontani li vivo prevalentemente in prima persona, ma posso viverli anche in terza
Per quanto riguarda l'immaginazione, riesco a immaginare/percepire bene gusto, olfatto e tatto: se mi "abbandono" all'immaginazione ci riesco abbastanza bene e quando mi capita di immaginare cerco di richiamare tutte le sensazioni che posso. Riesco a immaginare di vedere oggetti, persone o luoghi in 3 dimensioni (non le vedo nel retro delle palpebre, ma ci "penso", lo specifico perché non capisco mai come gli altri invece riescano a farlo, se vedono chiaramente ciò che immaginano o se ci "pensano" soltanto, vedendole "nell'occhio della mente", passami il termine)

Per quanto riguarda i sogni, invece, credo di sognare quasi sempre in prima persona, a parte qualche volta, mentre per i lucidi la questione è un po' diversa: solitamente inizio sempre in prima persona, ma a volte il lucido passa in terza persona, come se io fossi uno spettatore o un narratore che sta immaginando ciò che vede, ed è difficile fare il cambio di prospettiva; anzi, questa cosa a volte mi fa perdere il contatto con il sogno stesso, facendomi "rientrare" nel corpo fisico
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Re: Quanto il modo di immaginare/ricordare influenza i sogni

Messaggioda Arwen » 03/04/2022, 14:56

La persona che stai ripescando dalla memoria e che ti trovi ad analizzare, perché protagonista dell'esperienza passata, la interpreti come te stesso o un'altra persona che ormai non sei più tu?". [...]
La risposta a questa domanda, nel mio caso reale, è: lo percepisco come un'altra persona. L'esperienza che ho vissuto è stata "alienata" dalla mente, appiccicandola su una persona percepita come estranea. Per questo, rivedo il me 15enne in TERZA PERSONA, non in prima. Non riporto alla mente il campo visivo che avevo quando visitavo il quartiere a bordo della bici, bensì la mente mi presenta l'immagine di un bambino che mi assomiglia, a bordo della sua bici, che vede le stesse cose che vidi io in passato. Vedo me stesso e il bambino dall'esterno, non dall'interno (dietro le palpebre).


Nel mio caso percepisco entrambe le cose, nel mio corpo di bambina o adolescente, e gli stessi pensieri che avevo.
Se porto alla memoria eventi che risalgono all'asilo, ad esempio, ricordo in prima persona alcune cose, (prevalentemente negative) mentre altre le ricordo in terza persona, ma è un po' diverso e stavo riflettendo sul fatto che questo possa dipendere anche dalla percezione che ne avevo io in quel momento. Ad esempio ricordo che da bimba, sempre all'asilo, accadde una cosa che mi fece preoccupare molto degli sguardi dei bambini e se ci ripenso fatico a vederlo in prima persona: è come se fossi negli occhi di quei bambini che mi guardavano ridendo. Oppure posso vedermi in altre scene quando ancora mi focalizzavo su cosa pensassero gli altri, sempre in terza persona. Ricordo la scenata di una maestra impazzita che inveì contro di me e quello riesco a vederlo soltanto in prima persona: vedo tutti i colori, sento vividamente le urla, la tensione nel mio corpo, i miei sentimenti e tutto il resto come se fosse accaduto un'ora fa. Altre ancora, invece, sono miste: posso vedermi sia in prima che in terza, ma una delle due prevale sempre sull'altra.

Ne deduco che la percezione di ciò che avevo io in quell'istante è dominante sul ricordo che ne ho adesso, ma non totalmente, e il tempo non è una discriminante, anzi è ininfluente. Se ripenso a giornate in montagna posso ricordarle sia in prima che in terza persona, e vedo me stessa da fuori in un'altra prospettiva. Se penso ad altre passeggiate in montagna o ad una di quelle fatte vicino casa mia in cui praticavo l'ADA, sento distintamente anche gli odori e i profumi dei fiori, il ronzio delle api, i cani che ogni tanto abbaiano, la sensazione del vento e del sole che mi scotta sulla fronte, la sensazione di calma, il rumore delle foglie delle querce che si muovono, il suono del bastone che ogni tanto battevo al suolo per non far avvicinare i serpenti, tutto in prima persona e tutto vividamente, come se fosse successo poco fa. Lo ricordo prevalentemente in prima persona perché in quel momento praticavo l'ADA. Se penso alla passeggiata che ho fatto ieri per fare la spesa e al fatto che mi sono fermata ad osservare due corvi che erano accanto a me, riesco a vedermi prevalentemente in terza persona, ma anche in prima. Se penso al pranzo che ho preparato un'ora e mezza fa, prevalentemente in prima.

Questo mi succede anche con le cose che penso, perché penso troppo.
Ricordo addirittura che una volta da bimba presi consapevolezza, una mattina, e quando mi svegliai per andare a scuola pensai "ho sette anni, sono una bambina, esisto" oppure, un'altra volta, pensai ancora "adesso il mio corpo è piccolo, quando sarò grande mi sentirò sconnessa". Ecco, quando ripenso a questi pensieri che ebbi da piccola (scusate il gioco di parole) posso percepire il mio corpo di bambina, compatto, piccolo mentre sto pensando quella determinata cosa. E ci penso perché in quei momenti avevo preso consapevolezza di alcune cose in particolare, ci avevo fatto caso, e quindi ripensandoci riesco a collegare pensieri e sensazioni.
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Re: Quanto il modo di immaginare/ricordare influenza i sogni

Messaggioda Anakin » 03/04/2022, 17:29

@Arwen ho avuto modo di leggere qualche tuo post oltre a questo e credo tu abbia una sensibilità e profondità assurda. Anche i pensieri che facevi da bambina lo confermano. : Thumbup :

Io i sogni lucidi li vivo sempre in prima persona, sarebbe strano controllarli in terza.
I ricordi sono o in prima o in terza, dipende da cosa voglio ricordare: per le percezioni dettagliate vissute sul momento ragiono sempre in prima persona, mentre per i luoghi o il contesto intorno penso come a volo d’uccello, quindi in terza persona, anche abbastanza distante.
Ho dei glitch nei ricordi ogni tanto, i famosi dejavu. Li ho anche in sogno o tra sogno e realtà.

I miei pensieri sono molto orientati per immagini ed emozioni, anche quando la logica non lo consente.
Da bambino pensavo spesso per sinestesie, che sono quelle cose che ti fanno credere che l’otto sia un maschio e il due femmina oppure dare un colore a concetti astratti e collocarli in uno spazio specifico, lo facevo per una miriade di cose. Adesso mi capita molto più raramente ma mi hanno lasciato moltissimi pattern mentali che rivedo anche in sogno. Non ho nessun problema ad immaginare in tre dimensioni, sia nella realtà che poi gli oggetti in sogno, con sensi annessi.
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