Indice ‹ Condivisione Esperienze ‹ Interpretazione > vorrei capire

[Timeo]

Vorrei un aiuto per capire il significato di questo mio sogno. Riguarda Kaori, la testimonial degli storici spot del Philadelphia. Ma non è un sogno in cui la situazione è tutta tranquilla, in cui io e Kaori balliamo, ci facciamo le coccole, facciamo la doccia insieme, ci scambiamo effusioni, etc., questo è uno dei primissimi sogni; in questo sogno (e bene o male in tutte le primissime volte in cui ho sognato Kaori), ci sono fatti un pò strani, per cui ci tengo a ribadire che io NON SONO una persona sadica, e che NON SONO uno che fa del male gratuito alle donne. Il sogno inizia nel cortile di un locale in cui Kaori è andata coi suoi "amici" da cui, per tutta risposta, subirà un tentativo di stupro di gruppo; Kaori esce dal locale con una scusa, e io, che ero nei paraggi, faccio la sua conoscenza e cerco di tranquillizzarla il più possibile. Dato che i suoi genitori non la volevano più in casa con loro (infatti quando hanno sentito la sua voce le hanno messo giù il citofono, senza nemmeno salutarla), ho deciso di ospitarla a casa mia; e qui cominciano le stranezze, nel senso che dopo qualche minuto lei mi fa una richiesta strana: "Schiaffeggiami, per cortesia"; allora io le ho messo una mano sotto il mento, le ho alzato la testa con dolcezza in modo che potesse guardarmi negli occhi, e le ho sussurrato con estrema dolcezza: "Non te li meriti!", e l'ho baciata, proprio come se fossimo già fidanzati. Anche lei mi ha baciato con estrema passione; ci siamo baciati per circa un'ora; dopodiché lei, accarezzandomi la faccia, mi dice: "Come baci bene!"; ma poi mi ha rifatto la richiesta strana: "Schiaffeggiami, per cortesia!"; a questo punto, io le ho chiesto di darmi de motivi validi per cui pensasse di meritare degli schiaffi; ma lei insisteva: "Schiaffeggiami, per cortesia! Fammi del male! Fa del mio corpo e della mia faccia quello che vuoi!". A questo punto, io l'ho fatta alzare, e le ho messo le braccia dietro la schiena, per cercare di farla desistere; lei non si liberava, anzi inarcava molto la schiena; e mentre inarcava molto la schiena, coi lacrimoni agli occhi, sussurrava: "Io non merito la tua pietà! Io merito solo schiaffi! Schiaffeggiami, per cortesia, fammi del male! Fa del mio corpo e della mia faccia quello che vuoi! Non perdonarmene nemmeno una! Non darmene vinta nemmeno una! Per cortesia!" A questo punto, visto che non riuscivo a convincerla a pensare ad altro, ho cominciato a schiaffeggiarla e a tenerla prigioniera in camera mia (le permettevo di uscire solo di notte e quando aveva da fare la doccia, per i suoi bisognixfisiologici e per pranzare e cenare). Dovete sapere che a Kaori piacciono veramente tantissimo le felpe! Ne ha veramente tantissime! Le sue preferite sono: quella grigio scura della THINK PINK, quella nera della THINK PINK, quella nera della NEW BALANCE, quella rossa della PUMA, la felpona verde e bianca della LACOSTE, e cosï via. Quando l'ho conosciuta indossava una bellissima felpa rosa, che le aveva regalato sua mamma per il suo compleanno.
C'è un atteggiamento di Kaori che mi dà fastidio: quando la lascio uscire, io sono sempre con lei (in sostanza sono come il suo carceriere); e spesso ci sediamo sul divano (altre volte ci sediamo sul letto, etc.) e parliamo sempre del tempo, dei programmi televisivi, e così via. Lei sul più bello si alza e mi dice: "Vado in camera a telefonare alla mia migliore amica!"; ma in realtà questa era una scusa, infatti quando lei mi diceva questo, in realtà, andava a chiudersi in bagno per farsi svolazzare i capelli col phon. Quando me ne sono accorto, mi sono un pò arrabbiato, perché invece di inventarsi una scusa di quel tipo, poteva dirmi: "Luca, vado a farmi svolazzare i capelli".
Tutte le volte che lo faceva, correva in camera sua a mettersi la felpona della LACOSTE, poi correva in bagno, si chiudeva dentro, accendeva il phon e si faceva svolazzare i capelli.
Io allora aprivo la porta del bagno, entravo, mi mettevo dietro di lei e facevo in modo che lei non se ne accorgesse. Poi quando Kaori se ne accorgeva, trasaliva, ma non gridava; poi appoggiava il phon sul WC, si metteva le mani nelle tasche della felpona e con gli occhi guardava il vuoto.allora io le mettevo le mani sulle spalle e le dicevo: "Mi sembrava di averti detto di guardarti le spalle, non è vero, putt...?"; poi le mettevo una mano sulla bocca e le dicevo di girarsi moooolto lentamente e di andare in camera mia. Lï, lei si tirava giù le maniche per nascondere le mani (ma lo faceva per prendere coraggio), e, coi lacrimoni agli occhi, mi diceva: "devo dirti una cosa, Luca, ma mi vergogno tantissimo!"; io allora le rispondevo, accarezzandole la faccia: "Sta tranquilla, Kaori:dimmi tutto quello che hai nel cuore"; e lei: "Ok. Però non mi devi interrompere. È vero, ci conosciamo da pochissimo tempo, ma per quanto poco io ti conosca, ti devo dire che provo un sentimento forte per te; non socse hai capito cosa intendo dire, Luca. Intendo dire che io... io .... io .... io .... ti amo". Io le dicevo: "Lo so Kaori, anch'io ti amo!"; e lei, accarezzandomi la faccia, con i lacrimoni agli occhi, mi diceva: "ma come fai a saperlo, tato, se non fai altro che trattarmi male?".

[PK2]

Mi sembra sia il modo naturale di essere delle donne, prima ti chiedono di trattarle male, poi se lo fai si lamentano
Ma sei sicuro che sia un sogno?

[Timeo]

Sì sono strasicuro.