da DVmonkey » 30/06/2011, 19:01
Nota: questo NON è un sogno, bensì il frutto di un'estemporanea cooperazione della Mente e del Subconscio della scimmia - chiamiamolo un esercizio di visualizzazione creativa.
C'è una sottile striscia di spiaggia ai piedi della ciclopica scogliera su cui sorge oniria. Oggi il cielo è incolore, una specie di grigino incerto. Il sole è così coperto dalle nuvole che si può guardare senza che faccia male agli occhi. Passeggio sulla spiaggia sgranando la sabbia con i piedi, mi avvicino all'acqua e la assaggio. (E' salata, grazie al c**o.) C'è qualche pezzo di legno portato dall'acqua. Guardo meglio ai piedi della scogliera e vedo l'ingresso di una piccola grotta. Entro.
Quel po' di luce che viene dall'esterno mostra le pareti colonizzate da pomodori di mare rosso cupo. Man mano che mi addentro si fa sempre più buio, tranne per i riflessi sui pomodori attaccati alle rocce.
In fondo alla grotta vedo della luce provenire da una stretta apertura nel soffitto. Mi ci arrampico.
La camera superiore è illuminata da un'apertura più ampia, da cui entra una luce aranciata. C'è parecchia acqua marina sul pavimento, una piscina lunga qualche metro e profonda forse un braccio. Sembra la stanza adatta per appartarsi con qualcuno di speciale. (A un primo assaggio, sospetto che l'acqua di questa pozza abbia effetti afrodisiaci.)
Torno verso il fondo della grotta. Giusto sopra l'apertura che ho attraversato per venire qui ce n'è un'altra più piccola. Eì così stretta che per attraversarla mi graffio le braccia e i fianchi, ma è un grattuggiamento che dà anche soddisfazione, come quando da bambini ci si grattuggia arrampicandosi sugli alberi.
Qui è buio pesto, ma un lieve riflesso rivela una torcia fissata alla parete. L'accendo con un soffio. La fiamma riempie all'istante lo spazio di riflessi, moltiplicando la propria luce. Questa stanza è approssimativamente sferica, e le pareti di roccia sono striate di vene di quello che sembra proprio oro. Ci sono altre torce, e man mano che le accendo la stanza si illumina sempre di più di giallo. Mi viene voglia di ballare o suonare il tamburo. Mi pare di averne visto uno ma non sono sicura.
Verso il centro c'è una macchia di luce più fredda. Viene da un altro foro nel soffitto. Spicco un salto e lo attraverso. Lo spazio in cui arrivo è più ampio e fresco. A differenza della stanza sotto, questa comunica con l'esterno e si vede la luce del giorno. Dal lato opposto, verso il fondo, scende una cascatella d'acqua dolce. Probabilmente è questo che permette alle pareti di essere coperte di muschio. Questo posto mi piace un sacco.
Al centro della sala pendono tre liane, che arrampicandosi portano al piano superiore.
Questo non l'ho visto molto bene. Non entra molta luce, ma quella che c'è rimbalza sulla superficie di due pozze, illuminando le pareti e il soffitto di riflessi azzurri danzanti. Se urlo come per fare l'eco, la superficie dell'acqua risponde, agitando i riflessi sulle pareti.
Sul fondo di questa grotta c'è una porta, il primo segno evidente di intervento umano. Dà su una stretta scala a U scavata nella pietra. La scala conduce a un'altra stanza, più lavorata. Questa stanza sembra il laboratorio di qualcuno; è fiocamente illuminata da una finestra di vetro viola, che al momento non lascia vedere fuori. Ci sono oggetti alle pareti e sul tavolo. Distinguo un grosso cannocchiale. Cerco di usarlo, ma tentare di vederci dentro delle immagini mi fa perdere concentrazione, quindi passo oltre.
Salgo una scaletta di metallo a chiocciola stretta, che da su una botola sul soffitto. E' pesante da aprire, e quando riesco vengo accolta da una cascata d'acqua.
A quanto pare la botola sbuca proprio sul fondo della fontana centrale di Oniria. Adesso il sole è luminoso, e resto un po' a riposarmi dalla traversata facendo il morto nell'acqua bassa della fontana, abbagliata dalla luce che batte sugli schizzi.
sicuramente qualcuno riconoscerà la vecchia meditazione della caverna. questo pomeriggio mi è partito il trip e mi sono detta, ma sì, facciamone un passaggio segreto per oniria. ovviamente i dettagli son frutto di questa cabeza bacata. E' più che probabile che se qualcun altro tentasse - in veglia o in sogno - di ripercorrere una simile strada, ciò che troverebbe sarebbe completamente diverso. Però è stato divertente
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