Indice ‹ Tecniche e Divulgazione ‹ Il mondo dei sogni lucidi > Ipnagogiche e pensieri: dov'è il nesso?

[Searig]

Ciao, stavo pensando a una cosa che si diceva sulle immagini ipnagogiche e sui pensieri casuali che insorgono in fase di addormentamento: si dice che quando il sonno procede la mente da astratta diventa immaginativa, quindi i pensieri casuali possono prendere la forma di immagini, suoni, etc.; le famose illusioni ipnagogiche.

Quando sono in quella fase mi accorgo dei pensieri casuali, perché sorgono alla mia mente nomi, parole, o anche intere frasi che non centrano nulla col dialogo interiore in corso in quel momento; sempre in quella fase arrivano le immagini ipnagogiche. Anche queste, come i pensieri, sono del tutto casuali nei loro soggetti, tranne alcune che tendono a ripetersi (ma queste ultime, quelle ripetitive, sono per lo più del tipo astratto).

Quello che non capisco è quale sia il nesso con i pensieri casuali, perché di fatto i soggetti delle immagini non sono in linea coi pensieri. Provo a spiegarmi con un esempio: se sto pensando ad una cosa e all'improvviso mi viene in mente una parola che non centra con quello a cui stavo pensando, quello è un pensiero casuale, ma se compare un'immagine ipnagogica questa non è in linea con nessuno dei pensieri del momento, né quelli normali né quelli casuali.

Dov'è il nesso? Da quale pensiero sorge l'immagine, se non è in linea con nessun pensiero corrente?

I pensieri casuali si susseguono così in fretta mentre sono semi addormentato che qualcuno sfugge alla mia attenzione, oppure il pensiero casuale in questo caso non è passato per la sfera astratta (dandomi l'impressione di non averlo pensato) passando direttamente alla forma immaginativa?

[LCyberspazio]

Credo che questa sia un'altra domanda da 1mln$

Tuttavia mi fa riflettere su un concetto:
cos'è un pensiero? è forse un dato che viene preso dal cervello e associato ad uno dei sensi?

Quando pensiamo ad una spiaggia, automaticamente è come se, mentalmente appunto, vedessimo un archetipo della spiaggia che è come noi abbiamo memorizzato l'avatar di una generica spiaggia. A questa immagine noi abbiamo anche associato una parola e questa la "pronunciamo" mentalmente perché essa appartiene al nostro linguaggio e ci sempra di pronunciarla senza emettere alcun suono.
Quindi quando ripeschiamo dal cervello "la spiaggia" essa si presenta alla nostra vista mentale e, solitamente, la richiamiamo alla mente anche attraverso la parola con cui l'abbiamo memorizzata.

Ma questa parola è necessariamente la chiave del pensiero? Noi pensiamo "a voce", quando pensiamo è come se parlassimo a noi stessi ma non credo che il pensiero in se abbia bisogno della parola. Magari quando sei nella fase di addormentamento, non tutti i pensieri passano per "l'identificazione vocale" e si manifestano come semplice immagine mentale senza però avere il corrispettivo della voce mentale.
La stessa cosa per i suoni o per altri sensi.

In pratica, io sto pensando ad una torta ed oltre all'immagine della torta, ho la parola mentale che la definisce e questo lo considero un pensiero. Poi mi spunta in mente una mazza da golf, con la relativa parola mentale che me lo fa percepire come un pensiero senziente, per un attimo poi mi appare la visione ipnagogica di un treno ma appare visualmente senza che il cervello unisca la pronuncia mentale della parola "treno" ed è una cosa strana perché sembra che non l'abbiamo pensata ma in realtà non l'abbiamo semplicemente "pronunciata nella mente" ma pensata come tutte.

Dopo questa ho avuto la visione del letto che dice «Vieni quà 'bbello de zzio, che se stai alzato n'artro po' va a finì che scrivi qualche altro poste» (c'ho il letto che parla romanesco )

[Searig]

Interessante, ci riflettevo tempo fa sul pensiero che avevo chiamato "pre-verbale"... Ripensandoci può essere!

[LunainpescilLady]

Bhè ma la fase di addormentamento è confusa quindi può sembrare di non fare certi pensieri perchè non siamo del tutto coscienti ma anche se non li "afferriamo" si presentano anche se per pochissimo.

[LCyberspazio]

Infatti io ho notato che una volta che sono riuscito a diventar lucido era perché mi concentravo sulle ipnagogiche. Forse in quel frangente si era innescato il meccanismo del sonno ma il mio "concentrarmi" deve aver bloccato il completo assopimento della coscienza.
Quindi magari i pensieri passano comunque e magari con maggior frenesia ma il nostro stato di coscienza alle porte del sonno non permette di focalizzarli.