Inferno.
Mi ritrovo a vagare per una foresta oscura, sotto un cielo nero come la pece e nuvole che sembrano fumo.
Sto scappando, non ricordo da cosa, scappo da molte cose. Appoggio la mano su uno degli alberi neri e spogli, ma i rami provano a strapparmela, la ritraggo in tempo. Qualcosa mi avvolge la caviglia e vengo trascinato via, giungo al cospetto di un demonio nudo e dalla pelle rossa
"Ti ho preso!" mi dice "La tua debolezza è stata la sofferenza di molti e pagherai!" Si getta su di me mentre imploro pietà.
Mi risvegliai in preda all'ansia. Non ero scappato ma mi fu concessa una seconda possibilità.