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Richieste di analisi e interpretazione dei propri sogni.
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L'interpretazione che non ti aspetti

Messaggioda ErikBauer » 24/02/2014, 12:01

Voglio condividere con voi l'esperienza che ho vissuto questo fine settimana.
Piccolo Flashback temporale: Settembre 2013, inizio a frequentare C: una ragazza molto istintiva con una visione della vita in parte molto simile alla mia. Dopo poche settimane inizio a provare tensione e fastidio in sua presenza, pur provando allo stesso tempo una forte attrazione. La cosa mi lascia confuso e chiedo consiglio al mio Subconscio in sogno, ne esce il sogno che riporto qui direttamente dal mio diario.

Ieri sera crollavo dal sonno, sono andato a dormire verso le 22, chiedendo al subconsico di darmi qualche spunto per capire come sciogliere un nodo interno che si sta formando rispetto a C, la mia nuova compagna....

Ecco il sogno di questa notte:


[...] Siamo io ed i miei genitori nel centro di Salmour, stiamo uscendo da quello che una volta era un bazar mentre nel sogno è diventato un ristorante: un edificio che abbraccia un cortile circolare in fondo ad una discesa larga quanto il cortile stesso. La parte frontale dell'edificio sono le abitazioni di chi lavora nell'attività, quella sinistra è il ristorante vero e proprio (ex bazar), sulla destra c'è il retro/fondamenta del palazzo del comune, i l cui piano terra è a livello della strada, quindi ben più alto del cortile circolare.
Stiamo, dicevo, uscendo dal ristorante, salutiamo i proprietari e ci incamminiamo lungo la salita del cortile che porta alla strada. Dall'altra parte della strada c'è la fiancata della chiesa del paese, deve essere ora di fine messa perchè è pieno di gente, tutti compaesani. Tra gli altri vediamo i genitori di I, una mia ex compagna delle elementari, ci salutano calorosamente e ci indicano che I deve parlarci.
Mi giro di qua e di là, a cercarla, infine la vedo a destra, in un piccolo corteo di gente in costume d'epoca che sfila dalla campagna fino al centro del paese, indossa un vestito da paesana color giallo/beige scuro con finiture dorate e tanto di scialle che le copre il capo, il colore si intona moltissimo con i suoi fluenti capelli biondo cenere. La guardo e noto dall'espressione e dalla sensazione che emana che deve essersi separata pure lei... vabbè, non sono affari miei e penso ad altro. Prima di riuscirci però i miei occhi la scrutano bene, noto che è ancora carina, ma me la ricordavo meglio... non mi fa più l'effetto che mi faceva ai tempi.
Finalmente riesco a tornare in me e mi avvicino, facendo segno a mio padre di seguirmi.
"Ciao Luca, devo lasciarti i miei documenti!" e mi porge una busta sigillata "Mia madre ti ha dato i suoi?"
"No", le faccio "L'abbiamo incontrata qualche secondo fa, con tuo padre, ma non ci ha mica dato nulla!"
"Uff..." risponde "si, forse ho capito... devono essere in macchina, seguimi" mi sorride, con aria strana... il tutto ha un che di cospiratorio.
La seguiamo verso la macchina, lungo la strada che costeggia le mura del giardino della baronessa

[...] qui ho un salto nei ricordi

Sono a casa (che per una volta non è nessuna di quelle nelle quali ho vissuto), in sala, e ho appena finito di aprire i due pacchi consegnati da I e... waho! Questa è roba che scotta!
Ci sono: un manuale che spiega come parlare e capire il rettiloide, sia scritto che orale, nonchè alcuni documenti che spiegano come questi rapiscano gli umani, li portino sulle loro navi in orbita e li facciano accoppiare tra di loro in modo da poter avere dei bambini da crescere nel loro ambiente e poter studiare la reazione della psiche umana alla loro società e cultura... sostanzialmente si stanno preparando ad un'invasione!
Improvvisamente prendo consapevolezza della trama generale: la Terra è da anni in contatto con una razza aliena rettiloide, loro ci hanno raggiunti con le loro navi interstellari e sono scesi sulla Terra, iniziando ad interagire fortemente con noi. Gli alieni sono molto simili a quelli dei romanzi "Colonizzazione", mentre la situazione è molto simile ad un mix tra quegli stessi romanzi e la nuova serie dei Visitors.
Sostanzialmente io e mio padre siamo stati scelti dalla resistenza per fungere da membri di spionaggio.
Dopo aver sfogliato tutti gli incartamenti mi concentro sul manuale di lingua rettiloide... e... WAHO! A me sono sempre piaciute sia le lingue che la fantascienza e qui ho la possibilità di studiare una lingua aliena! FIGATA!
Il manuale è bellissimo, con tanto di illustrazioni, schemi di come muovere la lingua e sfruttare i denti e le guance per simulare la lingua schioccante e sibilante dei rettiloidi, inoltre c'è l'intero loro alfabeto simbolico spiegato e comparato con il nostro. Tra me e me penso "Se sono riuscito ad imparare e leggere correntemente la lingua runica del Caos di Warhammer Fantasy, posso anche imparare questa".
Poi torno a concentrarmi sul foglio della missione: c'è una nave cargo che scende da una delle loro navi madre fino in Sud Africa che trasporterà un ragazzo umano allevato da loro, il carico è dissimulato in un container da cargo numerato con un certo codice seriale, all'interno c'è una cella criogenica contenente il soggetto ibernato.
Prendo nota del numero di cargo e vado su Google Earth, attivo la simulazione delle tratte commerciali e nello schermo del PC compare il globo terracqueo con sovraimposte numerose freccie verdi che indicano la posizione e le rotte delle varie navi cargo, sul mare e nell'atmosfera. Attivo il motore di ricerca ed inserisco il numero identificativo del cargo indicato sui documenti, la visuala zooma leggermente sul Sud Africa ma la telecamera rimane ad altissima quota, in modo da poter inquadrare una freccia verde che sta scendendo dall'atmosfera esterna. Zoomo giù seguendo le linee tratteggiate che ne indicano la rotta, fino a raggiungere la città secondaria (della quale non ricordo il nome) nella quale andrà a depositare il carico.
Proprio in quel momento entra mio padre e mi chiede delucidazioni sulla missione, glie la spiego e poi gli indico lo schermo "Guarda, questo è il cargo che porta l'umano", zoommo indietro e incontoro si delle frecce verdi ma sono più chiare e ricurve, sono le linee che indicano le correnti ascensionali dal deserto del Kalahari! Impreco un poco fino a che non rizoommo abbastanza indietro da ritrovare il cargo.
"Ecco, vedi? E' questo, ed andrà a depositare il carico proprio là!" indico il puntino della città sullo schermo
"Poveraccio, tutto sto tempo in un container" fa mio padre
"Beh, è ibernato, manco se ne accorge, secondo me" gli rispondo.
Decidiamo che dobbiamo fare una pre-ricognizione nel deposito dove verrà consegnato il container

[...]

Siamo io e mio padre nella città SudAfricana, il deposito è in periferia e lo scenario è esattamente quello della stazione di Fossano, solo che invece delle ferrovie c'è l'area dedicata alla zona container.
Entriamo neppure tanto di soppiatto nella zona container e scopriamo che è un misto tra il classico rottamaio da film americano e un magazzino di un'officina metalmeccanica, con moltissime enormi staggere sulle quali sono stipati sia i container che le merci sfuse. Camminiamo lì dentro per qualche tempo in modo da prendere dimestichezza col luogo e imparare ad orientarci, ad un certo punto inizia a fare caldo e ci togliamo i vestiti, rimanendo in costume. Inizialmente non incontriamo nessuno, forse perchè è mattino presto, poi una macchina modello fine anni 90 entra nel cortile e ci fa segno che avrebbe parcheggiato vicino ad una piccola casupola; al volante c'è una signora con un badge, le facciamo segno che per noi va bene, poi proseguiamo il nostro giro.
Diversi minuti dopo passiamo davanti alla casupola dove ha parcheggiato la macchina e vediamo che da una finestra sporge uno sportello, alla quale c'è la signora. Questa ci mostra il badge e ci fa "Mi mostrate i documenti, per cortesia?" Noi rimaniamo per un attimo in silenzio, guardo mio padre, lui fa per improvvisare una battuta delle sue, poi tace. Passati alcuni interminabili secondi di silenzio faccio "Mi scusi, ma siamo senza vestiti! I documenti sono nelle tasche, capisce... li andiamo a prendere un attimo in macchina e glie li portiamo, ok?"
Lei ci guarda per qualche secondo, studiandoci... "Va bene, ma mi raccomando, eh! Che vi devo controllare!"
"Si figuri, signora, 5 minuti e siamo di ritorno!" le faccio.... mentre tra me e me penso "Si, come no..."
Faccio cenno al babbo di seguirmi e ci allontaniamo verso l'uscita, trattenendoci a stento dal correre, quasi incapacitati da come l'abbiamo fregata facilmente.
Come ogni buona legge di Murphy insegna ora il deposito è pieno di gente, operai e agenti di sicurezza, noi facciamo i disinvolti melgio che riusciamo e alla fine raggiungiamo i cancelli


Qui mi sveglio...



E questa è l'interpretazione che avevo dato il mattino stesso:


UAHO! Riscrivendo il sogno mi rendo conto come sia un riassunto molto metaforico di alcuni avvenimenti di ieri, sopratutto lo studio delle lingue aliene e dell'arrivo di una razza aliena sulla terra, su come ho cercato inconsciamente l'appoggio di mio padre nella questione e di come alla fine sia in realtà io l'unico che, giustamente, la può e sa affrontare.
Direi che la risposta alla richiesta c'è stata eccome! E si tratta sostanzialmente quella di imparare a capire e parlare la di lei "Lingua aliena" (Venusiano? :D )

GRAZIE! : Beer : : Yahooo : : Thumbup :


Quel sogno mi è stato indubbiamente molto utile, da quel giorno in avanti mi sono sbattuto per appianare le differenze che passavano tra me e C nell'esprimere non solo le nostre idee a parole ma anche emozioni e sentimenti. Ed è stato un percorso che mi è servito tantissimo.
Dalla seconda settimana di Gennaio io e C non stiamo più assieme e ho ripreso, di tanto in tanto, ad auto analizzare i rapporti sentimentali che ho vissuto nella mia vita, in modo da poter vivere più serenamente il prossimo.
Ecco, Sabato ero in macchina e dopo uno stupendo scambio Reiki/Massaggio stavo andando verso casa dei miei genitori per pranzo, la mia mente vagava nuovamente ripensando ai miei rapporti passati, andando sempre più indietro nel tempo. Fino a quando non sono arrivato ad I, la mia prima "amichetta" da bambino (Ricordate? La ragazza che mi ha consegnato i manuali di traduzione da Alieno a Terrestre nel sogno) e mi sono ritrovato a pensare quanto semplice e genuino fosse il nostro rapporto.
Io ero piccolo, in età da elementari, lei era mia compagna di classe e di giochi, casa sua era a due campi di distanza da casa mia e di tanto in tanto uno dei due li attraversava per andare a giocare a casa dell'altro, semplicemente quando ne aveva voglia, quando aveva voglia di passare del piacevole tempo in compagnia dell'altro. Tra noi non c'era nulla di ufficiale (e come poteva? Eravamo così piccoli!), non ci consideravamo "morosi", non ci dicevamo "Ti voglio bene", semplicemente passavamo dello stupendo tempo assieme.
Col senno di poi credo di essere stato innamorato di I, forse lei lo era di me, ma non importa e cosa ancora più importante, ai tempi non mi importava. Semplicemente c'era e semplicemente stavamo bene assieme. A quel punto il ricordo del sogno mi ha colpito come un raggio di sole in un tiepido mattino di primavera... E' stata I a consegnarmi la traduzione da "Alieno" ad Umano!
E' lei, o meglio il rapporto che avevo con lei, la chiave di tutto! Questo nuovo significato mi si è dischiuso dentro illuminato dalla luce delle nuove consapevolezze che sto acquisendo, contribuendo allo stesso tempo a creare ancora più luce dentro di me... la sensazione è stata bellissima, come una doccia di tiepida luce :)

Ora il significato di quel sogno è chiaro dentro di me e anche se è difficile trovare parole per descriverlo, voglio provarci lo stesso:
"La chiave di lettura dei rapporti sentimentali con qualsiasi donna o ragazza sta nella mia prima esperienza affettiva: un rapporto genuino, sereno e rigoglioso è spoglio di complicazioni inutili, di vincoli, di se e di ma... ed è ricco di semplicità, spontaneità e voglia di esserci. E questo non è solo un metro di paragone ma come ripeto una vera e propria chiave di lettura, perchè ora che ho riconosciuto il cuore genuino e luminoso di un rapporto sereno so di saperlo vedere e trovare all'interno di qualsiasi altro rapporto, e capire se fa veramente per me."

Un caldo abbraccio al mio Sè istintivo che sa parlarmi così bene attraverso il fantastico mondo dei sogni! GRAZIE!!!!
Ultima modifica di ErikBauer il 24/02/2014, 14:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'interpretazione che non ti aspetti

Messaggioda dixit » 24/02/2014, 13:20

Complimenti per la tua auto interpretazione! Mi è piaciuto il sogno fantascientifico articolato :D
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Re: L'interpretazione che non ti aspetti

Messaggioda ErikBauer » 24/02/2014, 14:50

Sì, il sogno è stato una figata, Alan sa decisamente come catturare la mia attenzione! :)
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