Che cosa sono i sogni e a cosa servono? Rispondono ad un bisogno fisiologico o psichico? Operano una selezione nel materiale inconscio che portano alla luce o sono causali ed informi come materia grezza? Riflessioni ed osservazioni sulle funzioni dei sogni di Jean Chevalier e Alain Gheerbrant autori del famoso “Dizionario dei simboli”:
“Il sogno è necessario all’equilibrio biologico e mentale quanto il sonno, l’ossigeno ed una sana alimentazione. Alternando rilassamento e tensione dello psichismo, esso assolve ad una funzione vitale: la morte o la demenza determinano una totale mancanza di sogni.
Serve da liberazione agli impulsi repressi nel corso della giornata, fa emergere problemi da risolvere, suggerisce nel suo svolgersi alcune soluzioni. La sua funzione selettiva, come quella della memoria, allevia la vita cosciente. Ma ha anche un ruolo di tutt’altra profondità.
Il sogno è uno dei migliori mezzi d’informazione sullo stato psichico del sognatore. Gli fornisce con un simbologia vivente un quadro della sua situazione esistenziale attuale: per il sognatore costituisce spesso un’immagine spesso insospettata di se’; è un rivelatore dell’io e del se’.
Ma nello stesso tempo li nasconde, esattamente come un simbolo, in immagini di esseri diversi dal soggetto. I processi d’identificazione operano senza controllo nel sogno. Il soggetto si proietta nell’immagine di un altro essere: egli si aliena identificandosi nell’altro.
Può essere raffigurato sotto tratti che non hanno niente in comune con lui, uomo o donna, animale o pianta, veicolo o pianeta, ecc.. Una delle funzioni dell’analisi onirica o simbolica è quella di dipanare queste identificazioni e di individuarne le cause e i fini: essa deve restituire alla persona la propria identità, scoprendo il significato del suo raffigurarsi sotto la forma di un altro.
Funzione fondamentale del sogno è quella di stabilire un equilibrio compensativo nella psiche della persona. Esso assicura un’autoregolazione psicobiologia. Dalla carenza di sogni derivano squilibri mentali, così come la carenza di proteine animali può provocare disturbi fisiologici. La funzione biologica del sogno, confermata dai più recenti esperimenti scientifici, influisce sulla stessa interpretazione, che può quindi evocare la legge delle relazioni complementari.
L’interprete cercherà infatti la relazione di complementarità fra la situazione cosciente vissuta, oggettiva del sognatore e le immagini del suo sogno. Esiste infatti, scrive Roland Cahen
“una relazione di contrappeso ( di equilibrio) realmente dinamico fra il conscio e l’inconscio, manifestata per il verificarsi del sogno. E i desideri, le angosce, le difese, le aspirazioni (e le frustrazioni) del conscio troveranno nelle immagini oniriche ben intese una compensazione salutare e di conseguenza le correzioni essenziali (Le Reve e le Sociétés Humaines” Parigi 1967).
Il dramma onirico può concedere ciò che la vita esteriore rifiuta e rivelare lo stato di insoddisfazione nel quale si trova la capacità energetica ( libido) del soggetto. Ma talvolta lo scarto fra il sogno e la realtà è tale che assume un carattere patologico e che tradisce nella libido stessa una dismisura che niente può compensare.
Si osserverà che nei casi normali la compensazione si produce, nella prospettiva di Freud, secondo una linea orizzontale, cioè allo stesso livello della sessualità, mentre, secondo Jung, ogni equilibrio psicologico dell’essere si trova, fra i livelli coscienti e i livelli inconscio, nella dimensione della verticalità, come un veliero fra la vela e la chiglia.
Nello stesso senso, ogni turba psichica corrisponde ad una attività superiore ostacolata e il richiamo dell’eroe nel senso bergsoniano del termine, svolge una funzione, non soltanto morale, ma terapeutica di salvataggio.
Il sogno infine accelera i processi di individuazione che guidano lo sviluppo di evoluzione e di integrazione dell’uomo. Al suo livello, ha già una funzione totalizzante. L’analisi gli permetterà di entrare in comunicazione quasi regolare con la coscienza e di essere quindi fattore di integrazione ai vari livelli. Non soltanto esprimerà la totalità del se’, ma contribuirà a formarla.