Arrivo fresco fresco (e bello carico) da un bellissimo seminario dedicato all'integrazione ed al dialogo con il proprio Sè Istintivo (quello che fino ad ora ho chiamato Subconscio).
Uno degli argomenti trattati dal relatore (Un certo Antonio Origgi, chi ha letto il suo libro "L'inconscio per Amico" sa di cosa sto parlando) sono stati proprio i sogni! Non ne ha parlato tantissimo, soltanto un accenno, ma ha dato un esempio di "tecnica" da utilizzare per l'auto interpretazione dei sogni.
Sostanzialmente, se c'è un elemento di un sogno appena fatto che ci incuriosisce particolarmente e del quale vogliamo conoscere il significato suggerisce di distendersi, chiudere gli occhi e rivivere mentalmente la parte di sogno contenente quel particolare, fermarla e immedesimarsi in quel particolare fino a diventarlo. A quel punto è sufficiente chiedersi chi siamo all'interno del sogno e dovrebbe arrivare come una sorta di "Ricordo" che quel particolare del sogno ha di se stesso.
Ha spiegato la cosa dicendo che il sogno non è altro che la manifestazione di una elaborazione da parte del Sè Istintivo e che quindi ogni oggetto, ogni dettaglio e ogni particolare all'interno di un sogno ha un suo significato, del quale il Sè Istintivo è a conoscenza.
Premetto che non l'ho ancora testata e mentre mi propongo di farlo mi è venuto in mente di postarla qui, casomai qualcuno fosse interessato a sperimentarla e condividere i suoi risultati.
Have a nice day!