Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > Il sogno ad occhi aperti

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

Il sogno ad occhi aperti

Messaggioda LCyberspazio » 21/12/2015, 0:50

Salve a tutti.
Quando avevo scritto il topic "mio metodo di incubazione", avevo descritto una pratica per tentare di incubare un particolare ambiente che si vuole ritrovare in sogno se non proprio la trama di un sogno che si intenderebbe effettuare.
Una parte del metodo derivava da un sistema di scrittura corsiva di una particolare situazione come se la si stesse vivendo in tempo reale, tale da favorire il rilassamento.
La scrittura così applicata insieme ad altri espedienti sarebbe così in grado di condizionarci al punto da aiutarci a sognare quanto scritto.

Dall'applicazione di questo metodo, tuttavia, ho potuto sperimentare quanto forte possa essere l'immersione durante la scrittura, al punto da generare qualcosa di molto simile ad un sogno ad occhi aperti.
Il meccanismo è sempre lo stesso ma non si aspetta di sognare:
- si immagina una situazione e la si scrive narrandola in prima persona e tempo presente. ("Sto camminando su un prato. Vedo intorno a me colline verdeggianti e il vento disegna il suo cammino nell'ondeggiare del grano fresco. Guardo il cielo, noto un gheppio che si staglia contro il sole mentre si mantiene fermo nell'aria, planando contro vento" ... e cose del genere).
- al massimo si aggiunge una musica adatta alla situazione e ai nostri gusti.

Quando si scrive in questa maniera (mi tocca sottolineare il "corsivo" ma dopo lungo tempo anche al pc potrebbe avere qualche effetto se non ci sono frequenti trilli, notifiche e distrazioni, comunque la scrittura a mano fa lavorare il cervello in maniera molto differente), dopo un po' si inizia a percepire davvero quell'ambiente e le sensazioni descritte, come se esse venissero richiamate dal nostro bagaglio di esperienze e rimesse in circolo.
La cosa più bella però è il termine della scrittura: sembra di tornare in sé e sembra che tutto quello scritto finora sia qualcosa di molto simile ad un ricordo vero. Le sensazioni positive descritte ti arrivano dentro.

Per questo da un po' mi sono fatto un diario proprio per questo genere di attività. L'ho fatto leggero... una custodia con dentro dei fogli comunissimi, che porto ovunque ma soprattutto che posso aggiungere qualora il sogno ad occhi aperti si riveli più lungo del previsto.
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Infatti è ormai una settimana che sto scrivendo un "sogno ad occhi aperti" a piccoli passi e, semmai non avete già provato, vi consiglio di intraprendere questa esperienza per i molti benefici che essa porta con sé. : Thumbup :
(Sempre che non vi mettete a fare gli Stephen King : Twisted : allora traumatizzatevi pure : Mr green : )
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Re: Il sogno ad occhi aperti

Messaggioda Searig » 22/12/2015, 14:06

LCyberspazio ha scritto:Dall'applicazione di questo metodo, tuttavia, ho potuto sperimentare quanto forte possa essere l'immersione durante la scrittura, al punto da generare qualcosa di molto simile ad un sogno ad occhi aperti.


Interessante!

LCyberspazio ha scritto:Il meccanismo è sempre lo stesso ma non si aspetta di sognare:


Quindi in questo caso non lo fai per incubare ma per vivere al momento la cosa?

LCyberspazio ha scritto:- si immagina una situazione e la si scrive narrandola in prima persona e tempo presente. ("Sto camminando su un prato. Vedo intorno a me colline verdeggianti e il vento disegna il suo cammino nell'ondeggiare del grano fresco. Guardo il cielo, noto un gheppio che si staglia contro il sole mentre si mantiene fermo nell'aria, planando contro vento" ... e cose del genere).
- al massimo si aggiunge una musica adatta alla situazione e ai nostri gusti.

Quando si scrive in questa maniera (mi tocca sottolineare il "corsivo" ma dopo lungo tempo anche al pc potrebbe avere qualche effetto se non ci sono frequenti trilli, notifiche e distrazioni, comunque la scrittura a mano fa lavorare il cervello in maniera molto differente), dopo un po' si inizia a percepire davvero quell'ambiente e le sensazioni descritte, come se esse venissero richiamate dal nostro bagaglio di esperienze e rimesse in circolo.


E' un percepire immaginato, dovuto alla concentrazione, vero? In effetti credo che tu abbia ragione nel dire che scrivere a mano implica un lavoro cerebrale differente...

LCyberspazio ha scritto:La cosa più bella però è il termine della scrittura: sembra di tornare in sé e sembra che tutto quello scritto finora sia qualcosa di molto simile ad un ricordo vero.


Il bello della creatività: una cosa parte da te, ma poi si esteriorizza a tal punto che torna a te di riflesso e diventa un ricordo nuovo, anche se esisteva già da prima nella tua mente...

LCyberspazio ha scritto:Per questo da un po' mi sono fatto un diario proprio per questo genere di attività. L'ho fatto leggero... una custodia con dentro dei fogli comunissimi, che porto ovunque ma soprattutto che posso aggiungere qualora il sogno ad occhi aperti si riveli più lungo del previsto.
[...]
Infatti è ormai una settimana che sto scrivendo un "sogno ad occhi aperti" a piccoli passi e, semmai non avete già provato, vi consiglio di intraprendere questa esperienza per i molti benefici che essa porta con sé. : Thumbup :


E' molto bello il tuo diario, si vede che è stato fatto con cura... Semplice, come dici tu, ma anche elegante! :)

Il sogno ad occhi aperti è stato trattato ancora poco, chiaramente è tutt'altro rispetto al sogno in senso stretto, ma vale la pena di approfondire, secondo me... Gestito bene è sempre una bella risorsa interiore! : Thumbup :
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Re: Il sogno ad occhi aperti

Messaggioda LCyberspazio » 22/12/2015, 23:45

Searig ha scritto:Quindi in questo caso non lo fai per incubare ma per vivere al momento la cosa?

Esatto! L'immersione è assoluta ma è una cosa "del momento". Non è mirata ad essere portata con se per tutta la giornata fino a notte. Comunque se sognassi quello stesso ambiente la cosa potrebbe non stupirmi. :)

Searig ha scritto:E' un percepire immaginato, dovuto alla concentrazione, vero? In effetti credo che tu abbia ragione nel dire che scrivere a mano implica un lavoro cerebrale differente...

Posso quasi confermartelo per esperienza personale. Mi ha aiutato a convincermene lo studio del giapponese. Ora, grazie agli strumenti informatici io riesco a scrivere tranquillamente frasi nella lingua del sol levante ma c'è un particolare non di poco conto.
Grazie al sistema di scrittura assistito io scrivo una parola, chessò lupo. Lupo si pronuncia ookami e io la scrivo da tastiera come si pronuncia ma ovviamente con le sillabe hiragana ovvero おおかみ (o o ka mi); a questo punto batto la barra spaziatrice ed escono una serie di kanji che corrispondono a tutte le parole che si pronunciano ookami ed io scelgo quella del lupo ovvero 狼.
A questo punto tu mi dirai: perfetto, allora conosci il kanji del lupo? E la mia risposta sarebbe: Certo!
Bene, disegnalo
:angry: :censored: : WallBash : : WallBash : : WallBash : : WallBash : : WallBash :

Tuttavia, il kanji del vento 風 io lo so scrivere e così gli altri kanji che mi sono allenato a scrivere con la penna o il pennello ma i kanji che riesco a riconoscere visivamente sono moooooolti di più (ok non esageriamo... è per fare un esempio).
Quindi questo mi ha detto che la memoria visiva è molto più approssimativa di quella che si allena con la scrittura, è come se io avessi uno scarabocchio a bassa risoluzione di 狼 perché non l' ho mai scritto ma mi serve per il riconoscimento mentre per 風 ho in memoria l'immagine perfetta.
Per questo dico che la scrittura corsiva è tutt'altra cosa rispetto a "guardare una lettera sulla tastiera e riconoscerla". Inoltre nel corsivo le parole a volte sono un tratto unico di penna e diventano qualcosa di molto simile ad un kanji.

Searig ha scritto:Il bello della creatività: una cosa parte da te, ma poi si esteriorizza a tal punto che torna a te di riflesso e diventa un ricordo nuovo, anche se esisteva già da prima nella tua mente...

Si, una specie di amplificazione della propria immaginazione :)

Searig ha scritto:E' molto bello il tuo diario, si vede che è stato fatto con cura... Semplice, come dici tu, ma anche elegante! :)

Il sogno ad occhi aperti è stato trattato ancora poco, chiaramente è tutt'altro rispetto al sogno in senso stretto, ma vale la pena di approfondire, secondo me... Gestito bene è sempre una bella risorsa interiore! : Thumbup :

In questi casi, per me, è un paricolare importante. La sostanza non cambia se si prende un quaderno o ci si crea una custodia con dei fogli dentro e un laccetto ma secondo me in questo contesto il crearsi anche il mezzo è parte della creatività. Un po' come prendere un flauto o un cappello e aggiungerci aggeggi per decorarlo... aggiungere personalizzazione ed esprimere creatività (al di la del risultato che comunque resta per se, quindi non devono fare cose oggettivamente belle ma soggettivamente significative).
Anche questa è una piccola parte del tutto e l'esperienza migliora... se molti proveranno anche tecniche di sognare ad occhi aperti attraverso la scrittura sono sicuro che troveranno giovamento da questo tipo di esperienza. : Thumbup :
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